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Strada per la vittoria

A otto anni dall'arrivo da Street Fighter IV, il re dei picchiaduro torna su PC e PlayStation 4 con un capitolo che segna una direzione tutta nuova per la serie di Capcom

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   15/02/2016

Alla vigilia del PlayStation Experience del 2014, uno sbadato dipendente giapponese cliccò un pulsante di troppo, segnando l'inizio di un susseguirsi di informazioni trapelate e sorprese andate in fumo che per due anni avrebbe perseguitato l'intero piano di comunicazione attorno a Street Fighter V. Eppure, già dai pochi secondi di quel video apparso per sbaglio su YouTube, si poteva intuire la nuova direzione che la serie di Capcom stava per intraprendere. Se con Street Fighter IV Yoshinori Ono era riuscito a togliere il franchise dal congelatore e a segnare un nuovo standard nel genere dei picchiaduro, con il quinto capitolo il producer giapponese vuole tornare a rendere mainstream una saga che venticinque anni fa ha definito la natura competitiva dei videogiochi. Cabinati, gettoni e sale giochi sono però un ricordo lontano, e non è un caso se Street Fighter V è il primo episodio della serie madre a non debuttare negli arcade giapponesi. Oggi Street Fighter prova ad evolvere nell'era di Twitch e degli eSport. Lo slogan scelto per la campagna marketing, "Rise Up!", è una chiamata alle armi per tutti gli appassionati di competizioni online, un gettone virtuale per sfidare, esattamente come Ryu, combattenti provenienti da tutto il mondo, con l'obiettivo di affermarsi come l'unico vero World Warrior.

Con Street Fighter V, Capcom purifica la serie e guarda con attenzione al mondo degli eSport

Trofei PlayStation 4

I Trofei sbloccabili in Street Fighter V non si allontanano particolarmente da quelli di Ultra Street Fighter IV, o di qualsiasi altro picchiaduro. Oltre ai classici bronzi che si ottengono semplicemente completando le modalità single-player, il gioco è pieno di ricompense legate alle vittorie online, al proprio grado in classifica, alla quantità di partite giocate o di tecniche speciali utilizzate. Parecchio divertenti e curate sono le descrizioni di ogni Trofeo: un dettaglio poco importante ma che rendono ancora più piacevole sbloccarli.

Tra vecchio e nuovo

La filosofia dietro Street Fighter V è chiara e ambiziosa: espandere l'utenza rendendo le meccaniche accessibili ai completi neofiti, ma allo stesso tempo tenendosi stretti gli appassionati di picchiaduro. Per riuscirci, Capcom ha preso quanto di buono aveva Ultra Street Fighter IV e lo ha scremato da tutte quelle complessità che rendevano il gioco poco accessibile a un utente casual.

