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Tre cuori in afflitto

Mythic Entertainment continua la sua reinterpretazione dei classici, e dopo Ultima tocca a Dungeon Keeper

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   01/02/2014

Il Gioco Gratis della Settimana è l'appuntamento di Multiplayer.it che, ogni sabato, mette sotto i riflettori un'app per iPhone scaricabile a costo zero. Non necessariamente titoli nuovi né di etichette di primo piano ma piuttosto, semplicemente, prodotti che meritano di essere presi in considerazione. A maggior ragione se non si deve sborsare nemmeno un centesimo.

Alcune idee interessanti, una buona realizzazione tecnica e un concept ricco di potenzialità, seppure molto lontano dallo spessore dell'originale per PC.

Tre cuori in afflitto

Un giudizio che valeva per Ultima Forever: Quest for the Avatar e che vale a maggior ragione per Dungeon Keeper, la nuova riduzione mobile targata Mythic Entertainment che prende uno degli strategici più famosi di sempre, appunto quel Dungeon Keeper sviluppato da Bullfrog e uscito nel 1997, e lo trasforma in un prodotto fondamentalmente alla portata di tutti, che non solo adotta un modello freemium (per fortuna non particolarmente limitante) ma semplifica in modo sostanziale il gameplay originale, facendolo diventare un'esperienza casual per i dispositivi iOS e Android. È chiaro che un incipit del genere non potrà che far storcere il naso ai nostalgici e a chi conosce il franchise di riferimento, tuttavia definire l'operazione voluta da Electronic Arts (che presto mieterà nuove "vittime", supponiamo) come un fallimento su tutta la linea sarebbe ingeneroso, proprio perché appunto la rinnovata formula "semplificata" di Dungeon Keeper nel suo piccolo funziona, diverte e ha tanto da dare. Cominciamo però dall'inizio. Nel gioco il nostro compito è quello di costruire un dungeon, renderlo inespugnabile e quindi cimentarci con una fase d'azione in cui a turno attacchiamo un altro sotterraneo per appropriarci delle sue risorse o difendiamo la nostra casa dall'assalto degli altri "keeper", che si tratti di intelligenze artificiali o giocatori umani. Quest'ultima feature è del tutto "asincrona", nel senso che viene gestita in automatico dai server e non ci troveremo, dunque, a contrastare direttamente i nostri avversari.

Dungeon Keeper per iOS e Android non ha nulla a che vedere con l'originale, ma è piacevole e divertente

Uno schiaffo e tutto si aggiusta

Motivati adeguatamente i nostri imp con uno schiaffone che migliorerà la loro capacità produttiva per un determinato periodo di tempo, la fase gestionale di Dungeon Keeper ci vede sgretolare i blocchi di roccia disponibili nella mappa e piazzarvi sale di vario genere, da quelle per la raccolta di risorse (cave per la roccia e miniere d'oro) a quelle per l'addestramento delle unità, oppure trappole pensate per quando qualcuno verrà a farci visita.

Tre cuori in afflitto

Potenziati adeguatamente gli edifici, potremo impiegare il denaro raccolto per evocare orchi di vario tipo, stregoni, negromanti e guerrieri di ogni genere per mettere insieme un piccolo esercito e passare alla fase strategica, che come accennato ci vedrà attaccare in alcune missioni e difendere in altre. Se nel primo caso le meccaniche si prestano in modo semplice alle nostre esigenze, con le unità che seguono priorità differenti rispetto alle risorse del dungeon che intendiamo assaltare e un sistema che ci consente di conquistare dei checkpoint per mettere in campo ulteriori pedine, nel caso delle missioni di difesa le cose diventano un po' più difficili e talvolta frustranti, visto che non è possibile gestire le truppe come vorremmo e indicargli magari di abbandonare la zona in cui si trovano per spostarsi dieci metri più in là, dove i nemici sono intenti a distruggere le nostre sudate proprietà. Per fortuna incorrere in una sconfitta non si traduce nell'azzeramento dei progressi fatti, il che significa che avremo comunque modo di impiegare le risorse per continuare a crescere e accettare con pazienza le attese che la formula freemium inevitabilmente impone. A meno che non si voglia mettere mano al portafogli, è chiaro. Insomma, alla fine dei conti Dungeon Keeper non ha nulla a che vedere con l'originale, come già detto, ma rappresenta un interessante esperimento in ambito strategico/casual, con tanti elementi da sbloccare, un buon comparto tecnico e controlli touch discretamente precisi, anche se la "leggerezza" con cui è possibile spostare gli oggetti va spesso a cozzare con la semplice operazione di spostare la visuale, che peraltro non risulta granché funzionale.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0.51)
Terminale utilizzato: iPhone 5s
Prezzo: gratuito
Multiplayer.it
7.2
Lettori (17)
2.6
Il tuo voto

Se aspettavate una riduzione mobile dell'originale Dungeon Keeper, con tutti i crismi, allora rimarrete inevitabilmente delusi dalla nuova fatica di Mythic Entertainment. Come già fatto per Ultima, infatti, il gioco rappresenta una semplificazione del concept e delle meccaniche create da Bullfrog nel 1997, adeguati alle capacità dei dispositivi iOS e Android, nonché agli inevitabili limiti (seppure non particolarmente stringenti, in questo caso) del modello freemium. L'esperienza si rivela tuttavia piacevole e divertente, con tanti oggetti da sbloccare, un buon sistema di progressione e feature interessanti anche in ambito social. Certo, rimane l'amaro in bocca per una gestione un po' troppo basilare delle fasi d'azione.

PRO

  • Tante cose da sbloccare, buon sistema di progressione
  • Si gioca gratis senza troppi problemi, a patto di attendere
  • Buona realizzazione tecnica...

CONTRO

  • ...ma la visuale non risulta particolarmente pratica
  • Nulla a che vedere con l'originale Dungeon Keeper per spessore e complessità
  • Fasi d'azione eccessivamente semplificate