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Che caos!

Ad appena un anno di distanza, ecco arrivare la prima espansione per Dawn of War II, l'ottimo strategico firmato Relic.

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   05/03/2010

All'uscita di Dawn of War II il lato negativo che maggiormente fece storcere il naso ai veri appassionati dell'universo di Warhammer 40.000 fu la scelta di Relic, lo sviluppatore, di lasciare da parte la fazione del Caos, concentrandosi sugli altri protagonisti cruciali della lotta eterna: Space Marine, Orki, Eldar e Tiranidi.

Che caos!

Non mancavano i richiami nel corso della campagna ma le orribili mutazioni diaboliche peculiari delle forze della distruzione rimanevano completamente fuori dal gameplay. E finalmente a colmare questa deliberata dimenticanza ecco arrivare la prima espansione per l'ottimo strategico in tempo reale realizzato dalla software house canadese e che risponde al titolo di Chaos Rising. Un'espansione nel più classico del termine: venduta in formato stand-alone (ovvero non è necessario possedere e avere installato Dawn of War II) a un prezzo di poco inferiore ai 35€, letteralmente espande il gioco originale sia nel single player che nella componente multigiocatore.

Caos e distruzione

E partiamo proprio dalla campagna in singolo. Questa riprende esattamente da dove si era concluso Dawn of War II, a un paio di mesi di distanza dalla disfatta dei Tiranidi a opera dei Blood Ravens, il capitolo degli Space Marine guidato dal giocatore e comandato dal capitano Gabriel Angelos. Un pianeta ghiacciato e in rovina appare dal Warp, l'universo ultra-dimensionale dove vengono deformati e dilaniati gli animi degli esseri viventi per trasformarsi in demoni e guerrieri del Caos. Il globo terracqueo sembra essere disabitato ma uno strano messaggio automatico di aiuto rende immediatamente chiaro che si tratta di Aurelia, il pianeta natale del capitolo dei Blood Raven. Da qui in avanti la storia tende a complicarsi in modo credibile e affascinante e a ruotare intorno a uno scontro di intensità crescente tra gli Space Marine e le forze del Caos nella disperata ricerca di scoprire un traditore tra le fila dell'Impero.

Che caos!

Se non fosse già ben evidente, Chaos Rising è dedicato anima e corpo a chi ha già finito Dawn of War II e, nonostante la breve introduzione che funge anche da sintesi e riepilogo di quanto accaduto nel gioco originale, avvicinarsi alla serie partendo da questa espansione è estremamente difficile. Il titolo vi butta immediatamente nel vivo dell'azione con tutti gli squadroni al gran completo e nel pieno di una missione piuttosto caotica. Certo, c'è un minimo tutorial che serve più che altro a rinfrescare la memoria, ma trovarsi subito a gestire 4 squadroni diversi di livello elevato densi di abilità differenti, è piuttosto complesso se non si è giocato a Dawn of War II. E tra l'altro si perdono i numerosi riferimenti e i continui richiami alla storia originale. In fase di inizio della campagna di Chaos Rising sarà possibile importare quella del gioco precedente oppure partire da zero. Nel primo caso conserveremo l'esperienza e i punti abilità spesi nel corso del gioco, iniziando senza uno "storico" invece partiremo con tutti gli eroi al livello 18 e i punti già spesi nelle abilità consigliate. Sarà comunque possibile resettarli una tantum per spenderli come si preferisce. In entrambi i casi avremo un equipaggiamento nuovo di zecca: una buona selezione iniziale per armare i battaglioni dei vari Cyrus, Thaddeus, Thule, Avitus e così via, tutti pronti a tornare in splendida forma nel loro cammino verso il trentesimo livello, cap di questa espansione. La storia si sviluppa in modo credibile e convincente, ricca di tutto quel lore che ha reso famoso l'universo e viene narrata attraverso una piccola manciata di sequenze in computer grafica e tramite i lunghi dialoghi che preparano le varie missioni durante la fase a bordo dell'incrociatore da battaglia dei Blood Ravens dove, rispetto a Dawn of War II avremo la possibilità facoltativa di ascoltare ulteriori dialoghi tra gli squadroni e avere dettagli più approfonditi sugli scenari che ospitano le battaglie.

Corrotti si nasce o ci si diventa?

Il cattivone di turno è questa volta il Signore del Caos Eliphas the Inheritor, di cui si era già sentito parlare nel gioco originale e che finalmente incontreremo non prima di aver combattuto e sconfitto un paio delle sue guardie del corpo personali. Ci vorranno almeno una decina di ore per raggiungere il finale giocando al livello medio di difficoltà e le missioni sono circa una quindicina di cui 4-5 completamente facoltative e da affrontare entro un certo periodo di tempo. Proprio rispetto a Dawn of War 2, le missioni di Chaos Rising sono decisamente più corpose e lunghe, offrono una varietà di situazioni più elevata e non si risolvono nella solita struttura "conquista i punti di respawn mentre ti avvicini al boss della mappa da dover sconfiggere".

