56

Quasi dieci anni e non sentirli!

Modern Warfare torna all'attacco e, quasi dieci anni dopo, è più in forma che mai!

RECENSIONE di Marco Cremona e Emanuele Gregori   —   04/11/2016

A volte ritornano. E lo fanno con parecchio stile. Una ventina di giorni fa con un provato dell'intera campagna della versione rimasterizzata di Call of Duty: Modern Warfare avevamo già messo in luce un lavoro che andava ben oltre il semplice porting del gioco sulle console attuali. Nonostante l'operazione sembrasse più una tecnica subdola per tenersi stretti i fan di un tempo, la cura riposta nell'aggiornamento grafico del titolo risultava più che adeguata. Ora, con l'uscita del pacchetto completo, l'aggiunta del test della componente multiplayer e, volenti o nolenti, quell'Infinite Warfare che dovrebbe rappresentare la nuova iterazione, siamo pronti a tirare le fila di quest'ultimo lavoro in casa Activision.

Call of Duty: Modern Warfare torna con una versione restaurata che fa quasi gridare al miracolo!

Ma quanto è bella la guerra nel presente…

Sarebbe inutile tornare a parlare di quello che è l'arco narrativo di Modern Warfare. Alla luce degli anni passati e della prova di qualche settimana fa, ciò che è importante è contestualizzare il titolo. In un panorama nel quale gli sparatutto in prima persona si combattono a bordo di mech, con esoscheletri che regalano doppi salti e corse sui muri o all'opposto si torna a viverli nelle trincee della Prima Guerra Mondiale, Modern Warfare si ferma ai giorni nostri. L'intenzione è regalarci la più vivida e spettacolare riproduzione delle operazioni belliche di cui, purtroppo, in questi anni abbiamo sempre più sentito parlare. Lì dove non arriva la nostra fantasia, è quindi Infinity Ward a regalarci un punto di vista, chiaramente romanzato, della brutalità e della fascinazione che provoca la guerra in tutti noi. La campagna si dipana lungo una ventina di missioni ed è divisa in atti. La varietà delle ambientazioni e delle situazioni che andremo a ritrovarci dinnanzi, la rende indubbiamente una delle più meritevoli del panorama degli sparatutto in prima persona. Non è un caso se, ancora oggi dopo una decade, Modern Warfare viene considerato un pilastro del genere, e la campagna è parte integrante di questa capacità attrattiva. Nonostante uno script pesante degli eventi e una serie di situazioni che puntano più sulla spettacolarizzazione cinematografica che sull'esperienza puramente legata al gameplay, non si può non rimanere ammaliati dall'incredibile capacità scenica della storia che siamo chiamati a vivere. Infinity Ward fu in grado di segnare un punto fermo, indelebile e duraturo nella storia del genere. Riviverlo a distanza di tutti questi anni è non solo un piacere, ma anche un modo, sia per i neofiti che per la vecchia guardia, di comprendere a pieno l'apporto dato nel lontano 2007.

Quel multiplayer che cambiò tutto

Trattandosi di un gioco completo, anche il multiplayer di Modern Warfare subisce un restyling completo, senza alcun accorgimento se non qualcuno puramente tecnico, proponendo quindi l'esperienza originale che ha contraddistinto uno dei Call of Duty più apprezzati della storia. Dopo aver passato parecchie ore su Infinite Warfare, contraddistinto da un gameplay veloce e frenetico, tornare a un multiplayer di un gioco vecchio di dieci anni è indubbiamente curioso. Si notano subito tanti concetti diversi e quante cose sono cambiate nel concepire una modalità multigiocatore competitiva.

Quasi dieci anni e non sentirli!
Quasi dieci anni e non sentirli!

Inizialmente si rimane facilmente spiazzati dal sistema di movimento elementare unito a un time to kill estremamente basso, in cui una semplice raffica di un fucile d'assalto è capace di far fuori un nemico. Gli scontri sono molto meno combattuti, elementari quasi, e sopravvivere diventa più una questione relativa al non farsi scoprire e cambiare spesso la propria posizione indipendentemente dalla classe o dalle armi che si stanno utilizzando. Tuttavia, a parte un po' di sconforto iniziale, spinti anche da un leggero fattore nostalgia, si cominciano a vedere i tanti piccoli dettagli del multiplayer che ha appassionato milioni di giocatori in tutto il mondo. Dai match più lenti e silenziosi, si passa a intensi scontri in "cerca e distruggi" o a combattutissime partite in modalità dominio, il tutto legato a un gameplay che sente sicuramente gli anni, ma che nonostante tutto risulta piacevolissimo ancora oggi. Probabilmente un ringraziamento va fatto al buon design delle mappe che garantiscono arene di gioco ancora oggi divertenti da giocare valorizzate anche dalla rimasterizzazione che le rende solo ancora più piacevoli. Su quest'ultima c'è invece molto da dire, le armi e i modelli dei personaggi sono realizzati egregiamente, così come i vari scenari urbani che rendono piacevolissimi gli scontri in questi ambienti. La qualità del fogliame e dell'erba è invece deludente, soprattutto quando si osserva da lontano, vittima probabilmente di un filtraggio anti-aliasing non soddisfacente. È indubbio comunque che la presenza del fogliame sia drasticamente aumentata rispetto alla versione originale, rendendo le mappe davvero gradevoli da vedere nonostante i vari tecnicismi accennati poco sopra. Il sistema di personalizzazione dell'equipaggiamento rimane invariato, ogni arma avrà i suoi slot dedicati a mirini e accessori vari in modo da adattarsi perfettamente allo stile di gioco del giocatore, anche la quantità di skin disponibili è rimasta invariata rispetto al predecessore. A livello estetico figurano invece nuovi emblemi, assenti nella versione originale del gioco, che verranno sbloccati tramite il completamento di determinate sfide oppure completando un prestigio. Call Of Duty Modern Warfare Remastered comprende dieci mappe di lancio, le rimanenti sei sono previste per fine dicembre 2016. In conclusione di questo paragrafo dedicato al multiplayer, vogliamo comunque sottolineare che il titolo, nonostante Call of Duty vanti un bacino di utenza immenso, rischia di essere riservato alla élite di giocatori che hanno appositamente acquistato l'edizione Legacy di Infinite Warfare e, inoltre, considerando il gameplay assolutamente contrastante e non al passo coi tempi (soprattutto se considerato che Modern Warfare Remastered non viene venduto separatamente) c'è da domandarsi, sulle lunghe, quale gioco preferiranno i giocatori e quale sarà il destino di questa versione rimasterizzata.

