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Professione immersione

Un free to play che vi farà trattenere il fiato... letteralmente

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   07/11/2014

Quello dell'esplorazione delle profondità marine alla ricerca di tesori non è certamente un tema nuovo in ambito videoludico, ma con Deep Loot gli sviluppatori di Monster and Monster hanno voluto provare a dire la loro mettendo sul piatto un gameplay ibrido tra strategia e azione, che prende elementi da Mr. Driller e Ridiculous Fishing implementandoli in una struttura dotata di una personalità ben definita. Il tutto servendosi dell'arcinoto sistema di vendita free to play che, come vedremo, è forse l'unica nota un po' stonata di un prodotto divertente e ben realizzato.

Pinne, fucile e smartphone

L'utente veste i panni di un anonimo esperto di immersioni, chiamato a tuffarsi in mare per recuperare il maggior numero possibile di tesori e reperti archeologici. Il tono del gioco è chiaramente scanzonato, come si capisce subito dall'accattivante melodia chiptune di sottofondo e dalla realizzazione grafica in coloratissima pixel art, ma ciò non significa che Deep Loot sia un titolo senza cervello. Al contrario, basta poco per accorgersi che l'impianto ludico offre una profondità che va ben oltre la media degli endless runner con i quali l'opera Monster and Monster condivide comunque alcune meccaniche di base.

Professione immersione

Scopo del gioco è infatti quello di raccogliere tutte le ricchezze che si riescono ad individuare prima che le proprie scorte di ossigeno si esauriscano costringendo il protagonista a risalire in superficie: nonostante questo limite di tempo, Deep Loot va affrontato con piglio strategico piuttosto che con un'attitudine action, sensazione confermata da tutta una serie di elementi ludici. A cominciare dal sistema di controllo, più vicino al mondo dei puzzle, con l'utente che deve semplicemente fare un tap sullo schermo per indicare al personaggio l'azione contestuale da compiere, sia questa spostarsi nel punto desiderato, aprire un forziere, attaccare un nemico con il proprio fucile laser oppure distruggere un blocco utilizzando la trivella in dotazione. Considerando che ogni movimento compiuto dal protagonista consuma aria e che gli altri abitanti del mare (alcuni aggressivi, altri no) si spostano in concomitanza con il giocatore, appare evidente come Deep Loot la tattica abbia un ruolo ben più importante della velocità di esecuzione. Tutto questo, unito al fatto che per ogni partita lo scenario viene generato in maniera casuale, avvicina il titolo anche alla categoria dei roguelike, ennesima riprova dell'originalità di un titolo che è difficile catalogare con una banale etichetta.

Deep Loot è un titolo originale e divertente, ma il sistema free to play lo limita un po'

Come molti altri free to play, Deep Loot abbraccia il fattore della ripetitività rendendola parte integrante del gameplay e anzi sfruttandola come motore per poter proseguire. L'avanzamento nel gioco è strutturato come un ciclo: si fa un'immersione, si accumulano ricchezze, si spendono i soldi guadagnati per potenziare l'equipaggiamento del protagonista e si ricomincia tentando di raggiungere tesori ancora più profondi e preziosi che consentano di ottenere gli upgrade migliori.

Professione immersione

Diversamente rispetto a prodotti analoghi, però, le prime fasi di Deep Loot non sono particolarmente accoglienti per il giocatore: le limitate capacità del protagonista gli consentono infatti di poter stare sott'acqua davvero per poco tempo, precludendo la possibilità di accumulare soddisfacenti quantità di bottino ed aprendo così la strada ad un processo di grinding davvero lungo e faticoso. L'alternativa è quella di spendere soldi veri per poter sbloccare immediatamente almeno la fascia media dei potenziamenti disponibili, cosa che consente da subito di affrontare Deep Loot come merita di essere giocato: non parliamo di cifre folli (anzi) ma non si può nascondere un certo disappunto per un meccanismo tanto penalizzante per gli utenti alle prime armi, al punto che forse sarebbe stato meglio se il prodotto fosse stato commercializzato come applicazione a pagamento senza questo genere di barriere all'ingresso. C'è da dire che Deep Loot fa di tutto per farsi perdonare, non solo con la già citata piacevolezza audiovisiva ma anche con la grande quantità di contenuti che mette sul piatto: gli scenari offrono sempre nuove sorprese, ci sono molti upgrade fra cui scegliere (suddivisi tra oggetti consumabili e non) e per gli amanti delle sfide più impegnative ci sono tutta una serie di collezioni di tesori da completare raccogliendone i pezzi che compaiono casualmente nelle varie partite.

Conclusioni

Versione testata iPhone 5S (1.6)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.0
Lettori (1)
7.6
Il tuo voto

Dietro alle apparenze da casual game della domenica, Deep Loot nasconde in realtà un'insospettabile profondità, figlia di una struttura di gioco per niente banale che mischia elementi ludici piuttosto diversi tra loro in un impasto che risulta infine decisamente stimolante e godibile. Peccato solo che la natura free to play del titolo finisca per penalizzarlo un po', dato che finché non si ottengono determinati potenziamenti (spendendo soldi veri o sottostando ad un poco piacevole grinding) il gioco non riesce a dimostrare il suo pieno valore: se si riesce a superare questo ostacolo, Deep Loot garantisce dell'ottimo divertimento coadiuvato da una buona quantità di contenuti da sbloccare.

PRO

  • Gameplay originale e profondo
  • Sistema di controllo semplice e funzionale
  • Comparto audiovisivo delizioso

CONTRO

  • Bisogna spendere o avere molta pazienza prima di giocare sul serio
  • Il tutorial non è molto chiaro