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Lost Dimension, recensione

Lancarse propone un particolare gioco di ruolo a turni dal retrogusto intensamente nipponico

RECENSIONE di Mattia Armani   —   09/09/2015

L'inizio di Lost Dimension, gioco di ruolo a turni sviluppato da Lancarse, rientra a pieno diritto nella definizione di classico nipponico. Il super cattivo di turno compare dal nulla con misteriosi poteri cosmici e concede all'umanità tredici giorni di tempo, allo scadere dei quali si scatenerà la fine del mondo.

Lost Dimension, recensione
Lost Dimension, recensione

Per fortuna il misterioso figuro si premura di rivelarci l'unico modo per fermarlo e non ci stupiamo di scoprire che la chiave di volta per salvare l'umanità è ucciderlo. L'impresa si preannuncia decisamente ardua ma per nostra fortuna il mondo può contare sugli agenti S.E.A.L.E.D. che fanno capo alle Nazioni Unite e sono dotati su abilità straordinarie. Questo è quanto ci viene narrato da un'introduzione animata piuttosto bene, anche se caratterizzata da un taglio frettoloso che non la rende particolarmente coinvolgente. Per fortuna le cose cambiano con le scene di successive che finalmente ci presentano i personaggi e ci mettono a tu per tu con lo strano figuro dotato di poteri astrali, che pare avere un misterioso piano che trascende la mera minaccia di distruggere la terra. Lo stesso cattivo, il cui nome è un lapalissiano The End, accoglie i protagonisti nel Pillar, una struttura verticale megalitica che deve essere scalata affrontando non solo scagnozzi e droni ma sottomettendosi a una terribile condizione posta dall'enigmatico e apparentemente crudele super cattivo. Infatti il gruppo di undici agenti della S.E.A.L.E.D incaricati di salvare il pianeta non ha nessuna speranza di arrivare integro all'ultimo piano della torre. Ogni piano dell'edificio richiede un sacrificio che deve essere deciso in pieno stile reality show, con uno spettacolare voto che dipende dalla nostra decisione diretta e da quella degli altri membri della squadra. Ed è qui che entra in gioco una dinamica da gioco di ruolo autentico, che prende vita in una lobby in cui possiamo interagire con i dieci agenti che ci accompagnano nella missione. I dialoghi ci consentono di rafforzare i nostri legami con i compagni o di capire le motivazioni di questi ultimi che, ci avverte The End per aggiungere ancora un po' di pepe alla già spinosa situazione, potrebbero essere dei traditori. Scoprire chi si è venduto e portare gli altri a votare contro i traditori potrebbe risparmiare alla nostra coscienza decisioni gravose. Oppure potremmo cadere in un inganno. Per scoprirlo l'unica è ascoltare attentamente i numerosi dialoghi che ci mostrano personaggi caratterizzati marcatamente, che spaziano dal classico scienziato cinico a donne estremamente decise passando per giovani depressi e pazzi scatenati.

Il gameplay tattico a turni è solo uno degli ingredienti del complesso Lost Dimension

Trofei PlayStation 3

Anche se i trofei di Lost Dimension non sono particolarmente complicati da ottenere alcuni come l'ottenimento del voto S in tutte le missioni e l'esecuzione di cinque Assist Attack potrebbero richiedere un po' di impegno. Inoltre non è sufficiente un singolo playthrough per platinare il titolo Lancarse. Questo perché alcuni traguardi sono legati alle dinamiche sociali che ci chiedono di stringere rapporti con personaggi potenzialmente corrotti da The End ma alcuni trofei possono essere ottenuti solo identificando tutti i traditori prima del combattimento finale.

