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Adrenalina, velocità e fango

Milestone ci riprova con MXGP 2 facendo un sostanzioso passo in avanti rispetto al predecessore

RECENSIONE di Mattia Comba   —   06/04/2016

A due anni dall'esordio della serie, Milestone torna a sgasare sullo sterrato con MXGP 2, videogioco ufficiale del campionato mondiale di motocross che, come il suo predecessore, punta sulle licenze per attrarre gli appassionati di questo adrenalinico motorsport. L'esordio su console di vecchia generazione con il successivo arrivo su quelle attuali ci aveva lasciato con più ombre che luci, sia sul fronte delle modalità che per la maneggevolezza delle motociclette, troppo uguali a se stesse nonostante i cambi di terreno tra un circuito e un'altro. Vi preannunciamo che in questi anni di lavoro la software house milanese è riuscita a mettere una pezza a entrambe queste debolezze, ascoltando perlopiù le richieste dei fan ma mantenendone intatte altre oramai ataviche, dure a morire. Posizionata la moto al cancelletto di partenza, abbiamo quindi premuto la frizione, portato il peso sull'avantreno e dato gas a martello, sgomitando come dei pazzi per arrivare davanti alla prima curva.

Milestone ci riporta nel fango con MXGP2 forte di un modello di guida migliorato e tanti contenuti

Di nuovo in sella

Sebbene l'esperienza confezionata da Milestone non sia prettamente simulativa, il primo impatto con la pista non è agevole come ci si potrebbe aspettare proprio per le peculiarità della disciplina presa in esame: abituarsi a tracciati aspri e sconnessi, disegnati su un'alternanza costante di dossi, salti, curve a gomito che mettono a dura prova le capacità del giocatore, non è immediato. Il modello di guida non è particolarmente raffinato, ma rappresenta un'ulteriore evoluzione della versione PlayStation 4 del primo capitolo, migliorato in alcuni aspetti molto importanti.

Adrenalina, velocità e fango
Adrenalina, velocità e fango

La spinta innovativa più pronunciata arriva dalla graditissima introduzione della frizione, che aggiunge ulteriore spessore all'esperienza di gioco cambiando le carte in tavola in diverse situazioni: oltre al già citato utilizzo in partenza, dosarla con parsimonia permette di mantenere alti i giri del motore e avere una bella accelerazione in uscita di curva e durante le sequenze di salti, ma basta davvero poco per finire con il sedere per terra quando si porta la fisica al livello massimo di realismo. Occorre inoltre gestire il peso del pilota, fondamentale a regolare l'angolazione della moto a mezz'aria ricercando l'atterraggio parallelo al terreno per scaricare tutti i cavalli del motore con la massima efficacia. Lo scrub, manovra tipica del motocross che permette ai piloti di tagliare il salto per diminuire il tempo di volo, è sempre demandato all'utilizzo di entrambe le levette analogiche, ma si presenta meno guidato rispetto all'edizione passata: in MXGP 2 è possibile impostare la frustata prima di staccare le ruote da terra e avere un migliore controllo sulla traiettoria, adattandola all'ampiezza del salto. In tal senso, le gestione del pilota in aria durante i salti normali e le sequenze di dossi potrebbe essere più reattiva e gli atterraggi talvolta non convincono, soprattutto per una dinamica delle collisioni con il terreno non soddisfacente che si conferma come una carenza duratura della serie. La stessa affligge anche i piloti in gara, che sgomitano come forsennati in entrata di cura finendo qualche volta per terra, altre volte mantenendo la traiettoria come se non fossero stati neanche sfiorati. Un passo in avanti è stato fatto anche nella gestione dei solchi sul terreno che influenzano la maneggevolezza delle motociclette al passare dei giri, obbligando i piloti a ripensare l'impostazione di curva per guadagnare un po' di velocità in percorrenza. La moto tende a scomporsi se guidiamo fuori traiettoria, evitando però violenti scossoni e cambi di direzione improvvisi. Il risultato è meno efficace di quanto si aspettavamo, ma trattandosi di un gioco che non punta alla simulazione dura e pura, esagerare su questo fronte avrebbe portato a un'eccessiva frustrazione, soprattutto in sella a una quattro tempi già di suo molto difficile da domare.

Trofei PlayStation 4

MXGP 2 mette a disposizione 42 trofei da conquistare a suon di vittorie in tutti i tracciati disponibili nel titolo. La promozione dalla MX2 alla MXGP e la vittoria del campionato completano un quadro che riserva anche alcuni trofei dedicati alle modalità online. I 3 trofei d'oro, 14 d'argento e 24 di bronzo, ai quali si aggiunge l'immancabile Platino non sembrano impossibili da conquistare, a patto di dedicargli un bel po' di tempo.

