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Android 5.0 Lollipop

Ecco il nostro parere sulla release più dolce di Android

RECENSIONE di Luka Sanzin   —   21/11/2014

L'espansione di Google nel mondo mobile sembra essere inarrestabile e con il rilascio dell'aggiornamento 5.0, probabilmente il più rivoluzionario visto finora sul robottino verde, la casa di Mountain view ha deciso di livellare la propria presenza su ogni piattaforma disponibile per offrire agli utenti la stessa esperienza d'uso, dagli smartphone alla TV. Oltre al mero rinnovamento grafico e stilistico, Lollipop rappresenta il tentativo di sviluppare un sistema operativo che si presenti allo stesso modo su qualsiasi schermo esso sia in esecuzione, dal più piccolo a quello più grande. Concettualmente è lo stesso obbiettivo che i due maggiori concorrenti, Microsoft ed Apple, stanno mettendo in pratica update dopo update, ognuno con i propri pregi e difetti seguendo filosofie talvolta diametralmente opposte; ciò che conta è soltanto il risultato finale e noi siamo qui per esporvi le nostre opinioni al riguardo e darvi un'idea su come si comporti l'ultima release firmata Google.

Il ritorno della carta

La prima caratteristica che salta all'occhio è la rinnovata veste grafica, denominata Material Design, decisamente più colorata rispetto alla precedente iterazione che ricordava luci al neon e atmosfere alla Blade Runner. La filosofia alla base di questa rivoluzione trae ispirazione da un oggetto di uso comune e per nulla tecnologico, un semplice pezzo di carta: pensate alla vostra scrivania, colma di documenti e fogli posti l'uno sopra l'altro e potrete capire il punto di partenza su cui i designer di Google hanno successivamente sviluppato le proprie idee, per arrivare al risultato attuale.

Android 5.0 Lollipop

In sostanza ogni schermata è composta da vari strati di "fogli" digitali che si sovrappongono quasi tridimensionalmente; tramite l'uso di ombre e colori contrastanti il sistema operativo pone in rilievo gli elementi posti virtualmente più vicino allo schermo e quindi utilizzabili per compiere specifiche azioni.

Android 5.0 Lollipop

Nel caso di Maps nell'angolo inferiore destro sono presenti due bottoni che permettono di centrare la visuale sulla nostra posizione o ricevere indicazioni stradali, mentre in Gmail si può comporre velocemente un'email. Osservando attentamente ogni componente si può notare la cura con cui i designer hanno lavorato su questo aspetto in modo da non creare dubbi sul grado di elevazione di ogni oggetto presente sullo schermo e confondere l'utente finale. L'elemento che più di tutti discosta l'interfaccia dai propri concorrenti è il modo un cui vengono gestite le animazioni, dato che ad ogni azione corrisponde una ben precisa sequenza di reazioni, come se gli ingegneri avessero tentato di applicare in forma semplificata le tre leggi della dinamica di Newton: ad esempio premendo il tasto per accedere alle applicazioni quest'ultimo sembra esplodere ed espandersi fino a ricoprire l'intero display, per poi rimpicciolirsi alle stesso modo e scomparire quasi magicamente. La relazione fisica tra ogni componente presente nell'interfaccia è veramente impressionante e difficilmente si nota una schermata comparire dal nulla senza alcuna correlazione con l'applicazione in esecuzione al momento. Tutti questi accorgimenti rendono, però, stilisticamente pesante l'interfaccia in alcuni frangenti e l'impressione è che Google abbia talvolta esagerato con la quantità di animazioni a schermo, ma nonostante ciò bisogna dare atto al team di aver fatto un lavoro veramente eccezionale. Ci vorrà un po' di tempo prima che ogni app rilasciata dalla casa di Mountain View venga "materializzata", ma per il momento quelle principali sono state già aggiornate e ridisegnate; sarà interessante vedere se gli sviluppatori di terze parti saranno disposti a abbracciare i cambiamenti apportati da Materia Design.