L'importanza del sacrificio

L'importanza della componente narrativa di Lost Dimension mette in evidenza un doppiaggio inglese non eccezionale, che fa rimpiangere ancora una volta la mancanza dell'originale giapponese accompagnato dai semplici sottotitoli. Inoltre la colonna sonora non offre spunti memorabili e le animazioni che scandiscono la narrazione non mantengono la stessa qualità di quelle dell'introduzione, ma il tratto peculiare che le contraddistingue non è niente male e cattura comunque l'attenzione sposandosi con una dimensione narrativa intrigante. Narrazione che diventa meccanica di gioco quando spinge il giocatore verso un determinato bivio o porta il gruppo a decidere di eliminare un dato membro della squadra. Purtroppo i ritratti che accompagnano i dialoghi risultano meno convincenti, virando verso la qualità media delle visual novel ma in questa fase l'elemento dominante sono gli scambi verbali che hanno un peso, possono generare sospetti su un compagno e si riflettono sul finale per un'esperienza narrativa intrigante sebbene piena di quei garbugli non sempre eleganti che spesso la narrativa giapponese sfrutta a oltranza per ottenere un effetto sorpresa. E qualche sorpresa la serba anche il sistema di gioco che pur rispettando i canoni degli RPG tattici di stampo nipponico e sfoggiando un comparto tecnico che potremmo definire come nella media, sceglie una strada battuta da pochi e la arricchisce con qualche tocco interessante. Innanzitutto il sistema di gioco pur essendo a turni non imbriglia il movimento in caselle o movimenti condizionati. Possiamo infatti muovere i personaggi liberamente entro un'ampia area segnalata da un perimetro luminoso per poi decidere di attaccare o di agire e quindi chiudere il turno. Prima di farlo, tra l'altro, è sempre possibile resettare il movimento in modo da posizionare il personaggio nel miglior modo, per poter ottimizzare l'uso di cure e attacchi la cui portata è piuttosto corta. Tra l'altro perdere l'occasione di usare un Gift è quasi un delitto, vista la potenza di queste abilità speciali che includono persino la possibilità di sacrificare l'azione di un personaggio per farne agire un altro. Con quest'abilità chiamata Defer è possibile sfruttare due volte la skill di uno dei numerosi personaggi che sono tutti differenziati non solo per carattere e silhouette ma anche per tipo di arma e poteri speciali. C'è chi può lanciare fiamme e chi può teletrasportarsi riuscendo, in combinazione con il sacrificio dell'azione di un compagno, ad attaccare un nemico apparentemente fuori portata.

Lost Dimension, recensione

Purtroppo per i nostri personaggi, ma quest'aggiunta aumenta la profondità al gioco, questi doni speciali hanno un costo mentale che può portare un personaggio alla pazzia, scatenandolo contro il resto del gruppo. Ed è per questo che è bene sfruttare i poteri con misura anche se questi sono molto utili e possono evolversi considerevolmente, magari ottenendo i punti Gift aggiuntivi che si nascondono qua e la tra missioni principali e secondarie. Ci sono inoltre altre risorse che possono aiutare i sei personaggi scelti a cavarsela, come l'equipaggiamento, acquistabile con i punti energia accumulati e una buona tattica che può regalarci attacchi extra potenzialmente decisivi. Parliamo degli Assist Attack, portati automaticamente da personaggi che si trovano in una buona posizione di tiro rispetto a un bersaglio, capaci di velocizzare decisamente combattimenti che purtroppo non brillano, nonostante le possibilità interessanti del sistema di combattimento. Il problema riguarda la scarsa varietà dei nemici che mancano di aggressività e risultano abbastanza semplici da affrontare, a patto di prestare molta attenzione alla fase di movimento, quantomai decisiva. Nel finale la difficoltà si impenna improvvisamente ma affrontando le sfide con il giusto livello d'esperienza, nulla è davvero impossibile. In ogni caso si tratta di un titolo che vive del dare importanza alla progressione dei personaggi; e tra quest secondarie, dinamiche da gioco di ruolo autentico e tonnellate di dialoghi, l'esperienza complessiva risulta decisamente godibile.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 3
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 34,90 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (3)
5.1
Il tuo voto

Il gameplay di Lost Dimension è interessante ma non si esprime al massimo a causa di nemici non particolarmente aggressivi o intelligenti. I combattimenti, in ogni caso, sono divertenti e la fase di movimento è in grado di mettere in moto i nostri neuroni. Il cuore del titolo Lancarse, comunque, è la lobby dove tra dialoghi e voti fratricidi si decide il destino dei membri della squadra S.E.A.L.E.D. e del mondo. Questo stratagemma ci restituisce una dinamica narrativa coinvolgente al netto dei personaggi stereotipati, di colpi di scena non all'altezza della suspance iniziale e dei dialoghi che talvolta perdono di eleganza a causa di qualche eccesso tipicamente nipponico.

PRO

  • Componente narrativa dinamica e personaggi ben caratterizzati
  • Alcune animazioni si fanno notare in positivo
  • Il gameplay comprende alcune idee molto interessanti

CONTRO

  • Il comparto tecnico è altalenante
  • I nemici mancano di varietà e intelligenza
  • Il doppiaggio inglese ha un sapore amatoriale