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Maledetta fortuna

Chi ha rubato il tesoro di Leo? Lo scopriremo nel corso di una suggestiva avventura di derivazione mobile

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   26/09/2015

Non capita spesso che un mobile game faccia il "grande passo" approdando su console e PC, e quando accade si tratta di un'operazione rischiosa per tanti motivi.

Maledetta fortuna

Leo's Fortune, però, non è esattamente un prodotto nella media. Pubblicato originariamente un anno e mezzo fa su App Store e Google Play, il platform sviluppato da Senri metteva sul tavolo numerosi elementi di pregio: una trama semplice ma resa affascinante dai suoi protagonisti, una famiglia di esserini pelosi che d'un tratto viene sconvolta da un misterioso furto; una grafica definita, fluida, colorata e ispirata, interamente disegnata a mano; un sistema di controllo touch pressoché perfetto, preciso e reattivo; meccaniche platform che ovviavano alla mancanza di nemici con un gran numero di puzzle da risolvere, quasi sempre basati sulla fisica; e infine una splendida colonna sonora orchestrale, capace di creare un'atmosfera vicina a quella delle produzioni filmiche di Tim Burton. Un titolo eccellente con un solo difetto, quello della brevità, che purtroppo risulta ingigantito proprio nel passaggio a una piattaforma diversa da quella mobile.

Leo's Fortune è un platform ricco di atmosfera, bello da vedere e appassionante, ma un po' troppo breve

Pelosetti alla riscossa

Come accennato, la trama di Leo's Fortune comincia con un misterioso furto: il tesoro del protagonista, un esserino peloso e con due enormi baffi, è stato rubato da qualcuno; un membro della famiglia, in quanto solo i parenti di Leo conoscevano l'ubicazione del tesoro. È stato il cugino Victor, che quando si parla di oro perde la ragione? La strana zia Olga? Oppure lo scorbutico zio Sergej?

Maledetta fortuna

Scopriremo la verità al termine di una campagna in single player composta da cinque differenti scenari per un totale di diciannove livelli, a cui vanno ad aggiungersi delle sfide extra che si sbloccano nel momento in cui entriamo in possesso di un sufficiente numero di stelle. Queste ultime si ottengono completando gli stage entro un tempo limite, raccogliendo tutte le monete ed evitando di morire, nell'ottica di un fattore che spinge significativamente verso la rigiocabilità. Il tutto in concomitanza con un level design che si ispira parecchio all'originale Sonic The Hedgehog, e che propone giri della morte e un contesto inerziale in cui bisogna prendere la rincorsa, correre e saltare per poter raggiungere determinate piattaforme. L'azione risulta così veloce e immediata, semplicissima da padroneggiare grazie agli appena due pulsanti utilizzati, che servono per consentire al protagonista di "gonfiarsi" o di impuntarsi, per diventare più leggero o più pesante a seconda della situazione.

Menti brillanti

Ci sono sequenze veloci in Leo's Fortune e altre in cui bisogna saltare semplicemente da una piattaforma all'altra, ma il fulcro del gameplay è rappresentato dagli enigmi a base fisica disseminati all'interno dei livelli.

Maledetta fortuna

Parliamo di interruttori che vanno attivati muovendo degli oggetti e sfruttando il più delle volte le peculiari capacità del protagonista, che come già detto può gonfiarsi e rendersi leggero oppure appiattirsi per imprimere più peso verso il suolo. In alcune situazioni ciò significa, ad esempio, scendere e salire rapidamente nell'acqua, ma anche sfruttare le diverse dimensioni per spingere dei pulsanti, aprire passaggi, evitare ostacoli e così via. Nel momento in cui Leo sbaglia un salto e finisce in un baratro o su degli spuntoni, il game over è istantaneo; tuttavia la presenza di numerosissimi checkpoint annulla di fatto l'eventuale frustrazione per una morte accidentale. A rendere ancora più coinvolgente l'esperienza c'è poi la splendida grafica che anche su console, alla risoluzione di 1080p, riesce a incantare per la nitidezza di alcuni elementi, l'ottima scelta dei colori e l'uso sapiente delle luci per creare atmosfera. Ci sono paesaggi davvero evocativi, che incantano, e il disegno a mano garantisce l'originalità e la varietà di quanto viene mostrato sullo schermo, che non è dunque frutto dell'uso di asset preconfezionati e vanta una propria personalità. È però soprattutto l'eccellente colonna sonora a lavorare nella direzione dell'atmosfera, accompagnando l'azione con musiche di ottima fattura, che come già detto ricordano da vicino i film di Tim Burton.

Trofei PlayStation 4

I quattordici Trofei presenti in Leo's Fortune sono abbastanza semplici da ottenere, del resto nella maggior parte dei casi per sbloccarli basta entrare in possesso del "gettone segreto" piazzato all'interno degli stage. Uno degli achievement del gioco consiste però anche nell'ottenere tutte le stelle in tutte le missioni, il che significa fare diversi tentativi per riuscire nell'impresa.

Da mobile a console

I limiti di Leo's Fortune, in particolare nell'approdo su console, risiedono nella sua originale natura di mobile game. In primo luogo c'è una questione legata al bilanciamento della difficoltà: sebbene i controlli touch fossero pressoché perfetti nella versione iOS e Android,

Maledetta fortuna
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non offrivano la precisione millimetrica di un DualShock e fungevano dunque da barriera rispetto a un completamento eccessivamente rapido degli stage. Fuori dal contesto mobile, tale fattore è venuto a mancare e ci sono momenti in cui la durata delle missioni si rivela un po' troppo striminzita, in linea con una fruizione portatile ma distante da ciò che normalmente ci si aspetta su console e PC. Anche la direzione soffre in tal senso, rimanendo ancorata alla natura originale del progetto, senza prendersi dunque i tempi necessari per sviluppare determinati concetti, vedi ad esempio la pur splendida sequenza introduttiva in cui Leopold comincia a raccontare cosa gli è successo. Quanto detto va inoltre inquadrato nell'ottica di un difetto di cui il titolo di Senri soffriva già nella sua prima incarnazione: l'eccessiva brevità. Se è vero che ci sono esperienze che riescono a dare molto nonostante un minutaggio risicato, in questo caso specifico sarebbe stato auspicabile l'innesto di qualche stage extra per andare oltre le due ore che servono per completare l'avventura. Lo sblocco di una modalità difficile, da questo punto di vista, rappresenta un extra gradito ma non risolutivo.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4, --------
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 6,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (8)
6.7
Il tuo voto

Eccellente nella sua incarnazione originale, Leo's Fortune approda sulle console di nuova generazione portando con sé il medesimo carico di atmosfera, un gameplay ricco di puzzle a base fisica, un'ottima grafica e un'eccellente colonna sonora, nonché il fascino di una storia che ha per protagonisti dei buffi batuffoli di pelo. L'esperienza fila che è un piacere, fra corse in stile Sonic The Hedgehog, oggetti da spostare e interruttori da attivare, ma la durata estremamente risicata e la mancanza di una vera sfida si pongono come fattori ben poco compatibili con il nuovo contesto.

PRO

  • Eccellente colonna sonora, grande atmosfera
  • Gameplay immediato e coinvolgente
  • Ottima grafica, fluida e colorata

CONTRO

  • Troppo breve
  • I controlli fisici lo rendono più facile