Strada per la vittoria
Strada per la vittoria

Sparisce così il Revenge System, portandosi dietro le Ultra e dicendo saiyonara alle Focus, una delle principali novità introdotte dal precedente episodio. Restano i colpi EX e le spettacolari Super (ora chiamate Critical Art), ma dal vocabolario di Street Fighter V vengono cancellati termini come crouch tech e FAD-cancel, incomprensibili scioglilingua per chiunque non fosse un giocatore navigato. Il combattimento è ora ridotto all'osso, reso più essenziale, e il confronto tra i due avversari è più "onesto" e facile da interpretare. Tante modifiche apparentemente piccole rendono fondamentale saper decifrare l'azione, prevedere le mosse dell'avversario e prendersi la responsabilità delle proprie scelte. Rispetto a Ultra Street Fighter IV, i colpi dei personaggi causano tendenzialmente più danno: questo vuol dire che anche un giocatore poco tecnico può ribaltare un intero round con pochi colpi messi a segno. Le rimonte sono sempre dietro l'angolo, e per questo l'esito di un match non è mai scontato, tenendo i due sfidanti costantemente in stato d'allerta. Pur non raggiungendo l'immediatezza di Rising Thunder, Street Fighter V riesce insomma a riportare la serie verso lidi più accessibili, ma questo, sia ben chiaro, non dev'essere visto come una nota negativa dagli utenti più esperti. Il gioco esalta la bravura nell'influenzare l'avversario, spingerlo in errore, conquistare gli spazi e utilizzare al meglio le armi che il proprio personaggio offre. Il combattimento in Street Fighter V è quindi più solido, divertente ed elegante che mai, in grado di assicurare l'intensità della competizione in un un distillato di tutto quello che di buono il genere dei picchiaduro ha da offrire. Nonostante il lavoro di scrematura, non mancano comunque meccaniche inedite, la più importante delle quali è legata sicuramente al sistema Variable. Si tratta di un piccolo indicatore che si riempie man mano che si ricevono danni e che serve per attivare i cosiddetti V-Reversal e V-Trigger. Concettualmente simili alle Alpha Counter di Street Fighter Alpha, i V-Reversal aiutano a ribaltare una situazione scomoda, eseguendo un contrattacco mentre ci si trova in parata. Altra cosa sono i V-Trigger, abilità che si attivano premendo i due colpi forti (HP+HK) e che cambiano in base al personaggio. Con il suo V-Trigger attivo, ad esempio, Ken può amplificare per un breve periodo di tempo la potenza e il raggio d'azione dei suoi colpi; Zangief attira l'avversario e lo colpisce con un ciclone, Nash può teletrasportarsi all'istante, mentre Ryu può caricare il suo Hadouken per lanciare onde più veloci e capaci di spezzare la parata avversaria. È un sistema che conferisce ulteriore personalità e spessore a ciascun combattente, funzionando in concerto con le cosiddette V-Skill, abilità che permettono di ricaricare l'indicatore e che anche in questo caso sono uniche per ciascun personaggio: Ryu ha una parry come in Third Strike, M. Bison assorbe e riflette proiettili, mentre Ken fa una corsa in avanti per ridurre le distanze in un attimo. L'impressione generale è che Capcom abbia fatto un passo indietro per poi farne due avanti, scremando il superfluo da Ultra Street Fighter IV, ma allo stesso tempo sperimentando coi personaggi come ha fatto in passato con Alpha e Street Fighter III.

All'ombra del netcode

Sotto il cofano, Street Fighter V nasconde un'altra novità rispetto al quarto capitolo. Chiamato Kagemusha, come un film di Kurosawa, il nuovo netcode dovrebbe assicurare un'esperienza più fluida e vicina ai match in locale applicando lo stesso approccio di tipo rollback dietro a Street Fighter III: Third Strike Online Edition o Darkstalkers Resurrection. È una buona notizia per chi non ha molte occasioni per giocare in locale, ma neanche Kagemusha (letteralmente "guerriero ombra") può salvare una pessima connessione. Anzi, proprio a causa del nuovo tipo di netcode, chi non ha una buona connessione rischia di ritrovarsi davanti a personaggi che si teletrasportano e improvvisi riavvolgimenti del tempo. Per quanto ci riguarda non abbiamo avuto grossi problemi a trovare avversari e giocare online, ma per verificare come si comportano davvero i server bisognerà attendere che il gioco finisca nelle mani dei fan.

Il buono, il brutto e la wrestler

Strada per la vittoria
Strada per la vittoria

A una prima occhiata il roster di sedici personaggi di Street Fighter V può sembrare scarno, specialmente se paragonato ai 44 lottatori raggiunti da Street Fighter IV nella sua ultima incarnazione. Tuttavia, è bene non dimenticare che se Ultra Street Fighter IV è il punto di arrivo di un picchiaduro andato avanti per otto anni, Street Fighter V rappresenta un nuovo inizio in una serie che da sempre è stata minuziosamente attenta al bilanciamento e alla caratterizzazione dei personaggi. E allora ben vengano i "pochi ma buoni" di Street Fighter V: nel tentativo di svecchiare, rinnovare e differenziare il roster, Capcom ha scelto con attenzione ogni singolo combattente, ripescando vecchi volti come R. Mika, Birdie e Nash e introducendone di nuovi come l'arabo Rashid e la brasiliana Laura. F.A.N.G., una new entry caratterizzata in maniera tale da incontrare i gusti del pubblico asiatico, sembra la risposta di Capcom a Voldo, proponendo un set di mosse talmente atipico da renderlo diverso da qualsiasi altro personaggio mai apparso nella serie. Ken, storicamente una fotocopia di Ryu, ha avuto un drastico restyling, ricevendo mosse uniche e diventando un personaggio molto più aggressivo e veloce. Quello di Street Fighter V è un roster flessibile ed eterogeneo, talmente vario che chi gioca sceglie un personaggio così come si sceglie uno strumento musicale. Nonostante la quantità ridotta di personaggi, è difficile non trovare uno stile di combattimento con cui identificarsi ed esprimersi online, e la cosa non potrà che migliorare visto che nei prossimi mesi verranno aggiunti altri sei combattenti (Alex, Guile, Ibuki, Balrog, Juri e Urien). Ed è proprio nel modello di distribuzione dei contenuti che risiede una delle novità più interessanti del gioco.

