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Transformers: La Vendetta del Caduto, recensione

La guerra fra Autobot e Decepticon trova un'interpretazione alternativa rispetto alle versioni per Xbox 360 e PS3.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   27/07/2009

Versione Testata: Nintendo Wii

Se su Xbox 360 e PlayStation 3 Transformers: La Vendetta del Caduto si presenta come un tie-in di discreta fattura, che segue in modo abbastanza fedele la trama del film e ci permette di controllare un gran numero di Autobot e Decepticon, su Wii e PlayStation 2 la situazione è completamente differente. Sviluppata da Krome Studios, questa versione del gioco spinge l'acceleratore sulla varietà delle situazioni e propone una trama alternativa, in cui i robot sono assoluti protagonisti e

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il ritorno del Fallen si verifica nel rispetto di una antica profezia piuttosto che per volontà del redivivo Megatron. La struttura non è mai fissa, con sezioni action che si alternano a fasi sparatutto in cui si omaggia in qualche modo il classico Space Harrier. I personaggi sono meno numerosi rispetto alle versioni "nextgen" (da una parte Optimus Prime, Bumblebee, Ironhide e Jetfire, dall'altra Megatron, Starscream e Sideways) e purtroppo non è possibile trasformarsi a piacimento se non durante determinate situazioni. Inoltre non sono presenti due campagne distinte, in cui ci si mette alla guida degli Autobot o dei Decepticon, bensì un unico story mode che ci vede talvolta lottare dalla parte dei "buoni", talvolta dalla parte dei "cattivi"...

Extra robotici

Oltre alla modalità principale, il gioco ci offre un versus per due giocatori, all'interno di una serie di location, nonché dei contenuti sbloccabili attraverso il raggiungimento di achievement simili a quelli presenti su Xbox 360 e PlayStation 3. I fan dei Transformers saranno felici di potersi gustare un episodio della serie animata originale (in Inglese) e di poter ammirare i modelli poligonali dei personaggi. Anche da questo punto di vista, comunque, le versioni Wii e PS2 risultano più povere.

Uno rimarrà in piedi, l'altro cadrà

Il nostro robot (talvolta un Autobot, talvolta un Decepticon) ha l'obiettivo di eliminare tutti i nemici presenti all'interno di ogni stage, nonché di superare ostacoli di vario tipo. La visuale è fissa e il percorso, di fatto, appare predeterminato: alla fine dei conti, basta risolvere in modo favorevole gli scontri per completare il livello con successo. In queste sezioni "action", il personaggio si sposta utilizzando lo stick analogico del Nunchuck e fa fuoco con l'arma primaria (grilletto B) e secondaria (pulsante Z, da caricare) utilizzando il mirino che viene proiettato sullo schermo attraverso il sistema di puntamento a infrarossi del Wii-mote. I combattimenti corpo a corpo vengono regolati dallo scuotimento del Wii-mote (che ci permette di assestare dei colpi), dalla pressione del pulsante C (per parare gli attacchi dell'avversario) e dallo scuotimento del Nunchuck (per eseguire una manovra evasiva). Il d-pad serve per azionare la mossa speciale (giù) e per gestire la barra dell'energia (sinistra) attraverso un curioso sistema che vede due indicatori sovrapposti: il primo rappresenta la nostra salute e ovviamente si svuota man mano che subiamo colpi; il

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secondo è la misura dell'Energon raccolto dagli avversari eliminati, che può essere usato tanto per rimpinguare la barra della salute, quanto per alimentare l'attacco secondario (più potente di quello standard) e la mossa speciale. Quest'ultima in genere è molto spettacolare, e si nota un chiaro riferimento agli episodi di Spyro the Dragon curati sempre da Krome Studios: il nostro robot fa tremare la terra in una sorta di bullet time, quindi spara missili o raffiche energetiche tutto intorno sgominando i nemici che si trovano nelle vicinanze. La capacità di trasformazione dei personaggi viene rivalutata durante le fasi "sparatutto", che ricordano da vicino le meccaniche di Space Harrier e in cui il nostro robot (spesso si tratta di Starscream) può cambiare forma per attaccare i bersagli che si trovano di fronte a lui o alle sue spalle. Basta premere il d-pad in giù per trasformarsi, mentre tutti gli altri comandi rimangono identici. Gli stage che propongono questo tipo di azione di solito ci vedono raggiungere un determinato obiettivo per poi tornare alla fase "action", distruggere quello che dobbiamo distruggere e poi ripartire.

