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Uno show mai così bello

MLB The Show 17 rinnova il tradizionale appuntamento di Sony con l'inizio del campionato di baseball

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   07/04/2017

Il rapporto tra l'Italia e il baseball è piuttosto strano, anche se perfettamente comprensibile in una nazione dove al di là del calcio gli altri sport fanno fatica a trovare spazio in termini di popolarità. La nazionale del nostro paese può infatti contare su un ottimo palmares soprattutto per quanto riguarda i campionati europei, vinti per ben dieci volte, oltre a un piazzamento di tutto rispetto a ridosso della top ten del ranking mondiale della World Baseball Softball Confederation. Per quanto riguarda il nostro mercato, l'uscita di un gioco come MLB The Show 17 non ha quindi la stessa importanza di un FIFA, cosa che invece avviene America, dove la stagione del campionato di baseball più popolare al mondo è appena iniziata. Con l'addio di EA Sports maturato ormai diversi anni fa, la simulazione targata San Diego Studio è al momento l'unica via percorribile per chi vuole vivere tutto il fascino dell'MLB sullo schermo della propria televisione. Il gruppo di addetti ai lavori è una garanzia, vista la notevole esperienza accumulata sin dai tempi in cui il team, che ora fa parte dei Worldwide Studios di Sony, era conosciuto come 989 Studios. Anche quest'anno, ovviamente, MLB The Show 17 arriva in esclusiva su PlayStation 4, segnando invece l'abbandono della serie a PlayStation 3. Dopo aver rotto il ghiaccio non ci resta che prendere il pad in mano, per scoprire se Sony ha fatto di nuovo fuoricampo.

MLB The Show 17 è il gioco di baseball che tutti i fan di questo sport dovrebbero comprare!

La storia siamo noi

Le composizione delle modalità principali di MLB The Show 17 resta praticamente immutata rispetto all'anno scorso, con l'immancabile Road to the Show ad aprire la lista. Si tratta della modalità "storia" che MLB The Show 17 propone ai suoi giocatori, chiamandoli a vestire i panni di una giovane promessa del baseball partendo dalla Minor League Baseball fino ad arrivare alla Major a suon di prestazioni positive. All'interno di questa modalità la novità principale di quest'anno è chiamata Pave your Path, frutto dell'inevitabile influenza della serie NBA 2K verso tutti gli altri titoli sportivi. Non aspettatevi tuttavia una trama come quella messa in piedi da EA Sports per FIFA con la carriera di Alex Hunter, visto che dopo aver creato il nostro giocatore in MLB The Show 17 saremo immediatamente calati nella sua prima esperienza.

Uno show mai così bello
Uno show mai così bello

Tra una partita e l'altra c'è la possibilità di assistere a scene d'intermezzo, presentate come una specie di documentario in cui il narratore presenta il caso legato alla necessità per il nostro giocatore di comunicare con altri membri dello staff e prendere delle decisioni. La seconda modalità di MLB The Show 17 è naturalmente Franchise, anch'essa di tipo classico: bisogna infatti prendere il controllo di una delle squadre della MLB, accompagnandola attraverso gli anni stando anche attenti a tutti gli aspetti gestionali. Le novità di Franchise sono destinate a velocizzare l'esperienza di gioco attraverso due proposte: la prima è intitolata Quick Manage e permette di approcciarsi alla partita in modo manageriale, gestendo le varie situazioni dall'alto per poi scendere eventualmente sul diamante nel caso in cui le cose dovessero peggiorare. Considerando che una singola stagione della MLB conta ben 162 partite, particolarmente benvenuta è anche la novità chiamata Critical Situation: se avete giocato a Madden NFL 17 conoscerete di sicuro il suo Play the Moments, vale a dire una particolare possibilità di affrontare solo i momenti più importanti nel corso della stagione. Se attivata, l'opzione Critical Situation ci farà per esempio giocare solo nel caso in cui ci sia da chiudere un ultimo inning per conquistare la vittoria, oppure in una situazione di battuta particolarmente calda con punti da portare a casa. La terza e ultima parte tra le modalità principali di MLB The Show 17 è Diamond Dynasty, una sorta di FIFA Ultimate Team in cui bisogna costruire la propria squadra collezionando carte dedicate alle proprie esigenze. Per i fan storici dell'MLB si tratta anche di un momento per rievocare i tempi andati, vista la presenza di alcune leggende tra i giocatori che è possibile impiegare nella propria squadra. Stagioni classificate, eventi e tipologie di gioco ad hoc come Battle Royale e Conquest promettono di regalare ai patiti di Diamond Dynasty ore e ore di gioco, prima di tuffarsi in un Home Run Derby o di passare alla modalità Retro. Quest'ultima è una nuova arrivata dedicata ai vecchi giochi di baseball degli anni '90, in una specie di operazione nostalgia che sulla copertina di MLB The Show 17 porta un mito come Ken Griffey Jr. L'interfaccia grafica ci viene presentata nello stesso stile delle vecchie console a 16 bit, mentre i modelli dei giocatori e del campo restano quelli attuali. Semplificate anche le dinamiche di gioco, ridotte all'uso di una sola coppia di tasti. Nel complesso la modalità Retro non risulta particolarmente memorabile, ma immaginiamo possa tornare utile per qualche partita un po' meno seriosa in multigiocatore locale.

