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Nativi pandoriani pelleblù

L'ambizioso progetto di James Cameron si concretizza nella sua forma videoludica prima ancora che in quella cinematografica... e delude.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   07/12/2009

Versione testata: Nintendo Wii

Per via della sua natura ibrida e controversa, "James Cameron's Avatar" ha finora creato da una parte enormi aspettative, dall'altra la più totale indifferenza. L'uscita del videogame multipiattaforma che si pone come "spin-off" del film, piuttosto che come vera e propria trasposizione (per la necessità di non svelarne ancora la trama), costituisce in questo quadro un chiaro punto di svolta. Purtroppo, però, le cose non sono andate come ci si aspettava e il lavoro svolto da Ubisoft si è rivelato molto meno brillante del solito. Su Xbox 360 e PlayStation 3 il gioco è caratterizzato dall'uso di tecniche 3D inedite, pur riservate alla ristretta cerchia di persone che possiedono un determinato tipo di televisore. E su Wii? Non potendo implementare la medesima tecnologia, il team assegnato allo sviluppo del titolo per la console Nintendo ha pensato bene di introdurre il supporto opzionale tanto per il Motion Plus quanto per la Balance Board. Si tratta, a conti fatti, di una feature che aggiunge molto poco all'esperienza: il Motion Plus non migliora in alcun modo la rilevazione dei movimenti durante l'azione di gioco standard, ma ci permette di controllare in modo diretto un'arma extra (nella fattispecie una "vespa" pandoriana) in grado di stordire i nemici. Ancora meno utile la Balance Board, la cui pressione dovrebbe in teoria rendere l'uso del Banshee (una creatura volante) più intuitivo, ma che in realtà rende solo più complicato il controllo durante le fasi aeree.

Nasconditi e attacca

Il protagonista di James Cameron's Avatar: Il Gioco è un guerriero Na'vi che vuole impedire agli invasori umani di impossessarsi delle armi pandoriane. Alto tre metri e dalla pelle blu, è chiaro che un personaggio del genere non poteva trovare approccio migliore dello stealth per eliminare i propri avversari. Giusto? Orbene, lo scenario è ricco di zone da scalare e di distese d'erba alta che possono aiutarci nell'ardua impresa di nasconderci allo sguardo del nemico, almeno finché non è abbastanza vicino da poterlo attaccare.

Nativi pandoriani pelleblù

A quel punto basta premere il grilletto B sul Wii-mote ed eseguire il movimento mostrato sullo schermo (generalmente un fendente verso il basso) per mettere fuori combattimento la guardia e passare ai suoi compagni. Le routine comportamentali dei nostri avversari sono discrete e plausibili: non si accorgono della nostra presenza se siamo nascosti anche a pochi metri di distanza, ma una volta che ci hanno individuato non mollano la presa né si dimenticano di noi finché lo scontro non si risolve con la nostra o con la loro vittoria. Combattere a viso aperto non è semplice, specie quando i nemici sono tanti e ben armati, ma il sistema che regola gli attacchi si rivela abbastanza preciso e divertente: agitare il Wii-mote in orizzontale o in verticale si traduce in un corrispettivo attacco utilizzando il bastone d'ordinanza Na'vi. Esiste un sistema di combo che ci permette di legare insieme diversi colpi, ma si basa sul timing più che sui movimenti e dunque risulta spesso difficile da utilizzare. Vista la frenesia degli scontri, in genere si finisce per agitare il controller alla rinfusa, ottenendo comunque il risultato desiderato.

Nel blu dipinto di blu

Il bastone non è l'unica arma a nostra disposizione, comunque: possiamo utilizzare anche un arco le cui frecce vanno a nozze con i classici "barili esplosivi", sbaragliando in un attimo squadre anche numerose di umani. Per usare l'arco bisogna tenere premuto il grilletto B e spostare il mirino sullo schermo finché non diventa rosso, quindi premere il pulsante A per scoccare la freccia. Il gameplay si divide dunque tra fasi stealth, combattimenti a viso aperto, sessioni di tiro con l'arco e stage in cui si vola a cavallo di un Banshee.

Nativi pandoriani pelleblù

L'esplorazione dello scenario, purtroppo, è ridotta ai minimi termini: il gioco ci dice quando saltare e quando arrampicarci, lasciandoci ben poca libertà di scelta. Le zone interagibili, peraltro, sono davvero poche e rendono il nostro percorso praticamente predeterminato. Il limitato controllo della visuale chiude il cerchio di una libertà di movimento davvero limitata: le nostre azioni si piegano alle esigenze della "trama" benché quest'ultima sia di fatto inconsistente. La possibilità di giocare in due in una modalità cooperativa (con il secondo giocatore che può unirsi alla partita in qualsiasi momento) finisce solo per accentuare i limiti del prodotto Ubisoft, il cui gameplay risulta "stretto" già per una sola persona. E la realizzazione tecnica non è d'aiuto: la grafica appare abbastanza definita, con scenari ricchi di particolari che però ci mettono poco a diventare ripetitivi e la cui interattività lascia molto a desiderare. Nonostante la gestione limitata della visuale, inoltre, il motore non riesce a stare dietro ai movimenti del personaggio e si produce in frequenti cali nel frame rate. Il sonoro è essenziale, con musiche ed effetti di scarso impatto a cui si aggiunge un doppiaggio in Italiano molto poco "convinto".

Conclusioni

Multiplayer.it
5.0
Lettori (28)
6.1
Il tuo voto

James Cameron's Avatar: Il Gioco delude su tutta la linea, presentandosi come una trasposizione mediocre e frettolosa. Il gameplay, basato quasi del tutto sull'azione stealth, appare fin da subito troppo vincolato a binari precisi, con l'esplorazione dello scenario ridotta ai minimi termini. Il sistema di combattimento ha un suo perché e la rilevazione di movimento del Wii-mote sembra funzionare bene, ma di fatto rende possibile eliminare i nemici anche agitando il controller a casaccio. In quest'ottica, la possibilità di utilizzare il Motion Plus o la Balance Board si rivela un mero specchietto per le allodole e non aggiunge nulla di sostanziale all'esperienza. Tali mancanze che non vengono in alcun modo alleviate dalla realizzazione tecnica, appena discreta e viziata da numerosi vincoli e incertezze. Un'occasione sprecata, in conclusione: speriamo solo che il film non sia fatto della stessa pasta.

PRO

  • Sistema di combattimento discreto
  • Sezioni stealth passabili

CONTRO

  • Esplorazione quasi inesistente
  • Azione ripetitiva
  • Numerosi cali nel frame rate