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Tempo di distruzione

Incidenti, minigiochi e... poco altro per il nuovo capitolo della serie FlatOut

RECENSIONE di Lorenzo Fantoni   —   27/03/2017

FlatOut 4 è l'ultimo arrivato del cosiddetto genere dei "giochi di corse tamarri e distruttivi", un genere canonizzato definitivamente nel 1995 da Destruction Derby che nel tempo si è evoluto veramente poco. FlatOut rappresentò un interessante omaggio uscito 9 anni dopo a cui seguirono un paio di capitoli con alti e bassi, ma il succo del gioco più o meno è sempre quello: corse su piste assurde, dall'ambientazione industriale non convenzionale, macchine dal design eccessivo, minigiochi fantasiosi, un modello di guida permissivo e grande cura nel mostrare i danni delle auto. Il tutto ovviamente accompagnato da una colonna sonora che propone brani punk-rock-ska quasi del tutto indistinguibili tra di loro. Sarà riuscito questo quarto capitolo a fare meglio?

FlatOut 4 prosegue la tradizione dei giochi di corse distruttivi... ma si schianta prima del traguardo

Trofei PlayStation 4

FlatOut 4 ha alcuni trofei abbastanza semplici da ottenere, basta vincere nei vari tracciati, completare i vari campionati e comprare un certo numero di auto. Tuttavia ci sono dei trofei decisamente ostici e legati ai minigiochi che potrebbero seriamente togliervi il sonno. Ottenerli tutti sarà una sfida ben più ostica di quanto potete pensare.

Qualche passo in avanti

Considerando che il terzo capitolo può vantare un fulgido 23 su Metacritic e un onesto 4 nella nostra recensione, era abbastanza semplice fare di meglio e bisogna riconoscere a questo Total Insanity di essere riuscito nell'impresa. Tuttavia tra meglio e bene c'è una grossa differenza e i nodi vengono al pettine già dopo i primi giri. Tanto per andare sul sicuro Kylotonn ha deciso di non uscire troppo dal seminato e proporre un titolo che si inserisse all'interno di quella tradizione che abbiamo descritto poco sopra. Il gioco offre fondamentalmente due strade principali: una carriera in cui comprare auto sempre più potenti da modificare per gareggiare contro avversari sempre più agguerriti, e poi una modalità FlatOut in cui cercare il punteggio massimo in una serie di sfide abbastanza fuori di testa.

Tempo di distruzione

Volendo è anche possibile competere in rete oppure fare una gara veloce. Giusto per vedere come funzionava il tutto ci siamo messi subito al volante in una gara abbastanza semplice. Il gioco propone tre diverse classi di automobili sempre più veloci e difficili da guidare, quindi per iniziare tranquilli abbiamo scelto una copia del maggiolone VolksWagen e il primo tracciato ambientato in un bosco e una segheria. Dopo qualche giro è evidente come il modello di guida ha qualche problema. Le auto devono ovviamente essere leggere, così da poter compiere acrobazie assurde, il problema è che questo a volte causa improvvisi testacoda, capovolgimenti o cambi di direzione perché abbiamo avuto un contatto con un detrito minuscolo. C'è capitato di decollare semplicemente passando sopra i binari di una ferrovia. A volte invece semplicemente l'auto decide di sterzare bruscamente a destra o a sinistra a causa di una irregolarità del terreno. Sommate tutto questo alle sportellate e, in alcuni casi, a bombe in stile Mario Kart e capirete come uscire vivi da una gara sia spesso una questione di pura fortuna. Ci sono momenti in cui non potrete fare altro che vedere la vostra auto che rimbalza per aria perché venite continuamente bombardati dai nemici. Per quanto riguarda l'intelligenza artificiale infatti abbiamo alti e bassi. A volte è cattiva, implacabile e irraggiungibile, altre volte abbiamo finito la gara annoiandoci l'ultimo giro perché non avevamo più nessuno alle spalle. C'è anche capitato di fare una partita a Capture the Flag e scoprire che, una volta posizionata la nostra auto in una posizione molto alta nell'arena di gioco, nessuno era più in grado di raggiungerci.

Piloti sacrificabili

Tempo di distruzione

Nella modalità FlatOut le cose si fanno ancora più assurde, e potremo di volta in volta competere nella classifica online o contro un amico in gare che nella maggior parte dei casi ci richiederanno di sparare il nostro pilota con una certa angolazione per ottenere un determinato risultato. Potremo infatti usarlo per giocare a golf, biliardo o bowling, potremo usarlo come sasso piatto da far rimbalzare sull'acqua o come pietra da curling, vedere quanto in alto riusciamo a farlo arrivare o usarlo per distruggere delle costruzioni. L'effetto del ragdoll fa molto 2003, ma in generale sono minigiochi abbastanza divertenti e anche parecchio difficili in cui sarà molto difficile ottenere subito buoni risultati. Ovviamente non manca neppure il classico destruction derby tutti contro tutti in un'arena che rappresenta ancora uno dei momenti più divertenti di questo genere dato l'alto tasso di imprevedibilità, sommato all'esaltazione di colpire nel fianco un avversario che si è appena ribaltato e vederlo esplodere in una palla di fuoco. Per riuscire a sbloccare via via tutti gli eventi del FlatOut mode dovrete accumulare un determinato punteggio nelle varie prove e scoprirete ben presto che non è assolutamente facile: il problema è che la frustrazione arriva prima della voglia di continuare, anche perché i minigiochi possono essere anche provati nella modalità liberà, se proprio avete la curiosità.

Lamiere contorte

Tempo di distruzione

Graficamente parlando FlatOut 4 non offre particolari picchi, gli effetti di luce e le scintille non sono male ma le macchine, pur devastandosi, non regalano momenti in cui le lamiere contorte si spargono ovunque e il design delle piste manca di una vera e propria ispirazione che le renda realmente divertenti da guidare. Basta fare qualche giro in solitaria per rendersene conto. In generale il gioco non sembra particolarmente bravo nell'invogliarci a proseguire, e questo è dovuto anche al fatto i criteri per sbloccare auto e percorsi sono misteriosamente nascosti. Sappiamo che ci sono dei contenuti che potremmo ottenere con determinate caratteristiche... ma non sappiamo quali sono! Inoltre, la modalità Carriera che dovrebbe essere il vero motore del gioco tende rapidamente a diventare noiosa e ripetitiva. Innanzitutto i premi per le vittorie sono così bassi che è molto meglio cercare di potenziare la propria auto che farsi una scuderia, ma quando finalmente si accumulano abbastanza soldi per passare di categoria ci si trova davanti agli stessi percorsi, magari al contrario, solo con auto leggermente migliori. Difficile trovare voglia di proseguire a queste condizioni, manca un vero senso di sfida, di progressione, anche perché la classifica dei piloti vede quasi sempre la stessa gente in cima, segno che l'intelligenza artificiale non è particolarmente sviluppata ma si limita a fare degli ordinati trenini che solo voi o il caso possono rendere più interessanti.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 59.90 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (12)
6.1
Il tuo voto

FlatOut 4 è un titolo che cerca in qualche modo di riportare in auge un marchio che non è riuscito a ottenere grandi risultati lontano da chi lo aveva concepito. Questo quarto capitolo è un gioco abbastanza datato come idee e graficamente poco impressionante, privo di grandi motivi per giocarci più di tanto, a meno che non siate particolarmente appassionati del genere.

PRO

  • Effettivi visivi carini
  • Alcuni minigiochi sono divertenti

CONTRO

  • Intelligenza artificiale altalenante
  • Modalità carriera noiosa
  • Piste poco interessanti