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Ti spiezzo in quattro

EA ci fa tornare sul ring a tre anni di distanza dall'impressionante Fight Night Round 3: incrociamo i guantoni

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   09/07/2009

Versione Testata: Xbox 360

Quando comparse di fronte agli occhi stupiti di migliaia di videogiocatori, Fight Night Round 3 appariva come il prodotto perfetto per presentare tutto il potenziale della "next gen", termine che all'epoca tre anni fa aveva certamente più senso di ora per rappresentare Xbox 360, Wii e PlayStation 3. Dietro alla grafica fantascientifica e all'utilizzo drammatico delle inquadrature, con sorpresa gli utenti si ritrovarono davanti anche un buon gioco, divertente e appassionante, nonché convincente nel multiplayer online. Il quarto capitolo si è fatto attendere più di quanto normalmente accade per una normale serie sportiva EA, dunque è lecito aspettarsi diverse evoluzioni ai contenuti e alla struttura di gioco, oltre ai passi avanti dal punto di vista tecnico, comparto nel quale comunque il gioco già rifulgeva.

Ti spiezzo in quattro

Ed evoluzioni ci sono state, indubbiamente: levigato e ripulito, il gioco appare ancora più bello a vedersi, ma è soprattutto nella profondità dei contenuti proposti e nella quantità di opzioni disponibili che questo nuovo capitolo evolve la serie verso un nuovo livello qualitativo. Seguendo il programma comune a tutte le simulazioni sportive EA Sports (da FIFA a NHL, per dirne due) Fight Night Round 4 propone, accanto al solito multiplayer o allo scontro "veloce" occasionale, anche un'accurata esperienza in single player, caratterizzata da diversi elementi gestionali e manageriali, oltre che ovviamente da match veri e propri. E' possibile dunque seguire l'intera carriera di un pugile curandone ogni minimo dettaglio: dall'aspetto iniziale, all'allenamento, dai passaggi di categoria ai tornei a cui partecipare, accettando contratti e incontri (possibilmente) sempre più importanti. In questo modo, è possibile evolvere e modificare le statistiche del proprio combattente, facendolo crescere e rafforzare e permettendoci di calarci pienamente all'interno di quel classico percorso epico che abbiamo tutti ben stampato in testa dai tempi di Rocky. Il pugile così creato può essere poi ovviamente utilizzato negli scontri online, aggiungendo una dimensione multiplayer al mondo di gioco creato da EA.

