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Provaci ancora, Batman!

Armature Studio raccoglie la sfida di realizzare un "metroidvania" partendo dalle solide basi di Arkham Origins

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   25/11/2013

Ci siamo avvicinati a Batman: Arkham Origins - Blackgate con particolare curiosità. Il perché è presto detto: lo strepitoso franchise messo in piedi da Rocksteady (che poi ha passato il testimone senza grossi problemi a Warner Bros. Games Montreal) appare senza dubbio come il miglior tie-in mai realizzato.

Provaci ancora, Batman!

Si tratta insomma di un'opera che da un lato assicura riconoscibilità e basi solide, dall'altro richiede grande impegno e idee valide perché si possa essere all'altezza di un compito arduo come quello di trarne uno spin-off per PlayStation Vita e Nintendo 3DS. A maggior ragione quando il progetto viene legato a un filone particolare, quello degli action platform in stile "metroidvania", che traggono spunto e ispirazione da due assoluti classici e implicano dunque un approccio al level design di un certo tipo, che utilizza spesso e volentieri il backtracking e l'espediente delle capacità extra che bisogna acquisire e che consentono ora di avviare quel particolare dispositivo, ora di accedere a quel determinato passaggio. Le prime immagini rilasciate ci avevano riportato alla mente lo straordinario Batman per NES, e ci siamo chiesti se davvero i ragazzi di Armature Studio (che, per inciso, non sono affatto dei novellini, visto che il team è formato da ex componenti di Retro Studios) sarebbero riusciti a non soccombere sotto il peso di simili aspettative. Ebbene, com'è andata? Scopriamolo insieme.

Tanto va la gatta al lardo...

Le prime sequenze di Batman: Arkham Origins - Blackgate sono puramente introduttive e ruotano attorno al primo incontro fra il Cavaliere Oscuro e Catwoman, con quest'ultima che ci costringe a un frenetico inseguimento sui tetti in cui le dinamiche 2,5D del gioco danno una prima, convincente prova della loro validità.

Provaci ancora, Batman!

L'idea, avvalorata anche e soprattutto nelle fasi successive, è quella di consegnare ai fan del supereroe DC un impianto visivo non indifferente, che attinge a piene mani dagli asset della serie maggiore per presentarci un Batman dettagliato, convincente, determinato e ben animato, seppure le coreografie dei combattimenti non siano propriamente le stesse che abbiamo potuto vedere su PC e home console. Il sistema degli scontri è però quello, fatto di combo e di una particolare enfasi sul timing, visto che bisogna essere molto precisi coi contrattacchi per non subire danni ed effettuare manovre particolari laddove gli avversari siano armati di coltelli, bastoni elettrificati o mitragliatrici. Pensate a un Arkham Origins in miniatura, dal gameplay bidimensionale, e avrete un'idea piuttosto precisa di come funzionano i combattimenti in Blackgate. Gli sviluppatori non hanno dimenticato neppure le azioni stealth, i passaggi sotterranei da cui spuntare per mettere KO all'istante un nemico e gli appigli da cui calarsi per un calcio in picchiata o una rapida manovra tesa a catturare la preda di turno. Assimilate rapidamente le meccaniche e i comandi, ecco che si entra nel vivo della trama: il Joker, Maschera Nera e il Pinguino hanno organizzato una rivolta nel carcere di Blackgate e ora di fatto lo controllano, tenendo in ostaggio tutto il personale, direttore incluso. Ognuno di questi folli criminali gestisce un'area dell'enorme penitenziario, e starà a Batman introdurvisi per risolvere la situazione.

Batman: Arkham Origins - Blackgate è un titolo interessante, con tanti spunti validi e qualche mancanza

Il miglior detective del mondo

La formula adottata dal titolo di Armature Studio ci vede esplorare i livelli alla ricerca di nemici da abbattere ma anche e soprattutto di dispositivi e passaggi nascosti, da individuare attivando l'ormai ben nota Modalità Detective.

Provaci ancora, Batman!

