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Gli ultimi saranno i primi?

Scopriamo come si comporta il titolo Ubisoft su Wii U

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   03/12/2014

Sono passati sei mesi dall'esordio videoludico di Aiden Pearce, protagonista di una nuova proprietà intellettuale di Ubisoft tanto attesa prima della sua uscita quanto criticata in seguito da una parte dell'utenza delusa da quelle che sono state giudicate come promesse non mantenute sia dal punto di vista del gameplay sia da quello della realizzazione tecnica. Gli unici che non hanno potuto esprimere la propria opinione sono stati i possessori di Wii U, esclusi dalla release originaria del titolo e costretti a dover aspettare un secondo momento per poter mettere le mani sul gioco. Ora che è finalmente arrivato il loro turno, vediamo se l'attesa è servita a Watch Dogs per presentarsi all'appuntamento nella miglior forma possibile.

Sei mesi e non sentirli

Com'è nostra consuetudine in casi di questo genere, vi rimandiamo alla nostra recensione originale per scoprire tutto ciò che c'è da sapere su Watch Dogs, mentre in questa sede ci concentreremo esclusivamente sulle caratteristiche della conversione per la macchina di Nintendo. Solitamente, un titolo che esce su una console con così tanti mesi di distanza rispetto alle altre piattaforme gode di un trattamento di favore, nel migliore dei casi offrendo qualche contenuto extra di spessore capace di far vacillare anche coloro che avevano già goduto dell'esperienza ludica su un diverso sistema.

Gli ultimi saranno i primi?

Purtroppo non è questo il caso di Watch Dogs su Wii U, che non può contare nemmeno su un veicolo, un'arma o una missione in più, per buona pace di tutti coloro che ancora nutrivano qualche flebile speranza in una sorta di regalo da parte di Ubisoft per fare ammenda di un porting arrivato in ritardo di sei mesi. Al danno si aggiunge la beffa, dato che - come è già stato reso ampiamente noto - gli utenti Nintendo non potranno nemmeno scaricare il DLC Bad Blood uscito lo scorso settembre, e saranno esclusi anche da eventuali ulteriori espansioni. Una magrissima consolazione è rappresentata da due pacchetti a pagamento disponibili dal lancio su eShop, chiamati Conspiracy (4.99€) e Access Granted Pack (6.99€), che consistono rispettivamente in un nuovo Trip Digitale e in un set di tre missioni extra, sei nuove skin e un paio di abilità aggiuntive per Aiden. Rimangono invece inalterate le funzionalità online del prodotto che forniscono ai giocatori la possibilità di invadere le partite di altri utenti e tentare di rubare dei pacchetti di dati per ottenere dei punti d'esperienza. Passando all'annosa questione dello sfruttamento del GamePad, Watch Dogs fa il proverbiale minimo sindacale: il display del controller viene utilizzato soltanto per ospitare una banale seppur comoda mappa nella quale si possono impostare le destinazioni con dei semplici tap, mentre è sempre contemplata l'opzione di spostare in qualunque momento la schermata di gioco dalla TV al touch screen.

Privo di extra e con una realizzazione tecnica imperfetta, Watch Dogs su Wii U è un porting solo modesto

Il vecchio che avanza

Spostandoci sul versante tecnico, Watch Dogs su Wii U non è esattamente quello che si potrebbe definire un manifesto delle potenzialità dell'hardware Nintendo: ben lontano dal rappresentare una via di mezzo tra le versioni per le console di nuova e vecchia generazione, il lavoro di Ubisoft Bucarest è molto più allineato a queste ultime, mettendo in mostra alcune leggere migliorie ma anche degli elementi meno rifiniti. Il gioco gira a una risoluzione di 1152x648 con anti aliasing in post processing, offrendo una pulizia dell'immagine e una definizione delle texture quasi indistinguibili da quanto visto su PlayStation 3 e Xbox 360.

Gli ultimi saranno i primi?

Andando a cercare il pelo nell'uovo, si può notare qualche dettaglio grafico che risulta maggiormente curato su Wii U, ma si tratta di piccolezze del calibro di alcune superfici più verosimili o di ombre vagamente più corpose. Si può dire che il colpo d'occhio su Wii U sia comunque più gradevole anche grazie all'attivazione costante del V-sync che rimuove i fenomeni di tearing tipici ad esempio della versione PlayStation 3, ma purtroppo si tratta di un fattore che ha conseguenze piuttosto serie sul frame rate, che si rivela generalmente più basso rispetto alle controparti di vecchia generazione. Il fenomeno è facilmente sopportabile se si gira a piedi, ma comincia a diventare un problema quando si utilizza un veicolo, il che non è propriamente un dettaglio trascurabile per un free roaming che prevede un estensivo utilizzo dei mezzi di locomozione: alla guida di una vettura, Watch Dogs su Wii U scende ampiamente sotto i 30 frame al secondo, subendo ulteriori cali in caso di pioggia e arrancando vistosamente quando la situazione si fa un po' affollata e magari ci si mette di mezzo anche qualche esplosione.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Wii U
Digital Delivery Nintendo eShop
Multiplayer.it
6.8
Lettori (21)
6.7
Il tuo voto

Se da un lato è difficile biasimare Ubisoft per non aver investito grandi risorse nella conversione di Watch Dogs per una console che tradizionalmente conta su un pubblico indifferente ai titoli di terze parti, d'altro canto dispiace constatare come - per l'ennesima volta - Wii U finisca per essere la soluzione meno felice per un prodotto multipiattaforma. Un modesto sfruttamento del GamePad non compensa infatti una performance tecnica per alcuni aspetti persino inferiore alle console di vecchia generazione e un'offerta ludica che non aggiunge nulla a un prodotto uscito sei mesi fa. Considerando quanti pochi titoli del genere esistano su Wii U, l'acquisto di Watch Dogs può essere consigliato solo a chi è in possesso esclusivamente della console Nintendo, mentre tutti gli altri farebbero meglio a rivolgersi altrove.

PRO

  • L'avventura rimane valida e divertente
  • La mappa sul GamePad è molto comoda
  • Qualche leggera miglioria grafica rispetto alle versioni old-gen...

CONTRO

  • ...al prezzo di un frame rate persino più basso
  • Non ci sono contenuti extra di sorta
  • L'assenza dei DLC è una discriminante negativa