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Attenti all'Ufo

Mucche, marziani fuori di testa e citazioni nell'ultima fatica di Lightmare Studio

RECENSIONE di Andrea Centini   —   21/04/2014

Mosso da dinamiche piuttosto semplicistiche, il genere dei cosiddetti tower defense, oltre ad essere uno dei più floridi in ambito indie e tra i più apprezzati dagli sviluppatori in erba, ha trovato nuova linfa vitale col diffondersi del digital delivery e soprattutto del mobile gaming, ove si è imposto grazie alle caratteristiche intrinseche del gameplay.

Attenti all'Ufo

Concettualmente tutti molto simili, i titoli appartenenti a questo peculiare filone strategico prevedono la protezione di un determinato obiettivo dai nemici di turno, costretti a superare le nostre difese - generalmente automatiche - disposte tatticamente lungo un labirinto più o meno complesso. Tra i numerosi esponenti del genere Plants Vs. Zombies di PopCap Games è indubbiamente il più celebre e amato, un vero e proprio prodotto cult al quale è fortemente ispirato anche Beware Planet Earth!, la cui predisposizione per le citazioni è evidente sin dal titolo (che scimmiotta la pellicola Mars Attacks!). Sviluppato dallo studio indipendente Lightmare Studio e distribuito da Bandai Namco, il titolo australiano è stato realizzato col chiaro intento di non stravolgere le alchimie di base dei tower defense più classici, offrendo al contempo una cura certosina per il dettaglio ed alcuni elementi che ne rafforzano la personalità e la varietà.

Mucche, marziani fuori di testa e citazioni nell'ultima fatica di Lightmare Studio

Mars Attack!

Dal font utilizzato per i menù di gioco sino al più piccolo dettaglio grafico e sonoro, è evidente che la fonte d'ispirazione per gli sviluppatori siano stati i b-movie a tema fantascientifico degli anni '50 e '60, laddove gli stereotipati marziani (omini verdi col cervello in bella mostra) giungevano sulla Terra a bordo degli immancabili e lucenti dischi volanti, ovviamente con intenzioni cattivissime.

Attenti all'Ufo

In Beware Planet Earth!, a suffragio dell'atmosfera ironica che permea l'intera produzione, l'oggetto del desiderio degli invasori non sono tuttavia gli esseri umani, bensì le mucche, che dovremo proteggere ad ogni costo e con ogni mezzo per scongiurare il game over. All'interno di una cinquantina di livelli di complessità crescente, ambientati in campi di raccolta lungo l'arco delle quattro stagioni, il giocatore deve aiutare il fattore Barnie (sempre rinchiuso nella toilette di fortuna) a difendere i suoi preziosi bovini, posizionando trappole e marchingegni di vario genere lungo il perimetro prestabilito. Per costruire i suddetti macchinari, tutti basati su oggetti di uso domestico ed agreste, sono necessari gli "ingranaggi" che possono essere recuperati sia piazzando dei distributori, sia distruggendo le balle di fieno con la pistola laser, un gingillo sottratto ai marziani che gioca un ruolo particolarmente importante nell'economia globale di Beware Planet Earth!. Gli alieni, infatti, appartengono a classi e varietà differenti, ed alcuni di essi richiedono l'intervento diretto del giocatore per essere ostacolati. Oltre ai soldati di base, la classica carne da macello, ce ne sono alcuni alla stregua dell'investigatore privato e dello scienziato pazzo che debbono necessariamente essere colpiti con la pistola di cui sopra; il primo, ad esempio, non può essere abbattuto dalle torri sin quando non viene "smascherato" dal giocatore, mentre il secondo equipaggia un dispositivo in grado di generare uno scudo - per se stesso e gli alleati nelle vicinanze - che può essere infranto solo con un colpo ben assestato. L'utilizzo dell'arma, utile anche per potenziare temporaneamente le difese, vivacizza il gameplay aumentandone sensibilmente interattività e profondità, cruccio di altri tower defense laddove l'azione è spesso dedicata al solo posizionamento delle torri.

Attenti all'Ufo

Analogamente alla pistola laser, la cui operatività è limitata dal surriscaldamento e da tempi di cooldown, è possibile l'intervento diretto per distruggere le difese mal posizionate - attraverso l'apposito telecomando - o suonare un campanaccio che velocizza il rientro al pascolo delle mucche rapite e salvate. Il "bestiario" è piuttosto ricco e variegato, ed oltre ai nemici già citati, meritano una menzione i marziani casalinga, con tanto di aspirapolvere in grado di rimuovere eventuali trappole posizionate lungo il percorso, gli swat incredibilmente resistenti ed i velocissimi ninja, oltre che la manciata di boss corazzati. In questa edizione del gioco, appena sbarcata su Steam ed acquistabile per circa 8 Euro, sono stati inoltre aggiunti diversi livelli bonus ove nemici ed ambientazioni sono ispirati ai classici Valve, da Left for Dead ad Half Life, passando per Portal e Team Fortress 2. Una chicca che arricchisce ulteriormente il piatto ponendo il giocatore innanzi a missioni e sfide del tutto peculiari. Come evidenziato, nel complesso il titolo dei Lightware Studio non brilla particolarmente per originalità, tuttavia si lascia apprezzare per alcune meccaniche e la grandissima cura riposta nell'impianto artistico, oltre che per l'ottimo level design. Gli stage ed i nemici, rigorosamente in grafica bidimensionale, sono colorati, ben disegnati e gradevolmente animati, mentre l'arsenale in dotazione al giocatore, seppur non vastissimo, è diversificato ed in grado di stimolare l'approccio strategico e l'inventiva. Ci sono congelatori in grado di rallentare i marziani, barbecue che sparano proiettili esplosivi, lanciafiamme, mine, bombe e molto altro ancora; un mix capace di soddisfare sia i casual gamer che gli amanti dei tower defense più smaliziati, cui è dedicata la modalità veterano.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 670
  • Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit

Requisiti minimi

  • Processore 1,8 Ghz
  • 512 MB RAM
  • Scheda video con 64MB di memoria
  • 350 MB di spazio su disco

Conclusioni

Versione testata: PC
Multiplayer.it
7.5
Lettori (2)
7.6
Il tuo voto

Pur non offrendo nulla di particolarmente nuovo all'interno del genere d'appartenenza, storicamente imbrigliato in meccaniche poco permissive in termini di libertà, il titolo dei Lightware Studio si pone come valida alternativa al celeberrimo Plants Vs. Zombies, con il quale condivide alcune dinamiche e la medesima cura per il dettaglio, oltre che la forte componente umoristica. Foriero di citazioni, Beware Planet Earth! nella sua versione Steam è inoltre ancor più ricco, garantendo ore di divertimento aggiuntive grazie ai livelli bonus ispirati ai classici Valve. Se amate il genere si tratta di un acquisto caldamente consigliato, sia su Pc che nelle versioni mobile in dirittura d'arrivo, per tutti gli altri si tratta di un passatempo gradevole, che non si prende troppo sul serio offrendo del sano divertimento ad un prezzo accettabile.

PRO

  • Divertente
  • Ricco di citazioni

CONTRO

  • Manca di originalità