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Il Kirby che sussurrava ai robot

HAL Laboratory ci riporta nel mondo di Kirby con un platform divertente ma un po' troppo derivativo

RECENSIONE di Christian Colli   —   26/05/2016
Il Kirby che sussurrava ai robot

Due anni fa, Kirby: Triple Deluxe era stato una vera sorpresa. E considerando che era una versione modernizzata di Kirby Superstar per SNES e di Kirby's Adventure per Wii, può sembrare un controsenso. Tuttavia, negli ultimi anni lo sviluppatore storico HAL Laboratory si è preso la briga di esplorare nuove strade col batuffolo rosa più amato dei videogiochi, soltanto per scoprire che i fan di Kirby desiderano i platform vecchio stile molto più degli esperimenti coi touch screen. Non dovremmo stupirci, quindi, se la scampagnata di Kirby su Nintendo 3DS quest'anno si ispira fortemente a Triple Deluxe. E stiamo usando un eufemismo: Planet Robobot è, a tutti gli effetti, il sequel spirituale del platform uscito nel 2014, talmente simile nella struttura e nelle feature da sembrare quasi lo stesso gioco. Da una parte siamo stati contentissimi di questa scelta, dall'altra non abbiamo potuto fare a meno di storcere il naso di fronte alla mancanza di coraggio della software house nipponica...

Kirby: Planet Robobot è un platform divertente e ben congegnato, ma sa un po' troppo di già visto

Independence Kirby

C'era una volta un giorno come tanti altri a Dream Land: Kirby si sta facendo una sonora pennichella, come al solito, quando dallo spazio giunge una gigantesca astronave. Mentre Re Dedede e gli altri cercano di difendersi dall'invasione a colpi di cannone, Meta Knight guida il suo vascello volante dritto contro quella mostruosità meccanica, solo per finire affondato oltre l'orizzonte.

Il Kirby che sussurrava ai robot

Al suo risveglio, Kirby si ritrova in un mondo quasi del tutto irriconoscibile. L'astronave aliena ha iniziato un processo di terraformazione che sta trasformando la verdeggiante Dream Land in un pianeta cibernetico, perciò non resta da fare altro che attaccare direttamente il nemico, distruggendo le cinque zampe meccaniche che sono sprofondate nel terreno per cambiarlo a livello molecolare. Cinque zampe per cinque "mondi", insomma, divisi in circa sei livelli ciascuno: cinque stage normali, ai quali si aggiungono uno stage speciale e uno dedicato al boss di fine mondo. Questi ultimi si sbloccano raccogliendo i Cubi codice nascosti negli stage precedenti, esattamente come succedeva in Kirby: Triple Deluxe con le Pietre del sole. La struttura del gioco è sostanzialmente identica, come avrete capito, e la storia si palesa attraverso brevi sequenze cinematiche a partire dal terzo mondo: non si tratta certo di una sceneggiatura da gioco di ruolo, ma offre comunque un piccolo incentivo sul fronte della narrazione specialmente grazie a certi colpi di scena che riportano sotto i riflettori alcuni personaggi che i fan del franchise sicuramente riconosceranno. Purtroppo il gioco in sé e per sé è meno sorprendente, e rifila la solita sequenza di stage tematici cui siamo abituati da anni: si comincia dalle regioni verdeggianti, si passa ai complessi industriali, alle città, alle fabbriche di gelati e dolciumi, ai deserti e alle grotte subacquee. Fortunatamente, su questo fronte Planet Robobot appare fin da subito molto più vario di Triple Deluxe, dato che gli stage tendono a diversificarsi tra di loro, proponendo meccaniche e rompicapi a tema diversi da mondo a mondo. Chiunque abbia giocato la precedente avventura di Kirby su Nintendo 3DS riconoscerà subito quelli più accattivanti; bisogna ancora rubare i poteri ai nemici giusti per accendere micce, alimentare batterie o sciogliere il ghiaccio, tuttavia entrano in scena ben presto nuovi nemici che conferiscono a Kirby alcuni poteri veramente strampalati. Tra gli altri, il batuffolo rosa può trasformarsi in un dottore e scagliare pillole contro i nemici, o assorbire degli inquietanti stregoni per soffiare nubi velenose e spargere acido sul pavimento. I più pigri possono anche scansionare i loro amiibo per sbloccare immediatamente poteri e cibi rigenerativi, ma il level design tende a collocare i nemici giusti al posto giusto, sicché basta una rapida occhiata per fare due più due e capire come risolvere il rompicapo ambientale di turno.