Trofei PlayStation 4

La ricerca dei tanto agognati trofei vi richiederà di conquistare un totale di 50 riconoscimenti prima di avere in cambio il sudato Platino. Suddivisi in 34 di bronzo, 15 d'argento e 1 d'oro, sarete chiamati al completamento della campagna in tutte le difficoltà disponibili e all'esecuzione di particolari azioni in battaglia. Una raccolta tutto sommato piuttosto semplice e indolore.

Una ripulita di un certo peso

Parlando dell'aspetto puramente tecnico, come detto inizialmente e ripetuto anche per quanto riguarda la componente multigiocatore, questa remastered segna un picco non indifferente nel panorama delle revisioni. In una generazione fatta di conversioni di basso livello e operazioni commerciali atte solo a sfruttare al meglio un singolo brand, ci si trova a sorridere di fronte al valore produttivo di Modern Warfare. Tutto o quasi (le missioni a bordo dell'AC130 sono rimaste invariate) ha subito una revisione pressoché totale. I modelli poligonali dei personaggi non sfigurano di fronte a molte delle produzioni attuali, così come anche le varie ambientazioni e gli effetti particellari relativi ad esplosioni e agenti atmosferici. Gli unici elementi che forse risentono un po' il peso degli anni sono riscontrabili nei modelli delle armi, non sempre perfetti soprattutto se messi a confronto con il resto dell'ambiente; ed in un sistema di illuminazione per forza di cose non al passo coi tempi. Parliamo di uno di quegli elementi che nell'ultima decade ha compiuto dei veri e propri passi da gigante nella riproduzione realistica di luce dinamica e ombreggiature. Questo avrebbe richiesto non solo una revisione ma una realizzazione ex novo per non sfigurare di fronte ai titoli attuali. Call of Duty: Modern Warfare Remastered è quindi un piacere per gli occhi e per le orecchie, complice anche un dignitosissimo comparto audio, altro elemento che non è certo avvicinabile alle vette raggiunte da Dice con Battlefront ed il più recente Battlefield 1, ma che non sfigura di fronte alla media dei titoli di recente pubblicazione.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
8.8
Lettori (69)
8.5
Il tuo voto

Sempre più giocatori sono propensi all'acquisto di Infinite Warfare quasi ed unicamente per avere accesso a questa remastered. Che ciò sia giustificato o meno sta ad ogni giocatore decretarlo. Ciò che è certo è che la scelta di Activision di non vendere (almeno per i primi mesi) questa edizione singolarmente non fa che alimentare le voci in questa direzione. Dal canto nostro possiamo affermare che Call of Duty: Modern Warfare Remastered risulta senza dubbio uno dei porting migliori mai realizzati e non può che far piacere, per i vecchi e i nuovi giocatori, tornare a quelle sensazioni che tante gioie, dolori, risate e smorfie ci aveva regalato. Il tutto chiaramente dettato da tempi di gioco più compassati e ragionati di quelli attuali. Ci si sarebbe potuti fermare a prendere il codice e portarlo su PlayStation 4 e Xbox One, magari castrato nei contenuti, ma siamo invece di fronte allo stesso identico pacchetto, con i suoi pro e i suoi contro. Scegliete voi quale campo di battaglia preferite: quest'anno Infinity Ward vi regala la più ampia scelta possibile!

PRO

  • È Modern Warfare in tutto il suo splendore e ancor di più
  • Contenuti rimasti invariati, senza tagli e qualche aggiunta
  • Tecnicamente sembra quasi un miracolo
  • Compreso nel pacchetto con Infinite Warfare...

CONTRO

  • ...ma ad un prezzo maggiorato e non acquistabile separatamente
  • La sorpresa di contenuti aggiuntivi sarebbe stata la ciliegina