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Elementare, Watson!

Nella città di Metropolis il crimine dilaga indisturbato, e voi siete l'unico baluardo della giustizia. Voi e il vostro pennino, s'intende!

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   27/10/2009

Non è una novità che gli amanti delle avventure grafiche abbiano trovato su DS una seconda patria: dalle riedizioni (e cloni) dei grandi classici del passato alla new wave di avventure giapponesi tra l'investigativo e il soprannaturale, capeggiata da Phoenix Wright, la piattaforma portatile dotata di pennino e touch screen non ha rivali, tra le console, in questo glorioso genere. Ci prova anche Ubisoft, che sforna un titolo investigativo molto "europeo" e sorprendentemente fresco e intrigante.

Era una notte buia e tempestosa

Le premesse, di nuovo non hanno praticamente nulla.

Elementare, Watson!

Metropolis è il nome della città dove vivrete i vostri casi, ma più che l'omonima città di Superman, solare e iperattiva, questa sembra una versione ancora più noir e decadente della Gotham City di Batman: il crimine dilaga in ogni dove senza essere minimamente impensierito da una polizia corrotta e incapace, le strade sono buie, sporche e pericolose, covo di ladri, assassini e di ogni sorta di malfattori, gli edifici fatiscenti e pericolanti... Un bel casino quindi, dove non ci si aspetterebbe di trovare uno come Red Johnson, un giovane investigatore privato molto abile e veloce sia coi ragionamenti sia con la pistola. Come se non bastasse, Johnson è un idealista e un duro, uno insomma che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, il vero difensore dei cittadini dalle ingiustizie, il... Insomma, avete capito il personaggio! E tutti i cliché del genere noir non vengono certo lesinati durante i quattro casi che affrontate nei panni di Johnson, quattro casi di efferati omicidi pieni di belle donne fatali, affari illeciti, agenti incapaci e presuntuosi, informatori, testimoni pavidi e doppiogiochisti, escursioni nel soprannaturale, inseguimenti sui tetti, duelli con la pistola, cabine del telefono e soprattutto pioggia, tanta, tantissima pioggia...

Fiuto da segugio!

Non lasciatevi ingannare però da premesse così poco originali: oltre al fatto che l'atmosfera canonica è comunque resa molto bene come vedremo in seguito, il vero succo di Metropolis Crimes, il gameplay, mostra una sorprendente carica di originalità perlomeno nell'ambito dei detective game.

Elementare, Watson!

A differenza di esponenti illustri del genere quali il già citato Phoenix Wright infatti, qua la risoluzione dei vari casi è molto meno guidata e a senso unico: potrete infatti andare avanti anche lasciandovi sfuggire qualche indizio e qualche informazione, l'importante è che alla fine sappiate indicare al gioco le informazioni fondamentali e soprattutto il nome del colpevole. Il tutto è possibile grazie ad un sistema di punteggi che penalizza la vostra classifica nel caso di errori e tentativi ripetuti, ma che non vi impedirà mai di fare tutti i vostri bei ragionamenti logici e di arrivare a scoprire il colpevole senza che la trama del gioco, dipanandosi, lo scopra per voi. Nella pratica, l'avventura si svolge muovendosi attraverso i classici fondali statici di ogni avventura investigativa che si rispetti: non appena la vostra lente d'ingrandimento (che parte tracciando un cerchio sul touch screen) incontra una zona meritevole di maggiore attenzione, parte l'enigma/minigioco, che si svolge tramite il pennino e la cui tipologia può variare dagli enigmi logici tipici di tante avventure classiche fino ai minigiochi frenetici tipici di molti giochi DS, mettendo così alla prova sia la vostra materia grigia che i riflessi e la coordinazione occhio-mano. Anche gli interrogatori non perdono mai di vista l'obiettivo ludico del gioco, trattandosi di una vera e propria sfida d'intelligenza con l'interrogato al meglio dei tre o quattro round! Da citare la presenza di un informatore che potete chiamare in caso di bisogno e che vi darà un indizio per superare l'intoppo, nonché la pratica presenza di un taccuino dove vengono segnate le informazioni fondamentali. Ogni caso si conclude nello studio, dove dovete, grazie anche all'aiuto di un computer, analizzare le prove, stabilire le dovute connessioni e alla fine stilare un rapporto che consiste di varie domande sul caso in questione, ultima e più importante quella sul colpevole. Un concept insomma abbastanza profondo, a volte anche un po' troppo farraginoso e che si perde talvolta nella realizzazione pratica del determinato minigioco, ma che riesce, in scioltezza, nel tentativo di tenere sempre alti lungo tutto il corso del caso sia il divertimento che l'attenzione del giocatore.

Povero maggiordomo!

Un difetto che si può ascrivere a Metropolis Crimes è la non eccessiva durata del gioco: quattro vicende ognuna delle quali risolvibile abbastanza comodamente in un'unica

Elementare, Watson!

sessione non assommano a tante ore di gioco, eppure, caso più unico che raro, il peculiare sistema di punteggi potrebbe dare a qualcuno una piccola spinta a rigiocare, niente di eccezionale ma comunque rimarchevole visto il genere di cui stiamo parlando. Dal punto di vista grafico siamo di fronte per il 95% del gioco alle classiche schermate statiche tipiche di tante avventure, disegnate in uno stile che ricorda le vecchie avventure di una volta e che quindi regalerà piacevoli sensazioni agli amanti del genere: più interessante il discorso sui personaggi, che ci vengono presentati in uno stile a metà tra la bande dessinée franco-belga e il manga giapponese, per un risultato discreto che però sembra un po' fuori contesto rispetto al resto della grafica. Presenti anche sezioni 3D nel contesto di alcuni minigiochi, sulle quali comunque non c'è molto da dire oltre un laconico "senza infamia e senza lode" vista la scarsità del tempo in cui ci troviamo in queste sezioni e la loro interattività molto scarsa. L'introduzione animata poi, anch'essa fatta di schermate più o meno statiche, ci permette di cominciare ad apprezzare anche l'aspetto sonoro, e in special modo le musiche che si muovono, volendo porre un punto di riferimento cinematografico, tra il noir degli anni '40 e il poliziesco d'azione dei '70. Niente di originale, ma tutto comunque ben fatto.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (4)
9.1
Il tuo voto

Fresco, sorprendente, intrigante... Metropolis Crimes rappresenta veramente una bella sorpresa nell'ambito delle avventure investigative, cercando di differenziarsi da Phoenix Wright e compagnia grazie ad un sistema di gioco molto più "ludico" e che rinuncia a guidare il giocatore in tutto e per tutto spingendolo in certi casi a pensare come un vero e proprio detective. I difetti che si possono notare, quali una certa mancanza d'originalità nella trama e nelle caratterizzazioni, alcuni minigiochi meno riusciti di altri e la longevità limitata, non sono scuse sufficienti per gli amanti del genere per evitare, quantomeno, di provarlo.

PRO

  • Una novità nell'ambito degli investigativi
  • E' veramente richiesta materia grigia
  • Atmosfera intrigante

CONTRO

  • Alcuni minigames potevano riuscire meglio
  • Non longevissimo