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Io, A.R.I.D.

Nella mente di un robot

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   30/06/2014

The Fall è un gioco sviluppato da Over The Moon, uno studio indipendente canadese con sede a Vancouver. Ha cominciato ad attirare l'attenzione molto presto con una raccolta fondi su Kickstarter che ha superato le migliori aspettative, incassando più di 38.000 dollari rispetto ai 17.000 richiesti, e tutto grazie a un migliaio di finanziatori, a testimonianza di quanto il progetto abbia eccitato i gusti dei giocatori più raffinati.

Io, A.R.I.D.

Per poter gestire al meglio lo sviluppo del gioco, John Warner, capo del progetto, ha deciso di suddividerlo in tre capitoli, che saranno distribuiti a distanza di tempo l'uno dall'altro. Quello che andremo a recensire di seguito è il primo capitolo, doppiato in inglese con i sottotitoli in italiano. Circa quattro ore di gioco intense, con una trama che conclude il suo arco narrativo pur lasciandoci sulle spine. Il protagonista di The Fall è A.R.I.D., l'intelligenza artificiale di in una tuta spaziale che si attiva subito dopo che l'essere umano all'interno della tuta perde conoscenza. L'obiettivo di A.R.I.D. è trovare cure mediche per l'ospite della tuta, che deve proteggere a ogni costo. A.R.I.D. controlla la tuta, pertanto può muovere il corpo del suo ospite e decidere quali azioni intraprendere. Il visore luminescente maschera il volto di quell'essere umano addormentato, del quale scopriamo solo nome e grado militare. Una prospettiva affascinante, che apre molti interrogativi mano a mano che A.R.I.D. si confronta con se stessa, i suoi limiti e le intelligenze artificiali che incontra lungo il cammino, evanescenti personalità sintetiche che ci mettono di fronte all'eterno dilemma della robotica: può un computer sviluppare una coscienza propria? The Fall potrebbe benissimo essere un ottimo racconto scritto di fantascienza. Per fortuna è un videogioco, che con la sua scrittura raffinata non ci fa rimpiangere la pagina scritta, e grazie alla naturalità con la quale si mescolano azione e racconto ci avvolge in un'atmosfera che solo i pixel luminosi dello schermo possono evocare. The Fall è uno dei migliori prodotti dell'industria indipendente.

The Fall è un'avventura sulla logica di un'intelligenza artificiale che mette in dubbio se stessa

Pensiero e azione

The Fall si sviluppa su due piani di gioco. Quello più immediato dell'azione, con l'eroe che cammina, corre, salta e combatte, e quello dell'interazione con gli oggetti, che avviene come in un'avventura grafica punta e clicca. Il fascio di luce diffuso dalla torcia elettrica annessa alla nostra pistola illumina aree sensibili dello schermo, di fianco alle quali compare una breve descrizione di ciò che rappresentano.

Io, A.R.I.D.

In alcuni casi sono oggetti che possiamo raccogliere. Combinando oggetti e punti sensibili, o sfruttando le abilità della tuta, dobbiamo superare ostacoli sotto forma di puzzle. Questi sono esempi eccellenti di enigmi ambientali motivati dalla narrazione. Non ci è mai capitato di sentirci costretti a risolvere un problema arbitrario o surreale. E soprattutto ogni puzzle risolto offre una ricompensa immediata, perché manda avanti la storia e apre nuove aree esplorabili. Riguardo alla difficoltà degli enigmi preparatevi, perché The Fall richiede molta attenzione e pensiero laterale per essere risolto. La soluzione di un problema richiede spesso un approccio a metà via fra quello di The Secret of Monkey Island e Metroid, i due titoli ispiratori del progetto. Raramente ibridi di questo tipo funzionano nella pratica, ma The Fall ci riesce con naturalezza, e anche per questo è un'esperienza atipica in un mercato che sembra costretto a citare continuamente se stesso. Oltretutto, al contrario di quanto avviene nella avventure grafiche, se rimaniamo fermi un po' di tempo a rimuginare su un enigma, il fatto di potercene andare in giro con la libertà di movimento di un gioco di azione a scorrimento alleggerisce lo sforzo mentale. Soprattutto grazie alla personalità di A.R.I.D. doppiata da una convincente voce femminile, e alle cupe e ironiche linee di testo scritte da John Warner, che illuminano di senso anche le azioni più semplici. Aspettate di entrare nell'area test e capirete di cosa parliamo. Vi troverete con un ghigno diabolico per l'acuta messa in scena delle idee e le loro sinistre implicazioni.

