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Velocity 2X, recensione

La serie di shoot'em up di FuturLab torna su Vita e debutta su PlayStation 4 alla velocità della luce

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   11/09/2014

Quando lo scorso anno abbiamo portato a termine Velocity Ultra e parcheggiato il Quarp Jet in garage, non eravamo convinti che avremmo vestito nuovamente i panni della pilota spaziale Kai Tana. È vero, lo sparatutto 2D di FuturLab venne accolto calorosamente dalla critica e dai possessori di Vita, e dopotutto il cliffhanger alla fine del gioco era un indizio più che evidente delle intenzioni del team di sviluppo, ma riuscire a confezionare un seguito che espandesse la formula originale e che non sembrasse solo un "more of the same" sembrava una sfida impossibile da vincere per il gruppo guidato da James Marsden. Eppure, il piccolo sviluppatore di Brighton è riuscito nell'impresa, tirando fuori dal cilindro un episodio non solo più grande, ricco e graficamente d'impatto, ma anche (e soprattutto) migliore in termini di gameplay e in grado di calare idee inedite che funzionano inaspettatamente bene. Velocity 2X è il punto più alto raggiunto da una serie che ha debuttato umilmente tra i giochi PS Mini ma che trova su PlayStation 4 e PlayStation Vita la sua massima espressione.

Velocity torna su PlayStation Vita e debutta su PlayStation 4 con un sequel più elettrizzante che mai

Di nuovo a bordo

Velocity 2X riprende gli eventi da dove si erano interrotti nell'episodio precedente, ma stavolta lo fa dando molta più enfasi alla trama e ai personaggi. Livello dopo livello, il gioco utilizza alcune scene d'intermezzo e una manciata di dialoghi per raccontare di come Kai, sopravvissuta al collasso di una stella, comincia una battaglia contro la civiltà di guerrieri Vokh, aiutando il popolo pacifista Jintinda a liberarsi dalla sua schiavitù.

Velocity 2X, recensione

Fermo restando che l'elemento narrativo resta assolutamente secondario in uno shoot'em up come Velocity, agli sviluppatori va riconosciuto il merito di aver scritto una trama semplice ma che collega in maniera molto efficace le diverse ambientazioni. Quello che ha reso Velocity Ultra uno dei giochi più interessanti su PlayStation Vita è però il modo con cui ha rinnovato la classica meccanica da sparatutto a scorrimento verticale. La capacità del Quarp Jet di teletrasportarsi da un punto all'altro dello schermo può sembrare un'aggiunta di poco conto, ma in realtà cambia completamente le carte in tavola, aprendo le porte a una serie di nuove possibilità in termini di level design. Si possono così superare barriere, raggiungere bonus lontani, evitare i colpi avversari o apparire in un istante davanti a un gruppo di nemici. A un certo punto, i livelli cominciano a riempirsi di biforcazioni e di interruttori da colpire nel giusto ordine, trasformandosi così in labirintici puzzle in cui teletrasportarsi avanti e indietro di continuo. La quantità di miglioramenti e rifiniture rispetto al primo Velocity è notevole: selezionare il punto in cui teletrasportarsi è adesso nettamente più veloce e immediato, e anche il modo in cui la telecamera segue il Quarp Jet contribuisce a rendere l'esperienza più fluida e facile da seguire. Ancora più importante è però la decisione degli sviluppatori di eliminare il limite di vite, causa di numerosi game over nel Velocity originale. Proprio perché non c'è più il rischio di dover ricominciare il livello da capo, Velocity 2X lascia il giocatore a briglie sciolte, invogliandolo ancora di più a giocare in maniera spericolata e veloce. La crème de la crème, poi, è giocarlo su PlayStation Vita: non solo la ricerca del punteggio perfetto lo rende un titolo adatto a una console portatile, ma anche stavolta è possibile teletrasportarsi semplicemente toccando sul touchscreen, cosa che rende ancora più intuitivo affrontare ogni livello.

