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FIFA 15, recensione

FIFA 15 arriva in tutta la sua gloria, su PC come su console current-gen: cosa c'è di nuovo?

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   26/09/2014

Con la serie FIFA, non si può certo dire che i ragazzi di EA Canada non abbiano avuto l'abilità d'introdurre novità all'interno di quelle che sono dinamiche di gioco consolidatesi attraverso anni e anni di rodaggio. Elementi come la difesa tattica e il successo nella rimozione dei famosi binari hanno contribuito in modo determinante all'affermazione della serie, soprattutto a cavallo del 2010, negli anni in cui FIFA aveva ormai messo la freccia per superare il concorrente storico Pro Evolution Soccer. Ottenuto lo scettro di miglior simulazione e centrata la consacrazione con FIFA 14 come "calcio totale" delle console di vecchia generazione, l'anno scorso è stato anche il momento del debutto del nuovo motore Ignite Engine. Una sorta di anticipazione di ciò che avremmo avuto tra le mani adesso, con FIFA 15 di cui ci ritroviamo a parlare oggi. La direzione, anche all'epoca, è sembrata piuttosto chiara: puntare tutto sull'impatto del gioco agli occhi dello spettatore, sfruttando il nuovo hardware per incrementare la somiglianza della simulazione con quanto vediamo in televisione durante i match domenicali. Ora che FIFA 15 è arrivato, possiamo fare il punto della situazione, approfittando anche di una versione PC che non ha finalmente nulla da invidiare a quelle PlayStation 4 e Xbox One. Prima di lanciarci nell'analisi una nota: abbiamo continuato a testare il titolo dopo la pubblicazione della prima patch ufficiale, quindi le considerazioni che seguono sono il frutto dell'ultima versione rilasciata.

FIFA 15 rappresenta il calcio su PC, PlayStation 4 e Xbox One come mai visto in precedenza!

Squadra che vince non si cambia

L'assenza di una concorrenza che si possa definire forte porta chi domina un mercato a rischiare sempre meno. È un atteggiamento ritrovabile in ogni settore, compreso quello che riguarda l'eterna sfida tra FIFA e PES, all'interno della quale il prodotto di EA ha saputo approfittare di una ricerca della propria identità da parte di quello di Konami, che ormai si protrae da diverse edizioni.

FIFA 15, recensione

Contrariamente a quanto fatto in passato, l'intenzione di EA Canada di mantenere l'impalcatura esistente senza particolari sconvolgimenti si legge sin dalla prima navigazione tra i menu di FIFA 15, simili a quelli di FIFA 14. Cosa che non ci dispiace per niente in realtà, perché col lavoro svolto sulla precedente edizione si era già raggiunta un'ottima usabilità delle varie sezioni che compongono il gioco. Sulla stessa linea conservativa, chi cercava nuove modalità di gioco rimarrà deluso dal fatto che queste sono praticamente assenti, a meno che non si voglia definire come tale il ritorno dei Tornei fatti fuori con FIFA 14, grazie ai quali dare vita insieme ai propri amici a competizioni personalizzate. Per il resto, c'è tutto quanto conosciamo già: le varie sezioni di sfida e allenamento, le stagioni online sia in singolo che in co-op, il Pro-Club, la Carriera e naturalmente la vera e propria gallina dalle uova d'oro sulle quali si poggia il successo economico di FIFA, ovvero l'Ultimate Team.

Obiettivi

Gli obiettivi di FIFA 15 sono 45, divisi tra le varie modalità presenti all'interno del gioco. Per ottenerli è necessario dunque acquisire una certa padronanza di tutti gli aspetti che compongono la simulazione, dandosi da fare anche per salvare un gol sulla linea, segnare con un tiro di punta o una conclusione elegante, battere un amico nelle prove abilità e altro ancora.