Una mente tutt'altro che arida

La tuta controllata da A.R.I.D. dispone di funzioni avanzate, come il camuffamento e l'attivazione della pistola. Purtroppo non possiamo accedervi a piacimento, perché l'intelligenza artificiale non ha i permessi necessari. Su questo punto si sviluppa uno dei passaggi più controversi del gioco, perché A.R.I.D. mette volontariamente in pericolo la vita del proprio ospite così da costringere i sistemi ad attivare le funzioni bloccate, grazie a un protocollo di emergenza. Questa scelta, che A.R.I.D. giustificherà sempre come necessaria al fine di procedere verso le risorse mediche, sarà contestata dal misterioso antagonista di questo primo atto del gioco. Fino al colpo di scena conclusivo, che arriva dopo una serie di eventi toccanti che si prestano a diverse letture possibili.

Io, A.R.I.D.

The Fall è un'esperienza di gioco raffinata. L'ambientazione fantascientifica cupa e inquietante dialoga con i testi e con le azioni di gioco. Ogni personaggio è doppiato con cura, A.R.I.D. soprattutto, che si distingue come una delle intelligenze artificiali "femminili" più convincenti e sfaccettate dei videogiochi. I combattimenti sono molto semplici, con un sistema di coperture dalle quali entrare e uscire a tempo per uccidere i nemici. C'è anche la possibilità di eseguire uccisioni silenziose alle spalle, ma le meccaniche rimangono comunque a un livello elementare, adatto al tipo di gioco, che ha bisogno di alternare il ritmo dell'azione senza innescare un lungo ciclo di morte e rinascita per superare uno scontro. L'unico neo di The Fall sono i controlli. Già con un joypad ci vuole un po' per abituarsi a manovrare la tuta e interagire con l'ambiente, se poi siete costretti a giocare con una tastiera, potrebbe sfuggirvi qualche gemito di insofferenza. I sottotitoli in italiano invece sono il tocco finale che non ci aspettavamo, e siamo contenti se permetteranno a The Fall di raggiungere un pubblico ancora più ampio. Solo in un paio di occasione abbiamo visto comparire per errore i testi in inglesi. Una sbavatura che probabilmente sarà corretta con una patch. Comunque niente di grave. Il difficile sarà riuscire ad aspettare il secondo atto del gioco. Perché non vediamo all'orizzonte titoli di fantascienza che possano competere con l'atmosfera e l'intelligenza di The Fall.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore 2.5 GHz dual core
  • RAM 3 GB
  • Scheda video GeForce 8600 o equivalente, con 256 MB di memoria
  • Sistema operativo WindowsXP SP3 o superiore

Conclusioni

Versione testata: PC
Digital Delivery: Steam
Prezzo: 9,99€ (include tutti e tre gli atti)
Multiplayer.it
8.8
Lettori (9)
7.6
Il tuo voto

The Fall è uno dei migliori giochi di fantascienza che potete trovare in commercio. Il primo episodio conclude con eleganza il proprio arco narrativo dopo avere toccato temi affascinanti che riguardano l'intelligenza artificiale, la logica e i paradossi della robotica. Abbiamo sentito parlare centinaia di computer in tanti anni di gioco, ma le sottigliezze di A.R.I.D. e l'inquietante sviluppo dei suoi ragionamenti ci hanno toccato. The Fall alterna enigmi e azione senza mai perdere il legame con la storia che racconta, calandoci in un'atmosfera densa e convincente. Se i videogiochi si evolvono e, fra tanti cloni, lasciano un segno, è anche grazie a giochi come questo.

PRO

  • A.R.I.D. è una delle intelligenze artificiali più convincenti e affascinanti che abbiamo incontrato
  • Un avvincente racconto di cupa fantascienza
  • Unisce con successo esplorazione, avventura e azione
  • Scrittura di alto livello

CONTRO

  • Per ora è uscito solo il primo episodio, comunque autoconclusivo
  • Controlli scomodi, soprattutto se non potete giocare con un joypad
  • Enigmi brillanti, ma talvolta difficili da decifrare