L'effetto 3D

I ragazzi di HAL Laboratory si dimostrano ancora una volta dei veri maghi delle tre dimensioni: l'effetto stereoscopico è implementato ottimamente e la profondità aggiunta gioca un ruolo di primo piano in tantissimi stage, magari quando si affrontano certi boss o rompicapi. Peccato che ogni tanto riduca sensibilmente il frame rate.

Unità Kirby 01, lift off!

Rispetto a Kirby: Triple Deluxe, in effetti, lo sviluppatore giapponese ha fatto qualche passo indietro in termini di difficoltà generale. Non che la precedente avventura di Kirby fosse un platform particolarmente difficile, intendiamoci, ma era riuscito comunque a farci ragionare qualche secondo in più sui vari rompicapi ambientali, specialmente quando entravano in gioco bivi, pedane mobili e sequenze a tempo.

Il Kirby che sussurrava ai robot
Il Kirby che sussurrava ai robot

In Planet Robobot, invece, la soluzione ai vari enigmi è letteralmente telefonata, e quando il gioco non colloca un nemico elettrico accanto a una presa di corrente, disegna direttamente sullo sfondo enormi tabelloni che suggeriscono l'ordine dei pulsanti da premere o dei passaggi da inforcare. Anche i boss sono stati leggermente ridimensionati: restano battaglie stratificate e ricche d'azione, ma sconfiggerli è molto più semplice, senza contare che alcuni poteri - come quelli dell'arciere o del sensitivo - godono di abilità eccessivamente potenti. La grande feature di Planet Robobot, comunque, sono i mech. Fin dai primissimi stage, Kirby può pilotare dei veri e propri mobile suit, esoscheletri meccanici che gli conferiscono una resistenza e una forza... sovrumane, diciamo così. A bordo di un mech, il nostro eroe può semplicemente prendere a pugni gli ostacoli precedentemente indistruttibili, o interagire con l'ambiente per risolvere semplici rompicapi o dare il colpo di grazia ai boss meccanici, svitandoli pezzo per pezzo. Come se ciò non bastasse, anche i mech possono assorbire i poteri dei nemici, scansionandoli e trasformandosi visivamente: ecco che assorbendo il potere dello spadaccino al mech spuntano due enormi lame che possono tagliare le catene, mentre il potere della pietra installa due gigantesche manone con cui spingere casse e veicoli da usare come nuove pedane. I mech, insomma, sono in Planet Robobot quel che il potere Ipernova era in Triple Deluxe: un semplice "gimmick" che permette di progredire negli stage. Purtroppo, però, sono una feature molto meno sorprendente, anche perché ben di rado il gioco consente di scegliere se usarli oppure no: nella maggior parte dei casi siamo obbligati a salire a bordo di un mech, asfaltando ogni nemico o ostacolo sul tragitto come se neppure ci fossero. Più raramente, invece, capita di dover scegliere se proseguire a bordo del mech oppure no, consapevoli che una delle due possibilità condurrà a un Cubo codice o a un adesivo segreto. Quest'ultimi sostituiscono i portachiavi di Triple Deluxe sul fronte dei collezionabili: ce ne sono duecento e, a sorpresa, è possibile applicarli sui mech per personalizzarli. L'idea è deliziosa, peccato che sia anche ridicolmente limitata dato che è possibile modificare soltanto le braccia dei mech con un adesivo ciascuna. Al di là di queste considerazioni, il level design resta comunque stratosferico, grazie anche all'impiego della profondità e dei livelli di parallasse nella strutturazione degli stage. Tra missioni in stile sparatutto a scorrimento, corse all'impazzata e tunnel subacquei in cui nuotare, la varietà sicuramente non manca, e questo rende l'esperienza decisamente appagante, grazie anche a un comparto tecnico sostanzialmente identico a quanto visto in Triple Deluxe, ma sensibilmente più elaborato e vivace in termini di dettagli e animazioni. A chiudere il cerchio ci pensano le immancabili modalità extra: due campagne speciali che si sbloccano finendo il gioco, e sulle quali non aggiungiamo altro per non rovinarvi la sorpresa, nonché due minigiochi tutt'altro che scontati. Sfida 3D Kirby è piuttosto banale, a dire il vero: si tratta di una serie di stage isometrici in cui dobbiamo spazzare via ondate di nemici e di boss sputando meno stelle possibile. Squadra Kirby in azione, invece, è delizioso. È una specie di "arena" grazie al quale è possibile affrontare alcuni tra i nemici storici del batuffolo rosa che nella modalità Storia una volta tanto non appaiono, come Dadopagos e Whispy Woods: possiamo controllare Kirby in varianti a tema fantasy che ricordano i giochi di ruolo classici, come il barbaro, il guaritore, il mago e il cavaliere, e aumentare di livello a ogni vittoria per facilitarci la vita contro i boss più difficili. In questa modalità è anche possibile giocare in quattro collegando altrettanti Nintendo 3DS: basta una sola cartuccia, perciò è un minigioco ideale se si condivide la passione per Kirby con qualche buon amico.

