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A spasso per il mondo con lo snowboard

Shaun White torna in esclusiva per Wii e la sua Balance Board. Cosa c'è di nuovo?

RECENSIONE di Alessandro Pomili   —   17/11/2009

Dopo un primo episodio multipiattaforma Shaun White torna esclusivamente su Wii, probabilmente grazie al buon riscontro di pubblico che aveva preferito la versione per la console Nintendo, la quale era fondamentalmente differente e supportava il controllo tramite Balance Board. In questo nuovo episodio non sono molte le novità: la struttura è praticamente la stessa e il team si è preoccupato per lo più di migliorare gli aspetti tecnici e i dettagli meno riusciti nella prima uscita. Come il precedente capitolo World Trip può essere giocato con Balance Board e con il Wiimote (supportato anche il MotionPlus) e le due esperienze sono molto differenti.

Con i piedi

L'aspetto di gioco più invitante è senza dubbio il controllo tramite Balance Board. Si fa tutto con il nostro peso, il telecomando che stringiamo tra le mani serve solo per i pulsanti A e B, che consento di effettuare grab e ulteriori evoluzioni durante i salti. Come per il primo capitolo, le opzioni permettono sia di calibrare la periferica in base al nostro baricentro, sia di scegliere tra tre livelli di sensibilità. Il più basso richiede spostamenti più decisi (e più faticosi), il più alto al contrario rileva ogni più piccola variazione.

A spasso per il mondo con lo snowboard

Giocato con la Balance Board quindi, Shaun White è praticamente un altro gioco, nonché un'esperienza molto coinvolgente. Per contro le cose non vanno sempre per il verso giusto, e questo non perché la periferica Nintendo non sia abbastanza precisa; i problemi nascono in realtà dalla distribuzione del peso. Una volta appoggiati i piedi sulla pedana noterete che il vostro baricentro è spostato, e nonostante il software si regoli su questo dato l'impressione che qualcosa non vada, e che girare da una parte sia più facile che girare dall'altra, perdurerà per buona parte della partita lasciandoci nel dubbio che forse stiamo sbagliando qualcosa. Senza tenere conto del fatto che coordinarsi sulla Balance è molto più gratificante ma anche difficile che farlo con il pad in mano, e che ogni personaggio ha caratteristiche di velocità e di carving diverse.

Con le mani

Con il Wiimote Shaun White si presenta in modo molto più classico, si perde la parte di "magia" e la voglia di sperimentare che il gioco ci riserva con la Balance, e tutto ci sembrerà più familiare e acquisito. Si inclina il telecomando per curvare, si da un colpetto in alto per saltare. Allo stesso modo i trick si effettuano inclinando il telecomando e premendo i bottoni A e B. Da notare che se il sistema di controllo è diverso, rimane invece identica la struttura dei trick.

A spasso per il mondo con lo snowboard

Tutto quello che si può fare con il telecomando mediante inclinazione, si può fare con la Balance Board spostando il peso sui quattro settori della periferica. La differenza nel sistema di controllo si riflette anche sul gioco; alcune prove che sembrano al limite del possibile con i piedi sopra la pedana, diventano invece più praticabili con il Wiimote in mano. Andando avanti con la carriera e più il gioco si farà duro, più sarà forte la tentazione di passare da un sistema all'altro, e usare il telecomando diverrà l'unica scelta quando si vorrà portare a termine tutte le sfide aggiuntive che ci riserva ogni tracciato. Insomma, la Balance Board per provare l'ebbrezza di una discesa con lo snowboard, e il Wiimote per quando la faccenda si fa più seria. Meno serio anche se simpatico invece è lo stile grafico adottato, studiato indubbiamente per un target giovanile, sia per design che per le scenette ed il linguaggio usato. Durante il gioco invece il motore grafico fa quello che deve e non si notano importanti miglioramenti rispetto al capitolo precedente.

Numero uno, ma senza fatica

Come abbiamo anticipato la struttura di gioco è rimasta molto simile. Si tratta di una serie di eventi distribuiti in piste sparse per il mondo e che si fanno via via più impegnativi. Rispetto al precedente capitolo basato principalmente sulle acrobazie, qua si è optato per un mix tra velocità, trick e pipe. Ci sono alcune gare dove bisognerà effettuare più punti possibile grazie ai trick e al loro moltiplicatore, ci sono quelle in cui bisognerà arrivare primi passando ogni checkpoint entro la posizione richiesta, e quelli in cui bisognerà effettuare tanti punti arrivando a fine discesa nel tempo limite. La carriera è divisa in livelli, lo scopo è quello di accedere al livello professionistico e di diventare il numero uno. Se si supera il limite di eventi consentiti per accedere ad una categoria, ne saranno assegnati altri senza ulteriori penalità. Nonostante la modalità carriera però, ogni discesa sembra una cosa a sé. Fallire una prova significa solo ripeterla, cosa che talvolta può fare pure piacere.

A spasso per il mondo con lo snowboard

Dei campionati circoscritti composti da tre o cinque discese, avrebbe permesso di aggiungere un po' di tensione ad un gioco che in questo modo dà l'impressione di essere costantemente in modalità "Free Run", anche se avanzando si sbloccano personaggi e piste. La carriera (come il versus) si può affrontare anche in multiplayer, fino a 4 giocatori (ma solo uno può usare la Balance Board per limiti tecnici indipendenti dal gioco), mentre il supporto del WiiMotion Plus è praticamente accessorio visto che serve solamente per rimpiazzare i trick predefiniti con altri creati muovendo il telecomando a piacere, cosa che suscita più curiosità che reale impatto sul gameplay. Chiudiamo segnalando che la colonna sonora su licenza vanta pezzi quali "I was made for loving you" e "Call me" di Blondie, insieme ad un'altra manciata. Apprezzabili le scelte, ma i brani inseriti sono troppo pochi e si ripetono quasi subito. Supportata infine la Wi-Fi Connection solo per inviare i propri record.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (6)
7.3
Il tuo voto

Sostanzialmente Shaun White Snowboarding: World Stage si presenta troppo simile al predecessore. Da un lato è una garanzia per chi non ha avuto ancora modo di giocarci, dall'altro è troppo poco per chi ha comprato il capitolo originale. Le difficoltà dovute al controllo tramite Balance Board non sono state risolte del tutto, e sebbene il coinvolgimento sia assicurato, per le prove più faticose si dovrà ricorrere al controllo classico. Anche sul fronte tecnico i miglioramenti sono minimi. Si può arrivare alla fine del gioco in 4-5 ore senza troppi problemi; sbloccare tutti i bonus e gli obiettivi secondari invece, richiede altro tipo di impegno. Chi cerca un gioco di snowboard di stampo arcade troverà quindi in Shaun White Snowboarding: World Stage un valido candidato, incapace però di far fare alla serie il salto di qualità auspicato.

PRO

  • Molto coinvolgente con la Balance Board
  • Realizzazione tecnica convincente
  • Buon numero di tracciati e personaggi

CONTRO

  • Troppo simile al primo capitolo
  • Modalità carriera esigua
  • Niente gioco online