Ecco l'elenco completo degli obiettivi

Il calcio in diretta

Appurato che non ci sono particolari novità tra le modalità di FIFA 15, iniziando a scavare al loro interno è possibile notare quelle che sono le aggiunte inserite dagli sviluppatori. Le più evidenti riguardano FUT, all'interno del quale sono arrivati i prestiti dei giocatori: grazie a essi, possiamo integrare per un numero ristretto di partite calciatori anche abbastanza forti all'interno della nostra rosa, approfittandone per coinvolgerli in partite cruciali così da ottenere importanti vittorie senza la necessità di averli trovati all'interno di un pacchetto. Un nuovo strumento per costruire il proprio undici ideale è rappresentato dalle Squadre Sperimentali: usando tutte le carte/giocatori presenti all'interno del gioco, si può simulare la creazione del dream team che si ha in mente, per andare così a scoprire come opera in termini di coesione dei suoi interpreti e programmare le mosse successive sul mercato. Dopotutto, non è detto che Messi e Ronaldo insieme facciano la felicità (ma diciamo che possono sicuramente aiutare). Un'ulteriore aggiunta, identica a quella operata nella modalità Stagioni esterna a FUT, è quella dedicata alle Stagioni Amichevoli, grazie alle quali sfidare un proprio amico per ottenere la vittoria nella singola competizione in modalità 1 contro 1: una derivazione delle vecchie Amichevoli Online, all'interno delle quali l'assegnazione del trofeo era del resto già contemplata.

FIFA 15, recensione

Tornando a FUT, per quanto riguarda i giocatori è stata eliminata la sezione relativa alle Offerte Scambio, a causa di chi ne approfittava per effettuare operazioni losche, mentre le singole carte hanno guadagnato il nuovo parametro PHY: si tratta di una combinazione tra gli attributi Forza, Resistenza e Salto, tramite la quale si può avere un'indicazione sull'abilità del singolo calciatore di uscire vittorioso dalle varie battaglie fisiche sul campo. Passiamo alla modalità Carriera, per trovare qualche piccola novità dedicata agli scout, ora più propositivi nel seguire i talenti, e alle analisi di giocatori e leghe nel corso della nostra partita: nulla di sconvolgente, in attesa di vedere prima o poi realizzarsi il sogno proibito di una Carriera Online simile a quanto presente da tempo nella serie NBA 2K, diventata ormai un metro di paragone per tutte le simulazioni sportive. Per ultimo, troviamo l'aggiornamento della componente Match Day di FIFA 15, cuore pulsante dell'integrazione tra la simulazione e il calcio reale: gli aggiornamenti provenienti dai principali campionati di tutto il mondo sono naturalmente sempre più accurati, anche grazie alla collaborazione col portale Goal.com per portare contenuti editoriali all'interno del gioco stesso.

La versione Xbox One

FIFA 15, come sapranno benissimo i conoscitori della serie, è il primo episodio dopo diversi anni ad offrire un'esperienza identica tra le versioni di riferimento (Xbox One e PS4) e quella PC, con quest'ultima che quindi finalmente colma il gap in cui a cui era stata costretta in passato. La conseguenza è che si può quindi parlare del medesimo prodotto per tutte e 3 le edizioni in oggetto, senza dover più operare antipatiche distinzioni. Abbiamo speso qualche ora anche sulla console Microsoft per confermare tale situazione, ritrovando appunto un episodio della serie calcistica di EA senza dubbio molto convincente, roccioso e appagante, seppure non privo di qualche ombra. Il disequilibrio tra efficacia della fase offensiva e inconsistenza di quella difensiva si è acuito, soprattutto quando chi attacca lo fa con giocatori veloci e tecnici: sotto questo punto di vista probabilmente il team dovrà rimboccarsi le maniche per limitare l'inevitabile frustrazione che si crea in alcune situazioni. Più in generale comunque, FIFA 15 è un episodio che non stravolge praticamente nulla, limitandosi a quel lavoro di perfezionamento e ottimizzazione che senza dubbio ha senso di fronte al successo raccolto dalla serie, ma che rischia di essere letto anche nella chiave di una certa pigrizia soprattutto di fronte alla straordinaria foga e alla voglia del rivale diretto di recuperare terreno. Anche dal punto di vista puramente tecnico, chi ha giocato a FIFA 14 su quella che oramai è la current-gen di console non troverà rivoluzioni di sorta: certo l'ampliamento della lista delle animazioni e le modifiche nelle proporzioni dei modelli poligonali si fanno apprezzare, e la vicinanza all'esperienza televisiva delle partite "vere" è sempre più tangibile, ma mettendo uno di fianco all'altro i due prodotti serve un occhio molto attento per scorgere le differenze. Rimangono poi, anche sotto questo punto di vista, alcuni dei difetti oramai "storici" della serie, su tutti la visibilissima differenza di trattamento nella riproduzione degli atleti più famosi rispetto ai "comprimari", che stride un po' così come - per fare un paragone ardito - nella distinzione tra auto Premium e Standard in Gran Turismo. Tra un Vidal e un Caceres, tanto per fare un esempio, c'è davvero un abisso. E anche le già citate animazioni, straordinarie nella maggior parte dei casi, prestano il fianco raramente a situazioni di autentica "distruzione" che fanno più che altro sorridere. FIFA 15 è quindi nel complesso un pacchetto solidissimo, mastodontico nei contenuti e straordinariamente soddisfacente nel gameplay, ma che preferisce confermarsi nelle proprie qualità, caratteristiche e - inevitabilmente - difetti piuttosto che cercare nuove strade. Se è questo ciò che cercate, difficilmente potreste trovarvi insoddisfatti da questo nuovo episodio.

