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Nel Paese delle Creature Selvagge, recensione

Appena uscito nei cinema italiani, Nel Paese delle Creature Selvagge diventa anche un affascinante videogame per console e PC.

RECENSIONE di La Redazione   —   23/11/2009

Versione testata: Xbox 360

Max è un ragazzino introverso ma dotato di una grande immaginazione, che vive in bilico tra fantasia e realtà, sognando un luogo fatato in cui potersi stabilire per fuggire da una quotidianità cupa e triste. Dopo aver litigato con sua madre e sua sorella, decide di scappare a bordo di una barca e finisce per raggiungere un'isola misteriosa, abitata da creature fortissime che tuttavia somigliano a dei grossi peluche. Indossando il suo pigiama con le orecchie da gatto, Max finge di essere un potente re e cerca di fare amicizia con questi esseri così particolari, anche se la cosa si rivela tutt'altro che semplice. Trasposizione del film tratto da un libro illustrato di Maurice Sendak, Nel Paese delle Creature Selvagge è un gioco d'azione che si basa su una storia leggermente diversa da quella originale, del tutto priva delle parentesi "reali" che mostrano la vita di Max sulla terraferma e anzi focalizzata sulle avventure che il ragazzino vive una volta giunto sull'isola abitata dalle Creature Selvagge.

La natura selvaggia

Il nostro obiettivo nel gioco è quello di indagare sull'oscura forza che minaccia l'isola, cercando se possibile di eliminarne la fonte. Al comando di Max, armati di uno scettro e di un pizzico di magia, dobbiamo quindi esplorare il territorio in compagnia dei nostri nuovi amici pelosi, combattendo contro enormi insetti di vario tipo e cercando di capire da dove proviene la melma nera che da qualche tempo inquina i fiumi e le montagne. Max può eseguire un gran numero di azioni: saltare, arrampicarsi, mantenersi in equilibrio sulle sporgenze e combattere con lo scettro, utilizzabile anche per parare.

Nel Paese delle Creature Selvagge, recensione

Può caricare un attacco più potente, in grado di scagliare via alcuni nemici, eseguire una combinazione di colpi piuttosto efficace e persino prodursi in un assalto volante. In determinate situazioni, inoltre, può raccogliere oggetti e lanciarli utilizzando la classica interfaccia con mirino, dotarsi di piume che lo rendono in grado di volare per brevi tratti, raccogliere dei grossi fiori che fungono da "paracadute" per le discese da grandi altezze, ecc. A queste azioni se ne accompagnano anche alcune puramente accessorie, come la possibilità di "ruggire" per spaventare i nemici, di ballare o di far ripristinare la propria energia vitale da una delle Creature Selvagge.

L'isola che non c'è

Sono una decina gli stage che compongono il gioco, e propongono anche delle varianti all'azione standard costituita da fasi di esplorazione e combattimento. In alcuni casi, infatti, dobbiamo cavalcare Carol (una delle Creature, la prima che prende Max in simpatia) in corse frenetiche all'interno della foresta, saltando gli ostacoli o passandoci sotto per evitare di fermarci. Allo stesso modo, nella seconda metà della storia ci troviamo a comandare una barca con l'obiettivo di raggiungere il mare prima che le correnti ci mandino contro le rocce.

Nel Paese delle Creature Selvagge, recensione

Tra un livello e l'altro possiamo prenderci cura del villaggio delle Creature Selvagge, raccogliendo un certo numero di oggetti o contribuendo alla creazione di orti, allevamenti, ecc. Durante le fasi di esplorazione accade spesso di dover risolvere degli enigmi che coinvolgono alcune piante, ad esempio ce n'è una i cui frutti contengono tanta acqua e possono essere usati per far crescere all'istante delle radici su cui potremo poi arrampicarci per raggiungere una zona altrimenti inaccessibile. Questo tipo di situazioni sono numerose e sempre di buona fattura, indice del fatto che Nel Paese delle Creature Selvagge è sì un prodotto pensato per i giocatori più giovani, ma strizza l'occhio anche a un'utenza "casual" più attempata. Le fasi di combattimento, in particolare, si rivelano abbastanza impegnative e frenetiche, con un buon numero di avversari differenti.

Nel Paese delle Creature Selvagge, recensione

Bellissimi mostri

Tanto dal punto di vista della grafica, quanto dal punto di vista del sonoro, gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro. Le Creature hanno un aspetto strambo e buffo, molto fedele a quello del film, e godono di animazioni di ottima qualità. Il personaggio che controlliamo, Max, è anch'esso ben disegnato e può eseguire davvero un gran numero di azioni diverse. Non è possibile ruotare la visuale durante il gioco, ma solo spostarla lateralmente, tuttavia si riesce a giocare senza problemi e lo scenario si rivela ricco di elementi interagibili e di oggetti da raccogliere per completare i vari obiettivi secondari. Le sequenze veloci, ad esempio quelle in cui cavalchiamo Carol, sono davvero spettacolari e ci mostrano una vegetazione foltissima e ben rappresentata. A parte una generale mancanza di fluidità, insomma, c'è di che essere soddisfatti. Anche per quanto concerne il sonoro: all'ottimo doppiaggio in Italiano si accompagnano buoni effetti e musiche di grandissima atmosfera.

Commento

Grande atmosfera Vario e appassionante Grafica e sonoro ottimi Qualche scatto di troppo Non molto lungo