5

La fortunata storia di un clone

Terraria arriva anche su PlayStation 4 e Xbox One

RECENSIONE di Dario Rossi   —   29/12/2014

Re-Logic ha finalmente portato il suo Terraria anche su console next-gen, aggiornandolo per l'occasione all'ultima patch PC. Questo significa una grande quantità di contenuti, capaci di intrattenere per settimane, se non mesi. Ma cos'è Terraria? Sostanzialmente tutti sono concordi nel definirlo come la versione bidimensionale di Minecraft, di base si tratta sempre di un sandbox dove la creatività dell'utente è messa in primo piano. Lo scopo apparentemente è molto simile: abbandonato in un mondo di cui è possibile stabilire le dimensioni, ci troviamo a comandare un personaggio completamente personalizzabile, capace di scavare il terreno e manipolarlo per trovare materiali preziosi. Al posto della grafica tridimensionale a blocchi "LEGO style" del capolavoro di Notch, Terraria presenta un'estetica tipica dell'era 16 bit, con scenari e personaggi in bitmap rigorosamente 2D e in grado di richiamare alla memoria numerosi classici. Si potrebbe addirittura tornare più indietro tirando in ballo Pitfall, ma avremmo solo scalfito l'iceberg. Re-Logic guarda molto anche a Commodore Amiga e ai giochi di ruolo giapponesi dell'era Super Nintendo, evidentemente, visto che i suoi personaggi potrebbero essere usciti fuori da un Final Fantasy o una produzione Square degli anni della gloriosa console Nintendo.

La fortunata storia di un clone

Terraria mantiene intatto il suo fascino anche in versione Xbox One e PlayStation 4

De profundis

Una volta stabilito che non parliamo proprio di un mostro di originalità, bisogna riconoscere il merito agli sviluppatori di essere riusciti a realizzare un clone di Minecraft che è in grado di prendere una propria direzione. Come il titolo Mojang è in grado di coinvolgere il giocatore per ore e giorni, consentendogli di creare i mondi dei suoi sogni, mettendogli a disposizione tutti i mezzi per trasformare a piacimento l'ambiente. D'altro canto però, è un titolo che punta in direzioni sensibilmente diverse per quanto concerne combattimenti e armi.

La fortunata storia di un clone

Se quelle iniziali si limitano ai tipici ferri del mestiere per procacciarsi le risorse vitali, vedi picconi o asce, più avanti è possibile costruire diverse armi, anche magiche, utili per affrontare nemici sempre più pericolosi. In Minecraft la presenza nemica è un elemento opzionale e solo in parte legato all'economia di gioco, in Terraria non è invece possibile eliminarla e questo porta il giocatore ad adoperarsi fin da subito per contrastare la minaccia, specie di notte, dove la presenza nemica si intensifica. Anche il sistema dei danni e il modo di affrontare i nemici allontano Terraria dal titolo di Notch, avvicinandolo maggiormente ai platform e i giochi di ruolo, un elemento agevolato anche dal tipo di visuale utilizzata. Come Minecraft è però possibile costruire un'abitazione e un letto, funzionale anche come punto di rinascita. Questo diventerà ben presto lo scopo primario dell'avventura, poiché esplorare in maniera scriteriata lo scenario porta a una morte prematura e quasi sempre molto crudele. I materiali bisogna però procurarseli e questo porta prima o poi a sperimentare l'insidiosa parte sotterranea dell'opera Re-Logic, praticamente inaccessibile senza l'ausilio delle torce e sostanzialmente mortale se affrontata senza la dovuta cautela e circospezione. È molto facile anche morire dopo una rovinosa caduta, a causa della forza di gravità piuttosto realistica, un fattore semplice da assimilare in un ambiente tridimensionale, molto meno però in un contesto 2D.

La fortunata storia di un clone

Obiettivi Xbox One

Cosa comune dopo l'avvento di Xbox One, nonostante la natura budget di Terraria, troviamo i consueti 1000 punti giocatore, divisi lungo 30 obiettivi. I primi 10 punti ovviamente sono ottenuti in scioltezza semplicemente completando il Tutorial, per gli altri ci sarà da sudare, ma volete mettere la soddisfazione di conquistarne 50 dopo aver convinto la vostra guida a entrare nella dimora appena costruita?

Tutti per One

La versione Xbox One di Terraria sfrutta la console Microsoft per portare qualche vantaggio estetico al titolo, almeno rispetto alla old-gen, fermo restando che non ci troviamo di fronte a un qualcosa che possa impensierire l'hardware. L'aspetto grafico riesce comunque a conquistare grazie ai numerosi strati di parallasse dell'ambiente esterno e una caratterizzazione grafica funzionale, ma sicuramente piacevole. Stessa cosa non possiamo dire per l'accompagnamento sonoro, ripetitivo e lontano anni luce dalla bellezza delle composizioni di C418, un fattore che ci ha portato rapidamente a escluderlo dalle opzioni. Il porting console ha inoltre diverse criticità sul sistema di controllo, palesemente concepito per il mouse. Terraria è infatti un ibrido tra un titolo di piattaforme e un punta e clicca, con il giocatore che può scegliere con precisione in quale punto scavare lungo un'area limitata circostante. La mappatura sul controller impone l'utilizzo del cursore direzione tramite la levetta analogica destra, mentre con la sinistra si controlla il personaggio. Come soluzione non rivela altrettanto efficace come quella PC, soffrendo anche il confronto con il magistrale lavoro di conversione effettuato da 4J Studio con le edizioni console di Minecraft. Apprezzabile infine si rivela la presenza del multiplayer in co-op fino a quattro giocatori, un elemento in grado di offrire nuove possibilità a un comparto già molto ricco di per sé.

La fortunata storia di un clone

Conclusioni

Versione testata Xbox One
Digital Delivery PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 18,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (3)
8.2
Il tuo voto

Terraria in versione next-gen non presenta particolari novità strutturali, presentandosi come una versione aggiornata di quanto già visto su PC, quindi davvero ricca di contenuti. Il titolo mantiene intatto il suo fascino di clone bidimensionale di Minecraft, ma dotato di una particolare personalità sufficiente a renderlo unico. Rimane qualche perplessità per il sistema di controllo, meno efficace su un controller rispetto al mouse. La versione Xbox One inoltre non consente il passaggio dei salvataggi da quella Xbox 360, oltre ad avere un costo da non sottovalutare, ma chi inizia da questa può tranquillamente prendere in considerazione l'ultima incarnazione del lavoro di Re-Logic.

PRO

  • Graficamente una manna per i nostalgici
  • Un sandbox ricco di possibilità
  • Come Minecraft, provoca assuefazione

CONTRO

  • Sistema di controllo non comodissimo su console
  • Impossibilità di caricare i vecchi salvataggi
  • Costo non proprio moderato