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Il mesto ritorno della motocross

Rainbow Studios ci riprova anche sulle console di nuova generazione

RECENSIONE di Davide Spotti   —   28/10/2015

Una serie in saliscendi

Da un po' di tempo a questa parte la serie MX vs ATV sta attraversando difficoltà evidenti e una lunga parabola involutiva. Gli sviluppatori di Rainbow Studios hanno da sempre associato il loro nome al genere racing arcade e in modo particolare alle gare offroad, fin dai tempi di ATV Offroad Fury e MX Unleashed per PlayStation 2. Negli ultimi anni i loro prodotti hanno però prestato il fianco a facili critiche per la limitata quantità di contenuti innovativi e l'imperante ripetitività. Dopo i discreti risultati conseguiti ai tempi di Untamed e di Reflex - usciti sul mercato nel biennio 2008/2010 - i passi indietro riscontrati con la pubblicazione di Alive e di Supercross si sono fatti sentire. Ecco perché non nutrivamo particolari aspettative nei confronti di MX vs ATV Supercross Encore, versione rivista e teoricamente migliorata del titolo pubblicato lo scorso autunno su PlayStation 3 e Xbox 360. Se nella sua prima incarnazione il gioco non aveva saputo convincere né la critica né il pubblico, ora è ufficiale: l'obiettivo è stato fallito due volte.

I contenuti di MX vs ATV Supercross Encore sono ripetitivi e per niente originali

Le presunte novità

Sulla carta Supercross Encore avrebbe dovuto essere una versione aggiornata dal punto di vista tecnico e migliorata grazie a ulteriori contenuti. È stata però sufficiente una breve prova pad alla mano per capire che le idee sono totalmente assenti e la proposta ludica per lo più insufficiente, al punto da rendere ingiustificato il ritorno del prodotto sugli scaffali. Rispetto all'edizione dello scorso anno sono stati introdotti dodici nuovi tracciati, che peraltro non sono affatto inediti ma provengono da MX vs ATV Alive. Da quest'ultimo è stata rispolverata anche la modalità Free Ride, che permette di esplorare liberamente varie mappe, sia in solitaria che in compagnia di amici e di effettuare acrobazie ed evoluzioni con una relativa libertà di movimento. In buona sostanza abbiamo a che fare con un discutibile lavoro di riciclo, che comporta la riproposizione di una modalità povera di attrattiva per il giocatore e strutturata in modo abbastanza approssimativo.

Il mesto ritorno della motocross

A fianco delle classiche Supercross e Rhythm Racing è stata poi riproposta Waypoint, che prevede di attraversare una serie di checkpoint e individuare il percorso più agevole verso la bandiera a scacchi. Anche in questo caso però i nuovi scenari che sono stati messi a disposizione del pubblico erano già stati proposti anche in Alive, quindi di materiale inedito a conti fatti non ne abbiamo. Il rimanente lavoro di aggiornamento ha riguardato gli outfit degli oltre settanta piloti presenti all'interno del gioco, che vengono supportati da svariate licenze originali e sono aggiornati alla stagione 2015. Nonostante Rainbow Studios abbia voluto precisare che i modelli dei piloti e le texture di tutti i tracciati sono stati ripresi e godono di una resa migliorata, l'impressione che ne deriva è quella di un prodotto preparato di corsa, sistemato con il minor impegno possibile di risorse e per niente in linea con l'attualità, risultando visivamente molto povero sia nella navigazione tra i menù sia dopo aver messo piede in pista. L'unica funzionalità che va oltre la sufficienza riguarda il comparto audio, per il quale sono stati introdotti nuovi suoni e una migliore effettistica ambientale, coadiuvati dalla già abituale colonna sonora che accompagnava l'episodio originario.

Trofei PlayStation 4

I Trofei di MX vs ATV Supercross Encore sono complessivamente 30, di cui cinque d'oro, dieci d'argento e quattordici di bronzo. Un buon numero è dedicato al completamento della carriera, mentre i rimanenti riguardano il versante online o l'esecuzione di acrobazie.

