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The App of the Beast

Gli Iron Maiden invadono il mondo videoludico con Iron Maiden: Legacy of the Beast

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   11/07/2016

Senza entrare nel merito prettamente musicale per evitare di finire fuori traccia, gli Iron Maiden hanno sempre avuto un grosso impatto nell'immaginario comune, una sorta di band simbolo di un macro-genere musicale - l'heavy metal - che di per sé è già fortemente caratterizzato come una sorta di stile di vita. Non si parla tanto del carisma dei personaggi che fanno parte del gruppo o delle mitologie costruite sugli individui, che anzi si sono sempre dimostrati piuttosto rigorosi e "professionali" come musicisti, almeno rispetto ai molti eccessi a cui l'ambiente musicale ci ha abituato, piuttosto di una visione generale della propria musica che si è sempre rivelata estremamente coerente e definita, incastonata in una rappresentazione dai contorni fantastici - un vero e proprio "lore" - che ha contribuito fortemente ad alimentare il mito degli Iron Maiden.

The App of the Beast

A costo di appiattire la band sugli elementi più commerciali della loro produzione, non si può negare che nel loro impatto sull'immaginario comune giochi una parte importante anche la particolare iconografia del gruppo, distillata a partire dal 1975 nelle opere dell'illustratore Derek Riggs è diventata una sorta di epopea parallela di Eddie e del suo inquietante mondo d'incubo. Proprio a questi elementi si riferisce Iron Maiden: Legacy of the Beast, videogioco ufficiale della band britannica disponibile per le piattaforme mobile. Ovviamente la storia di Eddie alle prese con divinità a creature dell'aldilà è un po' tirata per i capelli ma le atmosfere Riggs-iane risultano particolarmente azzeccate e in linea con la storia della band, oltre a mantenere quello spirito un po' grottesco che è tipico della band heavy metal. Ci troviamo dunque a controllare la mascotte del gruppo in una strana avventura dai contorni metafisici, alla ricerca dei frammenti della propria anima e nel tentativo di combattere la grande minaccia rappresentata fa vari spiriti malvagi intenzionati a dominare il mondo. Con una scelta non banale, il gioco è in pratica una sorta di RPG incentrato sul particolare lore degli Iron Maiden, impostato come free-to-play e dunque ovviamente contenente gli immancabili rimandi a pacchetti di acquisti in-app che tuttavia non sembrano essere troppo necessari per proseguire.

Il gioco ufficiale degli Iron Maiden si incentra ovviamente su Eddie, impegnato in un'epica avventura

Eddie the multiple hero

Eddie è un personaggio alquanto trasformista, sulle copertine degli album compare con aspetti diversi e in situazioni decisamente differenti e questa caratteristica viene sfruttata nel gioco per proporre un protagonista dalle caratteristiche cangianti. Strada facendo si collezionano dunque diverse tipologie di Eddie (mummia, cyborg, soldato britannico, zombie e quant'altro) ognuna caratterizzata da differenti statistiche e specializzazioni in attacco e difesa, da utilizzare all'occorrenza durante i combattimenti.

The App of the Beast

Legacy of the Beast si svolge su una mappa composta da location differenti, tratte sempre dal vasto lore tipico degli Iron Maiden, con reinterpretazioni convincenti di atmosfere e ambientazioni viste nei vari album del gruppo, nelle quali sono disseminati combattimenti progressivi, che si svolgono a turni nel più classico stile RPG. Il sistema di combattimento prevede di controllare un party composto da tre personaggi, di cui uno è appunto il cangiante Eddie e gli altri due sono varie creature a scelta che possono essere conquistate investendo frammenti di anima conquistati in combattimento, attraverso un sistema che garantisce una certa spinta alla conquista del bottino trasformabile in nuovi compagni di battaglia o incrementi vari per questi ultimi e per Eddie. La meccanica del combat system è basata sul tipico rapporto "sasso, carta, forbice" che spinge a combinare nel modo migliore le abilità dei compagni insieme alla giusta configurazione del protagonista per sfruttare i punti deboli dei nemici, garantendo in questo modo anche una certa profondità strategica durante le battaglie. Ovviamente proprio sui livelli di esperienza e le abilità speciali si gioca il sistema di microtransazioni, che considerando l'innalzamento repentino della difficoltà che si trova nei livelli più avanzati può diventare una scorciatoia importante per coloro che hanno minore propensione al grinding.

Conclusioni

Versione testata iPad 2.01
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (5)
8.1
Il tuo voto

Iron Maiden: Legacy of the Beast ha dalla sua una certa genuinità, che lo rende un prodotto studiato per essere effettivamente un videogioco, più che un modo facile per monetizzare sulla licenza degli Iron Maiden, anche se la scelta dell'impostazione free-to-play nasconde ovviamente i soliti meccanismi che attirano verso le microtransazioni. Come RPG ha certamente delle ingenuità, a partire dalla bislacca storia per arrivare soprattutto a una certa semplicità e scarsità di profondità rispetto ad altri esponenti di un genere così vasto e complesso, ma gli omaggi alla band britannica sono evidenti e sentiti, tanto da poter attirare sicuramente tutti i fan dei Maiden e anche coloro che sono semplicemente affascinati dalla loro musica e dal loro particolare "lore".

PRO

  • Meccanica di gioco particolare e convincente
  • Musica e atmosfere pienamente centrate
  • C'è una certa profondità strategica

CONTRO

  • La trama e il lore reggono poco se non si è dei grandi fan della band
  • La ripetizione dei combattimenti stanca
  • Le microtransazioni tendono a farsi sentire a lungo andare