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Più Rayman per tutti

L'eroe Ubisoft abbraccia il free to play: funzionerà?

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   08/12/2015

Con Rayman Jungle Run e il successivo Rayman Fiesta Run, Ubisoft aveva dimostrato brillantemente che era possibile portare il feeling tipico della serie platform anche in territorio mobile, semplificando la formula quanto bastava per venire incontro alle modeste performance dei sistemi di controllo touch e offrendo una buona quantità di contenuti a un prezzo accattivante. In maniera per certi versi sorprendente, la software house transalpina ha deciso di cambiare radicalmente registro con questo nuovo Rayman Adventures, modificando l'impostazione di gioco, adottando un inedito modello free to play e concedendo un'esclusiva temporale alla versione Apple TV: ora che il gioco è disponibile anche sui dispositivi iOS e Android, andiamo a vedere se questa rivoluzione ha portato dei buoni frutti...

Free to Ray

Il nocciolo del gameplay di Rayman Adventures è sostanzialmente lo stesso dei precedenti titoli: il protagonista corre da solo lungo degli scenari bidimensionali, e l'utente deve portarlo alla fine dei vari livelli toccando lo schermo per farlo saltare e strisciando il dito in avanti per fargli eseguire un attacco, due azioni di base accompagnate da alcune varianti che comunque non appesantiscono un sistema di controllo che si conferma semplice ed efficace.

Più Rayman per tutti

Quello che cambia (e parecchio anche) è tutto ciò che ruota attorno a questi fondamentali: anziché presentare una semplice successione di stage, il gioco è diviso in micro-avventure composte da una manciata di livelli appartenenti a tre categorie diverse per impostazione e modalità di assegnamento dei punti. Ci sono dunque sezioni basate sul combattimento che richiedono di eliminare il maggior numero possibile di nemici, altre nelle quali bisogna cercare di raccogliere tutti Lum e infine quelle più esplorative che premiano coloro capaci di trovare ogni tesoro nascosto. Nell'evidente tentativo di rendere il titolo accessibile davvero a chiunque, Ubisoft ha preferito offrire stage brevi e decisamente abbordabili, peccando forse un po' troppo di buonismo: soprattutto per chi ha avuto esperienza con i precedenti Rayman, è difficile nascondere un certo disappunto per livelli fin troppo semplici che a lungo andare non sempre dimostrano di avere grande varietà e mordente. Una parziale consolazione arriva da un comparto tecnico che conferma le assolute eccellenze già apprezzate nei prequel, mettendo in mostra una grafica coloratissima piena di personaggi che sembrano usciti direttamente da un cartoon e un sonoro dotato del consueto carico di personalità.

In questa inedita veste free to play, Rayman Adventures fa il suo dovere senza però impressionare

Acchiappali tutti!

Lo spauracchio del free to play viene gestito da Rayman Adventures in maniera abbastanza indolore, dato che coinvolge una componente tendenzialmente secondaria dell'esperienza ludica. Durante il suo percorso, infatti, il giocatore ottiene delle uova contenenti delle creature che possono fornire un supporto nel gameplay (aiutandolo a scovare i segreti, a raccogliere i Lum o a fornirgli uno scudo contro gli attacchi nemici) e proprio queste sono l'oggetto principale delle dinamiche legate agli acquisti in-app: dal cibo necessario a sfamarle fino agli elisir utili a migliorare le loro caratteristiche o a velocizzare i processi, tutto passa attraverso l'esborso di cristalli blu ottenibili in minima parte giocando e per il resto presenti in vari pacchetti nell'apposito negozio online.

Più Rayman per tutti

Con un po' di pazienza si può dunque affrontare l'avventura senza dover sborsare un quattrino, a condizione di trascurare un po' questo aspetto e di accontentarsi del costume principale di Rayman, dato che tutte le varianti del caso sono anch'esse a pagamento. Più che questo modello di vendita, ciò che fa storcere il naso di Rayman Adventures è la decisione da parte degli sviluppatori di impedire all'utente di tornare sui propri passi e affrontare una nuovamente i livelli già completati: una volta portata a termine un'avventura, questa diviene irraggiungibile, per buona pace di tutti coloro che vorrebbero recuperare qualche Lum perso per strada o ambire a un punteggio migliore. Non benissimo - perlomeno nella versione da noi testata al momento di scrivere l'articolo - anche la stabilità delle funzioni di rete dell'applicazione, che richiede una connessione attiva per poter essere utilizzata: in diverse occasioni problemi legati ai server ci hanno impedito di proseguire, ed è capitato anche che la conseguenza di uno di questi errori fosse la parziale perdita dei nostri progressi. Chiudiamo con una nota riguardante la versione Apple TV del titolo: se da un lato far girare Rayman Adventures su un televisore rende ancora più giustizia alla sua fantastica resa grafica, dall'altro il sistema di controllo tramite il telecomando risulta senza dubbio inferiore per precisione e reattività a quello di un touch screen, anche se bisogna dire che è comunque contemplata l'opzione di utilizzare un controller MFi con tutte le migliorie del caso.

Conclusioni

Versione testata iPhone, Apple TV (1.3.0)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.4
Lettori (7)
7.5
Il tuo voto

Il passaggio alla formula free to play poteva essere disastroso per Rayman Adventures, e invece Ubisoft ha agito con una certa cautela, limitando l'incidenza degli acquisti in-app e consentendo una fruizione accettabile anche a chi non volesse investirci i propri Euro: ciò nonostante, è evidente come il titolo sia realizzato un po' al risparmio nell'ottica di monetizzare al massimo, aspetto che spiega una varietà e durata dei livelli tutt'altro che entusiasmante. Aggiungiamoci qualche discutibile scelta di design e diversi problemi legati alla connessione ai server e risulta evidente come Rayman Adventures sia un platform apprezzabile ma lontano dai fasti dei suoi predecessori.

PRO

  • Eccellente comparto audiovisivo
  • Sistema di controllo valido
  • Accessibile e divertente...

CONTRO

  • ... ma decisamente inferiore ai prequel
  • Design non sempre convincente
  • Frequenti problem di connessione