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Corsa in acido

Dal PC ad iOS e ritorno: a tre anni dalla sua nascita, Fotonica festeggia l'arrivo su Steam

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   12/11/2014
Corsa in acido

Se prima d'ora non avete mai sentito parlare di Santa Ragione, sappiate che come suggerito dal suo nome si tratta di un team indipendente italiano. Composto da sole due persone, lo studio è conosciuto per la realizzazione di MirrorMoon EP e Fotonica, gioco in realtà già arrivato su PC nel 2011, riscuotendo pareri abbastanza positivi. Un successo che ha portato il duo composto da Pietro Righi Riva e Nicolò Tedeschi a realizzare una versione dello stesso titolo anche per piattaforma iOS, dalla quale in questi giorni Fotonica ha compiuto il passaggio a ritroso. Grazie alla pubblicazione su Steam attraverso il programma Greenlight, il gioco di Santa Ragione ha infatti ora modo di godere di una nuova giovinezza, traendo vantaggio dal palcoscenico offerto da Valve per ampliare la propria base d'utenza: per farlo, la nuova uscita di Fotonica porta con sé alcuni nuovi contenuti, aggiunti dagli sviluppatori a un impianto base che abbiamo già avuto modo di gradire al tempo dell'uscita del gioco su iOS. La nuova occasione è stata buona per fare qualche altra partita alla versione PC di Fotonica, riscoprendo il gioco attraverso gli occhi di chi lo vede per la prima volta, senza però ignorare chi ha già avuto modo di giocarlo in passato.

Gli italianissimi Santa Ragione tornano di gran carriera su PC con Fotonica, ora su Steam

Ritmo e velocità

L'idea alla base di Fotonica è piuttosto semplice: bisogna correre, correre e ancora correre, facendo uso dell'unico bottone che compone il sistema di controllo del gioco. Un concept che su PC potrebbe sembrare quasi blasfemo, ma che dopo poche partite si dimostra vincente nel rappresentare la frenesia d'esecuzione senza alcun fronzolo, sulla quale questo titolo punta in modo piuttosto chiaro. Il succo è questo: tenendo premuto un qualsiasi tasto, si farà correre il protagonista del gioco all'interno del tracciato che ha davanti a sé, mentre interrompendo la pressione si fa in modo che egli salti. Una volta in aria, è possibile tornare a premere il bottone per accelerare l'operazione di "atterraggio", riprendendo poi la corsa nel modo appena descritto, proseguendo così fino alla fine del livello o all'infinito.

Corsa in acido

Le modalità di gioco a nostra disposizione sono le stesse viste in passato, con qualche aggiunta qua e là che fa sicuramente piacere: la principale è quella Arcade, all'interno della quale il giocatore deve districarsi attraverso otto livelli differenti per cercare di ottenere il punteggio massimo. Un compito che a parole può suonare più semplice di quanto sia effettivamente. Fotonica riserva per il giocatore anche una fase a velocità estrema, attivabile dopo aver compiuto con successo una serie di evoluzioni senza incidenti. Se da un lato bisogna sfruttare quanto più possibile questi momenti per ottenere un punteggio record, allo stesso tempo occorre prestare il massimo dell'attenzione ai salti da effettuare e ai percorsi da attraversare: sebbene si corra in un'unica direzione, i livelli propongono infatti una serie di biforcazioni verticali, tra le quali bisogna scegliere per ottenere più punti. Lo stesso discorso vale anche per le sfere viola di cui sono disseminati i vari livelli, da raccogliere per aumentare il totale del proprio punteggio. Pur non avendo un numero di livelli eccezionalmente elevato, Fotonica propone quindi un continuo trial and error alla ricerca del tracciato perfetto, in grado di tenere impegnati per diverso tempo anche grazie ai quattro gradi di difficoltà proposti. La seconda modalità, denominata Endless, ci mette davanti al più classico degli endless runner, attraverso tre livelli infiniti dove l'obiettivo è invece quello di durare nella corsa quanto più a lungo possibile, senza cadere dalle piattaforme. Ultima tipologia di gioco è invece quella multiplayer locale, chiamata Versus e per l'occasione ampliata dagli sviluppatori: lo split-screen a due visto nella vecchia incarnazione PC lascia infatti spazio a un massimo di quattro giocatori in contemporanea sullo stesso schermo, aprendo così a possibili sfide serali coi propri amici, ancora più coinvolgenti.

Stile minimale

Come avrete già visto dagli screenshot che popolano questa pagina, Fotonica si presenta come un'esperienza tutta particolare anche dal punto di vista grafico, che lascia inevitabilmente spiazzato il giocatore al suo primo approccio. La scelta dei ragazzi di Santa Ragione di dare al tutto un tocco minimale rende le fasi di gioco un qualcosa ai limiti dell'onirico, con forme e colori che vanno a delinearsi con il nostro avanzare nei livelli: una specie di sogno a occhi aperti nel mondo di Tron, composto da poligoni nudi e crudi che riportano alla memoria Rez, al quale Fotonica è stato più volte paragonato. L'ottima colonna sonora, con musiche appartenenti al genere elettronico, è stata realizzata a sei mani da Michael Manning, Nicolò Sala e dal compositore giapponese Baiyon, per accompagnare alla perfezione quello che si vede su schermo.

Conclusioni

Digital Delivery Steam, Sito Ufficiale
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (1)
6.4
Il tuo voto

La versione PC di Fotonica è essenzialmente quella che chi ha conosciuto il gioco nel 2011 ha già avuto modo di apprezzare, accompagnata dalle aggiunte che abbiamo descritto e dalla presenza di qualche nuovo obiettivo e possibilità di configurazione. Le novità non sembrano poter sbilanciare il parere di chi ha già avuto modo di provarlo a suo tempo, ma l'arrivo su Steam di questo titolo suona indubbiamente come un'ulteriore conferma della bontà del progetto. In conclusione, Fotonica è il classico titolo che o si ama o si odia, lanciandosi nel primo caso in corse sfrenate alla ricerca del punteggio perfetto, sfruttando di tanto in tanto il multiplayer locale per dare vita anche a qualche partitella in compagnia.

PRO

  • Originale anche a distanza di anni
  • Tanta profondità per un singolo tasto
  • Multiplayer locale a quattro giocatori

CONTRO

  • Poco longevo senza volontà di migliorarsi
  • Troppo essenziale per alcuni
  • Interfaccia migliorabile