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Beat Cop, la recensione

La dura vita del poliziotto di quartiere, tra mafiosi, multe e passanti

RECENSIONE di La Redazione   —   29/03/2017

Beat Cop è un gioco che ci insegna quanto la vita del poliziotto di quartiere può essere tosta, soprattutto se la zona che devi gestire è un pezzo di terra in cui Mafia e gang del ghetto si fanno la guerra, se i piccoli criminali rendono la vita dura ai commercianti, la gente è incivile, il capo ti urla dietro perché devi fare almeno dieci multe e hai gli alimenti da pagare alla tua ex moglie, che s'è stancata di vederti sempre a lavoro. Ma visto che non possiamo scegliere il tavolo su cui giochiamo la nostra partita, almeno possiamo decidere come giocarla. Magari invece di fare quella multa chiudiamo un occhio e intaschiamo dei soldi, magari invece di arrestare quel mafioso lo lasciamo andare per chiedere un favore dopo, magari stronchiamo il crimine di basso livello mentre i pezzi grossi ci riempiono le tasche, oppure decidiamo di fare i duri e puri, la gente lo apprezzerà, ma c'è sempre il rischio di morire per un avvelenamento da piombo a pochi giorni dalla pensione.

Beat Cop è un'interessante avventura che ci ricorda che la vita è fatta di scelte

Multe e vecchiette

Beat Cop è una via di mezzo fra un'avventura e un gioco gestionale. Da una parte ci sarà la storia del protagonista, un agente accusato di un crimine che non ha commesso che deve rifarsi un nome e cercare di capire chi lo ha incastrato, dall'altra ci sarà la gestione quotidiana di tutti i compiti relativi al tratto di strada che dovremo pattugliare.

Beat Cop, la recensione

Essendo ambientato negli anni '80 il gioco sfrutta tutti i cliché di genere dei buddy cop movie in stile Arma Letale: un capo sempre incazzoso, colleghi antipatici, machismo, gergo da strada e infarcisce il tutto con citazioni pop di ogni tipo (in un palazzo tutti gli inquilini hanno i nomi dei protagonisti di Aliens), per la gioia di chi sa apprezzare questi dettagli. Ma sotto la sua scorza ironica e postmoderna, Beat Cop nasconde un cuore decisamente più interessante e che si svelerà col passare del tempo. Riuscire a soddisfare tutti gli incarichi richiesti a volte è difficile, anche se il gioco poteva essere molto più punitivo, per arrivare a fine giornata nella migliore situazione possibile dovremo continuamente scegliere tra egoismo e altruismo, tra aiutare il prossimo o noi stessi, tra la via facile e quella più difficile. Minuto dopo minuto, scelta dopo scelta, Beat Cop ci racconta le difficoltà che viviamo tutti i giorni, ci dice che le occasioni non ti aspettano, che la vita è dura e che ognuno di noi affronta ogni giorno un sacco di piccole e grandi "quest" che il resto del mondo ignora. Con tutta l'enfasi posta sulle nostre decisioni e sulle relative conseguenze Beat Cop sembra una versione allargata di Paper Please in cui le variabili si moltiplicano e si ramificano con un effetto che a volte ci lascerà estremamente confusi e intimoriti. Così tante cose da fare, così poco tempo.

Una mano lava l'altra

Un altro aspetto interessante di Beat Cop è senza dubbio la sua critica sociale verso un lavoro, quello del poliziotto di quartiere, che dovrebbe essere fatto con estrema cura e che invece viene abbrutito da metriche che poco hanno a che fare col mantenere la situazione sotto controllo. Un esempio di questa situazione sono le multe obbligatorie. Ogni giorno il nostro capo ci assegnerà un tetto minimo di multe da eseguire in determinate condizioni, ad esempio multe per divieto di sosta o per l'usura delle ruote, ma se non ci riusciamo non solo verremo trattati malissimo, ma perderemo anche dei soldi.

Beat Cop, la recensione

Questo ha due ricadute sul nostro lavoro, la prima è che finiamo per concentrarci solo sulle multe e magari non inseguiamo il ladro che ha appena scippato una vecchietta, la seconda è che se non troviamo abbastanza auto in divieto di sosta saremo tentati dall'idea di fare una multa a qualcuno che non ha fatto niente. A volte ci andrà bene, a volte ci andrà male e verremo scoperti. Lo stesso criterio vale per i tentativi di corruzione: il sistema si basa su metriche che non possiamo conoscere e che simulano la casualità della vita. C'è chi ruba per anni senza mai farsi scoprire e chi al primo sgarro finisce sotto i riflettori, starà a noi scegliere se camminare sul filo del rasoio e magari mettere da parte qualche soldo oppure no. Ci sono poi tutti quei compiti che non vorrete fare ma sarete costretti a completare per evitare casini, tipo badare alla nonna del capo, che ha l'Alzheimer e vi costringerà a ingozzarvi di ciambelle, mentre magari una ragazza viene rapinata nel vicolo di sotto. E ovviamente di chi è la colpa se le cose vanno male? Sempre e solo vostra.