Che caos!

Ci sono missioni a tempo, altre di salvataggio e un interessante variazione sul tema in occasione del combattimento finale dove ci ritroveremo a comandare anche due carri armati degli Space Marine. La vera novità di Chaos Rising, al di fuori di un personaggio nuovo di zecca, Jonah il Bibliotecario, una sorta di mago da combattimento a distanza che potrà essere equipaggiato con tomi per garantire buff e abilità speciali a tutti gli squadroni, è però ovviamente il Caos. I nostri Space Marine nel corso delle missioni potranno guadagnare dei punti corruzione a seconda del loro comportamento nel portare a termine gli obiettivi secondari. Questi punti sbloccheranno in modo automatico sei talenti differenti di squadrone in squadrone. Si tratta di bonus generali o di vere e proprie nuove capacità e competenze che talvolta andranno a sostituire quelle già esistenti. Oltre al comportamento in battaglia, la corruzione salirà anche equipaggiando attrezzatura corrotta (che talvolta ha proprio come requisito un determinato livello di caos) e persino non portando a terra in una missione alcuni personaggi che, frustrati, si comporteranno da insubordinati. Il sistema in generale funziona abbastanza bene, non sarà facile nè raggiungere il massimo livello di corruzione per sbloccare l'abilità definitiva, tantomeno rimanere fedeli alla volontà dell'imperatore e in base a questo valore sul finale si avranno anche epiloghi differenti.

Che caos!

E' interessante anche un piccolo ripensamento del sistema di scarto dell'equipaggiamento che se da un lato potrà ancora essere "buttato" per guadagnare esperienza, vede ora l'aggiunta di oggetti che devono necessariamente essere scartati per offrire bonus permanenti alle statistiche od oggetti rarissimi e lo stesso equipaggiamento corrotto può essere molto spesso donato agli archivi per essere trasformato in uno stesso oggetto di livello superiore (ma con anche requisiti maggiori). In generale gli appunti da muovere al gameplay di Chaos Rising sono minimi essendo in tutto e per tutto, come già detto nel corso della recensione, la prosecuzione naturale di quanto visto in Dawn of War II. Ci è sembrato forse che il livello di difficoltà sia mediamente più facile, complici anche il livello molto alto con cui partono le nostre truppe e in generale una disponibilità molto elevata di nuovi equipaggiamenti sottoforma di loot. Questo comporta un minore utilizzo delle coperture, vera punta di diamante del gameplay degli ultimi strategici realizzati da Relic. Si tende maggiormente ad andare allo sbaraglio con tutte le truppe, concentrando la micro-gestione più sull'utilizzo delle varie abilità che organizzando gli squadroni per sfruttare la morfologia del terreno. E poi, ma qui si cade quasi sul personale, qualche missione in più contro gli Orki non sarebbe stata male, visto che il focus è praticamente tutto rivolto all'esercito del Caos e in minima parte agli Eldar.

Caos io, caos te!

Più numerose sono invece le novità che hanno investito il multiplayer di Dawn of War II grazie alle implementazioni realizzate con Chaos Rising.
In primis la nuova fazione del Caos è stata aggiunta al classico multiplayer competitivo, portando a 5 le razze selezionabili. Anche in questo caso, in fase di scelta sarà possibile optare tra tre differenti eroi, il Chaos Lord votato all'offensiva e legato alla divinità Khorne, il Plague Champion per chi preferisce un combattimento sulla difensiva e si sente dedito al dio Nurgle e infine il Chaos Sorcerer, eroe di supporto votato a Tzeentch. Nuova di zecca è anche la modalità Victory Point il cui obiettivo sarà la conquista e il mantenimento delle sette zone strategiche disseminate per la mappa per vedere il proprio contatore aumentare in velocità crescente. Il primo che raggiunge i 1000 punti vince. Le sette nuove mappe incluse sono dedicate proprio a questo gameplay che può essere affrontato in un riflessivo 1 vs 1 e in un più frenetico e molto divertente 2 vs 2 vs 2. La struttura di gioco rimane la medesima: una base centrale da cui poter addestrare nuove unità che possono essere poi potenziate direttamente sul campo spendendo i punti reliquia ed energia che si possono raccogliere conquistando le strutture sparse per la mappa. Ciò che contraddistingue la fazione del Caos, oltre a una microgestione ancora più spinta delle truppe, è la possibilità di evocare degli eretici che possono essere piazzati a pregare sugli altari per avere accesso a unità o bonus speciali a seconda dell'eroe selezionato. Anche le precedenti fazioni hanno subito dei micro-restyling in termini di bilanciamento con l'ausilio di 5 unità nuove di zecca, 1 per Space Marine, Eldar e Orki e 2 per i Tiranidi.


