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Grosso guaio a Endoria

Torna King's Bounty con il solito carico d'azione strategica, mostri, tanta sostanza e un gameplay ancora più rifinito.

RECENSIONE di Umberto Moioli   —   12/01/2010

Appassionati di gioco di ruolo strategici e non potete fare a meno di giocarne una decina ogni anno?

Grosso guaio a Endoria

Prendete la residenza nell'Est Europa e dintorni dove il genere è ancora floridissimo e gli emuli di Heroes of Might and Magic fioccano come neve. Se invece vi accontentate di una puntatina ogni tanto, è arrivato il momento che prendiate confidenza con la serie King's Bounty, ripresa in mano dalla russa Katauri Interactive che con The Legend ha riportato in auge nel 2008 un marchio dei primi anni '90, replicando l'anno dopo con questo Armored Princess che recensiamo con un po' di ritardo in questa prima parte di gennaio avara di grandi nomi. Quella che inizialmente era stata annunciata come una semplice espansione si è trasformata nel corso dello sviluppo in un prodotto non originale ma giocabile senza il predecessore, in grado di perfezionarlo e in ultima analisi dotato di uno dei gameplay più profondi attualmente in circolazione.

Ritorno a Endoria

La trama riporta l'utente nel mondo fantasy di Endoria, per poi trascinalo immediatamente a Teana, una realtà parallela dove l'alter ego del giocatore, la principessa Amelie, dovrà trovare il cavaliere Bill Gilbert, unico in grado di salvare la terra natale della bella coronata, attualmente assediata da una quantità di demoni assortiti. Insomma la classica corsa contro il tempo ma in salsa rosa, uno spunto più che altro per poi accompagnare l'utente lungo le isole che compongono l'acipelago di Teana, una serie di ambientazioni tematicamente diverse ma riempite dalla stessa alternanza di ambienti da esplorare - raccogliendo gli oggetti, interagendo con i personaggi non giocanti e ingaggiando le missioni - e battaglie da portare a termine. Come prevedibile sono gli scontri stessi la forza di King's Bounty: Armored Princess: i campi di battaglia richiamati di volta in volta prevedono la disposizione strategica delle forze a disposizione, ciascuna dotata di un certa quantità di possibili movimenti effettuabili sulla scacchiera a caselle esagonali e quindi dotati di specifiche statische e abilità, tante da permettere migliaia di possibili combinazioni oltre che un livello d'approfondimento impressionante. Dopo le prime ore di gioco, impegnative ma superabili senza troppe incertezze, il tasso di sfida cresce esponenzialmente e con esso la necessità di scegliere con cura ogni unità, oggetto o magia, un processo fortunatamente sorretto dall'enorme lavoro di bilanciamento fatto, tale da rendere ogni scontro una stimolante rincorsa alla mossa giusta.

Grosso guaio a Endoria

Se le battaglie la fanno da padrone, particolarmente riuscita è anche la parte più strettamente ruolistica che, qualsiasi sia la scelta iniziale tra mago, guerriero o paladino, mette a disposizione un triplice albero delle abilità con altrettanti tipi di risorse per accedere alle singole magie o agli upgrade per le stesse. Uno schema piuttosto classico che però, in combinazione con i moltissimi oggetti da raccogliere come loot o acquistabili tramiti gli appositi venditori, offre una più che discreta personalizzazione di Amelie.

Grosso guaio a Endoria

Un gioco di sostanza, insomma, capace di intrattenere per quasi trenta ore e sopperire all'azione poco ritmata tipica del genere con una generosa quantità di nuove nozioni e possibilità via via introdotte. Certo, le novità strutturali rispetto a The Legend non sono moltissime, coinvolgendo più che altro l'introduzione, poco ficcante a dire il vero, di un draghetto come pet dotato di abilità passive e attive, a seconda della scelta fatta al momento della sua adozione, e una miglior gestione dell'economia interna al mondo di Teana. Difetti enormi non se ne possono riscontrare e, oltre all'estrema settorialità, a tenere lontano un voto più elevato sono state esclusivamente la troppa rapidità con cui si viene inseriti nel vivo dell'azione - il breve tutorial non è un granché e, in soldoni, si da quasi per scontato che si abbia una certa esperienza - oltre all'assenza di qualsivoglia multiplayer, presente solo nella forma delle classifiche online dedicate al punteggio ottenuto durante la campagna.