QTA, che passione!

Durante lo scontro con i boss, ci si trova quasi sempre ad affrontare dei semplici quick time event in cui bisogna premere il pulsante giusto (o agitare il Wii-mote) seguendo prontamente le indicazioni che appaiono sullo schermo. Fallire una di queste prove, purtroppo, si traduce inevitabilmente nel game over. Su col morale, però, perché continuando potremo riprendere la partita da dove l'avevamo interrotta senza particolari problemi.

Realizzazione tecnica

Per quanto concerne l'aspetto tecnico, questo tie-in appare appena discreto, alternando cose buone a cose decisamente meno buone. Da una parte abbiamo i personaggi: Autobot e Decepticon sono relativamente ben fatti, fedeli a quanto visto nel film (a parte Devastator, qui molto semplificato) e dotati di un'animazione fluida e sufficientemente varia. Le mosse speciali sono sempre spettacolari, ed è un piacere guardarle. Dall'altra parte ci sono gli scenari, che risultano poveri e spogli, soffrono per una scelta dei colori tutt'altro che felice e soprattutto appaiono ossessivamente ripetitivi: gireremo per gli stessi posti tantissime volte, e in particolare la base dei Decepticon ci offrirà sempre

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il medesimo paesaggio, senza variazioni di sorta. La visuale fissa è stata adottata per semplificare il lavoro del motore grafico, ma in questo modo oltre a non essere liberi di muoverci dovremo anche fare i conti con inquadrature svantaggiose durante i combattimenti. Durante la prova ci è capitato di dover fare a pugni con un nemico mentre il nostro personaggio era nascosto dietro un muro: una situazione non proprio simpatica. Gli effetti speciali, infine, sono decisamente insufficienti. Il sonoro vanta delle buone musiche (che si rifanno a quelle del film), effetti nella media e un doppiaggio in Italiano di buona fattura, anche se rimane il solito problema sistematico dell'interpretazione: in una sequenza del gioco, Optimus Prime decide di andare da Megatron perché ha in ostaggio Bumblebee e minaccia di ucciderlo, ma il doppiatore del leader degli Autobot parla con la calma di chi illustra un documentario per bambini...

Conclusioni

Multiplayer.it
6.9
Lettori (38)
7.0
Il tuo voto

Completamente diverso rispetto alle versioni per Xbox 360 e PlayStation 3, Transformers: La Vendetta del Caduto per Wii è il solito tie-in consigliato solo ai fan del film (o, nella fattispecie, agli amanti dei Transformers). Gli sviluppatori hanno cercato in tutti i modi di rendere le situazioni estremamente varie, centrando l'obiettivo e portando a casa in pratica l'unico risultato utile di tutta l'operazione: tra fasi action e sparatutto, alternandosi ai comandi di Autobot e Decepticon, ci si trova effettivamente in tante situazioni diverse e il senso di coinvolgimento è alto. La grafica si muove fra alti e bassi, ma non è certo questo il problema principale del titolo realizzato da Krome Studios. I combattimenti sono infatti molto confusionari, la rilevazione di movimento sembra tutt'altro che puntuale (anche se nella foga non è facile accorgersene) e soprattutto gli scenari risultano mediocri e ripetitivi. Completare il gioco, infine, non porta via più tre o quattro ore. Un prodotto passabile, ma solo se amate i Transformers.

PRO

  • Molto vario nelle situazioni
  • Tecnicamente discreto
  • Piacerà ai fan dei Transformers

CONTRO

  • Dura troppo poco
  • Combattimenti confusionari
  • Scenari ripetitivi