Kirby e gli amiibo

Il Kirby che sussurrava ai robot

Come abbiamo già detto, Kirby: Planet Robobot è compatibile con gli amiibo distribuiti finora da Nintendo. È possibile utilizzare fino a dieci amiibo per livello in qualsiasi momento, e ciascuno di essi conferisce a Kirby un determinato potere che dipende dalla statuina scansionata. Nintendo è stata così gentile da inviarci due campioni della nuovissima linea di amiibo Kirby Collection, nella fattispecie Waddle-Dee e King Dedede. Gli amiibo della Kirby Collection non solo conferiscono a Kirby i poteri dei suoi nemici, ma anche un aspetto unico. Per esempio, scansionando Waddle-Dee daremo a Kirby il potere dell'ombrello e lo faremo diventare arancione, con tanto di bandana in testa. L'amiibo di King Dedede, invece, fa diventare Kirby blu, gli fa indossare un cappellino e gli conferisce il potere del martello.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (27)
8.5
Il tuo voto

È evidente che HAL Laboratory stia sperimentando nuovi modi per distinguere le avventure di Kirby dalle precedenti, ma non siamo sicuri che la trovata dei mech sia stata quella giusta: l'idea è indubbiamente simpatica, ma non aggiunge praticamente nulla di nuovo a quanto già visto nel precedente Triple Deluxe. Dopo due anni ci aspettavamo qualcosa di più sorprendente, e invece Planet Robobot è una copia pedissequa di quell'avventura, soltanto un po' più varia e più ricca. A scanso di equivoci, sottolineiamo che stiamo parlando di un ottimo titolo che, però, ha perso un po' di freschezza. In ogni caso, Planet Robobot è un acquisto obbligato per i fan sfegatati di Kirby, grandi o piccini che siano.

PRO

  • Ottimo il level design
  • Divertenti le modalità extra
  • Graficamente è delizioso

CONTRO

  • I mech sono un'idea simpatica, ma limitata
  • È davvero molto facile
  • Fin troppo simile a Triple Deluxe