Gli occhi della tigre

Non sono poi molte le simulazioni di boxe, quantomeno basate su una riproduzione tendenzialmente realistica dello sport: il particolare ritmo dei combattimenti, la tattica sottesa all'approccio con l'avversario e la relativa scarsità di soluzioni per l'attacco e la difesa rendono il pugilato forse meno naturalmente riproducibile in gioco, quantomeno se si cerca di seguire i canoni stabiliti per il videogioco di lotta, mantenendo però intatto lo spirito dello sport. La strada intrapresa da EA non è quella del picchiaduro sottoforma di pugilato, dove quest'ultimo si piega alla logica del genere, ma tende invece a riprodurre in maniera fedele l'atmosfera e la dinamica tipica di questo sport: più che mosse spettacolari e ritmi veloci, si premia qui il tempismo scelto per l'attacco e la difesa, la scelta strategica della parte del corpo da colpire e l'attenta gestione delle risorse del proprio combattente, suddivise qui in salute, stamina (potenza fisica) e capacità di difendersi dagli attacchi. Anche se si sarebbe potuto fare forse qualcosa di più per costringere ad un approccio ancora più tattico i giocatori (spesso menare colpi in maniera furibonda viene premiato più di quanto sarebbe lecito aspettarsi da una simulazione di questi tipo), è necessario un controllo assoluto sul proprio pugile per poter ottenere buoni risultati con una certa continuità. Questo quarto capitolo si basa su un sistema di controllo interamente nuovo, che affida la totalità dei colpi ai movimenti dello stick analogico destro, coadiuvato dalla pressione di grilletti, dorsali e dell'altro analogico per la difesa e le schivate, mentre i normali tasti sono dedicati a "colpi proibiti" o all'"abbraccio" dell'avversario. Il sistema consente un'ampia gamma di soluzioni, permettendo una serie di colpi differenziati suddivisi parallelamente tra braccio destro e sinistro, ma il tutto rende anche più difficile la padronanza completa delle tecniche, vista la necessità di compiere movimenti molto precisi con gli stick. Diventa necessaria un'approfondita preparazione per padroneggiare con cognizione tutte le varie tecniche disponibili, che rende giustizia d'altra parte al vasto background costruito per la modalità single player, dove è possibile allenarsi e far crescere al meglio il nostro combattente. Nel cuore dell'azione, il gioco coglie pienamente lo spirito della boxe: due giganti posti uno di fronte all'altro, che si fronteggiano a pugni, parate e schivate su un ring. Nessuna via di fuga o attacco a distanza, si gioca tutto sull'intuizione e la reazione immediata, cercando di scardinare la difesa avversaria e attaccare proprio dove fa più male, fino alla campanella. Tra un round e l'altro EA ha inserito un particolare mini-game: è possibile infatti investire alcuni punti conquistati durante lo scontro per curare il pugile secondo i tre parametri che indicano il suo stato di salute. Una menzione particolare va fatta per la qualità del gioco online, praticamente privo di problemi di latenza, almeno nella maggior parte dei casi, a dimostrazione del gran lavoro che i team di EA continuano a profondere nel codice prettamente dedicato al multiplayer online.

Dalla palestra allo Staples Centre

Il nuovo team di sviluppo canadese responsabile di Fight Night Round 4 è riuscito ad entrare perfettamente in sintonia con le nuove produzioni sportive di EA: anche qui, tutti gli sforzi sono protesi, oltre che ad offrire una soddisfacente esperienza di gioco, anche a far calare il giocatore pienamente nella dimensione dello sport. Si respira l'aria della boxe, a partire dalla palestra un po' raffazzonata dove muoveremo i primi passi sul ring, per arrivare alle arene internazionali, dove il grande show del pugilato viene riprodotto con tutti i suoi elementi di contorno, tra luci, pubblico in delirio, telecronache entusiaste e pompose presentazioni dei combattenti. La strada per il successo è tuttavia lunga, come dimostra l'approfondita carriera in single player del gioco: è possibile qui scegliere un pugile realmente esistente (da un roster enorme di 48 personaggi, comprese vere e proprie leggende come Alì e Tyson) oppure crearne uno ex novo, accedendo al tipico editor e distribuendo "punti esperienza" (accumulabili anche durante la progressione nel gioco) nelle varie statistiche che caratterizzano l'atleta, in maniera simile a quanto accade nelle altre simulazioni sportive EA.

Ti spiezzo in quattro

Gli incontri sul ring si alternano a lunghe sessioni di allenamento, atto ad accumulare i suddetti punti esperienza, che è possibile far simulare interamente alla CPU o effettuare in prima persona, tramite alcuni mini-game. Questi, seppure funzionali nel variare l'esperienza di gioco, e utili in certi casi per metabolizzare alcune tecniche di gioco, spesso si rivelano alquanto frustranti, tanto da far preferire l'attribuzione automatica dei bonus per i giocatori meno pazienti. Con la solita cura di EA Sports, anche Fight Night Round 4 consente di gestire la progressione del nostro personaggio nel mondo della boxe in maniera quasi totale, calcolando nel contempo un numero enorme di statistiche e variabili che creano un convincente background intorno al nostro aspirante campione. La carriera assurge poi ad un nuovo livello di vitalità con l'inclusione del Campionato mondiale online, modalità che proietta il nostro combattente in un contesto multiplayer globale, permettendoci di affrontare match contro altri giocatori pur mantenendoci all'interno della struttura caratteristica della Legacy.

