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Warhammer 40.000: Regicide , recensione

Scacchi e Warhammer 40.000 si fondono nella particolare visione di Hammerfall Publishing

RECENSIONE di Mattia Armani   —   10/09/2015

Warhammer 40.000 è un bel pezzo di immaginario guerresco fatto di mondi lontani e battaglie cruente, nel mezzo delle quali squadre di Space Marine addestrati all'estremo si scagliano contro orde di mostri scaturiti dal peggiore degli incubi. Ma è l'elemento strategico il cuore pulsante di questa ambientazione e Regicide ne fa il fulcro della propria esperienza. La Legione protagonista questa volta è quella degli Angeli Sanguinari, uno dei Capitoli più antichi e gloriosi che può vantare di essere fedelmente al servizio dell'Imperatore da migliaia di anni. Come si incastra tutto questo con il gioco degli scacchi? Ora ve lo spieghiamo...

Space Marine e Orki giocano a scacchi in Warhammer 40.000: Regicide

Il lato violento degli scacchi

Le regole base sono quelle degli scacchi e questo ci riporta alla celebre serie Battle Chess, che ha trovato il successo enfatizzando le schermaglie tra pedoni, cavalli e re con animazioni spassose e spesso incredibilmente violente. Tutti elementi portanti di Warhammer 40.000: Regicide, che in questo caso osa apportare diverse modifiche al più classico dei giochi di strategia. Se i movimenti sono quelli del gioco da tavolo, il gameplay si rifà ai classici tattici a turni. Il turno di gioco si divide in fase di movimento e di iniziativa durante le quali possiamo spostare un'unità e compiere un'azione offensiva o difensiva, fino all'esaurimento dei punti azione che generalmente sono tre ma possono essere accumulati fino a un massimo di cinque. Inoltre la portata degli attacchi è differente e i pezzi hanno caratteristiche e abilità speciali. La classica mossa di cattura degli scacchi, possibile nella sola fase di movimento, elimina istantaneamente un nemico che lascia il campo di battaglia in una nuvola di sangue, ma tutte le altre azioni di attacco sono influenzate dalla percentuale per colpire e dalle stance, come in un normale strategico a turni alla UFO. C'è lo snapshot, ci sono abilità speciali globali utilizzabili a prescindere dall'unità selezionata, c'è il colpo mirato e c'è persino la granata.

Warhammer 40.000: Regicide , recensione
Warhammer 40.000: Regicide , recensione

Ci sono Cooldown condivisi per le abilità speciali, generalmente per classe, come le granate e non mancano le abilità di buff e debuff. Gli scacchi si intersecano con questi elementi regalandoci una scacchiera ricca di possibilità, che ci permette anche di sacrificare un'unità ferita in modo da costringere il nemico a mangiarla magari esponendo un'unità importante. Warhammer 40.000: Regicide include una modalità classic che segue pedissequamente le regole degli scacchi rappresentando una sorta di Battle Chess in edizione Warhammer 40.000, ma è chiaro che il fulcro dell'esperienza è Regicide ed è caldamente consigliabile affrontare la campagna prima di mettere piede nel multiplayer in modo da conquistare la necessaria padronanza delle regole. Le prime missioni sono facili facili e si giocano tra pedoni che possono solo procedere in verticale ma anche così, solo con gli elementi base, la complessità del titolo traspare chiaramente, per poi aumentare quando si aggiungono le torri, gli alfieri e i cavalli che portano la dinamica di movimento a tutto un altro livello. Il classico bilanciamento degli scacchi, ovviamente, salta per aria e il tipo di complessità di cui stiamo parlando è prettamente videoludica, ma la possibilità di mangiare una pedina muovendosi come maestri di strategia nel bel mezzo di granate, abilità speciali e piogge di piombo può regalare grandi soddisfazioni. Se a tutto questo ci aggiungiamo regole secondarie come l'impossibilità di portare alcune mosse se si sono spostate determinate pedine e le abilità da sbloccare giocando, che sono acquistabili subito mettendo mano al portafogli, il quadro risulta ancora più complesso. Anche se questo mix non può ambire al sopraffino bilanciamento del re dei giochi di strategia, quello che importa è che funziona e probabilmente è più divertente dei temibili scacchi tridimensionali di Sheldon Cooper. Alla ricetta non mancano, tra l'altro, la fondamentale possibilità di saltare animazioni destinate a diventare ripetitive, i loadout per sveltire la scelta di diverse build e l'indicatore dell'ultima mossa effettuata che va a inserirsi nell'interfaccia sufficientemente intuitiva di un titolo che include anche statistiche online, matchmaking e sistema di progressione. Inoltre il gioco Hammerfall include skirmish online o locale completamente personalizzabile, una lista amici dedicata e la funzionalità cross-play con iOS e Android che va a completare un quadro decisamente allettante per un titolo che pur modesto nell'impostazione è complesso, longevo e piuttosto ricco.