Trofei PlayStation 4

MLB The Show 17 conta un totale di trentadue Trofei, divisi tra sei di tipo Oro, cinque di Argento e venti di Bronzo, oltre all'unico Platino. Le azioni premiate riguardano naturalmente tutte le varie modalità proposte dal gioco, con tanto di situazioni particolari legate per esempio a uno strikeout in battuta seguito da un fuoricampo al turno successivo.

Andiamo sul piatto

Così come le novità riguardanti le modalità di gioco, anche quelle legate al gameplay di MLB The Show 17 poggiano qualche altro mattone sull'ottima costruzione messa in piedi fino a un anno fa.

Uno show mai così bello
Uno show mai così bello

Una volta nel vivo dell'azione, l'esperienza offerta dalla simulazione di San Diego Studio si propone ai massimi livelli, permettendo anche ai giocatori che conoscono meno il baseball di accedere alle dinamiche di lancio e battuta. Per ognuna delle due fasi sono infatti presenti diverse opzioni, legate a difficoltà d'esecuzione differenti per dare modo a ognuno di tarare al meglio la tipologia di baseball che s'intende vivere con MLB The Show 17. La rinnovata fisica della palla offre la possibilità di vedere tipi di battute più vari rispetto al passato, risolvendo in coppia con un nuovo set di animazioni alcune problematiche che facevano apparire i giocatori troppo legnosi in alcune occasioni. Nel complesso l'esperienza di gioco di MLB The Show 17 ne esce senz'altro migliorata rispetto a quella già ottima di un anno fa, anche grazie a un supporto più adeguato da parte dell'intelligenza artificiale in fase difensiva. C'è comunque da dire che capita ancora di vedere qualche pallina inspiegabilmente non acciuffata, mentre dal punto di vista della fisica convince ancora pienamente la gestione dei rimbalzi. In termini tecnici, avere la possibilità di concentrarsi solo su PlayStation 4 sembra aver giovato alla qualità complessiva della resa grafica di MLB The Show 17, storicamente inferiore rispetto a quella di altri titoli sportivi. I vari stadi sono stati riprodotti con cura maniacale, la stessa riposta negli effetti che scivolate e tuffi vari hanno sulla pulizia del diamante. Ottima anche la resa degli effetti meteo, in particolare con la gestione della luce: in alcuni casi le visuali dall'alto sembrano mostrare una partita televisiva, invece di un videogioco. Luci e ombre invece per quanto riguarda i modelli dei giocatori: in termini numerici MLB The Show 17 presenta un numero di scansioni facciali superiori rispetto a quello del suo predecessore, ma qua e là mancano ancora alcuni beniamini dei fan. L'acquisizione della licenza di MLB Network ha permesso a San Diego Studio di dare una spinta anche sul pacchetto di presentazione, con elementi grafici e sonori provenienti direttamente dal broadcast della lega. Il commento (interamente in inglese come tutto il resto del gioco) è stato affidato all'habitué Matt Vasgersian, accompagnato dai nuovi ingressi di Harold Reynolds e Dan Plesac da MLB Network. Per noi italiani diventa forse un po' difficile applicarci sul livello della telecronaca in un'altra lingua mentre siamo concentrati a tirare palle curve o a tentare di batterle con successo, ma alcune ripetizioni nelle frasi pronunciate saltano anche all'attenzione di un orecchio un po' disattento.

Conclusioni

Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (2)
9.8
Il tuo voto

Nonostante sia rimasta l'unica simulazione di baseball presente sul mercato, MLB The Show 17 fa le cose per bene migliorando il cuore di quanto visto nell'edizione precedente. La perfezione non è stata ancora raggiunta, ma il lavoro di San Diego Studio va senz'altro in quella direzione. È un peccato che il nuovo Pave your Path non incida quanto avremmo sperato per dare nuova linfa a Road to the Show, ma se lo vediamo come base per MLB The Show 18 ci può anche stare. Se amate questo sport, tenetevi pronti a vivere sfide appassionanti e divertenti.

PRO

  • Migliorie al cuore del gameplay
  • I Quirk (tratti) dei giocatori rendono più semplice l'identificazione del loro stile
  • Possibilità di velocizzare la modalità Franchise
  • Passi in avanti dal punto di vista tecnico...

CONTRO

  • ...ma c'è ancora qualcosa da migliorare
  • Pave your Path non incide quanto sperato
  • Pochi motivi per giocare alla modalità Retro