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Il sogno di Zanarkand

Tidus, Yuna, gli Eoni e la minaccia di Sin: Final Fantasy X e X-2 sono tornati

RECENSIONE di Massimo Reina   —   25/03/2014

Negli ultimi anni il mercato ha visto sempre più spesso la riproposizione di alcune grandi saghe videoludiche del passato in apposite edizioni speciali rimasterizzate in alta definizione. Tra capolavori del calibro di Metal Gear Solid, ICO o God of War non poteva certo mancare una collection dedicata a uno dei marchi storici del genere jRPG, vale a dire Final Fantasy.

Il sogno di Zanarkand

Grazie a un'edizione speciale intitolata Final Fantasy X | X-2 HD Remaster, su un unico Blu-ray abbiamo Final Fantasy X, da molti considerato l'ultimo vero esponente della saga, assieme al suo spin-off/sequel naturale Final Fantasy X-2, pubblicati in origine rispettivamente nel 2001 e nel 2003 su PlayStation 2. Entrambi gli episodi sono accompagnati da diversi bonus compresi i trofei, e da contenuti extra come Final Fantasy X: Eternal Calm, un filmato che funge da trait d'union fra il decimo capitolo e lo spin-off. Poi Final Fantasy X-2: Last Mission, che permette di giocare a una sorta di roguelike all'interno di un'enorme torre a più piani, e nell'area Riconoscimenti & Extra, l'audio drama Will, scritto da Kazushige Nojima e ambientato circa un anno dopo gli eventi di Final Fantasy X-2. Incentrato su due nuovi personaggi, Chuami e Kurgum, si tratta sostanzialmente di un racconto sonoro in inglese, con sottotitoli italiani, da seguire mentre si guardano scorrere sullo schermo una sequenza di artwork e illustrazioni varie dei due giochi. C'è poi la funzione cross-save tra PlayStation 3 e PlayStation Vita, dove i due giochi possono essere acquistati separatamente, ma purtroppo non quella cross-buy, quindi per continuare una partita sulla console portatile di Sony gli utenti devono comprare entrambe le versioni del gioco.

Final fantasy X e X-2 tornano in una ricca edizione rimasterizzata per PlayStation 3 e PlayStation Vita

Curiosità

Le versioni dei due giochi nella raccolta sono quelle "internazionali", e dunque includono degli extra. In realtà per quanto concerne Final Fantasy X, gli utenti europei non troveranno nulla di diverso rispetto a quanto avevano già visto nell'edizione originale per PlayStation 2. Il titolo infatti, uscì inizialmente in Giappone il 19 luglio del 2001 privo di alcune caratteristiche, come per esempio gli Eoni Oscuri e Der Ritcher, che vennero poi inclusi in una seconda edizione del gioco rilasciata sempre nel Paese del Sol Levante il 31 gennaio 2002. Proprio questa versione uscì a maggio di quell'anno sui territori PAL, anche se nel titolo non figurava la dicitura "International".