Trofei PSVita

Per i completisti, Velocity 2X offre una serie di Trofei parecchio varia. Molti di questi si sbloccano semplicemente andando avanti nel gioco, collezionando un certo numero di cristalli, sbloccando tutte le abilità o eliminando un Vokh. Altri sono però decisamente più impegnativi, passando per il dover trovare e sbloccare tutti i livelli segreti, fino ad ottenere un punteggio perfetto in ogni singolo livello.

Corri, Kai! Corri!

La novità più evidente introdotta in Velocity 2X è però rappresentata dalle sequenze ambientate all'interno delle basi spaziali Vokh. Si abbandona momentaneamente il Quarp Jet e d'un tratto il gioco si trasforma in un frenetico platform a scorrimento orizzontale. Nei panni di Kai si corre, si salta, si scivola, si spara a trecentosessanta gradi e, proprio come nella nave, ci si può teletrasportare in altri punti dello schermo. In questo modo la protagonista è in grado di superare trappole, spostarsi più velocemente oppure spiazzare un nemico per colpirlo alle spalle. Questi momenti platform non sono delle sporadiche variazioni sul tema, né idee di gameplay infilate a forza per giustificare un seguito. Le sequenze a piedi sono perfettamente integrate nell'esperienza di gioco, sia perché il passaggio avviene senza alcuna interruzione, sia perché i momenti platform mantengono lo stesso ritmo e la stessa frenesia del gameplay originale. Alcuni dei momenti più elettrizzanti di tutto il gioco li abbiamo avuti proprio correndo e teletrasportandoci a più non posso mentre vestivamo i panni di Kai. L'unica sfortunata eccezione è quella delle telecapsule, piccoli dispositivi che vanno lanciati nei punti esatti in cui ci si vuole teletrasportare. In questo caso bisogna fermarsi per qualche secondo, aggiustare la mira ed eseguire il lancio, una procedura che rallenta il ritmo e interrompe momentaneamente l'azione.

Velocity 2X, recensione

In un gioco che punta tutto su veloci e incessanti corse tra i livelli, pause di questo tipo sono tutt'altro che benvenute, diventando a volte la causa di un punteggio perfetto mancato. Si tratta dell'unico neo in una produzione che invece si dimostra impeccabile e minuziosamente curata in ogni altro aspetto. I combattimenti coi boss, altra novità del gioco, diventano via via più articolati e interessanti, mentre negli ultimi tre livelli viene introdotta una meccanica a sorpresa che rappresenta un inaspettato twist alla formula del gioco. L'enorme attenzione che FuturLab ha dedicato ai dettagli si nota non solo nel gameplay di Velocity 2X, ma anche nella direzione artistica e nella realizzazione estetica, uno stacco netto rispetto a quanto visto in Velocity Ultra. In ogni istante, lo schermo è pieno di luci, effetti di bloom, esplosioni e lens flare, senza che questo provochi la minima incertezza nel frame rate. Rispetto al primo Velocity c'è anche molta più varietà visiva, passando dai colori del pianeta Tiracas alle tonalità acide di Altranda, dai fondali ghiacciati di Rokunia alla cupa stazione spaziale Paroika Prime. Il tutto accompagnato dall'impeccabile colonna sonora realizzata da James Marsden e Joris de Man.

Conclusioni

Versione testata PlayStation Vita, PlayStation 4
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
8.8
Lettori (15)
7.6
Il tuo voto

Temevamo un more of the same di Velocity Ultra, ma con 2X il team di Marsden è riuscito a realizzare un gioco molto più originale del previsto. Un mix di Gradius e Turrican 2 estremamente coerente e fluido, che riprende le meccaniche e le idee proposte nel vecchio Velocity ma le espande, le migliora e le arricchisce rendendo questo nuovo episodio uno dei migliori giochi recentemente usciti su PSN e senza dubbio uno dei titoli più interessanti per PlayStation Vita.

PRO

  • Sequenze platform perfettamente integrate nel gameplay
  • Grafica e musiche di livello
  • Stimola continuamente al punteggio perfetto

CONTRO

  • Fermarsi e lanciare la telecapsula rallenta il ritmo