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Tex is back

Tex Murphy è tornato e nonostante abbia qualche ruga in più è sempre pronto a ficcarsi nei guai per aiutare donzelle avvenenti, clienti strampalati e amici in pericolo

RECENSIONE di Mattia Armani   —   15/05/2014

Tesla Effect: A Tex Murphy Adventure segna il ritorno, dopo sedici anni di attesa, dello strampalato investigatore Tex Murphy, grottesco incrocio tra Marlowe, Indiana Jones e il Deckard di Blade Runner. Personaggio decisamente particolare, Tex è stato creato a propria immagine e somiglianza dallo sviluppatore Chris Jones ed è stato impersonato dallo stesso game designer nei numerosi filmati che caratterizzano gli ultimi tre capitoli della serie. Lo stesso accade in questo nuovo episodio, il sesto di una saga nata nel 1989, che ci ripropone la formula vista in Overseer e Pandora Directive i quali sono, a loro volta, evoluzioni del celeberrimo Under a Killing Moon. Partiamo, dunque, da quest'ultimo titolo, uno dei precursori delle avventure cinematografiche moderne, azzeccato mix di filmati live-action, esplorazione in prima persona, enigmi di buona qualità e atmosfera noir decisamente particolare.

Tex is back

La San Francisco del titolo è infatti quella dei grandi investigatori privati ma è calata in un futuro dai toni cyberpunk che, grazie a una spiccata carica ironica, riesce a sostenere un vero e proprio maelstrom di citazioni cinematografiche, frasi altisonanti, musica d'epoca ed effetti speciali. Molti sono quelli che si sono fatti conquistare da questa formula, anche grazie all'elevato tenore tecnologico di Under a Killing Moon, e per quanto la serie non abbia goduto di un successo planetario può vantare numerosi fan che hanno sostenuto la campagna Kickstarter di Tesla Effect. Ed ecco che ci ritroviamo nei panni di un Tex Murphy ancora una volta stordito e confuso ma questa volta non per il troppo alcool ingerito. Sul pavimento dell'ufficio di Chandler Ave spicca una valigetta piena di soldi di cui Tex sembra non sapere nulla e l'intero appartamento è disseminato di stranezze apparentemente inspiegabili. Così inizia la nuova avventura del detective grottesco per eccellenza, un eroe composto da tre parti di hard "boiled", quattro di incoscienza e tre di strampalata ironia.

Con Tesla Effect: A Tex Murphy Adventure torna in campo di un'icona delle avventure grafiche d'epoca

Un caso molto difficile

La vena peculiare della serie Access ha impedito a Tex Murphy di diventare un personaggio acclamato dalle folle ma ha creato una base di fan molto solida che ha sostenuto la campagna di finanziamento di Tesla Effect, sesto titolo di una delle serie avventurose più longeve del mercato videoludico. Obiettivo dichiarato della campagna quello di farci rivivere le atmosfere dei vecchi Tex Murphy ed è di questo elemento che teniamo conto nella valutazione non facile di un titolo imperfetto e dedicato in modo esplicito ai fan della serie. Ma è proprio quest'ultimo fattore quello che regala un'unicità da non sottovalutare all'avventura targata Big Finish Games. Tesla Effect, infatti, è una miscela di immagini esageratamente vivide, atmosfera noir, colonna sonora d'epoca, finali multipli, voci fuori campo e inquadrature extraplanetarie che rimandano a poteri ancestrali come bene, male e destino.

