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The Elder Scrolls: Legends, recensione

The Elder Scrolls: Legends mette Bretoni, Khajiiti e le altre razze di Tamriel al tavolo di gioco

RECENSIONE di La Redazione   —   21/03/2017

Torniamo a parlare di The Elder Scrolls: Legends, il gioco di carte collezionabili del mondo di Tamriel che, dopo una lunga fase di beta in cui abbiamo avuto la possibilità di provarlo, è finalmente uscito ufficialmente proprio in questi giorni. I ragazzi di Dire Wolf Digital hanno anche annunciato l'arrivo della versione per iPad dal 23 marzo, per Tablet Android in aprile e per Mac OS a maggio; al momento, il gioco è disponibile solo per PC con tanto di client che va scaricato e installato e dal quale potete far partire anche altri titoli Bethesda.

The Elder Scrolls: Legends, recensione

Non è finita qui, l'ultima notizia è arrivata in concomitanza con l'uscita del gioco e riguarda il primo grande aggiornamento per la campagna di Legends che è previsto per il 5 aprile e si chiamerà The Fall of the Dark Brotherhood: includerà una nuova storia che aggiungerà 40 nuove carte e offrirà nuovi contenuti PvE con oltre 20 missioni. Inoltre, per chi acquisterà l'espansione ci sarà in omaggio la cavalcatura Doom Wolf (Lupo del Destino) per The Elder Scrolls Online. Come vedete, nonostante il mondo sia quello che conosciamo ormai da anni e di cui torneremo a parlare quando The Elder Scrolls: Skyrim farà la sua comparsa sulla nuova console Nintendo, The Elder Scrolls: Legends si lega a doppio filo con The Elder Scrolls Online. Siamo in un periodo particolarmente florido per i giochi di carte collezionabili quindi, oltre a dover fare i conti con il solito Hearthstone, usato ormai come termine di paragone un po' come succede a World of Warcraft con gli MMO, il titolo Bethesda dovrà farsi strada attraverso una lunga lista di avversari, tuttavia crediamo che possa avere delle buone speranze vista anche l'impronta che, strizzando l'occhio all'eSport, il team di sviluppo intende dargli con l'inserimento nell'imminente futuro della modalità spettatore, dell'integrazione con Twitch e, soprattutto, di una nuova modalità Sfida. Spendiamo qualche parola su quest'ultima modalità: è stato spiegato che si tratta di tornei a tempo limitato in cui si assembla un mazzo con le carte della propria collezione e si sfidano avversari per raggiungere la cima della classifica dedicata. In un certo senso, questi tornei sono quello che a gran voce hanno chiesto per anni i giocatori di Hearthstone senza mai essere ascoltati anche se, a dirla tutta, il gioco Blizzard è supportato da tantissimi tornei organizzati dalle associazioni esterne e la casa di Irvine non ha mai nascosto il fatto di preferire la creazione di eventi Fireside Gathering ai tornei interni al gioco.

Anche Bethesda debutta ufficialmente nei giochi di carte collezionabili con The Elder Scrolls: Legends

Rinfreschiamo la memoria

Per chi non conosce le meccaniche di The Elder Scrolls: Legends, possiamo dire che la struttura è quella tipica dei giochi di carte collezionabili, con le creature che appartengono a diverse tipologie (animali, orchi, elfi e così via) che hanno costo di lancio, forza, costituzione e diverse abilità: Sfondamento, Prosciugamento e Tocco Letale, che corrispondono a Travolgere, Legame Vitale e Tocco Letale di Magic The Gathering, mentre Carica Ultimo Respiro e Guardia sono invece analoghe a Carica, Rantolo di Morte e Provocazione di Hearthstone. Ci sono poi le azioni che sono il corrispettivo delle magie, gli oggetti che vengono equipaggiati dalle creature fornendo vari benefici e i supporti che sono una tipologia di carta che rimane in campo e mantiene costantemente il suo effetto o si attiva quando si verifica un'azione di gioco.