Android Lollipop rappresenta il più grande passo compiuto da Android finora

Non solo lifting di mezza età

Android 5.0 Lollipop

Estetica a parte le novità introdotte vanno a modificare alcuni elementi essenziali del sistema operativo, primo fra tutti il sistema di notifiche. Innanzitutto ogni nuovo avviso viene visualizzato sullo schermo sotto forma di carta fluttuante che può essere espansa tramite un semplice tap che permette di eseguire alcune azioni rapide, come rispondere ad un messaggio o una chiamata. L'aggiunta più importante richiesta a gran voce dalla maggior parte degli utenti è l'inclusione delle notifiche sulla schermata di blocco; grazie a questa nuova possibilità, ora possono essere visualizzate fino a 5 schede sulla lock screen. L'utente ha a disposizione la possibilità di specificare quali applicazioni hanno precedenza sulle altre tramite l'assegnazione di un grado di priorità e ciò modifica di conseguenza il comportamento del telefono, personalizzandolo alle necessità di ognuno di noi; in questo modo possiamo specificare di essere disturbati soltanto da alcune app o contatti importanti. Ad esempio durante una sessione di gioco può comparire un pop-up che indica il nome della persona che ci sta contattando, senza mai mettere in pausa il videogame o interrompere quello che stiamo facendo. Il supporto ad utenti multipli è stato parte dei tablet Android da un bel po' di tempo, ma finalmente questa funzionalità è stata aggiunta anche ai telefoni; non solo si può aggiungere account differenti, ad esempio uno lavorativo e un altro personale, ma da oggi è disponibile pure l'utilissima modalità ospite, che da la possibilità di prestare lo smartphone a qualcuno senza che possa sbirciare nei file e informazioni personali del proprietario. Simile ma del tutto differente è la funzione di blocco su schermo, che permette appunto di bloccare il display del terminale su un'applicazione a nostra scelta e utilizzare quella soltanto, cosa utile nel caso in cui i figli vogliano giocare o usare il telefono senza far danni o acquisti sullo store. Infine l'ultima aggiunta in termine di sicurezza è rappresentata da Smart Lock, opzione che ci permette di accedere automaticamente allo smartphone utilizzando un tag NFC o un dispositivo bluetooth accoppiato, sia esso smartwatch, smartband o qualsiasi altro prodotto. Se vi state chiedendo se sia possibile impiantarsi un chip NFC sottocutaneo per usare quest'ultima novità la risposta è decisamente positiva e qualcuno ci ha già provato, con risultati estremamente positivi.

Nuovo motore sotto il cofano

Finora la descrizione ha toccato soltanto il mero aspetto grafico e le novità più interessanti, ma come ogni major release di qualsiasi OS ci sono tantissime funzioni che verranno a galla soltanto grazie alla bravura degli sviluppatori: Google ha assicurato di aver aggiunto oltre 5000 nuove API e solaemente grazie al duro lavoro di tutti i developer si potrà assaggiare con mano le vere potenzialità offerte dal sistema operativo. Oltre a ciò un aspetto che è stato particolarmente curato è l'ottimizzazione della batteria e le performance generali.