Ascoltate la mia storia

Entrando comunque nel dettaglio dell'edizione PlayStation 3 che abbiamo utilizzato per la nostra recensione, una volta caricato il Bluray, dal menu principale si può accedere a tutto ciò che si vuole, compresi i due giochi della raccolta. A cominciare da Final Fantasy X, che ha rappresentato e rappresenta tutt'ora per molti aspetti una sorta di pietra miliare per le produzioni di genere, anche se a suo tempo suscitò qualche critica, a nostro parere eccessiva, per via della mancanza della tanto amata World Map e per la caratterizzazione di Tidus, che ad alcuni fan non piacque molto. Ad ogni modo, iniziata la partita al giocatore viene offerta la possibilità di scegliere se utilizzare la sferografia Standard o quella Master. Per chi non la conoscesse si tratta di un particolare sistema di crescita dei personaggi che attraverso l'uso di punti specifici da spendere su una sorta di scacchiera, incide sulle statistiche oppure sblocca nuove caratteristiche tecniche dei membri del party. Quella base prevede un percorso più guidato per l'evoluzione di un personaggio, l'altra è più libera, e consente di far deviare dal percorso programmato un elemento del gruppo. Giusto per fare un esempio veloce, se un personaggio è predisposto per diventare un potente mago, come Lulu, con la sferografia Master può invece essere fatto specializzare negli attacchi che causano status, più adatti teoricamente a tipi come Wakka. Passando alla trama, questa racconta di Spira, un mondo in pericolo insidiato da una forza malefica chiamata Sin, e di un gruppo di personaggi capitanati da Yuna, una evocatrice di Yevon, e da Tidus, un giocatore di Blitzball, che per una serie di motivi si ritrova unito a cercare di fermare la minaccia. Altri cinque eroi si aggiungeranno ai due nel corso dell'avventura, cioè dire Wakka, Lulu, Kimahri Lonzo, Rikku e Auron, ognuno con una sua personalità, delle abilità univoche e delle tecniche speciali chiamate Turbo, utilizzando le quali bisogna premere la giusta sequenza di pulsanti che appaiono sullo schermo per attivare diverse tipologie di colpi. Altre abilità possono essere acquisite, come abbiamo detto prima, tramite la Sferografia. A differenza dei precedenti capitoli della saga, che dal quarto capitolo in poi basavano il loro sistema di battaglia sulla barra Active Time Battle, Final Fantasy X presenta dei combattimenti a turni fissi gestiti attraverso il CTB, un sistema che prevede tra l'altro l'ordine di attacco di ogni partecipante allo scontro in relazione ai suoi attributi specifici (sullo schermo è presente una linea del tempo che indica i turni dei vari personaggi e dei nemici).

Il sogno di Zanarkand
Il sogno di Zanarkand

In parole povere i turni non sono sovrapponibili e un personaggio può attaccare anche più volte di fila se ha attributi di rapidità superiori agli avversari più lenti. C'è poi la possibilità di cambiare in tempo reale i membri del party combattenti con quelli in panchina, e quella di ricorrere alle evocazioni degli Eoni, che sono delle creature potentissime equivalenti alle Summon di Final Fantasy VII o alle Guardian Force di Final Fantasy VIII, anche se con funzioni e ruoli differenti. Una volta invocate, infatti, questi esseri restano sul terreno in sostituzione degli altri elementi del team, controllabili dall'utente come normali personaggi e quindi soggetti, se colpiti, a perdere HP e ad essere sconfitti. Quando non sono impegnati in battaglia, i videogiocatori possono spendere il loro tempo con alcuni dei tanti mini giochi disseminati nel mondo di Spira. La corsa dei Chocobo, lo Zoolab dove sfidare i mostri catturati o crearne di nuovi, la caccia alle farfalle nel bosco di Macalania, sono solo alcune delle sfide disponibili, anche se la più divertente è sicuramente il Blitzball, uno strano sport subacqueo simile alla pallamano in cui, come detto all'inizio, Tidus è un campione. In tal senso si può partecipare a un intero campionato da disputare con tanto di ricompense a ogni vittoria. C'è tutto insomma, per far felici i puristi del genere: combattimenti a turni, villaggi e aree da visitare, dungeon colmi di segreti, decine di mostri e boss da affrontare, in un titolo nel quale il peso degli anni sembra quasi non farsi sentire a livello di meccaniche. E' anche vero che con ogni probabilità il gameplay del prodotto, coi suoi scontri casuali frequenti e il suo stile risulterà probabilmente poco appetibile per chi è abituato ai giochi d'azione o agli sparatutto, oppure a certi GDR moderni, ma è anche vero che solitamente questa tipologia di utenza non si avvicina, se non giusto per curiosità, a un gioco di ruolo classico.