Un pacchetto completo

Giro dopo giro la curva di apprendimento si fa sempre più lieve, ma per godere appieno del modello di guida e apprenderne i segreti, affrontare la modalità Carriera è probabilmente il miglior punto di partenza vista l'assenza di un tutorial adeguato che si limita solamente a una manciata di filmati. Come in ogni racing game che si rispetti, anche in questo caso inizieremo la nostra avventura nel motocross con un paio di gare wild card nella speranza di impressionare i team ufficiali della MX2 e spingerli a offrirci il primo contratto.

Adrenalina, velocità e fango
Adrenalina, velocità e fango

Vivere un campionato in seconda categoria con moto poco potenti e più maneggevoli ci ha permesso di affinare la tecnica e avere una primo contatto con tutti i 18 circuiti ufficiali del mondiale 2015, dalla notturna di Losail agli insidiosi saliscendi di Maggiora, testando tutti i tipi di terreni e la competizione con altri 22 piloti in pista. In tal senso è doveroso specificare che la licenza è quella dell'anno scorso quindi abbiamo trovato tra le fila del piloti Ryan Villopoto ormai ritiratosi, mentre Tim Gajser è ancora in MX2. Nel complesso la Carriera si è rivelata piuttosto coinvolgente e ricca di contenuti, soprattutto per l'introduzione degli upgrade alla motocicletta da acquistare spendendo i crediti guadagnati in pista in base al raggiungimento degli obiettivi fissati dagli sponsor e al piazzamento in classifica generale. Con un sistema molto simile a quello di Ride, è possibile migliorare sospensioni, dischi dei freni e scarico che garantiscono incrementi prestazionali alla nostra motocicletta, mentre altre opzioni riguardano solamente l'estetica del mezzo e del nostro alter ego virtuale al quale scegliere casco, stivali e mascherine dei più popolari produttori per personalizzarlo a dovere. Honda, Kawasaki, KTM, Suzuki, Yamaha e Husqvarna si daranno ben presto battaglia per ingaggiarci e non ci vorrà molto per arrivare a gareggiare spalla a spalla con la leggenda Cairoli e il campione francese Fabvre. Oltre alla Carriera, il lavoro di Milestone va a completarsi con il Motocross delle Nazioni, una sfida tra squadre di piloti della stessa nazionalità che ci ha permesso di scendere in pista nel circuito esclusivo di Ernée in Francia creato appositamente per l'evento. Ci sono inoltre le Stadium Series, eventi indoor molto adrenalinici da correre in piste strette e tortuose, e gli Eventi Reali, una serie di sfide che ci catapulta all'interno di scenari esistiti realmente con specifici obiettivi da portare a temine. A queste si aggiungono le Gare Singole e le Sfide a Tempo per un pacchetto che ha fatto segnare un sostanzioso passo in avanti in termini di varietà di contenuti rispetto al passato. Per quanto riguarda il multiplayer non avendo potuto testare con mano la stabilità dei server non possiamo fare altro che augurarci un'esordio ottimale, privo dei numerosi problemi che avevano afflitto il primo capitolo. Sul fronte tecnico, l'engine di Milestone rimane lo stesso di Sebastian Loeb Rally Evo, qui un pochino più pulito per le dimensioni limitate dei tracciati. L'impatto generale dell'immagine è più che soddisfacente partendo dalla realizzazione di piloti e motociclette, fino ad arrivare alle location, tutte ben caratterizzate. Elementi di contorno come pubblico, mezzi e strutture a bordo pista lasciano ancora a desiderare, ma lo svolazzare della casacca dei centauri così come la tuta che va progressivamente a coprirsi di fango soddisfano la vista. Uniche pecche qualche sporadico calo di framerate in occasione della partenza e un comparto audio troppo piatto.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.5
Lettori (9)
6.3
Il tuo voto

MXGP 2 si conferma un ottima progressione per la serie, un titolo votato al miglioramento del suo predecessore tenendo conto dei tanti feedback arrivati dalla community in questi due anni trascorsi dall'esordio. La licenza FIM comprensiva di piloti, moto e tracciati ufficiali dei mondiali MXGP e MX2 2015 vale da sola il prezzo del biglietto per tutti gli appassionati di motocross, che si ritroveranno immersi in un titolo finalmente ricco di contenuti e divertente da giocare. Pad alla mano, l'introduzione della frizione rappresenta un passo avanti notevole a livello di gameplay, così come la deformazione attiva del terreno, anche se a conti fatti influenza la maneggevolezza delle moto meno del previsto. Rimane ancora da lavorare sulle collisione e sull'audio, mentre l'impatto grafico complessivo è più che soddisfacente.

PRO

  • L'introduzione della frizione arricchisce il modello di guida
  • Adrenalinico, divertente, impegnativo
  • Tanti contenuti e modalità

CONTRO

  • Collisioni ancora insoddisfacenti
  • Qualche imperfezione grafica e sonora