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Owlboy, recensione

Nove anni di sviluppo dopo, Owlboy è il capolavoro che prometteva di essere

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   05/11/2016

Che valore attribuiamo alla lentezza nello sviluppo di un videogioco? Non stiamo parlando di quella dovuta a errori di progettazione o ai ripensamenti in corsa, ma di quella voluta e meditata, che si pone di fronte a un'opera come condizione fondante della stessa. Parliamo ad esempio della lentezza di Playdead, che tra l'uscita di Limbo e quella di Inside ha fatto passare circa sei anni, o di quella di Jonathan Blow, che non ha lanciato The Witness finché non è stato soddisfatto del risultato.

La ricchezza di dettagli grafici è impressionante
La ricchezza di dettagli grafici è impressionante

Non abbiamo citato dei titoli a caso, perché Owlboy condivide moltissimo della loro filosofia produttiva, per cui l'unica scadenza valida è la soddisfazione degli autori rispetto all'aderenza del prodotto finito con quella che è la loro visione. Non è un caso che quelli citati siano tra i giochi migliori usciti quest'anno. Sì, anche Owlboy. D-Pad Studio iniziò a svilupparlo nell'ormai lontano 2007, premettendo che ci sarebbe voluto molto tempo per vederlo arrivare sul mercato. All'epoca il progetto era conosciuto solo tra i frequentatori della scena indipendente PC, scena che stava muovendo i suoi primi passi anche su console (Braid del già citato Blow è del 2008). Il motivo della lentezza dello sviluppo fu chiarito già allora: la grafica in pixel art. Badate bene: non una grafica pixel art come tante altre, ma la migliore di sempre. Come alcune avanguardie artistiche del novecento ci hanno svelato, l'atto creativo è importante quanto l'opera stessa; un quadro di Jackson Pollock non è leggibile senza conoscerne la genesi e senza capire cos'è l'action painting. Conoscere un po' della storia di Owlboy aiuta moltissimo ad apprezzarlo e a comprendere quanto sia folle e allo stesso tempo eccezionale il lavoro svolto dagli sviluppatori, che hanno scelto deliberatamente di disegnare ogni singolo oggetto del gioco pixel per pixel, animazioni comprese, imponendosi dei limiti nella paletta dei colori per rendere il loro lavoro non solo perfetto dal punto di vista estetico, ma anche impressionante da quello strettamente formale. Insomma, Owlboy è un oggetto artigianale realizzato con cura maniacale, frutto di una disciplina radicale inscindibile dal gameplay.

Abbiamo recensito Owlboy, capolavoro in pixel art che ci ha letteralmente stregati! Scopritelo.

La storia di Otus

Il protagonista dell'avventura è Otus, un ragazzo gufo muto che nell'introduzione non mostra particolari doti e viene più volte rimproverato dal suo maestro, che lo considera un incapace. Otus sembra non riuscire in nulla, a parte nel combinare disastri, e viene umiliato in ogni modo dagli abitanti della città in cui vive, Vellie.

Owlboy offre una grande varietà di situazioni per tutta la sua durata
Owlboy offre una grande varietà di situazioni per tutta la sua durata

Nonostante ciò ha anche degli amici fidati: persone che gli vogliono bene e che lo aiutano come possono, dimostrandogli comprensione e affetto. Superata l'introduzione, che serve anche da tutorial, prendiamo il controllo di Otus e possiamo esplorare la città di Vellie. Qui apprendiamo alcune interessanti caratteristiche del gioco, formato da livelli ampi e liberamente esplorabili, pur non aperti, con zone segrete cui si accede acquisendo abilità e potenziamenti. Insomma, apparentemente è il classico metroidvania condito di Zelda, ma con anche degli spunti originali che lo rendono unico. Il primo è sicuramente il potere del volo, che consente a Otus di muoversi liberamente per la mappa e che caratterizza l'intero gameplay. Il secondo riguarda la natura dei potenziamenti, legati non tanto ad oggetti da raccogliere, quanto agli amici che sono con noi. Ma andiamo con ordine. Otus di suo è quasi indifeso e, oltre a eseguire una piroetta, al massimo può raccogliere oggetti e lanciarli contro i nemici o utilizzarli in vari modi a seconda della loro funzione.

Gli scenari alternano interni ed esterni
Gli scenari alternano interni ed esterni

Ad esempio può afferrare delle nuvole che, quando strizzate, rovesciano dei getti d'acqua; oppure può prendere dei tappi con cui chiudere dei bocchettoni d'aria. Insomma, intorno a questa modalità di interazione sono costruiti la maggior parte dei puzzle del gioco, generalmente di non difficile risoluzione, ma adattissimi al genere e mai fuori contesto. Oltre agli oggetti, come già accennato Otus può afferrare i suoi amici, aviotrasportandoli. Ogni amico ha delle caratteristiche che lo rendono unico e, quando è insieme al ragazzo gufo, si trasforma in una vera e propria arma. Ad esempio uno di loro, Geddy, spara con una specie di mitraglietta ed è di taglia molto esile, mentre un altro più corpulento, Alphonse, è equipaggiato con una doppietta lanciafiamme, molto lenta da ricaricare, ma decisamente efficace per ripulire alcune zone dagli arbusti. In giro per le mappe ci sono anche degli oggetti sepolti che vanno dissotterrati; questi possono essere dei vasi o dei forzieri pieni d'oro, o del cibo da ingerire per recuperare energia. I livelli sono anche pieni di anelli che vanno attraversati e che fruttano anch'essi dell'oro. Quando si ha abbastanza denaro è possibile recarsi in un negozio e acquistare dei potenziamenti, come dell'energia extra, una pistola e altro.

