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La recensione di Metroid: Samus Return, torna un classico

Il Metroid che da troppo tempo mancava sui nostri (doppi) schermi

RECENSIONE di Lorenzo Fantoni   —   12/09/2017

Tra i marchi sotto l'ombrello Nintendo che in questi anni hanno ricevuto poco amore c'è senza dubbio quello di Metroid: in molti attendono un nuovo titolo dedicato alla cacciatrice di taglie più tosta della galassia ma prima di vedere le sue avventure su Switch, già annunciate, ci vorrà un po' di tempo. Ecco perché questo remake di Metroid II: Samus Returns arriva come una bottiglia d'acqua bella fresca dopo una passeggiata nel deserto, anche se i fan duri e puri hanno inizialmente storto il naso per alcune licenze poetiche rispetto all'originale. La storia di questo secondo capitolo è nota ai più, ma per chi fosse totalmente all'oscuro la ricapitoliamo: dopo aver sgominato i pirati spaziali e aver scoperto il potere mutageno dei Metroid, Samus viene inviata sul pianeta SR388 per investigare su questa specie e, ovviamente, sterminarne i componenti.

L'originale fu in parte criticato rispetto al primo capitolo perché la sua struttura era più lineare e l'area di gioco più piccola e in gran parte dominata dalla figura di Samus, tuttavia fu anche quello in cui l'arsenale era più ricco di novità interessanti. Ecco perché di questo remake se n'è occupato direttamente l'uomo responsabile dell'originale, Yoshio Sakamoto, coadiuvato da uno studio che fino ad oggi ha viaggiato tra alti e bassi, MercurySteam. La demo mostrata all'E3 faceva presagire un gioco interessante che aveva il coraggio, o l'incoscienza, di discostarsi rispetto all'originale introducendo nuove meccaniche come una contromossa corpo a corpo e la possibilità di scandagliare la mappa in cerca di aree segrete. Caratteristiche che però avevano ovviamente sollevato perplessità nei fan storici, che vedevano in queste novità, soprattutto nella seconda, un tradimento dello spirito originale e una inutile facilitazione. Adesso che abbiamo avuto modo di provare il gioco in lungo e in largo possiamo trarre delle conclusioni.

La recensione di Metroid: Samus Return, torna un classico

Suonala ancora Sam(us)

C'è poco da dire sulla struttura del gioco, ci sarà pur un motivo se questo genere viene definiti "metroidvania" no? Aspettatevi dunque aree della mappa che non potrete esplorare inizialmente, un progressivo aumentare di poteri speciali che vi permetteranno di raggiungere zone segrete e un continuo arrabbiarsi perché vi siete dimenticati quella cosa che volevate andare a recuperare. Tute che resistono al calore, Morphball che si arrampicano sui muri e rampini, c'è tutto ciò che vi serve per un'avventura coi fiocchi. Il ritmo del gioco è abbastanza lineare: fondamentalmente si tratta di espandere via via la mappa esplorabile recuperando il DNA dei Metroid che si trovano in zona, il tutto alternato con scontri decisamente più impegnativi col boss di turno. Per rendere gli spostamenti più semplici, col tempo sbloccheremo dei teletrasporti che ci permetteranno di muoverci tra le varie sezioni del pianeta con facilità, magari per ottenere quel bonus ai razzi che avevamo lasciato indietro.

L'esplorazione della mappa è intrinsecamente legata a uno dei nuovi poteri di Samus, chiamati Aeion. Queste nuove abilità si ricaricano uccidendo i nemici e permettono di ottenere una serie di vantaggi come scudi temporanei, attacchi speciali e soprattutto un impulso radar che consente di vedere per un breve lasso di tempo la mappa attorno a noi e le pareti che potremo distruggere. Questa scelta è stata inizialmente criticata perché secondo alcuni avrebbe compromesso l'aspetto esplorativo del gioco, ma alla resta dei conti non è poi così vero. Certo, in alcuni momenti di blocco è senza dubbio un aiuto importante, ma tutto ciò che fa è salvarci dall'incombenza di dover sparare in ogni angolo del pianeta alla ricerca di piattaforme da distruggere. Il risultato finale è il medesimo e l'emozione di scoprire una zona nuova rimane del tutto inalterato, se poi la cosa vi dovesse proprio dar fastidio ricordatevi sempre che potete non usarla.