Android 5.0 Lollipop

Quest'ultimo elemento è il primo su cui ci concentreremo: data la grande mole di animazioni che lo smartphone deve gestire la preoccupazione di trovarsi di fronte a prestazioni non ottimali è grande, ma per fortuna a Mountain View hanno lavorato sodo per rendere l'esperienza estremamente fluida, senza alcun intoppo. Superata la normale fase iniziale di stabilizzazione e sincronizzazione il terminale non fa una piega e raramente ci si imbatte in qualche intoppo, se non in situazioni estreme con tantissime app aperte. Tutto ciò è in gran parte reso possibile dal nuovo runtime, ART, introdotto proprio con questa release che va a sostituire il vecchio Dalvik; per i meno esperti si tratta del modo in cui il sistema operativo esegue e compila le applicazioni. In precedenza il codice veniva compilato durante l'esecuzione di un processo, mentre ora il tutto viene eseguito all'accensione del telefono e all'installazione: ciò significa risparmio di risorse e performance superiori, dato che il codice non va compilato più volte, ma soltanto la prima. Project Volta, invece, è il tentativo di Google di migliorare sensibilmente e intelligentemente la durata della batteria, tramite alcuni tool che ottimizzano l'uso di risorse e permettono agli sviluppatori di tenere sotto controllo il consumo di potenza delle loro app, fornendo dati e tool utili per ottimizzare le operazioni in background. Inoltre per la prima volta su Android stock è presente una funzione di risparmio energetico che limita l'utilizzo di CPU e dati 3G; sicuramente non si tratta di opzioni rivoluzionarie, ma grazie a tutti questi accorgimenti si può allungare la durata della batteria di un'ulteriore ora, non tantissimo ma pur sempre utile in molte situazioni.

Android 5.0 Lollipop

Gran finale

Lollipop porta con sé talmente tante novità da poter essere considerato di fatto una vera rivoluzione in casa Android, ma purtroppo non tutto quel che luccica è oro ed infatti ci sono ancora piccole sbavature che sicuramente verranno corrette il prima possibile. Innanzitutto l'interfaccia a volte pare essere troppo ricercata, con soluzioni complicate e macchinose a problemi semplici: ad esempio per accedere alle opzioni rapide bisogna prima fare uno swipe dalla parte superiore dello schermo a quella inferiore e successivamente rifarne un'altro. Il problema è che si tende a trascinare la tendina verso il basso, dato che dopo una certa distanza iniziano a comparire sullo sfondo proprio le icone per le opzioni rapide, adducendo l'utente a compiere un solo e lungo gesto di pollice, invece che due.

Android 5.0 Lollipop

Oltre a ciò il menù di multitasking non contiene più soltanto le applicazioni recentemente usate, ma anche le schede di Chrome: all'inizio può sembrare una scelta intelligente, ma con 10 schede aperte nel browser e altrettante app in esecuzione diventa un disastro ed inoltre per cambiare tab bisogna richiamare proprio il multitasking tramite il bottone quadrato, dato che il pulsate corrispondete in Chrome è scomparso. Fortunatamente tra le opzioni è possibile ripristinare il comportamento precedente ed è una cosa che consigliamo a tutti. Lollipop è sicuramente uno degli aggiornamenti più attesi dagli utenti Android e grazie alle moltissime novità apportate è la base portante su cui il colosso statunitense costruirà tutto il resto del propria offerta commerciale, livellando ogni prodotto sulla base del Material Design. Ovviamente per poter usufruire appieno delle potenzialità della versione 5.0 è necessario utilizzare interamente le funzionalità offerte dai servizi Google e purtroppo la sensazione è che con ogni nuovo update questo limite sia sempre più imposto, tagliando fuori chiunque non desideri avere un indirizzo Gmail o profilo G+. Inoltre è triste pensare che il 90% degli utenti non vedrà mai le stupende funzioni offerte dalla versione stock, occultata dalle skin personalizzate dei vari produttori di smartphone che difficilmente abbandoneranno la propria soluzione adottata dopo anni di lavoro per abbracciare la filosofia della casa statunitense, rischiando così di finire nel calderone comune con tantissime altre aziende. Nonostante ciò chi avrà la fortuna di poter utilizzare la versione made in Mountain View scoprirà un OS veramente sorprendente e ricco di dettagli, molto più curato delle versioni precedenti. Sarà interessante vedere come si comporta Lollipop su TV, ma per il momento il Nexus Player è disponibile soltanto negli USA, mentre non si hanno date certe per il rilascio italiano. Ottimo lavoro Google.