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Figlio di Fallout

I buoni propositi e la buona volontà saranno riusciti a fare un bel gioco?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   25/08/2015

Fallen: A2P Protocol sembra nato dal grande amore degli sviluppatori per il genere degli strategici a turni mescolati ai giochi di ruolo. Li immaginiamo discutere di come realizzarne uno avendo tutte le abilità per farlo, senza badare alle possibili complicazioni.

Figlio di Fallout

In effetti all'inizio gli sarà sembrato facile: creare un path per far andare un personaggio da un punto A a un punto B non deve essere stato un problema, così come realizzare qualche modello che ricordasse l'immaginario installato su quasi tutte le opere post-apocalittiche nate dai Mad Max. Un mondo desertico pieno di bande armate pericolose e violente, un personaggio in cerca di risposte, i rimasugli degradati di una civiltà che non c'è più e il gioco è fatto. Fin qui ci siamo, il difficile è finalizzare il progetto riuscendo a risolvere la maggior parte dei problemi che si manifestano. Fallen: A2P Protocol ha avuto il suo periodo di Accesso Anticipato ed è stato infine lanciato in una versione semi-definitiva. Nemmeno troppo tempo fa gli avevamo dedicato un articolo dopo averne provato una versione preliminare e ci sentiamo di confermare tutte le impressioni di allora, con alcune distinzioni. Quelle che allora erano promesse dovevano essere rispettate, ma così non è stato. Certo, il gioco è finito e a dirla tutta è anche abbastanza solido in termini di stabilità, ma non c'è stato il minimo miglioramento nell'interfaccia di gioco e nell'intelligenza artificiale dei nemici, al punto che se non avessimo dovuto recensirlo lo avremmo mollato dopo appena un paio d'ore tanta è la rabbia che suscitano alcune situazioni. Ma procediamo con ordine e cerchiamo di spiegarci.

L'intelligenza del mattone

Alla versione Accesso Anticipato avevamo perdonato moltissime cose, perché speravamo sinceramente che venissero modificate nella versione definitiva. Ad esempio la personalizzazione del personaggio o alcune imprecisioni dell'interfaccia, che ci illudevamo fossero transitorie. Macché, purtroppo sono ancora vive e lottano insieme a noi. Facciamo qualche esempio. Come dicevamo Fallen: A2P Protocol è uno strategico a turni con elementi da gioco di ruolo. Ci sono una serie di missioni che formano la campagna principale e ci sono missioni segrete e una fase esplorativa a condire il tutto, per una quindicina di ore gioco mal contate.

Figlio di Fallout

Volendo ci sono anche degli incontri casuali, ma non sono molto gratificanti e stancano dopo pochissimo. Prendiamo il caso tipo. Entriamo in un nuova mappa dove inizialmente non avvistiamo alcun nemico. Ci muoviamo con una certa circospezione perché sappiamo che la minaccia si nasconde nella nebbia oltre il nostro campo visivo. Avanziamo e appaiono due cani inferociti. Gli spariamo con tutti i membri del party, tranne che con uno specializzato nel combattimento corpo a corpo, ma i migliori amici dei predoni si dimostrano capacissimi di sopravvivere e ci arrivano velocemente addosso. Uno si posiziona tra due personaggi giocanti. Panico. Gli facciamo puntare un'arma addosso da uno dei due. Possibilità di successo dell'80%. Le probabilità di colpirlo sono altissime. Spariamo e becchiamo il nostro compagno. Ah-ehm. Niente panico. Selezioniamo l'altro personaggio e abbattiamo il cane con un colpo di machete e ci prepariamo ad accogliere il suo compare che... ehi, cucciolone, ma dove vai? Il simpatico quadrupede non ci ha pensato minimamente a venirci addosso e se n'è andato dove sa solo lui. Lo ritroveremo più tardi, quando avremo esplorato il resto della mappa. Tattica o problemi d'intelligenza artificiale? La seconda purtroppo. In Fallen: A2P Protocol è frequentissimo vedere i personaggi non giocanti seguire percorsi strampalati che vanificano ogni tentativo di immedesimazione nell'azione o di pianificazione strategica. Non capitano sempre, ma sono davvero molto frequenti al punto da diventare fastidiosi.

Lo strategico Fallen: A2P Protocol meritava qualche mese in più di Accesso Anticipato

Clicca qui, clicca là!