-multe +malto

Dal punto di vista delle meccaniche di gioco Beat Cop è un titolo abbastanza semplice, ma dotato di alcuni tocchi di classe. La cosa più semplice che potremo fare sarà controllare ogni auto per strada per vedere se il parchimetro è scaduto, col tempo potremo anche verificare i battistrada, controllare la targa e i fanalini. La cosa più divertente in questo caso è rendersi conto che tendiamo quasi sempre a controllare le auto messe peggio invece che quelle da ricchi, perché è più probabile che abbiano qualcosa che non va, o che dopo un po' la nostra voglia di fare gli inflessibili sarà inevitabilmente modificata dalla routine o dal bisogno.

Beat Cop, la recensione

Visto che di cosa da fare ce ne sono veramente tante avremo un taccuino su cui verranno automaticamente assegnati i compiti a breve e lungo termine e che verranno via via depennati. Per muoversi e parlare con le persone basterà cliccare sul marciapiede, sulla porta di un negozio o sul soggetto che vogliamo interpellare. Volendo potremo anche correre, ma solo per breve periodo di tempo. Ovviamente non mancano le manette, per arrestare eventuali fuggiaschi, e una pistola, che userete molto, molto di rado. Ogni giorno terminerà alle 17, minuto più minuto meno, dopodiché ogni nostra decisione verrà riassunta in una schermata che mostrerà quanta credito abbiamo guadagnato nei confronti della varie fazioni, quanti soldi ci siamo messi in tasca e poi via, verso un'altra giornata da sbirro, cercando di sopravvivere. Le variabili in gioco sono così tante che, se l'ansia non vi ha divorato, troverete sempre un ottimo motivo per provare a giocarlo di nuovo, anche solo per sapere che succede giocando secondo le varie angolazioni della vostra bussola morale. Ma se fino ad ora abbiamo fatto i poliziotti buoni è arrivato il momento di essere cattivi, perché tutto questo bell'impianto purtroppo a volte non regge a causa di bug e imprecisioni del codice decisamente poco piacevoli. Ci sono momenti in cui vi verrà chiesto di arrestare un tizio, ma la descrizione non combacerà, altre volte pur disponendo di due decisioni potrete prenderne solo una, e troppo spesso verrete penalizzati perché riceverete un incarico proprio al termine della giornata, quando non avrete tempo per portarlo a termine. Una volta abbiamo completato ogni possibile incarico della giornata, eppure ci hanno tolto dei soldi dicendo che non era così. Inoltre ci è sembrato che la storia, dopo un inizio abbastanza forte, perdesse di forza e tirasse fin troppo per le lunghe: il risultato è che, in certi momenti, Beat Cop è banalmente noioso, ma non sappiamo se sia un sentimento voluto o no.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Core i7-6820HK
  • Scheda Grafica: Nvidia GeForce 980M
  • RAM: 16GB
  • OS: Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP SP3 (32 bit) / Vista
  • Processore: Intel(R) Core(TM)2 Duo 2.4, AMD Athlon(TM) X2 2.8 Ghz
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Scheda video: Geforce 9600 GS, Radeon, HD4000, Shader Model 3.0, 512 MB
  • DirectX: Versione 9.0c
  • Scheda audio: DirectX compatibile

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: Windows 10
  • Processore: Intel(R) Core(TM)2 Quad 2.7 Ghz, AMD Phenom(TM)II X4 3 Ghz
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Scheda video: GeForce GTX 260, Radeon HD 5770, 1024 MB, Shader Model 3.0
  • DirectX: Versione 9.0c
  • Scheda audio: DirectX compatibile

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (3)
7.2
Il tuo voto

Beat Cop è un titolo ben più profondo di quanto la sua natura citazionista e pop possa far intuire. Nascoste tra le pieghe del suo gameplay ci sono domande interessanti sul funzionamento della nostra morale, delle forze di polizia e dell'animo umano. Se avrete l'occasione di giocarci non dimenticate di farvi qualche domanda, potreste scoprire cose interessanti sul vostro conto. Peccato che i bug e un ritmo della narrazione gestito non troppo bene gli impediscano di realizzarsi pienamente.

PRO

  • Interessante esperimento sociale
  • Molto rigiocabile
  • Ricco di citazioni carine

CONTRO

  • Può diventare stressante
  • Alla lunga alcuni compiti potrebbero annoiare (ma forse è giusto così)
  • Alcune volte buggato e frustrante senza motivo