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Radio Philadelphia

Prima degli eventi di Homefront: The Revolution e dell'arrivo di Ethan Brady, c'erano Benjamin Walker e la sua voce nell'etere

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   09/10/2016

Nella recensione di Homefront: The Revolution si è parlato di come lo sparatutto di Dambuster Studios abbia attraversato uno sviluppo travagliato, passando di mano in mano fino a un completamento che già di per sé costituisce una grande vittoria per gli autori e per il nuovo publisher del progetto, Deep Silver. Un titolo piacevole, piuttosto impegnativo sulle prime, dotato di un sandbox ricco di cose da fare ma allo stesso tempo fin troppo generico in termini di design, scarsamente valorizzato per quanto riguarda alcuni meccanismi e un po' troppo ripetitivo nelle missioni secondarie. A distanza di qualche mese, eccoci ad analizzare The Voice of Freedom, un capitolo extra ambientato prima degli eventi della campagna del gioco base, in cui vestiamo i panni di quel Benjamin Walker che proprio durante le fasi introduttive di The Revolution entra in scena per salvare il protagonista dell'avventura, Ethan Brady, e spronarlo con la sua cattura a impegnarsi per far sì che la città possa liberarsi dal giogo dell'esercito invasore.

Homefront: The Revolution - The Voice of Freedom è un prologo interessante ma troppo breve e limitato

Breve ma intenso?

Parlare di espansione per The Voice of Freedom è evidentemente esagerato: il DLC realizzato da Dambuster Studios si compone di un'unica missione, che volendo è possibile completare nel giro di mezz'ora e che purtroppo perde nuovamente l'occasione di caratterizzare al meglio la figura di Benjamin Walker, la "voce della Resistenza", il leader carismatico che parlando alla radio ha la capacità di rinfocolare il desiderio di libertà delle persone e spingerle ad agire tutte insieme per restituire Philadelphia ai propri cittadini.

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A ciò bisogna aggiungere che la nuova fazione nemica che viene introdotta nel DLC, "The '90", i cui membri campeggiano nelle immagini ufficiali, risulta completamente anonima e priva di qualsiasi spessore: sulle prime si sottolinea la loro crudeltà nei confronti della Resistenza, poi tutto si perde nel semplice incedere dell'azione. Si può accedere al pacchetto dal menu principale del gioco, nell'opzione "storia", indipendentemente dal fatto di aver completato o meno la campagna. La struttura dell'episodio ci vede intenti a superare una zona calda della città al fine di raggiungere un rifugio sicuro, ma per completare tale obiettivo dovremo prima affrontare diversi gruppi di soldati nemici senza poter contare su di un equipaggiamento degno di questo nome, quantomeno finché non saremo arrivati alle fasi finali della missione. Con la pistola in pugno e pochi colpi nel caricatore, avremo l'obbligo di aggirare gli avversari ed eliminarli silenziosamente ogni volta che sarà possibile, superando rapidamente alcune location all'aperto per scendere nei tunnel della metropolitana e sottrarci, dunque, alla rilevazione dei dispositivi volanti del KPA.

Sottoterra

Una volta nei tunnel dovremo affrontare una minaccia inaspettata, rappresentata dalla fazione ribelle ostile alla Resistenza di cui si parlava poc'anzi. Non avremo modo di discutere con questa gente, dunque per sopravvivere ci toccherà eliminarli uno alla volta, anche qui preferibilmente in modo silenzioso.

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Dopo aver percorso lunghi tratti alla ricerca di un generatore elettrico, infatti, ci ritroveremo nel mezzo di una postazione ostile e lì toccherà pianificare bene le nostre azioni per uscirne vivi, anche perché un eventuale game over ci riporterebbe all'inizio della sequenza. Studiando i movimenti di alcuni nemici potremo approfittare di quando ci danno le spalle per farli fuori con il coltello e passare al bersaglio successivo, finché non potremo muoverci senza troppi problemi per passare all'eliminazione di un veicolo blindato che si muove lungo i binari e la cui torretta potrebbe ucciderci nel giro di pochi istanti. Raccogliere materiali in giro (e il fucile, indispensabile nel caso qualcosa vada storto) sarà dunque di vitale importanza per poter costruire degli esplosivi e piazzarli strategicamente lungo il tragitto del carro, così da arrecargli gravi danni e distruggerlo completamento con tre detonazioni andate a segno. Dopodiché non rimarrà che attivare il generatore, recuperare al volo una motocicletta e sfrecciare via prima che le continue esplosioni in superficie facciano crollare i tunnel, nell'ottica di una sequenza semplice ma indubbiamente spettacolare. A quel punto arriverà il momento di uno scontro a fuoco finale, con la possibilità di gestire finalmente l'arsenale, e dell'epilogo che ci condurrà dritti alle sequenze iniziali della campagna di Homefront: The Revolution.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 6600K
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1070 Jetstream
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5 4570T, AMD FX 6100
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 560 Ti, AMD Radeon R7 260X
  • Memoria: 6 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7, Windows 8, Windows 10 a 64 bit

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i5 2500K, AMD FX 8320
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 760, AMD Radeon HD 7870
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7, Windows 8, Windows 10 a 64 bit

Voci dal fronte

Complici gli aggiornamenti rilasciati finora, The Voice of Freedom può contare su di un comparto tecnico dalle prestazioni solide, che sulla configurazione di prova mantiene stabili i sessanta frame al secondo senza mai un'esitazione, a 1080p e con tutti gli effetti al massimo.

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In realtà il DLC non impegna il CryEngine più di tanto, visto che di fatto rinuncia alla connotazione open world della campagna originale per proporci ambientazioni dalle dimensioni molto più contenute, esplorabili peraltro secondo una struttura lineare: le zone all'aperto, i tunnel e infine la postazione del KPA da cui Walker deve cercare di fuggire per arrivare all'appuntamento con Ethan Brady. Purtroppo nessuno di questi scenari introduce qualche novità visiva, sono tutti rimaneggiamenti di zone già viste nel gioco base, con i medesimi asset e finanche qualche somiglianza strutturale di troppo. Il doppiaggio in italiano rimane di buona fattura, con convincenti interpretazioni per il cast di attori coinvolto, ma vengono a mancare quegli elementi del gameplay che rendevano Homefront: The Revolution un prodotto coinvolgente e interessante, al netto dei suoi indiscutibili difetti. Bisogna insomma accettare il fatto di trovarsi di fronte a una semplice missione extra, certamente non la migliore del lotto, laddove invece gli sviluppatori avrebbero potuto raccontare la storia del leader della Resistenza da più lontano, offrendo un intrattenimento maggiormente duraturo e variegato, magari con un minimo di approfondimento narrativo in cambio di una cifra (5,99 euro) sì accessibile ma un po' troppo alta in relazione ai contenuti.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 5,99 €
Multiplayer.it

Lettori (1)

8.0

Il tuo voto

PRO

  • Azione abbastanza serrata, con qualche acuto
  • Tecnicamente solido su PC
  • Interessante il fatto che sia un prologo...

CONTRO

  • ...ma dal punto di vista narrativo è un'occasione mancata
  • Davvero troppo breve
  • Privo di diversi elementi della campagna originale