Si scende in campo

Quando abbiamo parlato dei menu a inizio articolo, abbiamo volontariamente tralasciato la parte che anticipa l'ingresso sul rettangolo di gioco, modificata radicalmente da EA Canada. La lista dei nomi dei giocatori vista nelle ultime versioni di FIFA lascia spazio a un'anteprima della loro disposizione in campo, con tanto di foto e possibilità di scambiarli con quelli posizionati in panchina.

FIFA 15, recensione

Le migliorie, però, non si fermano al solo aspetto estetico: i sei diversi slot a nostra disposizione per salvare le impostazioni della squadra ci permettono infatti di stabilire altrettanti stili tattici, ottenendo così la possibilità di passare rapidamente dall'uno all'altro in caso di necessità, durante la partita o prima di affrontare uno specifico avversario. Potenziata anche la sezione dedicata alle istruzioni ai giocatori sugli atteggiamenti da tenere in campo, con l'introduzione di cinque diversi compiti da osservare, sia in fase difensiva che offensiva. Non cambia invece la parte in cui stabilire lo stile di gioco dell'intera squadra, tramite il solito sistema di slider. Completata la componente tattica, arriva finalmente il momento di scendere in campo, per valutare le modifiche al gameplay operate dagli sviluppatori. Diciamo subito che anche in questo caso chi aspettava novità radicali non le troverà, visto che la scelta è stata quella di conservare gran parte dell'impianto di gioco già esistente. A dominare FIFA 15 è la fisica, con tutto ciò che ne consegue: la simulazione della realtà attraverso la riproduzione delle leggi che la regolano va a permeare più che mai tutti gli aspetti del gioco, dai contrasti alle fasi che li precedono e li seguono, tenendo in conto l'equilibrio di un giocatore dopo un movimento. La gestione del pallone segue alla lettera queste indicazioni, riflettendo deviazioni e rimpalli in termini di cambi di direzione ed effetto acquisito, dando così luogo a nuove traiettorie che rendono il gioco più simile alla realtà.

FIFA 15, recensione

Le nuove animazioni assicurate ai giocatori permettono un controllo di palla più fluido, con un maggiore uso dell'esterno piede e della suola per gestire e passare la sfera. Pur conservando lo stesso sistema di controllo, la difesa tattica è stata rivisitata, rendendola nel complesso meno efficace: se da un lato la scivolata sembra forse avere acquisito un po' di peso in più, dall'altro il contrasto in piedi è stato pesantemente limitato. Il bottone che prima veniva usato a ripetizione dai difensori per lavorare d'esperienza col fisico e rimanere incollati all'avversario, acquisisce adesso una componente fondamentale legata al tempismo, visto che arrivando fuori tempo si rischia davvero di dare un letale vantaggio all'ala di turno, per definizione più veloce del nostro centrale; un piccolo passo indietro a favore di un gioco meno ragionato in fase d'attacco, che probabilmente non piacerà a tutti. Occorre inoltre fare attenzione a non usare con troppa foga il bottone dello scatto finendo così addosso all'avversario, visto che l'arbitro tenderà a fischiare fallo perdonando questo atteggiamento meno rispetto al passato. Come lasciato intendere poco sopra, il maggior peso della fisica porta con sé gioie e dolori, rappresentati soprattutto dal verificarsi di scontri ai limiti del grottesco, in cui più giocatori, anche della stessa squadra, finiscono per andare a terra in modo comico: impedire che tutto ciò succeda è forse impossibile, visto che si tratta pur sempre di un videogioco, ma per fortuna la frequenza di questi avvenimenti è abbastanza bassa, anche se bisogna tenerne conto.