Tex is back

Tutti elementi cardinali della serie che sono conditi, anche in Tesla Effect, dagli immancabili filmati popolati da torme di strani ma affascinati personaggi. Il risultato è una dedica a un'intera generazione di avventure cinematografiche che ha il piacevole sapore di un ritorno a casa per chi già conosce l'ufficio di Tex e ha visitato più e più volte l'edicola scalcinata posta di fronte all'entrata del Ritz Hotel. Purtroppo anche se i colori, le atmosfere e la formula sono quelle inconfondibili della serie, la componente esplorativa in prima persona soffre di un'arretratezza tecnica impossibile da trascurare. Certo, un titolo massiccio che è stato realizzato con soli 600 mila dollari non può essere privo di compromessi ma abbiamo visto di meglio anche in produzioni costate appena qualche migliaio di dollari. La mole poligonale delle strutture è pressoché nulla, gli sfondi lasciano a desiderare e alcune texture non sarebbero state accettabili nemmeno a fine anni '90. Senza contare, poi, compenetrazioni, interazioni con l'ambiente approssimative, animazioni assenti, stanze spesso spoglie e una generale, ed evidentissima, mancanza di rifiniture. Eppure, grazie a un'alchimia quasi magica, anche una lacuna del genere non riesce ad affossare completamente Tesla Effect.

Tex is back

D'altronde anche se Under a Killing Moon può essere considerato un prodigio tecnologico, almeno per il periodo in cui è uscito, la serie Tex Murphy vive di dialoghi e di atmosfere e questi in Tesla Effect non mancano così come non mancano tonnellate di video live-action a movimentare l'ennesima avventura dello scalcinato Tex Murphy. Parliamo di quasi sei ore di filmati in alta definizione caratterizzati da una recitazione che pur non essendo brillante è efficace e sostenuta da dialoghi numerosi e di ottima qualità. Avremmo indubbiamente gradito un maggiore dettaglio nella parte esplorativa ma sono proprio le scene di intermezzo a fare da ossatura a quella che è un'avventura cinematografica vecchio stile, un titolo in cui espressioni degli attori, scelte e dialoghi coinvolgenti rappresentano una grossa fetta dell'esperienza. L'altra parte, invece, è quella investigativa, inserita nella componente esplorativa in prima persona, che pur non proponendo nulla di nuovo risulta più che godibile grazie a indizi difficili da scorgere, codici segreti e puzzle in quantità. La resa estetica pesa, questo è innegabile, ma chi proprio non riesce a chiudere un occhio ha la possibilità di sveltire le indagini e ridurre l'esplorazione ricorrendo ai suggerimenti della strampalata intelligenza artificiale che ci portiamo dietro. In questo modo diventa possibile concentrarsi sulla componente narrativa anche se la longevità, pur restando elevata, subisce un duro colpo. Ma la conseguenza peggiore per chi sceglie la strada più breve è quella di perdersi una parte della caratterizzazione di gioco e personaggio che, come in molte avventure classiche, è fatta delle innumerevoli battute che il protagonista tira fuori di fronte a foto, indizi e stranezze sparse in ogni dove.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • OS: Windows 7
  • CPU: Intel Core i5-4440
  • RAM: 16 GB
  • Scheda video: GeForce Gtx 770

Requisiti minimi

  • OS: Windows XP, Windows Vista, Windows 7, Windows 8
  • CPU: 2 GHz Dual Core
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: Nvidia Serie 200 o superiore
  • Spazio su disco: 15 GB

Conclusioni

Digital Delivery: Good Old Games, Steam, Humble, Mac Game Store, Amazon
Prezzo: 19,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (8)
7.8
Il tuo voto

Tesla Effect: A Tex Murphy Adventure è un titolo fatto di atmosfera, di un'intelligenza artificiale inopportunamente ironica e di una banda personaggi bizzarri che ci conducono attraverso situazioni ancora più bizzarre. La componente esplorativa rappresenta il punto debole della produzione, complice un comparto tecnico e stilistico che potremmo definire antidiluviano, eppure, chiudendo un occhio, è possibile lasciarsi assorbire dalla componente narrativa, dai colpi di scena e da un umorismo talvolta fin troppo particolare ma sempre ricco di battute efficaci e capaci di strapparci più di un sorriso.

PRO

  • Tex Murphy è tornato
  • Dialoghi e ironia in quantità
  • Finali multipli

CONTRO

  • La componente esplorativa è a tratti inguardabile
  • I sottotitoli in italiano arriveranno in un secondo momento