Pochi stimoli

Il modello di guida di Supercross Encore garantisce un approccio immediato anche a tutti coloro che non abbiano mai avuto modo di avvicinarsi alla serie in passato, sebbene l'aggiunta di un apposito tutorial dia anche modo di ricevere indicazioni un po' più precise sulle tecniche adatte a controllare nel migliore dei modi la propria moto o il proprio quad.

Il mesto ritorno della motocross
Il mesto ritorno della motocross

Quando si scende in pista è necessario tenere presente quali siano i riferimenti per lo sfruttamento delle pendenze, in particolare l'impiego del cosiddetto pre-load, ovvero la carica che può essere impartita prima di eseguire ogni salto e fare in modo di atterrare il più lontano possibile. Questa funzione risulta cruciale soprattutto quando ci si trova a gareggiare nella modalità Supercross, che è anche la categoria principale su cui è costruito il gioco e nella quale i circuiti sono ricchi di saliscendi, anche molto ripidi, che devono essere superati in volo per guadagnare secondi preziosi sugli avversari. Peraltro gli sforzi di Rainbow Studios nel cercare di apportare le dovute modifiche alla fisica dei veicoli non ci hanno saputo convincere. Permangono evidenti problematiche nella gestione delle collisioni con gli altri piloti presenti in pista e si notano anche alcuni comportamenti innaturali, rimbalzi anomali e uscite di pista abbastanza insensate. Le maggiori difficoltà sorgono in fase di atterraggio e mentre si effettuano le derapate con l'impiego della levetta analogica destra: in molti casi la sensibilità di questo strumento di controllo del veicolo appare fin troppo sensibile e può portare, soprattutto nel caso delle moto, a improvvisi quanto ingiustificati rallentamenti, oppure indurre ad effettuare una rotazione eccessiva dello sterzo che può lanciare di colpo il pilota verso le protezioni interne della curva in percorrenza. I veicoli sono complessivamente tredici, equamente suddivisi tra moto da cross e quad, ma è svilente considerare come la serie ancora oggi non abbia fatto alcun passo in avanti per quanto riguarda la personalizzazione del proprio mezzo. Si può infatti decidere la categoria e la cilindrata di appartenenza, a patto che questa sia già stata sbloccata, ma non si può apportare alcuna modifica né alle varie componenti né alle livree. Come già avveniva in precedenza i piloti sono numerosi, si parla infatti di oltre settanta personalità estrapolate dalle licenze ufficiali. A parte questi dettagli Supercross Encore ha poco altro da poter offrire. La modalità Carriera, che solitamente dovrebbe essere un elemento centrale nell'equilibrio di in un titolo di guida, è davvero molto povera di contenuti e conferma l'idea che il gioco sia stato messo a punto in fretta e furia pur di garantirsi un'ulteriore uscita sul mercato. Ancora una volta non si fa altro che affrontare una moltitudine di biglietti d'accesso a campionati di categorie differenti, nei quali ci si deve procacciare almeno il podio. Non esiste alcun accenno di progressione del pilota e le attività che si svolgono sono incentrate soprattutto sulla modalità Supercross, che pone in secondo piano tutte le altre tipologie di gioco. Niente da fare nemmeno per quanto concerne la modalità multiplayer, che può essere sperimentata online fino ad un massimo di 12 giocatori oppure sfruttata attraverso il tradizionale split-screen in locale destinato a soli due utenti. Le modifiche sono infatti pressoché inesistenti rispetto allo scorso anno, con le solite cinque categorie selezionabili anche per gli scontri in rete.

Conclusioni

Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 30.98 €
Multiplayer.it
5.0
Lettori (8)
3.5
Il tuo voto

MX vs ATV Supercross Encore è il classico esempio di come un titolo che già non aveva funzionato non debba essere riproposto sul mercato con il semplice fine di minimizzare l'attività di sviluppo e cercare qualche nuovo acquirente. È vero, viene offerto a un prezzo budget, ma l'assenza di contenuti degni di attenzione, la realizzazione affrettata e la quasi completa mancanza di novità sostanziali lo rendono molto presto noioso e sono un chiaro deterrente all'acquisto.

PRO

  • Discreto numero di tracciati
  • Giocabilità immediata

CONTRO

  • Poco fluido
  • Modalità Carriera molto scarna
  • Molto ripetitivo
  • Limitate possibilità di personalizzazione