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Bolidi inattesi

DRIVECLUB si arricchisce con impennate e traiettorie al cardiopalma

RECENSIONE di Andrea Centini   —   30/10/2015

Rinviato di diversi mesi a un passo dalla pubblicazione, coinvolto in uno dei lanci più catastrofici della recente storia videoludica e sommerso di critiche per la gestione della famigerata versione PlayStation Plus, DRIVECLUB è un titolo nato sotto una cattivissima stella, caricato suo malgrado di un fardello di negatività che ne ha letteralmente distrutto l'immagine agli occhi dell'utenza. Un vero e proprio disastro per l'esclusiva Sony, in grado di soffocare quanto di buono avevano realizzato i ragazzi di Evolution Studios.

Bolidi inattesi

Nonostante il tiro al piccione cui sono stati sottoposti, gli sviluppatori coordinati da Paul Rustchynsky non si sono comunque dati per vinti, e nei mesi successivi all'esordio da incubo hanno costantemente smussato gli spigoli alla propria opera, aggiungendo numerose caratteristiche e trasformandola in ciò che avrebbe dovuto rappresentare sin dapprincipio. Oggi, fortunatamente, DRIVECLUB è un solido racing game arcade, tecnicamente splendido, ricchissimo di contenuti e soprattutto seguito da una community affiatata, cuore pulsante di un prodotto che si alimenta della competizione online e che paradossalmente, a causa dei gravi problemi legati ai server, stava per decretarne la prematura dipartita. In questo virtuoso percorso di riabilitazione si inserisce anche la rumoreggiata espansione BIKES, presentata a sorpresa durante la Games Week di Parigi e, ancor più sorprendentemente, pubblicata sul PlayStation Store la sera stessa dell'annuncio. Dopo averne saggiato le dinamiche durante la manifestazione parigina, abbiamo messo le mani sulla versione definitiva, e queste sono le nostre impressioni.

Moto da sogno e testa a testa adrenalinici nell'espansione DRIVECLUB BIKES

Sfide in sella a potenti bolidi

Prima di immergerci nell'analisi di DRIVECLUB BIKES è doveroso sottolineare l'interessante metodo di distribuzione adottato da Sony. Si tratta infatti di un'espansione stand-alone, che può essere acquistata a 14,99 Euro da chi possiede il gioco originale e a 19,99 Euro da tutti gli altri. Nonostante la sua natura "indipendente", essa è comunque intimamente integrata nell'infrastruttura di DRIVECLUB, e che lo abbiate o meno nella vostra libreria è comunque necessario scaricare il pacchetto completo per fruirne.

Bolidi inattesi

Nella schermata del menù principale, cliccando su Guida adesso è possibile decidere se concentrarsi sulle auto o sulle moto, con la nuova categoria praticamente equiparabile alle quattro ruote dal punto di vista delle modalità accessibili, fatta eccezione per alcune caratteristiche esclusive.

Bolidi inattesi

Il Tour, ovvero la carriera single player di DRIVECLUB, offre una cinquantina di sfide differenti per un totale di 162 stelle d'oro da conquistare, equamente suddivise nelle sei ambientazioni disponibili, ovvero Canada, Cile, India, Giappone, Norvegia e Scozia. Poiché le dodici motociclette presenti sono tutte ascrivibili alla categoria "Superbike", fatta eccezione per un paio di mostri di classe superiore quali la Ducati Desmosedici RR e la Kawasaki Ninja H2, la campagna non offre il senso di progressione classico presente per la categoria auto (dalle Compatte alle cosiddette Hypercars), ma permette di concentrarsi su due specifici modelli in ciascuna delle sei fasi in cui essa è impostata. Per conquistare le stelle d'oro, così come avviene in DRIVECLUB, è necessario piazzarsi tra i primi tre nelle gare, staccare uno specifico tempo negli sprint e assecondare tutta una serie di sfide secondarie, che spaziano dal pennellare una traiettoria in blu sino al transito a velocità elevate davanti agli autovelox, passando per giri puliti, tempi medi e via discorrendo. La novità principale consiste nelle cosiddette Abilità, specifiche per le due ruote e che prendono il posto della sezione Derapata dedicata alle auto. In queste sfide i tracciati sono suddivisi in sezioni colorate ed è necessario esibirsi in impennate e "stoppie" (la cosiddetta impuntatura sollevando la ruota posteriore), da alternare a passaggi veloci per ottenere il punteggio richiesto. Procedendo nel Tour, che si conclude con un durissimo campionato in Canada, gli obiettivi da raggiungere sono sempre più complessi, e alcune stelle d'oro possono essere conquistate solo centrandone due contemporaneamente, come ad esempio staccare un tempo veloce e lanciarsi in una impennata per qualche centinaio di metri. Oltre al Tour sono accessibili anche gli eventi casuali e gli eventi singoli, composti da Gare, Prove a tempo, Sprint, e le già citate Abilità. Tutte le sfide possono essere completamente personalizzate dal punto di vista delle impostazioni meteo e dell'orario, potendo intervenire sulla compressione temporale, sulla copertura nuvolosa e sulle spettacolari precipitazioni. Il comparto Multiplayer, intimamente connesso alla gestione dei Club, è assimilabile a quello delle gare su quattro ruote, tuttavia al momento le playlist prevedono solo gare a squadre e non gare singole ed eventi a tempo. Nelle nostre prove contro altri undici giocatori non abbiamo mai sofferto problemi di lag o ritardo nell'organizzazione delle sfide: i problemi legati al lancio di DRIVECLUB sono fortunatamente solo un lontano, brutto ricordo.