A regola d'arte

Pur essendo una chiara evoluzione dello stile 3D del quarto capitolo, è evidente come Capcom si sia sforzata per caratterizzare Street Fighter V anche da un punto di vista grafico. Complice le nuove animazioni e la gran quantità di dettagli, i personaggi appaiono ora più espressivi e allo stesso tempo meno "cartoon", nonostante le proporzioni del corpo esagerate tipiche della serie. Le arene finora disponibili sono gioielli affollati e vivaci, che vanno da una cascata tra le montagne a un carnevale brasiliano, da un ricco villone giapponese a strade indiane costeggiate da elefanti. Eppure, sebbene sia evidente il salto di qualità rispetto a Ultra Street Fighter IV, e il frame rate durante i combattimenti sia granitico, a volte il gioco non sembra essere a suo agio con l'Unreal Engine 4, con problemi di clipping e di simulazione della fisica che quasi fanno rimpiangere i tempi degli sprite 2D.

Verso la scena eSport

Quello di aggiornare gli episodi di Street Fighter attraverso nuove versioni a pagamento è un vizio che da sempre ha contraddistinto Capcom, al punto tale da diventare una frequente gag tra gli appassionati. Per il publisher giapponese è sempre stato il modo ideale per introdurre bilanciamenti di gameplay importanti, nuovi contenuti e modalità inedite, ma così facendo ha finito per creare una community estremamente frammentata.

Strada per la vittoria
Strada per la vittoria

È esemplare il caso di Street Fighter IV e delle sue quattro edizioni spalmate su altrettante piattaforme: per poter giocare online con un amico, non solo bisognava possedere la stessa edizione del gioco, ma anche la stessa console. Stavolta però, non ci saranno revisioni sullo stile di Super, Arcade e Ultra: utenti PC e PlayStation 4 possono sfidarsi online senza restrizioni, e tutte le modifiche di gameplay e i contenuti saranno applicati a questa prima e unica versione. Riunire l'intera community in una sola grande lega è una mossa chiave da un punto di vista competitivo: la classifica di tutti i giocatori del mondo è finalmente unificata e chiunque può gareggiare nello stesso campionato di stelle come Momochi e Daigo Umehara. Come a sottolineare l'importanza delle sfide online, il pulsante più grande nel menù del gioco è quello che porta al CFN (Capcom Fighters Network), una nuova piattaforma che mette a disposizione tutta una serie di opzioni e servizi per le sfide online. Si possono ad esempio vedere le zone del mondo con l'attività più intensa, fare ricerche approfondite di giocatori, confrontare le statistiche degli altri e analizzarne i replay. Fare "stalking" dei propri amici o degli altri giocatori in classifica vuol dire scoprire i personaggi con cui giocano meglio, lo stile di combattimento che prediligono, le mosse che usano più spesso e i matchup in cui hanno più difficoltà: attraverso queste informazioni si possono così intuire i propri punti deboli e quelli degli avversari, prendendo spunto per migliorarsi e avere la meglio negli scontri diretti. Per quanto riguarda l'online, l'unico neo è dato dalla possibilità di creare lobby online con un solo avversario: per avere lobby da otto giocatori, con tanto di opzione spettatore, bisognerà attendere il primo DLC gratuito in uscita a marzo.