The Elder Scrolls: Legends, recensione

The Elder Scrolls: Legends non ha una suddivisione in classi e l'escamotage usato per dividere le carte in categorie di appartenenza dipendono dai loro attributi: Forza, Volontà, Agilità, Resistenza e Intelligenza, tuttavia, una coppia di attributi combinati tra loro identifica un personaggio, quindi il Monaco ha Volontà e Agilità, il Mago da Battaglia ha l'Intelligenza e la Forza, ecc. Ovviamente ci sono alcune carte che non appartengono a nessuno di questi attributi e, quindi, sono considerate neutrali e utilizzabili in qualunque mazzo. I mazzi, di ben 50 carte di base e 30 nella modalità Arena, si possono costruire liberamente ma attingendo al massimo da quelle provenienti da due differenti attributi senza limitazioni per le carte neutrali. Inoltre esistono anche carte multi-attributo che possono essere usate solo in mazzi che hanno quelli richiesti. Ci sono delle meccaniche distintive di The Elder Scrolls: Legends che lo rendono unico e profondamente diverso dagli altri: quella della profezia e, soprattutto, quella relativa al campo di gioco diviso in due zone. Per spiegare la prima di queste due fondamentali meccaniche, iniziamo col dirvi che il nostro personaggio comincia la partita con 30 punti vita e 5 rune intorno a sé che si rompono ogni volta che si scende rispettivamente a 25, 20, 15, 10 e 5 punti vita e che a ognuna di queste rune distrutte corrisponde automaticamente la pescata di una carta; se quella che peschiamo ha l'abilità Profezia, può essere messa in campo o utilizzata senza pagare il costo di lancio. Se questo è un aspetto che sicuramente ha a che fare con il fattore "C" per l'ovvia casualità di una pescata fortunata, è anche vero che siamo noi a regolare quando l'avversario pescherà e quindi potremmo, ad esempio, decidere di fermare il nostro attacco strategicamente in modo da non rompere una runa oppure, quando ci si trova di fronte all'ultima runa (quella che si spacca a 5 punti vita) dell'avversario, si cercherà di fare un numero di danni tali da non attivarla sconfiggendo direttamente l'avversario.

Due zone distinte

La seconda e ancor più particolare meccanica di The Elder Scrolls: Legends è rappresentata dalla zona di gioco. Quando si evoca una creatura possiamo scegliere di posizionarla nella parte sinistra o destra dell'area di gioco: nel primo caso, combatterà immediatamente (non nel turno in cui entra) mentre nel secondo caso riceverà l'abilità copertura e non sarà possibile attaccarla ma solo interagire con essa attraverso le azioni, salvo avere Protezione che rende inefficace la copertura.

The Elder Scrolls: Legends, recensione

Rispetto a quanto visto l'ultima volta che abbiamo preso in mano il titolo, l'elisir che permetteva a chi iniziava per secondo di utilizzare un mana in più per ben tre volte (che ci era sembrato troppo forte) è stato sostituito graficamente da un anello, ma di fatto questo apparente vantaggio è rimasto. Bisogna dire che, durante i mesi della beta, ci sono state molte revisioni a carte troppo forti o che venivano utilizzate più di altre e queste modifiche sono state fatte principalmente ascoltando la community, considerata una risorsa primaria dal team Dire Wolf Digital. Il modello economico non ha subito variazioni se non alcune relative alle offerte speciali, quindi il gioco è sempre gratuito ed è possibile acquistare bustine sia con i gold che si guadagnano in gioco, completando missioni giornaliere e obiettivi (ce ne sono tantissimi), sia con denaro reale; il costo di una singola busta è 100 monete, mentre di due bustine (non è possibile acquistarne una sola per denaro reale) è 2,99 euro e, comprando un numero maggiore di bustine, il costo viene proporzionalmente ridotto oltre a venir aggiunta all'offerta una o più carte leggendarie casuali. Tanto per fare un esempio, l'offerta migliore in termine di costi è 69,99 euro per 60 buste (circa 1,16 a busta) ricevendo in regalo 3 carte leggendarie di cui 2 premium (corrispondenti alle gold di Hearthstone). Non è finita: sempre parlando di denaro reale, Bethesda mette a disposizione delle offerte speciali come il "Pacchetto Introduttivo" che consente di portarsi a casa, per 4,99 euro, ben 10 buste, un titolo per il vostro avatar, alcuni artwork alternativi per le carte e una carta leggendaria. Per finire il discorso dei costi, quello dei biglietti di ingresso alle Arene, di cui vi parliamo a breve, è 150 gold oppure 1,99 euro per un singolo ingresso e 9,99 euro per 6 ingressi.