Purtroppo l'intelligenza artificiale non è l'unico grosso problema di Fallen: A2P Protocol. La già citata interfaccia complica ulteriormente la situazione. Con le ultime patch qualcosa è stato migliorato, ma in generale non ci siamo. Mettiamo il caso di voler raccogliere del bottino sulla mappa. Quello che dobbiamo fare è avvicinarci alla casella dove si trovano gli oggetti a terra, cliccare sul tasto di raccolta, confermare di voler fare proprio ciò che abbiamo appena selezionato di voler fare, quindi prendere gli oggetti. Appaiono due inventari (il nostro e quello con gli oggetti a terra).

Figlio di Fallout

Abbiamo abbastanza spazio per prendere tutto. Clicchiamo sul tasto "Take All" e, come per magia... alcuni oggetti sono rimasti a terra. Scopriamo l'arcano: un oggetto occupa due caselle verticali e noi ne abbiamo due orizzontali libere. Poco male, basta spostare un oggetto che occupa una casella e lo spazio è cre... non si può? Dobbiamo uscire dalla raccolta, sistemare l'inventario e poi tornare a raccogliere oggetti? Prima succedeva qualcosa di simile anche durante i combattimenti, in cui bisognava selezionare l'opzione d'attacco, confermarla, quindi mirare al bersaglio con un sistema di puntamento che definire impreciso è un eufemismo e che disturba non poco quando ci sono più nemici sullo schermo, infine sparare. Ora basta puntare un nemico e l'azione di attacco con l'arma impugnata si attiva automaticamente. Purtroppo non si può dire lo stesso per le coperture che richiedono la pressione del tasto copertura con conferma successiva. Insomma, pare che Firaxis con l'eccellente interfaccia dell'ultimo X-COM non abbia insegnato proprio nulla ai ragazzi di Red Katana! Insomma, anche il vecchio Fallout: Tactics risulta meno macchinoso, il che è tutto dire. Se vogliamo possiamo aggiungere anche che in fase di attacco spesso non si riesce a compiere delle azioni ovvie, come sparare a nemici nel cerchio d'azione dell'arma, più o meno ampio a seconda delle capacità di mira del personaggio, o colpire nemici nel corpo a corpo, e il disastro è completo.

Quelli che vi abbiamo descritto sono solo i problemi maggiori di Fallen: A2P Protocol, che in realtà ne ha molti altri. Ad esempio tra una missione e la successiva ci si trova a poter girovagare su una mappa di gioco dove avvengono i già citati incontri casuali. Peccato che siano continui! Ma non dovrebbe essere un territorio semi-abbandonato? C'è talmente tanta gente che sembra una discoteca! Del resto il sistema di esplorazione sembra pensato appositamente per farci stare nel deserto il più possibile. Pensate che per trovare un tesoro non esistono marcatori, ma bisogna recarsi alle coordinate che vengono fornite. Peccato che la precisione richiesta sia estrema (bisogna centrare il pixel esatto della mappa) e che nel frattempo si venga bombardati di incontri casuali! Insomma, potremmo continuare un altro po' a elencare i difetti del gioco, ma crediamo che il quadro sia sufficientemente chiaro. Purtroppo non bastano alcune qualità, come la buona storia o la discreta longevità, a redimere quello che è evidentemente un progetto chiuso troppo in fretta.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7 -4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10 Pro

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows Vista SP2/ Windows 7
  • Processore: 2GHz Dual Core
  • Scheda video: Intel HD 4000
  • RAM: 2 GB
  • Spazio su disco: 1 GB

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
4.5
Lettori (1)
3.0
Il tuo voto

Fallen: A2P Protocol è il classico caso di gioco da Accesso Anticipato chiuso troppo in fretta per mancanza di fondi o per cessato afflusso di denaro dalle vendite. Semplicemente molti dei problemi segnalati dagli utenti nel corso dei mesi sono ancora lì e purtroppo non sono più tollerabili. È un peccato, perché quello che poteva essere un buon emulo di Fallout: Tactics si è trasformato in una grossa delusione, con un deserto che lo divide da quella che doveva essere la qualità effettiva prospettata. Lasciatelo perdere.

PRO

  • Buona storia
  • Longevità discreta

CONTRO

  • Interfaccia utente macchinosa
  • Intelligenza artificiale risibile
  • Scarsa personalizzazione del personaggio
  • Manca di rifiniture