Obiettivi Xbox 360

Come da tradizione, Fight Night Round 4 offre 1000 punti da raccogliere per il gamerscore, suddivisi in 33 obiettivi sbloccabili. Questi ultimi si raggiungono sia avanzando nella modalità in singolo (la Legacy) sia giocando online in multiplayer, ottenendo particolari risultati e ovviamente vincendo gli incontri, con i premi più ricchi riservati alla conquista delle varie cinture, al completamento della carriera e alla vittoria contro gli avversari più quotati negli scontri con la CPU.

Come un diretto in pieno volto

Permane in questo quarto capitolo la caratteristica che fondamentalmente ha fatto stampare nella mente dei giocatori il precedente Fight Night: l'impressionante comparto grafico. Questo è un gioco per il quale si può spendere a ben vedere l'abusata parola "fotorealismo": anche grazie ai necessari compromessi dati dal soggetto in questione, che non consente eccessivi svolazzi grafici o variazioni profonde sul tema, quello che vediamo sullo schermo è quanto di più vicino alla realtà si sia visto nei videogiochi moderni. I lottatori sono colossali e perfettamente definiti, composti da un numero enorme di poligoni e coperti da texture che sfiorano la perfezione, nella riproduzione della pelle, che si leviga progressivamente durante gli incontri a causa del sudore, mentre i volti diventano sempre più provati sotto i colpi incessanti. Un grande sforzo è stato attuato per cercare di rendere quanto più fluide e realistiche possibili le animazioni, che insieme all'ottima gestione dei contatti tra i modelli tiene a distanza il rischio di far apparire i personaggi dei semplici pupazzi meccanici: sferrare un colpo comporta diverse reazioni sullo schermo a seconda che questo vada a segno normalmente, si infranga sui guantoni dell'avversario, si incroci con un corrispondente colpo dalla parte opposta o colpisca completamente di sorpresa l'altro. Ognuna di queste diverse situazioni è illustrata attraverso animazioni diverse, che si legano perfettamente l'una con l'altra. Ad enfatizzare ulteriormente il dramma e l'esaltazione dello scontro concorrono poi i movimenti della telecamera e i particolari angoli utilizzati per le inquadrature, oltre agli occasionali slow motion che suggellano i momenti più critici del match. Il tutto viene accompagnato a dovere dalla colonna sonora: a parte la solita pletora di tracce su licenza, ovviamente impostate soprattutto sul genere hip hop, sono i rumori di scena e l'ottima telecronaca (in Inglese, nella versione testata) ad accompagnare in maniera perfetta l'azione inscenata, e a contribuire all'immedesimazione con quanto accade sullo schermo. D'altra parte, la cura riposta nel comparto tecnico si riflette anche semplicemente nella grafica dei menù e degli elementi di contorno (come la grafica degli scenari), che concorrono a riproporre in maniera impeccabile la boxe in formato poligonale.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (95)
9.0
Il tuo voto

Come simulazione di boxe, Fight Night Round 4 è quasi inattaccabile: la realizzazione tecnica è impressionante, la profondità del gameplay (seppure con qualche difetto di bilanciamento e controllo) consente incontri intensi ed emozionanti e la carriera in singolo introduce elementi gestionali che concorrono a completare l'esperienza di gioco. Come videogioco in generale, questo nuovo capitolo della serie EA rimane comunque un prodotto dedicato principalmente agli appassionati di pugilato e simulazioni sportive, o a coloro che apprezzano i picchiaduro anche in forma "alternativa". L'approccio tattico, il ritmo cadenzato e una certa limitatezza nelle situazioni rappresentate, legata ovviamente alla ricerca del realismo, potrebbero annoiare alla lunga gli utenti che non rientrano nelle suddette categorie.

PRO

  • Grafica e sonoro impressionanti
  • Profonda esperienza di gioco in singolo
  • Multiplayer online quasi perfetto

CONTRO

  • Può diventare ripetitivo per i non amanti delle simulazioni
  • I match premiano spesso chi agisce casualmente
  • Sistema di controllo un po' ostico