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Orgoglio francese

Dopo la recensione della versione console di Assassin's Creed Unity, vediamo com'è il gioco su PC

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   17/11/2014

Era dai tempi di Assassin's Creed II, appurata l'intenzione di Ubisoft di esplorare le fasi più significative della storia dell'umanità, che aspettavamo un episodio della serie ambientato a Parigi, durante la rivoluzione francese.

Orgoglio francese

Realizzarlo ora, dopo aver preso le misure alle piattaforme next-gen con Black Flag, ci è sembrato assolutamente sensato, benché dal punto di vista tecnico i risultati non siano stati all'altezza delle aspettative, con risoluzioni inferiori ai 1080p e frame rate tutt'altro che granitici. Nell'attesa di aggiornamenti che sistemino quantomeno la questione della fluidità su console, eccoci dunque a provare il gioco su PC, nel contesto in cui l'opera della casa francese può esprimere al meglio tutte le proprie potenzialità. Ci sono state grosse polemiche circa le prestazioni di Unity su configurazioni di fascia altissima, in particolare c'era chi si lamentava di non riuscire a raggiungere i 60 frame al secondo neppure utilizzando due GTX 980 in SLI. Il codice review ci è arrivato con un po' di ritardo e abbiamo quindi cominciato l'avventura in concomitanza con il rilascio della seconda patch (che dovrebbe aver risolto parte di questi problemi), senza riscontrare le più aspre criticità e, anzi, apprezzando la solidità di un impianto che anche con i processori AMD (notoriamente meno prestanti delle controparti Intel, e non di poco, in ottica gaming) risulta consistente, privo di quegli svarioni che avevano invece caratterizzato il lancio di Assassin's Creed IV: Black Flag sulla piattaforma Windows.

Nel dettaglio

Chiaramente il discorso è commisurato alla complessità grafica del gioco, che possiamo tranquillamente definire straordinaria, fuori scala per quanto concerne la conta poligonale e gli oggetti in movimento contemporaneamente sullo schermo. Ci sono sequenze in Assassin's Creed Unity che sono emblematiche in tal senso: passeggiare per le strade di una Parigi "assediata" dai suoi stessi abitanti, radunati a centinaia in una piazza o davanti a uno dei palazzi del potere, e poi arrampicarsi in cima a una delle tante, splendide torri che abbelliscono il profilo della città francese, riuscendo da lì in alto a scorgere le stesse persone in lontananza e tutti gli edifici a dettaglio pieno, senza espedienti di sorta a mascherare eventuali defezioni.

Orgoglio francese
Orgoglio francese

Inserire tutta questa roba e pretendere di muoverla agevolmente su PlayStation 4 e Xbox One, qualunque fosse la risoluzione utilizzata, ci sembra un risultato non da poco per Ubisoft. Su PC, dove l'unico limite alle prestazioni è fondamentalmente il nostro portafogli, la situazione assume sfumature differenti e bisogna ragionare in termini schietti e sinceri: se possedete una scheda video con meno di 4 GB di RAM sarà dura far girare dignitosamente il gioco, anche rinunciando ai preset migliori. Noi ci siamo trovati in una situazione "mista", freschi di acquisto di una fiammante NVIDIA GeForce GTX 970 Jetstream ma, al contempo, castrati (ahia!) da un processore AMD FX 8320 che sulla carta dovrebbe offrire prestazioni superiori a un Intel Core i5 di fascia alta, ma che nella "realtà alternativa" del gaming fa molto, molto peggio e funge da vero e proprio collo di bottiglia. Prima o poi dovremo rimediare. Dicevamo, situazione "mista" ma tutt'altro che disastrosa, anzi ci siamo onestamente chiesti se la storia delle due GTX 980 in SLI fosse vera. Fermo restando la risoluzione a 1080p e la sincronia verticale (che, attivata o meno, incide poco sulle prestazioni, misteriosamente), abbiamo osservato due possibili scenari. Nel primo, tenendo tutti gli effetti al massimo (dunque TXAA, ombre morbide, HBAO+ e tutto il resto su "altissimo") e senza dunque rinunciare a nulla, si gravita attorno ai 40-45 frame al secondo, con picchi verso i 50 e oltre in situazioni "tranquille" e discese fino a 30 fotogrammi al secondo, quando ci si butta nella folla. Nessun momento di panico, nessuna incertezza particolare. Come detto, la sincronia verticale sembra non incidere sulle prestazioni ma attivarla aiuta a eliminare quel po' di tearing che si nota durante le rotazioni della visuale, ad esempio quando si effettua la sincronizzazione da un campanile. Assassin's Creed su console non ha mai girato a più di 30 frame al secondo, il che significa che questa dei 40-45 risulta essere una dimensione perfetta per il gameplay del titolo Ubisoft, che non necessita in effetti di una fluidità maggiore. Tuttavia è possibile ricorrere a un paio di tweak per andare verso i 60 frame al secondo: basta utilizzare l'antialiasing FXAA, disattivare la sincronia verticale e impostare la qualità delle ombre su "basso". In questo modo si gioca praticamente sempre a oltre 50 frame al secondo senza rinunciare allo straordinario impatto visivo del gioco. L'imminente terza patch, che includerà una funzione di tessellation avanzata, capace di conferire spessore extra alle superfici, potrebbe migliorare ulteriormente le prestazioni; tuttavia ci chiediamo come mai gli sviluppatori non abbiano inserito, fra le opzioni grafiche avanzate, uno slider per regolare la distanza visiva e/o uno per aumentare o diminuire la quantità di persone presenti in strada, due elementi che magari avrebbero aperto le porte di Assassin's Creed Unity anche a configurazioni di fascia media.