Armored Princess non è stato distribuito nei negozi in Italia ma è disponibile al download tramite Steam e GamerGate a un prezzo di poco inferiore ai quaranta euro.

Non bello ma affascinante?

Se le meccaniche funzionano grazie alle spalle larghe di cui è dotato un genere che procede a piccolissimi ma efficaci passi, tutta la struttura di supporto al gameplay è similmente pensata per essere funzionale. L'interfaccia è tutto sommato buona nonostante gli eccessivi orpelli e qualche scelta originale - il tasto per la chiusura delle finestre in basso a destra è poco ortodosso - mentre i comandi si fanno apprezzare per la capacità di non complicarsi per le molte possibilità, rendendosi disponibili anche esclusivamente tramite mouse. Graficamente lo stile è cartoonesco e spesso non cela la voglia di fare il verso a World of Warcraft, compensando la poca originalità con una buona resa a disposizione anche delle configurazioni più modeste;

Grosso guaio a Endoria

da segnalare la presenza di un'opzione per visualizzare King's Bounty: Armored Princess in 3D anaglifo - con gli occhiali a lenti blu e rosse - una simpatica aggiunta più che una reale possibilità visto il fastidio della visualizzazione con i colori alterati. Molto bene l'intelligenza artificiale, capace di dominare il terreno di gioco mettendo in difficoltà quel tanto che basta da stimolare il continuo uso della materia grigia, senza per questo dare l'impressione di barare. Il sonoro, infine, si avvale di una gradevole colonna sonora composta da motivetti orecchiabili mentre lascia meno soddisfatti il set di suoni che accompagnano battaglie ed esplorazione, piuttosto poveri.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.2
Lettori (33)
8.5
Il tuo voto

King's Bounty: Armored Princess è uno dei migliori giochi di ruolo strategici da parecchio tempo a questa parte e per gli appassionati questo dovrebbe bastare. Entrando nel merito, gli sviluppatori non hanno cambiato quasi nulla rispetto a The Legend, limitandosi a inserire nuovi contenuti e limare i difetti, lasciando solo in sospeso i giocatori esordienti che dovranno fare qualche tentativo in più prima di padroneggiare al meglio tutte le dinamiche offerte. La longevità è notevole, abbastanza da compensare in parte l'assenza del multiplayer, mentre la realizzazione tecnica è di seconda fascia anche se lontana dall'infastidire. Consigliato senza riserva agli appassionati, da provare almeno una volta per tutti gli altri.

PRO

  • Gameplay complesso e profondo
  • Elevato tasso di sfida sorretto da un ottimo bilanciamento e continue nuove dinamiche da padroneggiare
  • Eccellente longevità
  • Tecnicamente non esaltante ma funzionale

CONTRO

  • I nuovi giocatori faranno fatica a portarlo a termine
  • Un qualche supporto multiplayern non avrebbe guastato

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Phenom II X3 720@3.5GHz
  • 4 GB di Ram
  • Scheda video Radeon HD 4890

Requisiti minimi

  • Processore da 2.6GHz
  • 1GB di Ram
  • Scheda video nVidia GeForce 6600 con 128 MB di memoria o equivalente di Ati
  • 5.5 GB di spazio sul disco fisso

Requisiti consigliati

  • Processore da 3 GHz
  • 2 GB di Ram
  • Scheda video nVidia GeForce 7950GT con 512 MB di memoria o equivalente di Ati