Design vincente

Owlboy ha due elementi vincenti, oltre alla grafica in pixel art: il design dei livelli e la distribuzione delle meccaniche di gioco. La storia in sé non è incredibilmente articolata, ma è efficace nella sua essenzialità. Otus è un bel personaggio per cui si sviluppa una forte empatia, soprattutto quando lo si vede maltrattato per colpe che non sono sue.

Volare rende l'esplorazione più libera
Volare rende l'esplorazione più libera

L'idea di averlo reso muto è azzeccatissima, un po' perché richiama il Link di The Legend of Zelda e un po' perché il fatto che non possa parlare lo rende quasi indifeso dai sentimenti che gli altri personaggi provano nei suoi confronti, donandogli forza drammatica. Quella di Owlboy è una storia di sacrificio e riscatto, con colpi di scena ben studiati dei quali, ovviamente, non accenneremo. A grandi linee vi diciamo che Otus deve salvare il mondo da dei pirati robotici. Detta così suona ridicola, ma in realtà è raccontata davvero bene. Ma parlavamo di design dei livelli e di meccaniche. È evidente che i ragazzi di D-Pad Studio amano alla follia le serie di Nintendo, The Legend of Zelda e Metroid su tutte, dalle quali hanno appreso delle lezioni fondamentali: la prima è di costruire tutti i puzzle in aree ristrette, evitando che il giocatore debba fare avanti e indietro per risolverli; la seconda è di distribuire le meccaniche di gioco lungo tutta l'avventura, dandoci sempre qualcosa di nuovo da fare. In Owlboy raramente si rimane bloccati da un puzzle per più di qualche minuto e solitamente basta osservare la situazione per arrivare alla soluzione. Alcuni passaggi sono più difficili di altri, ma non c'è niente di proibitivo o di frustrante. Forse giusto il boss finale può rendere la vita più complicata, ma in generale l'avventura scorre via con grande fluidità. I nemici hanno tutti caratteristiche tali da richiedere approcci differenti, come ad esempio dei cani di fuoco che vanno colpiti nella parte posteriore, o degli gnomi che possono essere solo evitati in brevi sezioni stealth. Complessivamente ci troviamo di fronte a un gioco curatissimo, che dura circa dieci ore, in cui niente è stato lasciato al caso. Un plauso finale merita la colonna sonora, composta da sessantasette tracce che da sole meritano l'acquisto dell'edizione deluxe. Insomma, Owlboy si è fatto attendere per nove anni, ma ne è valsa la pena.

Owlboy su console

A quanto pare Owlboy arriverà anche su console. Purtroppo non si sa ancora quanto e su quali piattaforme. L'annuncio dovrebbe arrivare a breve. Probabilmente lo vedremo su PlayStation 4 e Xbox One ma, visto il genere e le fonti d'ispirazione, lo vedremmo benissimo anche su Nintendo Switch.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows 7/8/10/Vista
  • Processore Dual Core
  • 1 GB RAM
  • Scheda video con Pixelshader 3.0 e compatibile con DirectX 10
  • DirectX 10
  • 600 MB di spazio su Hard Disk

Conclusioni

Digital Delivery Steam, GoG, Humble Store
Prezzo 22,99 €
Multiplayer.it
9.2
Lettori (31)
8.4
Il tuo voto

La bellezza di Owlboy risiede nella sua unicità. I nove anni impiegati per svilupparlo sono significativi in più di un senso, perché lo rendono di fatto un'esperienza irripetibile, sia a livello realizzativo, sia a livello strettamente emotivo. Se avete girato per qualche mercatino dell'artigianato, saprete cosa si prova a trovare un oggetto magari imperfetto, sicuramente confezionato peggio dei prodotti industriali che si acquistano nei negozi, ma di cui ci si innamora perdutamente. Lo si osserva, si parla con chi lo ha realizzato per avere qualche ragguaglio sulla lavorazione, quindi lo si sceglie perché ci si rende conto che ha un valore che va oltre i materiali che lo compongono. Owlboy suscita sentimenti simili. Dopo averlo giocato si viene pervasi da una sensazione estremamente positiva, che solo i grandi titoli riescono a suscitare. Ecco, basta questo per darne la dimensione e consigliarvelo senza riserve.

PRO

  • Grafica in pixel art sublime
  • Design dei livelli e delle meccaniche eccellente
  • Colonna sonora ricchissima
  • Ci si affeziona a Otus

CONTRO

  • Purtroppo finisce