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L'orrore di Gloomywood

Un puzzle stealth che metterà alla prova i vostri nervi: ecco a voi 2Dark

RECENSIONE di Lorenzo Fantoni   —   10/03/2017

Se vi chiedono chi è il capostipite dei survival horror, la prima risposta che vi viene in mente è senza dubbio Resident Evil e probabilmente nessuno vi correggerebbe. Tuttavia, a voler essere onesti, molti concetti del survival horror di quel tipo, gli enigmi, la camera fissa e l'atmosfera tenebrosa erano già stati portati alla luce da un gioco del 1992: Alone in the Dark. Il game designer di quel titolo si chiama Frédérick Raynal, autore francese che due anni dopo si occupo di un altro titolo importante per l'epoca: Little Big Adventure. Adesso, dopo anni di lontananza dall'horror e a sei anni di distanza dal suo ultimo gioco, Frédérick è tornato al suo primo amore con 2Dark, un gioco angosciante con visuale isometrica che mescola puzzle e stealth e che ci chiederà di portare a termine una missione molto importante: salvare dei bambini.

2Dark è un horror che vi metterà alla prova con un'atmosfera decisamente macabra

A letto i bambini

In 2Dark dovremo esplorare labirinti e oscuri luoghi che sono diventati i terreni di caccia di serial killer che hanno rapito e a volte ucciso dei bambini. È bene chiarire subito che nonostante l'aspetto cartoonesco ci troviamo di fronte a un gioco che non si vergogna a tuffarsi di testa nelle parti più oscure dell'animo umano, mostrando in alcuni casi scene in cui non solo ci sono bambini morti, ma che vengono anche privati delle interiora o usati per orribili esperimenti che vi lasceremo scoprire.

L'orrore di Gloomywood

C'è capitato di trovare un bambino imprigionato vivo in una cassa piena di cadaveri, assistere a episodi di cannibalismo e così via. I deboli di stomaco sono avvisati. Il nostro alter ego si chiama Mr Smith, un uomo qualunque che un bel giorno ha perso tutto, quando la moglie è stata brutalmente uccisa e i figli rapiti durante una tranquillissima gita in campeggio. Dopo il prologo lo ritroviamo 17 anni dopo, solo, tormentato dai rimorsi, dal senso di vuoto e senza lavoro. Tutto ciò che può fare è iniziare una personale crociata per liberare la città di Gloomywood dagli assassini che la abitano e liberare i bambini che possono essere ancora salvati. Per riuscire nel nostro compito dovremo muoverci con cautela, evitare le trappole, sfruttare gli oggetti che troveremo in giro e soprattutto non fare rumore, sfruttando il buio e la flebile luce di una torcia che ovviamente si scaricherà al momento sbagliato. Ogni livello offrirà un livello di sfida sempre più tosto, in cui molto spesso saremo costretti a ricominciare da zero o dall'ultimo salvataggio perché magari non abbiamo visto quella trappola o la tensione ci ha portato farci scoprire e uccidere dallo scagnozzo di turno. Se vi piace andare avanti per tentativi vi sentirete a casa, altrimenti ricordatevi di salvare spesso.

Da soli nel buio

2Dark è un titolo quasi del tutto concentrato sullo stealth. Essere scoperti vuol dire nella maggior parte dei casi venir uccisi, soprattutto nei livelli più avanzati. L'unica soluzione per sopravvivere è evitare quando possibile il conflitto, nascondersi nel buio, non lasciare orme e colpire alle spalle. Gli attacchi a sorpresa infatti uccideranno quasi sempre il nemico sul colpo. Volendo potremo sfruttare la potenza di fuoco di una pistola, ma i colpi saranno veramente pochi e faremo così tanto rumore da spesso attireremo attenzioni indesiderate.