Su PlayStation Vita tale meccanismo è semplice e intuitivo: basta toccare il touch screen per godere di una visuale "tattica" della location, che include il campo visivo dei criminali che eventualmente vi si trovano (nel caso in cui volessimo eliminarli silenziosamente, attaccandoli alle spalle). Per scovare gli oggetti che ci interessano, però, il semplice passaggio da una visuale all'altra non basta: dobbiamo trascinare il dito in giro e soffermarci sulle zone che determinano l'avvio di una scansione, dopodiché avremo modo di interagire con esse lanciandovi contro il batarang, gli esplosivi, il rampino e quant'altro, a seconda della fase della campagna in cui ci troviamo. Chi conosce la serie targata Rocksteady sa bene quanto la Modalità Detective possa rivelarsi un'arma a doppio taglio, nel senso che si rischia di procedere tenendola sempre attivata per evitare di perdere qualche indizio, ma rinunciando così a godere di una grafica che, come già detto, anche in ambito portatile riesce a dire la sua con grande personalità. L'obbligo di tenere il dito sullo schermo e ispezionare a fondo i dispositivi evidenziati limita in parte questo problema, visto che si tratta di un'operazione che porta via qualche secondo e che va effettuata esclusivamente da fermi.

Trofei PSVita

Considerando anche il Platino, sono trentuno i Trofei contenuti in Batman: Arkham Origins - Blackgate. I più ambiti si ottengono naturalmente sconfiggendo i boss, ma ci sono trofei legati anche ai combattimenti e alle combo. Quelli più complicati da ottenere sono senz'altro legati alle indagini che effettueremo nel corso dell'avventura, visto che dovremo ingegnarci davvero per trovare tutti gli oggetti richiesti.

Strada facendo

Ordunque: Batman: Arkham Origins - Blackgate è bello da vedere, propone meccaniche interessanti ed è anche piuttosto sostanzioso, visto che la storia si completa in non meno di sette ore ma ci sono tre possibili finali a seconda del boss che lasciamo per ultimo, il che apre a un certo grado di rigiocabilità. Che cosa è andato storto? Diciamo che gli sviluppatori hanno preso dei rischi, consapevolmente o meno, e alcune situazioni sgradevoli ne sono purtroppo la conseguenza.

Provaci ancora, Batman!

Il backtracking, che come detto è un elemento caratterizzante delle produzioni in stile metroidvania, in questo caso specifico non è stato gestito al meglio: in primo luogo perché i tanti contorsionismi grafici danno vita ad architetture quantomeno complesse, la cui connotazione non viene in alcun modo chiarita dalla mappa bidimensionale; in secondo luogo perché le zone ripulite dai nemici rimangono tali, lasciandoci soli con noi stessi durante le lunghe camminate che ci riportano in un luogo o nell'altro. Rifiutiamo invece di bollare come un difetto l'approccio coraggioso ai boss, che definiremmo "vecchia scuola", in cui bisogna capire come sconfiggere il nemico e poi agire, a costo di tentare dieci volte di seguito. Gli scontri con Maschera Nera, Deadshot, il Joker e tutti gli altri sono tutto fuorché banali, e benché talvolta si risolvano in un attimo hanno il grande pregio di proporre interessanti variazioni sul tema.

Conclusioni

Versione testata: PlayStation Vita
Multiplayer.it
7.2
Lettori (35)
7.4
Il tuo voto

Non era semplice centrare l'obiettivo e qualcosa è andato inevitabilmente storto, ma Batman: Arkham Origins - Blackgate rimane un titolo valido, solido e decisamente interessante per i possessori di PlayStation Vita e Nintendo 3DS; in particolare i primi, che devono fare i conti con una ludoteca non proprio ricchissima. I riferimenti alla serie maggiore sono numerosi e appaiono molto bene implementati, dal sistema di combattimento alla Modalità Detective. Inoltre le numerose aree del penitenziario di Blackgate sono permeate da una bella atmosfera, in linea con le nostre aspettative; peccato solo per il doppiaggio in inglese. Purtroppo l'elemento del backtracking, centrale in un prodotto del genere, non è stato gestito al meglio e per questo risulta spesso e volentieri tedioso, andando a minare la bontà di un risultato su cui forse pochi avrebbero puntato.

PRO

  • Gli elementi tratti dalla serie maggiore funzionano bene
  • Campagna abbastanza solida e sostanziosa
  • Comparto tecnico eccellente...

CONTRO

  • ...non fosse per una certa mancanza di varietà
  • Backtracking gestito male, e la mappa non aiuta
  • Grado di sfida discretamente basso