Sempre un po’ di più, arena ti dà

L'arena di The Elder Scrolls: Legends funziona in maniera simile a quella di Hearthstone, quindi sceglieremo un personaggio (combinazione di due attributi) tra i tre disponibili e poi avremo 30 scelte da fare per comporre il nostro mazzo. Tuttavia ci sono anche delle differenze: c'è la solita possibilità di fare le arene competitive contro altri giocatori in cui maggiore è il numero di vittorie ottenute maggiore il premio finale, oppure c'è un'arena in solitaria in cui si affronta l'intelligenza artificiale in scontri di difficoltà sempre crescente e, in entrambe, non potete perdere più di tre volte, pena l'eliminazione.

The Elder Scrolls: Legends, recensione

Durante alcuni periodi, inoltre, si può affrontare l'arena del Caos in cui i vostri avversari sono giocatori veri ma la corsia di sinistra, invece di essere quella in cui non ci sono modifiche particolari, subisce diverse trasformazioni: ad esempio, con "Torre delle Baliste" diventa una zona in cui chi controlla più creature infligge 2 danni all'avversario all'inizio del proprio turno, con "Biblioteca" se si controlla una creatura in quella zona le azioni costano un mana in meno, e così via. Questa particolare arena è orientata al divertimento e alla casualità anche se, in generale, il gameplay di The Elder Scrolls: Legends risulta essere molto strategico con una componente casuale molto limitata soprattutto se confrontata con quella presente nel grande avversario della Blizzard. Le artwork delle carte sono ben realizzate e portano sul tavolo da gioco personaggi, razze, animali e moltissimi elementi provenienti dal mondo di The Elder Scrolls, inoltre, la rarità delle carte è di semplicissima comprensione grazie al rombo colorato, bianco per le comuni, blu per le rare, viola per le epiche, giallo per le leggendarie e con una gemma per le leggendarie uniche. Il gioco è completamente doppiato in italiano con una qualità davvero notevole e, in particolare, un plauso va al doppiatore del narratore che commenta le situazioni nell'arena e che vi strapperà più di una risata; le musiche non risultano mai troppo ripetitive, con temi epici ed evocativi. Staremo a vedere nei prossimi mesi se tutte le novità annunciate e la nuova avventura basteranno per insidiare il trono di Hearthstone.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i5-4690K 3.50Ghz Core
  • 16GB Ram
  • Scheda Grafica NVIDIA gtx 1060

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows 7/8.1/10 (32-bit or 64-bit)
  • Processore Intel Core2 Duo 2.4GHz/AMD A4-7300
  • 2 Gb Ram
  • Scheda Grafica NVIDIA GeForce 7600GT (VRAM 256MB) o AMD Radeon HD 8470D
  • Spazio su disco richiesto 2 Gb

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Sito Ufficiale
Multiplayer.it
8.0
Lettori (20)
8.6
Il tuo voto

Già nella beta ci sembrava di avere per le mani un prodotto di qualità molto alta e, in questa versione finale, confermiamo l'ottimo lavoro svolto da Dire Wolf Digital: il nostro suggerimento è di dare una possibilità a The Elder Scrolls: Legends perché non vi deluderà di certo. Ci vorrà tempo per avere tutte le carte e per chi non ha intenzione di mettere le mani al portafogli consigliamo di concentrarsi al massimo su un paio di attributi, visto che le carte sono quasi 400.

PRO

  • Meccaniche di gioco strategiche, nuove e interessanti
  • Artwork, musica, doppiaggio e localizzazione davvero ottimi
  • Ricompense dall'arena e dagli obiettivi di gioco molto soddisfacenti

CONTRO

  • Ancora dubbi sul vantaggio che sembra avere chi inizia per secondo
  • Bilanciamento carte da verificare