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iPhone sul piede di guerra

Gameloft torna sul mercato con un nuovo sparatutto in soggettiva dalle grandi potenzialità ambientato nella seconda Guerra Mondiale.

RECENSIONE di Jacopo Mungai   —   01/03/2010
iPhone sul piede di guerra

Per gli antichi greci, il termine acedia indicava una particolare manifestazione di indifferenza strettamente motivata nei confronti di qualcosa o verso qualcuno. La tematica della seconda Guerra Mondiale, tanto inflazionata in ambito videoludico, è ormai spesso causa di questo stucchevole sentimento, appunto per le troppe riproposizioni per lo più caratterizzate da una visuale in soggettiva, come accade per molti degli sparatutto odierni presenti sul mercato dell'intrattenimento ludico. Eppure, dal punto di vista remunerativo, per chi queste tipologie di gioco le sviluppa le cose nonostante tutto non paiono essere mutate, anche in un genere tanto abusato ma quanto alla fine di successo. Gameloft, probabilmente la software house più impegnata sul fronte iPhone/iPod Touch sia dal punto di vista della quantità ma soprattutto da quello della qualità delle proprie produzioni, è lieta di presentare la sua ultima fatica indirizzata ai dispositivi portatili di Apple, Brothers in Arms 2: Global Front. Un altro brand di successo che approda alla corte di Steve Jobs.

E guerra sia

Seguito del primo episodio esordito verso la fine del 20008 - uno dei primi titoli "seri" della collana - per le medesime piattaforme, questa produzione Gameloft ispirata al secondo conflitto internazionale cambia nell'impostazione di base le proprie caratteristiche, passando da una visuale in terza persona, come accadeva nell'originale, a una più adeguata soggettiva allineandosi, a tutti gli effetti, alle caratteristiche di un classico fps. Alla base di Brothers in Arms 2: Global Front c'è il motore grafico di N.O.V.A, che con ogni probabilità è stato quello in grado di dimostrare con maggiore convinzione, dal momento del suo sbarco, le potenzialità e la forte personalità di questi apparecchi, in realtà per certi versi ancora sottovalutati da alcuni videogiocatori. Con questa evoluzione diretta del comparto estetico precedentemente realizzato dagli sviluppatori, il risultato attuale pare in alcuni frangenti ancor più impressionante, sebbene le ambientazioni futuristiche del "simil Halo" di Gameloft fossero relativamente più facili da dipingere e in grado di mostrare un level design più convincente rispetto a questo Brothers in Arms 2: Global Front. Sono quindi stati migliorati numerosi aspetti come il numero dei personaggi su schermo, davvero tanti, le esplosioni, l'interazione con l'ambiente di gioco, pur in ogni caso mantenendo la perfetta fluidità che aveva caratterizzato lo sparatutto futuristico. Un altro punto a favore del bellicoso sparatutto riguarda il capitolo intelligenza artificiale, convincente soprattutto al massimo livello di difficoltà. Grazie alla connotazione bellica introdotta, il parco armi a disposizione restringe l'arsenale al riferimento storico in cui si trova. Dimenticatevi, quindi, la potenza dei "bolidi" di N.O.V.A., ma abituatevi a semplici fucili, mitragliette e pistole più adatte all'atmosfera ma soprattutto all'epoca, anche se a queste è possibile aggiungere diversi veicoli di varia natura, compreso uno spettacolare aliante. Le modalità tra cui scegliere prevedono la campagna in singolo, con cui affrontare le vicende attraverso i vari punti di vista proposti e per le cinque locazioni (Prologo, Africa, Sicilia, Europa e Pacifico), e quella multigiocatore, la quale grazie al supporto Wi-Fi e Bluetooth consente di giocare con amici in locale e con tutti gli altri online. Purtroppo, manca una qual si voglia espressione di gioco in cooperativa, che davvero si sarebbe ben incastrata all'interno del pacchetto proposto. Con la visuale di gioco è cambiata inoltre anche l'impostazione dei comandi: con la levetta sinistra - virtuale e touch, s'intende - si controlla il movimento principale del personaggio, mentre appoggiando il dito sul resto dello schermo si incide sulla panoramica in soggettiva. C'è il tasto con cui fare fuoco e gli abbinamenti che permettono di accovacciarsi a mezz'altezza o sdraiarsi del tutto; bella l'idea del sistema di copertura, abbastanza simile con le dovute proporzioni a quella vista in Killzone 2, dove attraverso la pressione del tastino azione nelle vicinanze di ostacoli o veri e propri muretti è possibile ripararsi per ricaricare l'arma, per poi sporgersi con tempismo e colpire il nemico avanzante. Brothers in Arms 2: Global Front è disponibile su App Store al prezzo di 5,99 euro.

La versione testata è la 1.0.9
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.4
Lettori (12)
7.0
Il tuo voto

Brothers in Arms 2: Global Front, sebbene sia nato da una Gameloft più esperta rispetto a quella dalla quale nacque N.O.V.A. - anche in termini di prestazioni grafiche grazie al potenziamento della struttura portante - si deve accontentare però della piazza d'onore rispetto al collega. In primis per una certa mancanza d'originalità e un poco gradevole continuo senso di dejà vu scaturito dalle ambientazioni, e in secondo luogo per un gameplay alla lunga meno vario rispetto al precedente shooter futuristico sempre di mano della stessa software house, il quale rimane in definitiva il punto di riferimento del genere su iPhone/iPod Touch. Altresì, il titolo rimane comunque godibile, dotato di molte interessanti possibilità - soprattutto per il multigiocatore online e in locale - e in definitiva migliorato, in tutto e per tutto, se messo a confronto del non troppo riuscito predecessore.

PRO

  • Graficamente valido
  • Multiplayer
  • Sistema di copertura
  • Intelligenza artificiale

CONTRO

  • Ambientazione banale
  • Un po' ripetitivo