Per quanto riguarda la manovra in generale, l'impressione è che gli sviluppatori abbiano deciso di ridurre lo spazio dedicato al ragionamento a centrocampo, per tornare a privilegiare un po' di più la velocità. Anche il ritmo generale sembra essere aumentato nella sua impostazione predefinita, ma come al solito è regolabile dal menu attraverso i classici tre livelli. Un'altra novità esclusiva della versione di ultima generazione è relativa ai portieri, per i quali gli sviluppatori hanno dichiarato di avere riscritto intere porzioni di codice: l'impressione è che dalle parti di Vancouver ci si sia ispirati all'attuale massimo esponente di questo ruolo, Manuel Neuer, nella figura di libero aggiunto piuttosto che di uomo inchiodato tra i pali, dove comunque sa dire egregiamente la sua.

FIFA 15, recensione

Grazie all'arrivo delle nuove animazioni, in alcuni casi è possibile assistere a incredibili riflessi all'ultimo istante, come avviene nella realtà, finendo quasi per applaudire il proprio portiere. Ma l'estremo difensore non è nemmeno questa volta esente da difetti, relativi soprattutto al posizionamento quando l'azione non si svolge dalle sue parti: tra chi giura di aver trovato un modo per segnare sempre da 40 metri e chi invece no, l'impressione sulla versione a nostra disposizione nel momento della chiusura dell'articolo è che effettivamente i portieri tendano ad avanzare un po' troppo, lasciandosi sorprendere di tanto in tanto da parabole indovinate. Nel sali e scendi di elementi riveduti, entrano anche le situazioni di palla inattiva: in rimesse, punizioni e calci d'angolo è ora possibile controllare chi è destinato a ricevere la sfera, mentre il battitore può invece chiedere alla squadra di alzare il baricentro (nei rinvii del portiere) o di adottare uno degli schemi predefiniti (nei calci d'angolo). Continuando la carrellata, sembra avere finalmente meno effetto il filtrante alto, anche in questo caso grazie alle nuove animazioni di cui possono godere i difensori per colpire di testa in contrasto, mentre il tiro di precisione torna a essere un po' più letale rispetto a FIFA 14. L'atteggiamento di squadra selezionabile con la croce direzionale si arricchisce di due nuove possibilità: dalla difesa estrema del "Park the Bus" alla Mourinho, al tutto per tutto in attacco.

Su PC come su console

Come già ampiamente ricordato, la versione PC di FIFA 15 non ha nulla da invidiare dal punto di vista contenutistico a quelle PlayStation 4 e Xbox One. Nelle ultime ore, tuttavia, stanno saltando fuori alcuni bug guidati da quello che trasforma le partite in una sorta di match da oratorio a centrocampo, compresi i portieri che abbandonano la loro posizione per lanciarsi nella festa. Nel caso in cui doveste andare incontro a una cosa del genere, mentre lavora a una soluzione EA Sports ha suggerito di modificare il nome del proprio PC in uno più lungo, visto che la causa sembra essere incredibilmente proprio l'uso di un identificativo lungo 4-5 caratteri. Passando alla scalabilità di FIFA 15 su PC, gli unici parametri che ci vengono offerti sono posti scomodamente all'esterno dell'applicazione principale, permettendo di scegliere solo la qualità del rendering (bassa o alta), il livello di anti aliasing (spento, 2x o 4x) e l'eventuale blocco dei frame al secondo a 30 o 60. In termini di prestazioni, il gioco sembra in grado di girare anche su configurazioni meno recenti, mentre per quanto riguarda i controlli è fortemente consigliato l'uso di un joypad: l'accoppiata tastiera e mouse, volendo, è supportata, ma non si tratta certo di uno shooter in prima persona.

