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Piccoli ninja alla riscossa

Associare il concetto di tenerezza e carineria al ninja è difficile, ma evidentemente non per IO Interactive

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   22/09/2009

Versione testata: Xbox 360

Dagli sviluppatori responsabili di Hitman, arriva un action game a base di ninja piccoli e carini. E già qui le cose si fanno bizzarre: passare dall'ambientazione seriosa e dura dell'agente 47 alla carineria dei ninja in miniatura è certamente un cambio di tendenza repentino. Tuttavia, sotto l'aspetto bambinesco di Mini Ninjas si nasconde un gioco alquanto profondo: la scommessa di IO Interactive è stata fondere una struttura da hack and slash classico con elementi più vicini all'avventura, mischiando combattimenti con esplorazione e quest da attivare e portare a termine.

Piccoli ninja alla riscossa

Certo, il risultato finale non risulta un composto perfettamente omogeneo ma se non altro la caratterizzazione particolare contribuisce a donare sostanza a un prodotto indubbiamente dotato di una certa personalità. Un titolo che viene in mente inevitabilmente, quando si tratta di action-adventure e in particolare dotati di una caratterizzazione fiabesca come questo, è Zelda: con il pilastro Nintendo questa produzione IO condivide qualcosa, in particolare con Wind Waker data anche la caratterizzazione grafica. Il mondo da esplorare è alquanto vasto e sufficientemente ricco di segreti, sebbene manchi in gran parte di sostanza: la struttura in fin dei conti è piuttosto lineare, con missioni secondarie relegate per lo più al recupero di oggetti. Dall'altra parte, sul fronte propriamente action, il paragone con gli hack and slash tipici è forse più calzante, sebbene la pur grande varietà di attacchi e possibilità di approccio al nemico non sia supportata da una vera tattica o strategia richiesta al giocatore per poter avanzare tra i livelli. Un tipico caso di mix videoludico, che non si risolve in un'identità specifica e forte, ma che nondimeno offre ore di tranquillo e rilassato divertimento, un prodotto dotato di una delicatezza e di uno spirito ironico che lo rendono piacevole sia per i più piccoli che per i giocatori più esperti.

Una questione di equilibrio

Il taglio con cui viene raccontata la storia è certamente originale: l'aspetto cartoonesco e infantile con cui viene messo in scena il Giappone medievale (in parte mitologico) riesce infatti a preservare il gioco dalle solite derive retoriche e goffamente epiche che spesso imperversano in casi simili. C'è un signore oscuro della guerra che ha intenzione, come al solito, di dominare la Terra e per farlo, ha escogitato in piano ingegnoso e terribile. Sfruttando la magia malvagia, è riuscito a trasformare i mansueti animali della foresta in samurai sanguinari, poco propensi al ragionamento ma assolutamente devoti al loro padrone e capaci unicamente di combattere. Come se non bastasse, la cosa ha anche un altro effetto collaterale: la modifica così drastica della natura e delle sue leggi provoca una crescente desertificazione e una violenta reazione da parte di questa, che si traduce in tempeste e terremoti lungo tutto il Giappone. Per fermare questa follia e cercare di far tornare l'equilibrio sulla Terra, il Maestro Ninja ha deciso di inviare i suoi combattenti migliori a risolvere la situazione e possibilmente porre fine al piano del signore della guerra, ma uno dopo l'altro questi scompaiono senza lasciare traccia. Alla fine, l'ultima risorsa rimane Hiro, il più giovane del villaggio e il protagonista della storia. Quest'ultimo, lungi dall'essere uno sprovveduto, compensa la sua giovane età e la mancanza di esperienza con un talento eccezionale e con una particolarità innata: la capacità di padroneggiare la magia Kuji, un potere speciale che solo pochi ninja possiedono, e che rende dunque Hiro un predestinato all'arduo compito di riportare l'equilibrio sulla Terra.

Piccoli ninja alla riscossa

Tuttavia, il nostro piccolo eroe non sarà solo nella sua missione: ad accompagnarlo ci sono altri combattenti (in tutto 6) del villaggio dei ninja come il grosso Futo, armato di martello, la furtiva Suzume armata di flauto e Shun specialista negli attacchi a distanza con il suo fidato arco, più altri a seguire. E' possibile cambiare in ogni momento il personaggio principale e le diverse abilità di ognuno li rendono ovviamente adatti a scopi diversi, sebbene la necessità di cambiare il personaggio non sia perfettamente implementata e risulti spesso forzata, con la necessità di utilizzare un dato ninja contro uno specifico tipo di nemico o in una particolare situazione. Per la stragrande maggioranza del tempo sarà comunque Hiro il protagonista, essendo peraltro l'unico capace di utilizzare i poteri magici.

La Videorecensione

Azione e avventura

La struttura si può quindi ascrivere a quella del genere action-adventure, di per sé misto e quindi già poco codificabile, in questo caso di ancor più difficile definizione. Di fatto, ci troviamo ad esplorare ampie aree di gioco dovendo portare a termine determinati obiettivi, che si traducono quasi sempre nel classico itinerario dal punto A al punto B, inframmezzato con scontri vari ed eventualmente culminante con un boss di fine livello. Le varianti sono fornite dalle zone segrete da scoprire (che solitamente portano ad altari nascosti da cui è possibile ottenere nuove magie) dagli oggetti nascosti da raccogliere e dalle sotto-quest che ci vengono assegnate dai personaggi che popolano le varie aree (tra i quali in particolare si distinguono i saggi Tengu, corvi antropomorfi mitologici), che quasi sempre si risolvono nel recupero e nella consegna di determinati oggetti. Le possibilità di movimento consentono di camminare, correre, saltare, arrampicarsi, mimetizzarsi con l'ambiente e anche nuotare o navigare a bordo dell'ampio cappello da ninja, utilizzabile come imbarcazione. Occasionalmente, è possibile raccogliere vari oggetti che servono a differenti utilizzi: ci sono oggetti da scoprire e collezionare all'interno di ogni livello, in numero prefissato, fini a a sé stessi.