Trofei PlayStation 3

La raccolta offre 34 Trofei per Final Fantasy X, suddivisi in 20 di bronzo, 8 d'argento, 5 d'oro e 1 di platino, e 35 per Final Fantasy X-2, ripartiti in 22 di bronzo, 7 d'argento, 5 d'oro e 1 di platino. Vincere un torneo di Blitzball, imparare il tiro di Jecht o fare un danno di almeno 9999 con un attacco singolo sono solo alcune delle richieste da soddisfare nel decimo capitolo per ottenerne i trofei, mentre nel suo spin-off si possono sbloccare le ricompense dopo aver acquisito un abito speciale, catturato un chocobo raro, preso il tesoro dei Tonberry o eliminato i boss nei differenti piani della torre di Iutycyr.

Danzando con Yuna

L'altro titolo che Square Enix ripropone nella raccolta è Final Fantasy X-2, qui nella sua incarnazione International pubblicata originariamente solo per il Giappone nel 2004. Questo significa che include funzioni inedite per il pubblico europeo, come il Creature Creator, che permette di catturare e usare all'interno del party mostri o NPC che si incontrano in giro, un paio di nuovi abiti e diverse missioni aggiuntive. A ogni modo il gioco per storia e ambientazioni è un vero e proprio seguito del precedente, anche se differisce da quest'ultimo dal punto di vista del gameplay, più basato sull'azione. La trama si sviluppa due anni dopo i fatti raccontati in Final Fantasy X ed è incentrata sulla figura di Yuna, intenta a ricercare un "amico" che credeva scomparso per sempre. L'evocatrice vista all'opera nel decimo episodio lascia qui il posto a una nuova donna, diventata nel frattempo una sorta di pop-star e poi una cacciatrice di Sfere assieme alle amiche Paine e alla vecchia conoscenza Rikku, con le quali forma il team dei Gabbiani. A bordo della nave volante Celsius la ragazza gira in lungo e in largo per il mondo alla ricerca di questi globi, tentando al contempo di trovare nuovi indizi sulla persona scomparsa. Non di rado, durante le ricerche, l'utente ha occasione di incontrare personaggi già visti nel decimo episodio della serie, e di compiere delle azioni in grado di influenzare alcuni aspetti della storia per arrivare a uno dei diversi finali dell'avventura. Dal punto di vista della giocabilità il prodotto è concettualmente più frivolo e meno impegnato di quello che lo ha preceduto, e per questo risulta meno interessante. L'avanzamento nel gioco avviene attraverso cinque capitoli e il conseguimento, con successo, di alcune missioni disponibili in ciascun posto che è possibile visitare.

Il sogno di Zanarkand

Il raggiungimento di una determinata locazione entro un tempo limite, il ripulimento di una particolare area infestata dai nemici, il ritrovamento di nuove Sfere e via discorrendo, sono solo alcuni degli esempi concreti di quanto detto. Differente anche il modo in cui il videogiocatore interagisce col mondo di Spira durante l'esplorazione, con Yuna che può correre, saltare e arrampicarsi, e il battle system incentrato sul Job System e su una versione velocizzata e dinamica dell'Active Time Battle. Ognuna delle tre ragazze può vestire un diverso abito tramite il sistema delle Looksfera, ovvero delle Sfere che consentono loro di cambiare l'aspetto, ma anche le mosse e le abilità. Queste ultime vanno sviluppate a loro volta una per una mediante appositi punti. Durante il corso dell'avventura è possibile acquisire nuovi vestiti, da utilizzare poi a seconda delle proprie preferenze o dei mostri da affrontare, e potenziarli attraverso particolari griglie denominate Garment Grid, per ottenere altri benefici, come ad esempio bonus in attacco o magie non ancora apprese mediante l'acquisizione dei canonici punti abilità. Il sistema delle battaglie di Final Fantasy X-2, chiaramente ispirato a quello di Final Fantasy V, tutto sommato non è malvagio, e in generale il titolo risulta piacevole da giocare perché concede tra le altre cose ai fan anche la possibilità di ritornare ad esplorare un mondo a cui si finisce per affezionarsi.