Assassin's Creed Unity rappresenta un passo in avanti per la serie, e su PC è straordinario da vedere

Muoversi a Parigi

Affrontata la questione delle prestazioni su PC, facciamo il punto sul comparto tecnico generale e sui contenuti ludici dell'esperienza, che da qualunque parte la si guardi si pone come un passo in avanti per la serie. Parigi è splendida, l'abbiamo già detto, e in Assassin's Creed Unity viene resa in maniera eccellente, forse la città più viva, densa e particolareggiata che si sia mai vista in un videogame.

Orgoglio francese

Non avevamo dubbi circa la realizzazione delle architetture della capitale francese, in quanto tale aspetto è da sempre il fiore all'occhiello del franchise; ma in questo caso stupisce l'estensione dello scenario, a maggior ragione perché rimane sempre visibile dalla distanza quando si raggiunge un'altura per osservare il panorama. L'incredibile mole di persone che affollano le strade e le piazze hanno comportamenti credibili, ci sono situazioni che tendono a ripetersi (il borseggiatore che fugge, il criminale che minaccia un abitante) ma sono state inserite nel contesto in maniera sensata, creando una serie di achievement che premiano il nostro intervento non nell'immediato ma dopo un tot di volte. Non è possibile esplorare la città a cavallo, ma ci sono i soliti passaggi sotterranei a consentirci di raggiungere rapidamente l'estremo opposto della mappa, e francamente non si sente l'esigenza di soluzioni alternative. Anche perché chi da sempre ama Assassin's Creed per le ambientazioni non potrà che rimanere affascinato da una location così bella, in cui muoversi è un piacere, che si tratti di camminare per strada o correre sui tetti. Rimanendo nell'ambito del movimento, è evidente il lavoro effettuato dagli sviluppatori in termini di motion capture grazie al supporto di un esperto di parkour, cosa che rende le animazioni di Arno molto più varie e credibili rispetto ai suoi predecessori. A fare la differenza è inoltre il nuovo sistema di controllo, che partendo dalla pressione del grilletto destro ci permette di "salire" o di "scendere" agendo rispettivamente sul pulsante A o sul pulsante B. Non sempre questa impostazione si rivela vincente, visto che ci sono talvolta delle incertezze, ma il fatto di poter scendere rapidamente da un edificio senza per forza effettuare un salto della fede rappresenta una novità graditissima dal punto di vista del gameplay. Tornando per un attimo al comparto tecnico, non si può non menzionare il ruolo di primo piano ricoperto da un sistema di illuminazione fantastico, che trasforma letteralmente le zone a seconda dell'ora del giorno, e che valorizza il passaggio dall'aperto al chiuso dei tanti edifici in cui è possibile addentrarsi, per un motivo o per l'altro.

Promesse mantenute

C'erano delle richieste specifiche che i fan di Assassin's Creed avevano fatto a Ubisoft perché la serie potesse ritrovare la retta via dopo l'imbastardimento di alcune meccaniche operato a partire da Revelations e letteralmente esploso in Black Flag. Quante volte siete morti durante l'assalto a una nave? Esatto, avete centrato il punto. Da sicari silenziosi e letali, gli Assassini sono diventati con gli anni dei Terminator in grado eliminare in combo anche cento avversari senza subire mai un danno. Un'impostazione che non può andar bene per un bel po' di motivi, e che è stata largamente rivista in Assassin's Creed Unity, in tal senso un ritorno alle origini per il franchise. Altair non andava in giro a stuzzicare crociati e a lasciarsi dietro una montagna di cadaveri, bensì sapeva quando combattere e quando invece nascondersi o tagliare la corda.

