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Io zombo, tu zombie, egli zomba

Forte del successo ottenuto su Xbox 360, State of Decay arriva anche su PC

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   13/11/2013
State of Decay
State of Decay
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Quello dedicato agli zombie è un filone che anche all'interno del mondo videoludico ha trovato da tempo la propria fortuna. Tra titoli come Resident Evil (almeno i primi), i più recenti Dead Island e chi più ne ha più ne metta, si sono alternate produzioni fedeli all'idea di morto vivente di George Romero con variazioni di ogni tipo. Nel bel mezzo di un genere che per i suoi giochi è spesso in grado di sfruttare anche budget elevati, troviamo State of Decay, arrivato durante lo scorso mese di giugno su Xbox 360 e sviluppato dal debuttante team Undead Labs. Un nome un programma, come si suol dire in questi casi, vista la passione di Jeff Strain per le simpatiche creature, ma soprattutto la dedizione del suo studio nel realizzare il progetto denominato internamente Class3. A fine estate, State of Decay ha abbandonato la sua esclusività per la console Microsoft, approdando anche su PC attraverso il programma Early Access di Steam, piattaforma dove ha fatto il suo debutto la versione finale del gioco il 5 novembre. Abbiamo quindi colto l'occasione per fare il nostro ritorno sul Monte Tanner, per vedere se e cosa è cambiato, stavolta armati anche di mouse e tastiera.

Lotta per la sopravvivenza

Nonostante State of Decay sia arrivato ormai da tempo su Xbox 360, immaginiamo che ci sia tra i giocatori PC anche chi, non possedendo la console, non ha finora avuto modo di fare conoscenza diretta col gioco. A loro beneficio, ricordiamo che la fatica di Undead Labs rientra perfettamente all'interno dei canoni dei survival game, incarnando forse più di ogni altro titolo appartenente a questo genere il vero spirito che contraddistingue la lotta contro gli zombie.

Io zombo, tu zombie, egli zomba

La trama che vede coinvolte le solite autorità governative è, a conti fatti, solo un contorno: il giocatore deve infatti prendersi cura dell'intero gruppo di personaggi, senza avere quindi un protagonista vero e proprio, anche se l'intera avventura ci vede iniziare nei panni di Marcus. Ben presto, però, diventa possibile scambiarlo con gli altri personaggi giocabili, dando così modo a essi di far evolvere le proprie capacità e contribuire alla resistenza del gruppo in un mondo popolato da non morti. Immedesimarsi in colui che si controlla è facile, ma attenzione a non affezionarsi troppo, visto che la morte è permanente. Un ulteriore elemento che concorre a dare all'intera esperienza di gioco una costante sensazione di pericolo. Da non dimenticare è anche la persistenza del mondo di State of Decay, che consente a esso di andare avanti anche nel caso in cui il giocatore interrompa la partita. Lasciare una situazione non proprio rosea all'interno della propria base potrebbe dunque farci trovare le cose peggiori di come le abbiamo lasciate, in alcuni casi ci scapperà anche il morto.

Gli zombie di Undead Labs arrivano anche su PC: ecco a voi State of Decay!

Da Xbox 360 a PC

Dal punto di vista dei contenuti, State of Decay per PC è esattamente uguale al gioco uscito per Xbox 360, alla cui edizione base vanno aggiunte le patch pubblicate da Undead Labs nel tempo intercorso tra le uscite delle due versioni.

Io zombo, tu zombie, egli zomba

Questo si traduce in un imponente lavoro di bug fixing, più l'aggiunta di alcuni elementi come la possibilità di chiedere a un personaggio controllato dalla CPU di accompagnarci in missione. Nel primo caso, l'elenco di aggiornamenti effettuati dagli sviluppatori nelle tre patch del gioco è pressoché sterminato, ma ci sentiamo di segnalare la soluzione al problema relativo al messaggio delle troppe infestazioni, sistemato per contare le case in possesso degli zombie nel raggio di 500 metri, invece che in tutta la mappa. Per quanto riguarda invece la facoltà di chiedere a qualcuno di accompagnarci in missione, la necessità di investire 100 punti influenza non fa di questa aggiunta un qualcosa di appetibile, visto e considerato che i giocatori più smaliziati non troveranno difficoltà a fare in modo che qualcuno li segua comunque. Passando ai controlli, l'accoppiata mouse e tastiera non riesce a eguagliare l'uso del joypad, per il quale volenti o nolenti il gioco è stato disegnato in origine. Immaginiamo sia comunque questione d'abitudine, anche se la mancata possibilità di rimappare la tastiera si fa sentire. Dal punto di vista tecnico, infine, si notano evidenti passi in avanti sulla perdita di frame rate che affliggeva la versione Xbox 360, limitata ma non del tutto scomparsa, mentre il supporto alla risoluzione 1080p e l'arrivo di texture migliori permette al look di State of Decay per PC di risultare più pulito rispetto al gioco su console, pur senza sconvolgere per chissà quale rivoluzione grafica.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 670
  • Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP SP3
  • Processore: Core 2 Duo 2.4GHz (E6600) / Athlon X64 3400
  • Memoria: 2 GB
  • Scheda video: Radeon HD 2600 XT / GeForce 9600 GSO / Intel HD 3000
  • Hard Drive: 3 GB di spazio

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: Intel Core i5 series o equivalente
  • Memoria: 2 GB
  • Scheda video: Radeon HD 4750 / GeForce GT 240 / Intel HD 4000

Conclusioni

Digital Delivery: Steam
Prezzo: 18,99€
Multiplayer.it
8.9
Lettori (141)
8.2
Il tuo voto

I contenuti di State of Decay per PC sono esattamente gli stessi di quelli visti su Xbox 360, quelli che hanno permesso al gioco di raggiungere un successo meritato tradottosi in oltre un milione di copie. Rispetto alla versione console, Undead Labs ha effettuato quella che si suol dire una lavata di faccia, innalzando il comparto tecnico per fare in modo che esso non sfiguri su PC. Obbligata anche la scelta d'integrare tutti i fix introdotti con le patch su Xbox 360. Concludendo, su Xbox 360 così come su PC, State of Decay resta un gioco che gli amanti degli zombie e del genere survival hanno l'obbligo di tenere in considerazione. Soprattutto in vista dell'ormai imminente DLC Breakdown, che introdurrà nuovi contenuti uscendo in contemporanea per le due piattaforme.

PRO

  • Il miglior zombie-survival in circolazione
  • Integrati i bugfix delle patch per Xbox 360
  • Grafica migliore grazie a 1080p e texture
  • Tutto quanto di buono detto in precedenza

CONTRO

  • Qualche problema tecnico ancora evidente
  • Opzioni grafiche con slider un po' fastidiose