L'orrore di Gloomywood

Evitare il corpo a corpo ci permetterà anche di non dover contare sul sistema di controllo, che non dà grandi problemi in fase di esplorazione, ma non è particolarmente preciso quando si tratta di essere precisi e rilevare collisioni in maniera sensata. Scappare velocemente, prendere la mira, cliccare continuamente su un nemico per colpirlo con un pugno o un bastone sono attività che richiedono una certa abilità e prontezza, ma a volte il gioco sembra non capire i nostri comandi. Ci è capitato di fare a pugni con un nemico e assistere alla scena di ridicola di due uomini che mulinano colpi a brevissima distanza l'uno dall'altro senza colpirsi, non il massimo per un gioco che punta tutto sull'atmosfera. Un'altra parte del giogo con cui bisogna spesso lottare è l'inventario. Avendo due mani potremo utilizzare solo due cose contemporaneamente e l'oggetto che impugniamo viene indicato con il piccolo simbolo di una mano vicino alla sua icona. Il problema è che il simbolo è rosso come il menù e questo non permette di avere subito un buon colpo d'occhio. Per combinare più oggetti del nostro menù dovremo trascinare uno dei due verso l'altro, ad esempio le pile verso la torcia, operazione che può essere macchinosa, soprattutto se stiamo fuggendo o portando i salvo i bambini. Questo per quanto riguarda la versione PC, non sappiamo se su console la resa sia migliore.

L'atmosfera è tutto

Una volta trovato un bambino dovremo infatti avvicinarlo, magari usando una caramella (sì, per quanto assurdo dovremo convincere un bambino seviziato a seguirci offrendo la proverbiale caramella dello sconosciuto), che potremo anche lanciare in giro per far scattare trappole o distrarre i nemici.

L'orrore di Gloomywood

Quando il bambino inizierà a seguirci potremo dirgli di fermarsi un attimo, magari perché dobbiamo eliminare una minaccia, o di fare piano, cercando di portarlo sano e salvi fino all'uscita. Volendo potremo anche scortare più bambini contemporaneamente, anche se ovviamente rischia di essere una scommessa dura da vincere. Salvare quelle povere anime è senza dubbio un momento senza dubbio emozionante che conferma l'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori per quanto riguarda l'atmosfera. Nonostante infatti una grafica che ricorda il periodo dell'Amiga, esclusi i modelli poligonali dei personaggi, gli ambienti sono ricchi di particolari splatter abbastanza macabri, accompagnato da un comparto sonoro che è probabilmente una delle parti meglio riuscite del gioco. Lo stesso non si può dire dell'intelligenza artificiale dei nemici che a volte sembra sapere dove siamo senza alcun apparente motivo, mentre in altri casi ci ignora come se fossimo dei fantasmi. Nel complesso dunque abbiamo una serie di alti e bassi che, nonostante un'idea di fondo interessante, mostrano una realizzazione non proprio eccellente che impedisce al gioco di spiccare il volo.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Core i7-6820HK
  • Scheda Grafica: Nvidia GeForce 980M
  • RAM: 16GB
  • OS: Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows 7 32-bit
  • Processore: Intel Core i3-530, 2.93 GHz
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia Geforce GT 9800 / ATi Radeon HD 4870
  • Memoria: 1 GB di spazio disponibile

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: Windows 10 64-bit
  • Processore: Intel Core i3-4130, 3.2 GHz
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia Geforce GTX 750 / ATi Radeon R7 260X
  • Memoria: 1 GB di spazio disponibile

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Multiplayer.it
7.8
Lettori (2)
7.0
Il tuo voto

2Dark è senza dubbio il prodotto di una mente che ben conosce le dinamiche horror classiche e sa come citarle e utilizzarle a dovere. Le meccaniche stealth legate al suono e al rumore sono senza dubbio ben fatte, così come la colonna sonora. Peccato che una intelligenza artificiale non sempre al top, una gestione dell'inventario macchinosa e alcuni bug gli impediscano di raggiungere un punteggio più alto. Se non vi piacciono i giochi in cui si va per tentativi probabilmente non lo amerete troppo, se invece l'horror e i giochi tosti sono il vostro pane probabilmente vi divertirete.

PRO

  • Atmosfera spettacolare
  • Meccaniche stealth ben fatte
  • Impegnativo al punto giusto

CONTRO

  • Intelligenza artificiale ballerina
  • A volte si procede troppo per tentativi
  • Macchinoso nei controlli e nell'inventario