Orgoglio francese
Orgoglio francese

Nel nuovo episodio, allo stesso modo, fronteggiare un gruppo di nemici si traduce spesso e volentieri nella morte, a causa di un meccanismo di parata meno telefonato e - finalmente! - di un'intelligenza artificiale che, pur non avanzatissima, mette da parte l'educato attendere il proprio turno in favore di un approccio più aggressivo, con avversari che cercano l'affondo in contemporanea e che dunque offrono una sfida non banale; a maggior ragione quando ci sono di mezzo le armi da fuoco, che con un paio di colpi messi a segno si rivelano letali. L'avanzamento nell'avventura e lo sblocco di nuove abilità (elemento di per sé positivo, nell'ottica di una progressione che spesso veniva invece data per scontata e buttata lì fin da subito) rende purtroppo meno arduo salvare la pelle, ma almeno l'intenzione iniziale va nella direzione auspicata. Si chiedeva a gran voce una differenziazione delle armi e anch'essa è stata introdotta, seppure timidamente: scegliere di brandire una mazza significa poter aprire la difesa dei nemici più coriacei, puntando sulla potenza anziché sulla velocità, ad esempio, mentre imbracciare un fucile in luogo della pistola implica il doverlo usare al posto della spada, rinunciando dunque ad alcune possibilità in favore di altre (la maggiore gittata dei proiettili, in primis). Il fatto di dover optare per uno specifico approccio costituisce di per sé una gradevole novità e speriamo che in futuro tale aspetto venga ulteriormente approfondito, avvicinandosi all'esperienza di alcuni action RPG. Un'altra richiesta dei fan riguardava la varietà delle missioni, e ci sembra che Ubisoft abbia recepito tale esigenza limitando al minimo i noiosi pedinamenti (e, nel caso, rendendoli meno rigidi) e inserendo nuove tipologie di quest, come ad esempio quelle "investigative", che abbiamo trovato molto divertenti e diverse dal solito, insieme a tutte le possibilità delle partite in multiplayer cooperativo, che diventano entusiasmanti quando il gruppo è un minimo affiatato, con azioni combinate in cui un Assassino distrae una guardia e un altro la fredda alle spalle, per dirne una. Questo tipo di co-op, in particolare, corrisponde a un'idea che tanti fan della serie coltivavano da tempo e va a sostituire modalità competitive che francamente poco avevano dato fin dai tempi della loro introduzione, con Brotherhood. Dal nostro punto di vista, l'unica cosa che Ubisoft ha colpevolmente dimenticato di fare è conferire senso e spessore alle sezioni di arrampicata. Con un profilo straordinario come quello della Parigi della rivoluzione francese a disposizione, gli sviluppatori avrebbero potuto trasformare ogni scalata in un piccolo puzzle, similmente a quanto fatto nei primi episodi della serie, obbligandoci a prendere strade alternative, magari ad azionare qualche meccanismo oppure a imparare nuove abilità per poter salire in cima a tutte le torri presenti all'interno dello scenario. Magari la prossima volta?

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: AMD FX 8320
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970 Jetstream
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 8

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5-2500K, AMD FX 8350
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 680, AMD Radeon HD 7970
  • Memoria: 6 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7 SP1, Windows 8 (64 bit obbligatori)

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i7-3770, AMD FX 8350
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 780, AMD Radeon R9 290X
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7 SP1, Windows 8 (64 bit obbligatori)

Conclusioni

Multiplayer.it
8.2
Lettori (192)
7.2
Il tuo voto

Assassin's Creed Unity si presenta su PC con la sua straordinaria complessità grafica, e ciò lo rende di certo un titolo non alla portata di tutte le configurazioni. Dopo la seconda patch la situazione sembra migliorata in maniera sostanziale ed è possibile che i prossimi aggiornamenti rendano ancora più scalabile l'esperienza in favore di hardware meno evoluti, tuttavia è bene considerare l'acquisto tenendo presenti quelli che sono gli attuali requisiti del gioco. Splendido da vedere, con una città mai così bella e ricca da esplorare, Unity costituisce senza dubbio un passo in avanti per la serie Ubisoft e lascia poco di intentato, pur non rivoluzionando meccaniche che nel corso degli anni sembravano ormai fossilizzate.

PRO

  • Combattimenti più difficili, missioni più varie
  • Co-op ricca di potenziale
  • Tecnicamente straordinario...

CONTRO

  • ...ma serve un PC di fascia alta
  • Alcuni aspetti andavano ulteriormente approfonditi
  • Qualche glitch qua e là