Trofei PlayStation 4

DRIVECLUB BIKES offre un totale di ventotto nuovi trofei, dei quali dodici di bronzo, otto d'argento, sette d'oro e uno di platino, che sommati a quelli del titolo originale rendono DRIVECLUB il titolo con più trofei nella storia di PlayStation. Quelli di bronzo sono legati alla personalizzazione, alla vittoria in specifici campionati e alla partecipazione in alcuni eventi singoli; quelli d'argento sono relativi alla conquista di campionati più impegnativi e all'esecuzione di alcune manovre spericolate, come un'impennata di 500 metri e oltre; quelli d'oro allo sblocco di tutte le moto, alla conquista di tutte le stelle e ad altri fattori di completamento, mentre quello di platino si sblocca raggiungendo tutti gli altri obiettivi.

Traiettorie inedite

Tradotta da un racing game squisitamente arcade, l'espansione BIKES non poteva certamente cambiare registro al titolo Evolution Studios, di conseguenza l'esperienza di guida con le due ruote è praticamente sovrapponibile a quella delle auto dal punto di vista del modello fisico-dinamico, risultando a tratti persino più basilare. L'assenza di velleità simulative e l'impossibilità di cadere dal proprio bolide, fatta eccezione per determinati schianti che resettano semplicemente la posizione, permette di esibirsi in manovre che travalicano le leggi della fisica e lanciarsi in divertentissimi duelli a velocità pazzesche.

Bolidi inattesi

Le strade strette di DRIVECLUB hanno sempre posto qualche problema in fase di sorpasso, ma le motociclette trasformano tracciati come il cileno Putre o l'Holmastad norvegese in meravigliosi parchi gioco, dove pennellare traiettorie perfette e guerreggiare sempre al limite. I testa a testa, soprattutto online, sono molto più serrati a completo beneficio del divertimento, con continui sorpassi e controsorpassi che si susseguono sino al taglio del traguardo. In una produzione profondamente arcade risulta comunque curioso non poter congiungere i freni anteriore e posteriore, rispettivamente delegati ai tasti L2 e cerchio, un'opzione presente in titoli più simulativi come Ride e la serie MotoGP. Premendo il tasto R1 si scorrono le sei visuali disponibili, e quelle interne, che mostrano la riproduzione certosina dei cockpit delle moto, richiedono più tempo per essere gestite, ma regalano un'esperienza galvanizzante e un senso di velocità impressionante. Poiché le dodici moto presenti hanno più o meno tutte le medesime prestazioni, le differenze nel comportamento sono piuttosto limitate, e al di là di alcuni modelli che accelerano e impennano con maggiore violenza, la principale caratteristica distintiva è la facilità con cui lasciano "andare" il posteriore, manovra utilissima nelle curve più impegnative. In tal senso la Ducati 1098 R, la MV Agusta F4 RR e la cattivissima Ducati Desmosedici RR sono le più propense a derapare, mentre la BMW S1000RR è tra le più "docili" del lotto. Il garage è composto dalle principali icone della classe Superbike, come la KTM RC8 R, la Bimota BB3, la Honda CBR1000RR Fireblade SP e la Yamaha YZF-R1, tuttavia manca la giapponese Suzuki. Dal punto di vista tecnico i modelli poligonali sono eccellenti, tradotti dai CAD ufficiali delle case costruttrici esattamente come avvenne per Ride. Oltre alle livree delle motociclette è possibile personalizzare anche la tuta e il casco del pilota, quest'ultimo disponibile in otto modelli e in una quindicina di design differenti. A volte si nota un pizzico di aliasing sulle carene e sui caschi, inoltre, guidando con la visuale esterna, su determinate superfici sembra che la gomma posteriore non sia perfettamente aderente all'asfalto, ma si tratta di un difetto generalmente sopportabile. A certe velocità i trenta fotogrammi al secondo si fanno sentire, tuttavia in un gioco arcade che offre uno spettacolo visivo così stupefacente, impreziosito da un meteo dinamico e da effetti di illuminazione all'avanguardia, è un limite accettabile e che non mina assolutamente la fruibilità del prodotto. Eccellente anche il sound dei motori, fedele a quello originale e perfettamente riconoscibile dagli appassionati: sulla Kawasaki H2, ad esempio, è stato implementato persino il caratteristico effetto che ricorda quello della valvola pop-off delle auto da rally.

Conclusioni

Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (22)
7.9
Il tuo voto

Lanciata a sorpresa la sera stessa dell'annuncio, l'espansione stand-alone dedicata alle moto dona nuova linfa vitale a DRIVECLUB, oggi completamente affrancato dai problemi dell'esordio e impreziosito da numerosi interventi di Evolution Studios, sia a livello cosmetico che contenutistico. I bolidi purtroppo non sono moltissimi e sono tutti molto simili fra loro nel comportamento, tuttavia le caratteristiche intrinseche delle due ruote permettono di pennellare nuove traiettorie e lanciarsi in pazzeschi testa a testa sui numerosi tracciati disponibili, molti dei quali vengono valorizzati dai nuovi mezzi. Il modello di guida non può che essere squisitamente arcade, e al netto di qualche piccola imperfezione, come lo pneumatico posteriore che a volte sembra levitare sull'asfalto e alcune animazioni poco naturali, risulta divertentissimo e appagante, sia in single player che in multigiocatore.

PRO

  • Le moto valorizzano moltissimi tracciati
  • Testa a testa adrenalinici e divertentissimi
  • Nuovo Tour ricco di sfida
  • Ottimi modelli poligonali ed eccellente "sound" delle moto

CONTRO

  • La gomma posteriore talvolta sembra levitare
  • Qualche modello in più non avrebbe guastato