Feel the game

L'elemento più roboante della versione current-gen di FIFA 15 è sicuramente costituito dalla sua veste grafica, attesa come evoluzione di quanto visto l'anno scorso con FIFA 14. Dopo aver fatto debuttare le scene d'intermezzo, mandando così in pensione le transizioni caratteristiche della old-gen, EA Canada ha potenziato ulteriormente questa componente, dando al giocatore l'impressione di trovarsi davvero davanti alla televisione ma eccedendo talvolta in lungaggini o scene inverosimili per il momento del match. Tutti gli elementi presenti nello stadio sono animati e svolgono un proprio ruolo: dai raccattapalle ai cameraman, che ci danno lo spunto per apprezzare anche la nuova serie d'inquadrature. L'Intelligenza Emotiva introdotta quest'anno ci permette di vedere i giocatori reagire alle varie azioni in un modo del tutto nuovo, complimentandosi per esempio col portiere per una parata difficile, o viceversa arrabbiandosi con un compagno per l'ennesimo errore. Il tutto va visto solo come un'ulteriore aggiunta agli intermezzi di cui sopra, visto che secondo gli sviluppatori questa nuova componente emotiva non va a modificare le prestazioni dei singoli. Possiamo già immaginare che nel corso dei prossimi mesi si scateneranno online discussioni di ogni tipo, come ci insegnano tutte le teorie sul momentum. La nuova tecnologia di scanning facciale fa sì che i modelli dei giocatori rasentino il fotorealismo, soprattutto nel caso degli atleti più famosi. Come al solito, dispiace un po' vedere snobbato il campionato italiano, dove i volti somiglianti alla loro controparte reale sono molti meno rispetto a Spagna, Germania e Inghilterra. La Premier League merita un discorso completamente a parte: se la Serie A ha anch'essa ceduto i diritti per elementi grafici e palloni, il campionato d'oltremanica è presente con la gloria di tutti i suoi stadi, da Anfield Road fino all'impianto dove gioca l'ultima in classifica. Il risultato è strabiliante: andare a giocare in casa del Liverpool e sentire il pubblico intonare le note di You'll Never Walk Alone è da brividi sulla pelle, anche grazie all'introduzione di animazioni personalizzate per chi popola le gradinate, dove a dire la verità qualche modello di spettatore in più sarebbe ormai necessario. Tornando all'esempio di Anfield, gli spettatori si alzano in piedi con le sciarpe in mano per cantare il loro inno, come avviene nella realtà, mentre per citare un altro esempio in casa del Borussia Dortmund è distinguibile l'ormai famosissimo "Muro Giallo" della curva. Il principale punto d'interesse della versione italiana di FIFA 15 è naturalmente la telecronaca, affidata a Pierluigi Pardo e Stefano Nava dopo anni di Fabio Caressa e Giuseppe Bergomi: l'impressione è che il lavoro di "svecchiamento" del commento sia andato a buon fine, con un Pardo ormai perfettamente a proprio agio nel media videoludico, anche grazie alla sua precedente esperienza con PES. Nava appare invece un po' più impacciato in alcune occasioni, ma nel complesso la telecronaca scorre fluida e coinvolgente senza strafalcioni, reagendo in modo appropriato a quanto si vede sul campo. Solo in alcuni casi le parole pronunciate non sembrano adatte alla fase di gioco. Se avete voglia, provate anche la versione inglese del commento, visto che essa resta di alcune spanne sopra soprattutto per varietà e componenti. A completare il comparto audio troviamo la solita colonna sonora infarcita di hit passate, presenti e future, con band come i Kasabian che hanno ormai trovato una sistemazione stabile all'interno dei vari FIFA.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo: Windows Vista/7/8/8.1 -64-bit
  • CPU: Intel Q6600 Core2 Quad @ 2.4Ghz
  • RAM: 4GB
  • Hard Drive: 15.0 GB
  • Scheda Video: ATI Radeon HD 5770, NVIDIA GTX 460
  • DirectX: 11.0

Requisiti consigliati

  • Sistema Operativo: Windows Vista/7/8/8.1 -64-bit
  • CPU: Intel i5-2550K @ 3.4Ghz
  • RAM: 8GB
  • Scheda video: ATI Radeon HD 6870, NVIDIA GTX 650

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Origin, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
8.8
Lettori (110)
6.9
Il tuo voto

Con FIFA 15, EA Sports protegge la sua posizione in vetta alla classifica, giocando la partita di quest'anno con un modulo prudente: la simulazione made in Canada non offre novità eclatanti come ha saputo fare in passato, spingendo però l'esperienza al massimo dell'intrattenimento di cui il calcio e i suoi fan si nutrono. Le dinamiche di gioco vedono comunque l'aggiunta di alcuni mattoncini, su quella che era l'ottima costruzione già esistente. Il prodotto finale, non esente da difetti, conferma i livelli raggiunti da questa serie senza spingerli oltre, garantendo senza fatica un altro anno di sfide interminabili. Nella speranza, però, che il tutto apra la strada a un qualcosa in più, quel guizzo che dopo l'antipasto di FIFA 14 ci aspettavamo già da questo momento, ma che invece non c'è ancora.

PRO

  • Atmosfere ai massimi livelli
  • Regia da premio Oscar
  • Più animazioni e maggiore fluidità
  • L'Ultimate Team è una droga

CONTRO

  • Assenza di novità importanti
  • Intelligenza artificiale ancora da rivedere
  • Scene d'intermezzo talvolta noiose
  • Qualche bug di troppo