Operazione restauro

Giocando ai due titoli non ci si fa caso immediatamente, ma nuove sono anche le proporzioni delle immagini: si è passati dal 4:3, ovvero lo standard televisivo di dodici anni or sono, agli irrinunciabili 16:9 di oggi. E questo particolare ci permette di introdurre l'argomento tecnico: basta far muovere pochi passi a Tidus, Auron o Yuna per apprezzare la buona realizzazione dei rispettivi modelli, a cui è stato riservato il miglior trattamento da parte dei grafici Square Enix, l'assenza di aliasing e una certa stabilità in termini di fluidità. In tal senso il colpo d'occhio offerto dai due giochi è davvero gradevole, grazie anche alla solita ispirata direzione artistica, e il mondo di Spira non è mai stato così bello e colorato da vedere.

Il sogno di Zanarkand
Il sogno di Zanarkand

L'implementazione di alcune nuove texture leggermente più rifinite rispetto alle originali non ha riguardato tra l'altro solo il restauro dei personaggi principali, ma pure alcuni elementi degli scenari, ragion per cui questi appaiono più dettagliati e vivi rispetto alle versioni PlayStation 2. Niente miracoli, sia chiaro, e non poteva essere altrimenti visto il punto di partenza, ma certo è un bel vedere. In tale contesto a stonare sono i caricamenti talvolta lunghi e i personaggi non giocanti, che hanno avuto un trattamento superficiale che di fatto gli ha fatto mantenere forme spigolose e texture da PlayStation 2, al pari di alcune zone secondarie di Spira. Analogo trattamento lo hanno ricevuto le sequenze cinematiche, che sono state solo riadattate per il nuovo formato 16:9, mantenendo la definizione standard dei due titoli originali. I filmati non si possono tra l'altro saltare, e questo a nostro giudizio può risultare fastidioso, soprattutto quando a causa di una morte prematura si deve ripartire da un punto antecedente a una scena video, e bisogna quindi sorbirsi di nuovo l'intera sequenza. Per quanto riguarda invece la parte audio, discreta la colonna sonora di Final Fantasy X-2, che vanta le stesse musiche dell'edizione PlayStation 2, mentre riteniamo splendida quella di Final Fantasy X. Qui però buona parte delle tracce che compongono l'accompagnamento musicale dell'avventura, circa sessanta, sono state riarrangiate da Masashi Hamauzu, uno dei compositori, assieme a Nobuo Uematsu, di quelle originali, e pertanto vengono riproposte in versioni differenti, pur mantenendo ovviamente le validissime melodie di partenza. Fra i brani non manca la bella Suteki da ne cantata da Rikki. Discreto, infine, il doppiaggio, disponibile in inglese, mentre nella nostra lingua sono presenti solo i sottotitoli.

Conclusioni

Versione testata: PlayStation 3
Multiplayer.it
8.7
Lettori (160)
9.2
Il tuo voto

Final Fantasy X | X-2 HD Remaster non è la solita operazione commerciale utile soprattutto per far cassa, ma un'ottima raccolta ricca di contenuti in parte inediti, impreziosita tra l'altro da un'opera di restauro audio e video decisamente efficace, che tutti gli amanti del genere jRPG e del doppio capitolo dieci della saga non dovrebbero lasciarsi sfuggire. Final Fantasy X, in particolare, merita di essere (ri)scoperto perché è ancora oggi in grado di avvincere e catturare il giocatore come pochi altri prodotti sono mai stati o sono tutt'ora in grado di fare.

PRO

  • Due giochi, fra cui un classico del genere jRPG, e tanti extra
  • I vecchi combattimenti a turni e la Sferografia donano maggiore profondità al gameplay
  • Buona operazione di restyling audio e video
  • La funzione cross-save

CONTRO

  • Ai più giovani certe meccaniche di gioco potrebbero sembrare antiquate
  • I combattimenti casuali sono un po' troppo frequenti
  • I filmati non si possono saltare
  • Manca la funzione cross-buy