Tra Fight Money e DLC

Ispirandosi al modello di giochi free-to-play, Street Fighter V introdurrà nel corso dei mesi personaggi, costumi e abbellimenti vari che saranno acquistabili utilizzando i due crediti del gioco: i Fight Money sono la moneta virtuale del gioco, accumulabile giocando online con altri giocatori o completando le modalità single-player. Gli Zenny, invece, si ottengono spendendo soldi reali (1 euro = 100 Zenny). Dal momento che il Negozio non sarà disponibile fino a marzo, non ci è dato sapere cosa sarà possibile sbloccare nello specifico. Capcom ha più volte rassicurato i fan sul fatto che tutti i personaggi aggiuntivi saranno accessibili semplicemente giocando e spendendo Fight Money, ma prevedibilmente ci saranno dei costumi "Premium" ottenibili solo spendendo con gli Zenny. Gli aggiornamenti che riguardano modalità o bilanciamento al gameplay saranno invece gratuiti per tutti i possessori del gioco.

Lancio a puntate

Impeccabile per chi vuole giocare online o contro un amico in locale, la versione di Street Fighter V che arriverà nei negozi potrebbe però spiazzare quell'utenza non necessariamente interessata alla competizione e che da un picchiaduro si aspetta anche una discreta quantità di contenuti single player. L'attuale modalità Storia è solo uno scialbo prologo della campagna cinematografica che arriverà a giugno, troppo breve e facilotta per rappresentare un'alternativa sensata al classico Arcade.

Strada per la vittoria

Più stimolante e impegnativa è invece l'opzione Sopravvivenza, ma per gli obiettivi giornalieri, le sfide di ciascun personaggio e il semplice versus contro la CPU (stranamente assente al lancio) bisognerà aspettare il prossimo mese, quando tutti questi contenuti saranno aggiunti gratuitamente. Tra le opzioni che arriveranno a marzo c'è anche il Negozio, il che vuol dire che tutti i Fight Money accumulati nelle modalità in singolo o nei match online non potranno essere spesi in alcun modo fino a quel momento, limitando ancora di più le ricompense e il senso di completamento per l'utente medio. Verrebbe da chiedersi come mai, in un gioco che ambisce ad accogliere tutti senza distinzione di esperienza e bravura, manchino quei contenuti e quelle opzioni basilari che servono proprio a catturare l'attenzione degli utenti più occasionali, a fargli prendere dimestichezza con le meccaniche e i personaggi prima di accompagnarli per mano nell'arena delle sfide online. Il motivo è probabilmente legato all'inizio imminente del Capcom Pro Tour 2016, e alla necessità per la compagnia giapponese di pubblicare il gioco prima che la competizione internazionale abbiano inizio. Per questo c'è chi, non troppo erroneamente, parla di un "early access" a prezzo pieno: lo Street Fighter V che arriverà nei negozi sarà indirizzato a chi divide il suo tempo unicamente tra lo stage di allenamento e le sfide online. Tutti gli altri dovranno avere qualche settimana in più di pazienza.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
8.5
Lettori (92)
6.6
Il tuo voto

Grazie a meccaniche solide e a un approccio molto più aggressivo, Street Fighter V ambisce già ad essere il picchiaduro di riferimento per questa generazione di console. Il roster è eccezionale e le meccaniche sono in grado di divertire a qualsiasi livello di bravura. Il CFN e le nuove opzioni per i match online non fanno altro che arricchire un'esperienza competitiva finalmente unificata, che verrà aggiornata nel tempo come se fosse un servizio e non solo un gioco. Il nuovo Street Fighter è insomma pronto per diventare per il genere dei picchiaduro quello che League of Legends e DOTA 2 sono per i MOBA, ma per poter allargare il suo pubblico Capcom ha necessariamente bisogno di educare i nuovi arrivati in maniera simile a quanto fatto da Lab Zero Games con Skullgirls. Gli utenti alle prime armi hanno bisogno di contenuti single-player, dove si possono focalizzare sull'apprendimento senza la pressione di una competizione online, hanno bisogno di ricompense per rendere più concreti i propri sforzi. Fermo restando che la vera palestra in cui farsi le ossa è nelle partite contro altri giocatori, prendendole di santa ragione in quella fossa dei leoni che è la modalità online.

PRO

  • Meccaniche di combattimento divertenti ed essenziali
  • Il CFN è una grande novità per il gioco online
  • La community è finalmente unificata
  • Roster vario ed estremamente caratterizzato

CONTRO

  • Visivamente sporcato da problemi di clipping
  • Diverse opzioni e modalità single player rimandate a marzo