Inclusa in Chaos Rising c'è anche la modalità Last Stand rilasciata abbastanza di recente in Dawn of War 2 tramite DLC e qui arricchita ovviamente di un eroe per il Caos. Si tratta di un multiplayer cooperative dove ogni giocatore seleziona il proprio eroe per combattere in compagnia di altre persone ondate crescenti di avversari computerizzati in arene molto piccole. Procedendo nel gameplay si guadagnano punti esperienza, si sale di livello e si sbloccano nuovi equipaggiamenti e abilità per poter customizzare al meglio il proprio avatar. Chaos Rising sarà tra l'altro perfettamente compatibile in multiplayer anche con i possessori del solo Dawn of War II, visto che tutte le novità saranno implementate nel titolo originale attraverso una patch gratuita che sarà rilasciata al momento dell'uscita dell'espansione. Ovviamente chi possiede il prequel, non avrà accesso alla fazione del Caos ma potrà solo scontrarsi contro di essa.
Due piccole parole vanno spese anche per l'aspetto tecnico di Chaos Rising. Il motore grafico di Relic, lo stesso nato con Company of Heroes è ora al massimo livello di ottimizzazione: gira fluidamente e gestisce al meglio gli incredibili effetti particellari, le esplosioni, i giochi di luce e l'ottima fisica degli scenari e delle unità. Sul computer di prova alla risoluzione 1920x1200 con tutti i dettagli settati su High (c'è un ulteriore settaggio Ultra), non si sono mai verificate incertezze nel frame rate e il risultato finale è piuttosto coinvolgente, specie nei momenti più concitati. Ottimo il comparto audio, soprattutto negli effetti sonori e nell'eccezionale doppiaggio inglese (in italiano solo i sottotitoli); decisamente più scarna la colonna sonora che vi dimenticherete nell'arco di pochi minuti, come avveniva con lo stesso Dawn of War II.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.3
Lettori (64)
8.8
Il tuo voto

Chaos Rising è l'espansione perfetta: tutto quello che ci si può aspettare da un add-on è presente. Un'ottima componente single player con una storia che segue esattamente gli avvenimenti di Dawn of War II, risulta ben narrata e rispetta il lore dell'universo Warhammer 40.000. Un multiplayer assolutamente potenziato grazie alla nuova fazione e a numerose aggiunte sotto ogni profilo: dalle modalità di gioco, alle unità, passando per le mappe. Probabilmente l'unico, vero aspetto negativo dell'espansione è che solo chi ha già giocato il titolo originale può realmente comprenderla e apprezzarla senza rimanere spiazzato da un gameplay complesso e avanzato fin dal primo istante. Non è il modo migliore per avvicinarsi alla serie insomma ma un'ottima aggiunta per chi ne è già rimasto appassionato a suo tempo.

PRO

  • La campagna single player è piacevole e ben narrata
  • Il multiplayer è potenziato all'ennesimo livello
  • Tecnicamente continua a stupire specie nelle battaglie più caotiche

CONTRO

  • Una manciata di missioni in più, anche facoltative, non avrebbero guastato
  • Ci si sente troppo potenti da subito
  • Chi non ha mai giocato Dawn of War II farà molta fatica a padroneggiare il gameplay

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
  • Memoria: 4 GB di RAM a 1333 MHz
  • Scheda video: ATI Radeon HD 5870
  • Sistema operativo: Windows 7 Ultimate 64 bit

Requisiti minimi

  • Processore: Pentium 4 3.2 GHz o qualsiasi processore Dual Core
  • RAM: 1 GB (XP), 1.5 GB (Vista)
  • Scheda video: con 128 MB di memoria e supporto agli Shader Model 3. Minimo NVIDIA GeForce 6600 GT o ATI X1600
  • Sistema operativo: Windows XP SP2 o Windows Vista SP1
  • Hard Disk: 5.5 GB di spazio libero
  • Per giocare online è richiesto un account Games for Windows - Live

Requisiti consigliati

  • Processore: AMD Athlon 64x2 4400+ o qualsiasi Intel Core 2 Duo
  • RAM: 2 GB RAM (XP e Vista)
  • Scheda video: con 256 MB di memoria e supporto agli Shader Model 3. Minimo NVIDIA GeForce 7800 GT o ATI X1900