Piccoli ninja alla riscossa

Altri possono essere utilizzati come armi mentre altri ancora (fiori, funghi e altri elementi naturali) possono essere mischiati insieme per creare pozioni curative o d'attacco, in base alle ricette acquistabili presso i Tengu. Le arti magiche donano un po' di profondità alla struttura di gioco, sebbene siano finalizzate quasi tutte al combattimento: recuperando le varie pergamente, inseriremo nuovi incantesimi nell'inventario, richiamabili da un veloce menù. Gli effetti di questi variano sensibilmente: è possibile lanciare sfere infuocate, scatenari tempeste di vento, attuare una "trasmigrazione" che consente di prendere il controllo dei numerosi animali presenti negli scenari (il cui utilizzo appare però piuttosto limitato, essendo circoscritto alla possibilità di passare inosservati o colpire i nemici nel caso delle belve più pesanti) o ricevere aiuti per scoprire eventuali altari nascosti nei dintorni. L'esplorazione è comunque poco più che un contorno per le sezioni di combattimento, che sono la vera spina dorsale del gioco che, come detto in precedenza, purtroppo non si distinguono per un grande spessore. La pur vasta quantità di combo, magie e soluzioni di attacco non viene integrata da una reale necessità di tecnica e strategia durante i combattimenti, mentre le tipologie di nemici sono scarse, e in generale ridotte alla classica dicotomia attacco ravvicinato/a distanza a cui si ovvia solitamente con le solite due o tre mosse e magie, o alternando il protagonista Hiro con l'arciere Shun, ad esempio. Occasionalmente, la comparsa di alcuni specifici nemici costringe ad utilizzare un ninja particolare, cosa che a lungo andare diventa più un impiccio che una valida idea per variare l'azione. Da segnalare la presenza degli ormai obbligatori quick time event sporadici.

Obiettivi Xbox 360

Non sono moltissimi gli obiettivi presenti nel gioco: 35 per un ammontare totale di 1000 punti in palio. Ai classici riconoscimenti che si ottengono semplicemente avanzando per i livelli e raggiungiendo determinate tappe obbligatorie si affiancano gli obiettivi che provengono in particolar modo dall'esplorazione degli scenari o eseguendo particolari performance in combattimento. In totale, non è un'impresa troppo ardua la raccolta del bottino completo.

Piccolo grande mondo

Quello che contribuisce in larga parte a identificare in maniera specifica Mini Ninjas è la particolare caratterizzazione scelta da IO per il gioco: associare la grafica da cartoon al mondo dei ninja e del Giappone feudale-mitologico è stata un'ottima idea. Pur non brillando per una realizzazione tecnica estremamente avanzata, i modelli poligonali, le animazioni e gli effetti sonori non possono non strappare dei sorrisi anche al più algido videogiocatore. Si tratta dunque di un prodotto che, anche grazie a questa soluzione stilistica, si presta ad essere fruito sia dai più giovani che da un pubblico maturo, affrontando peraltro tematiche universali, ma con un tocco di ironia delicata e piacevole. Gli scenari e i personaggi risultano in questo modo ovviamente stilizzati, ma in maniera coerente con l'idea alla base del gioco. Certo, il tasso tecnico non è dei più elevati, con strutture poligonali elementari e, soprattutto, texture decisamente semplici: sebbene il tutto risulti ben amalgamato, viene comunque da pensare che qualche sforzo in più si sarebbe potuto fare nel comparto grafico. La relativa semplicità dell'impianto grafico, tuttavia, va tutta a favore della fluidità dell'azione, che beneficia in questo caso di un framerate costante a 60 fps, cosa sicuramente apprezzabile, e che contribuisce ulteriormente al look da cartone animato. Ottimo l'accompagnamento sonoro, che unisce le classiche musiche d'ambiente che ci si aspetta di trovare in un titolo caratterizzato da tale scenario a effetti sonori simpatici e ben selezionati, specialmente per quanto riguarda le affettate espressioni in simil-Giapponese proferite dai protagonisti e dai nemici. Molto buono anche il doppiaggio in Italiano che caratterizza i personaggi comprimari (curiosamente, i piccoli ninja non parlano), che contribuisce a creare una narrazione dallo stile fiabesco e corale.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (50)
8.1
Il tuo voto

Mini Ninjas, pur non approfondendo perfettamente né la sua componente action né quella adventure, resta comunque un gioco ben realizzato e divertente, che si lascia fruire in maniera piacevole soprattutto grazie alla sua caratterizzazione, capace di rilassare e ispirare simpatia, ma che difficilmente rappresenterà una sfida impegnativa o un'esperienza memorabile. Adatto ai più giovani o a chi è in cerca di un titolo non troppo impegnativo, da giocare col sorriso sulle labbra.

PRO

  • Simpatica caratterizzazione
  • Grande varietà di soluzioni in combattimento
  • Immediatamente divertente

CONTRO

  • Poco spessore tattico nei combattimenti
  • Fase esplorativa che poteva essere più approfondita
  • Realizzazione tecnica migliorabile