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L'effetto 3D

Per quanto riguarda il 3D, Metroid: Samus Returns è avvantaggiato rispetto ad altri titoli, perché il punto di vista laterale gli permette di giocare sulla profondità dei corridoi. Alla lunga tuttavia questo effetto potrebbe affaticarvi e già sappiamo che i fan più ortodossi ne faranno da subito a meno.

Ritorno al mondo nuovo

Pur mantenendo alcune suggestioni del gioco originale, ad esempio nelle statue che ci donano i poteri aggiuntivi, la grafica è stata ovviamente rivista in maniera drastica rispetto ai cubettoni monocromatici del Game Boy. Adesso Samus si muove in un mondo colorato e poligonale che però rimane strettamente legato a un punto di vista bidimensionale. Ogni zona è ricca di dettagli e particolari che contribuiscono a definirne l'atmosfera: strani liquidi verdi che scendono dal soffitto, architetture vagamente egizie, pozze di liquidi mortali e così via. Forse qualcuno avrebbe preferito un'estetica retrogaming e non ci sentiamo di dargli torto, ma tutto sommato questa nuova veste grafica non ci è dispiaciuta, anche se forse gli manca un po' di brio e personalità. Se non altro si allontana visivamente dalla moda del momento. Parliamo adesso delle meccaniche di combattimento, che insieme al radar sono forse il salto quantico maggior del gioco:

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il nuovo contrattacco apre una serie di possibilità decisamente interessanti per quanto riguarda gli scontri più semplici, ma anche quelli complessi. Utilizzandolo col giusto tempismo infatti stordiremo brevemente l'avversario e ne ricaveremo un bonus al danno che ci permetterà di eliminare i nemici più piccoli e esporre le zone vulnerabili dei più grandi. Inoltre, completare un'uccisione dopo aver stordito un nemico ci garantirà più punti vita o Aeion. Rispetto al passato potremo inoltre sparare in ogni posizione, oltre a rimanere sul posto per mirare con precisione ai bersagli in movimento, dettaglio estremamente utile quando vorremo ghiacciare un nemico e trasformarlo in una piattaforma temporanea. Sia il contrattacco che la mira libera si rivelano alla fine novità piacevoli e persino necessarie per rendere il gioco un prodotto al passo coi tempi. Tra salti, rimbalzi contro il muro e counter propizie l'azione assume nei momenti più concitati il ritmo di un balletto mortale e appagante che trasmette tutta la bravura di Samus nel fare il suo lavoro. Forse i puristi storceranno anche stavolta il naso per queste modifiche, soprattutto il corpo a corpo, ma è un'aggiunta non invasiva e che non penalizza in alcun modo l'esperienza di chi preferisce semplicemente sparare a tutto ciò che gli sbarra la strada. Volendo trovare un difetto importante, i combattimenti con i Metroid sono abbastanza ripetitivi e una volta trovati un paio di trucchetti diventeranno una formalità.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 39,90 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (45)
8.4
Il tuo voto

Metroid II: Samus Returns è senza dubbio uno dei giochi più interessati nell'attuale panorama del 3DS. Da tempo si sentiva il bisogno di un titolo del genere su questa piattaforma e per fortuna il capostipite è arrivato a reclamare il suo trono. Di fronte a voi ci sono un sacco di ore di esplorazione, piccoli rompicapi e scontri che metteranno alla prova i vostri riflessi. Un ottimo antipasto per farsi venire ancora più fame in attesa del prossimo capitolo per Switch.

PRO

  • Interessanti aggiunte al gameplay
  • Combattimenti frenetici
  • Un sacco di ambienti da esplorare

CONTRO

  • I puristi potrebbero storcere il naso
  • Grafica rifatta carina ma niente di più
  • Alcuni combattimenti con i Metroid un po' ripetitivi