Un universo in sessantaquattro caselle

La patch di lancio ha portato il totale delle missioni della campagna a cinquanta e ha aggiunto al mucchio cinque nuove sotto-fazioni per un totale di undici possibili scelte tra Space Marine e Orki che, tra l'altro, possono ora contare su un totale di quarantasei abilità. La varietà, insomma, è garantita anche se un titolo del genere, limitato nella dimensione spaziale, avrebbe potuto includere un maggior numero di fazioni, proponendo l'immaginario intero invece di una piccola parte dello stesso. Certo, bilanciare il movimento dei Genestealer avrebbe posto qualche problema in relazione alla dimensione scacchistica ma la campagna, che tra l'altro risulta sorprendentemente robusta dal punto di vista narrativo, avrebbe potuto accogliere senza problemi creature d'ogni sorta.

Warhammer 40.000: Regicide , recensione
Warhammer 40.000: Regicide , recensione

Tra l'altro giocare sul medesimo tabellone, anche con le varianti di sfondo e illuminazione introdotte nella versione finale, potrebbe rivelarsi stancante, se non altro rispetto a quanto accade con la classica formula del gioco tattico a turni alla Space Hulk. In ogni caso le unità dispiegate in modo sempre differente e le coperture disseminate sulle mappe cambiano le carte in tavola, costringendoci a considerare con attenzione la fase di movimento che, complice la possibilità di mangiare le pedine avversarie in un sol colpo, può essere decisiva. D'altronde quest'ultima, in combinazione con l'uso accorto delle abilità difensive, può salvarci dal fuoco nemico. Purtroppo però la difficoltà non deriva dall'intelligenza avversaria, spesso capace di vere e proprie azioni suicide, ma dalla sorprendente capacità degli Orki di colpire quasi sempre a prescindere dalle percentuali di mira e questo mentre i nostri Space Marine riescono a inanellare clamorose serie di fallimenti anche con probabilità di colpire elevatissime. Sperando in una futura patch, non possiamo che consigliare a chi ama la sfida e non apprezza il multiplayer di puntare agli obiettivi secondari che possono essere discretamente difficili da conseguire anche per i giocatori più smaliziati. In tutto questo la grafica non è certo spaccamascella ma fulcro dell'intero comparto tecnico è costituito dalle uccisioni le cui animazioni sono decisamente spettacolari. Ogni unità ha in serbo una fatality per ogni tipo di nemico e probabilmente il Terminator che fa da torre è quella che regala le maggiori soddisfazioni. Invece le azioni di combattimento standard non sono un granché da guardare e in generale il comparto tecnico si attesta su livelli modesti. Ottima invece la colonna sonora, non sempre varia ma potente e condita da sonorità fantascientifiche, percussioni epiche e cori marziali. Inoltre le scene di intermezzo sono sorprendentemente valide e l'ottimo doppiaggio in inglese, accompagnato dai sottotitoli in italiano, riesce a coinvolgerci bilanciando l'inevitabile distanza dalla dimensione narrativa di un gameplay che vive racchiuso in un tabellone da otto caselle per otto caselle.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo Windows 7
  • Processore Intel Core i5 4440
  • 16 GB RAM
  • Scheda video GeForce GTX 780

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows Vista, Windows 7, Windows 8.1
  • Processore Dual Core 2.4 GHz
  • 3 GB RAM
  • Scheda Video NVIDIA GeForce 8600 GT / ATI Radeon HD 2600 XT

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
7.5
Lettori (1)
4.7
Il tuo voto

Warhammer 40.000: Regicide è tutto racchiuso in una scacchiera ma si fregia di una buona complessità, di un'infrastruttura multigiocatore accessoriata e di contenuti in abbondanza, inclusa una campagna forse non sempre varia ma sostenuta da un comparto narrativo più che buono. Purtroppo l'intelligenza artificiale lascia a desiderare e la presenza di due sole fazioni è un vero peccato ma chi apprezza la strategia a turni dovrebbe indubbiamente concedere una possibilità al titolo Hammerfall, sempre che non tema di sentirsi soffocare in un mondo fatto di sole sessantaquattro caselle.

PRO

  • Campagna lunga e coinvolgente
  • Sistema di progressione e infrastruttura multigiocatore
  • Le uccisioni sono spettacolari...

CONTRO

  • ...ma le normali animazioni di combattimento non sono esaltanti
  • Alla fine le fazioni effettive sono solo due, un peccato
  • L'intelligenza artificiale commette parecchi errori e spesso sembra barare