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La fine di una lunga guerra

Torna la serie Command & Conquer con il probabile capitolo conclusivo della guerra per il tiberium. Vale la pena arrivare alla fine?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   16/03/2010

La saga Command & Conquer finirà, almeno nella forma attuale, con questo quarto episodio? I NOD e i GDI, che si sparano addosso pixel dal lontano 1995, cesseranno le ostilità e si iscriveranno tutti a un MMORPG con personaggi pacioccosi? Chi può dirlo. EA ha promesso novità per il futuro.

La fine di una lunga guerra

Per ora però possiamo soltanto vedere come è venuto fuori questo Command & Conquer 4: Tiberian Twilight, in cui Kane pare redento e vuole porre fine alla guerra per iniziare una cura tricologica ormai inevitabile. È giusto fidarsi del mariulo con la faccia da grullo e pettinato da una levigatrice? Ma, soprattutto, perché per le strade del futuro girano ancora delle Smart? Lo scopriremo solo prendendo parte alle due campagne, una dei NOD e una dei GDI, giocabili in modalità giocatore singolo o in cooperativa (ma senza Littizzetto che tenta di vendervi dei prosciutti). Ognuna è composta da undici missioni, delle quali le prime tre fungono da tutorial e non assegnano punti esperienza. All'inizio di ogni missione è possibile scegliere il livello di difficoltà a cui si vuole giocare, si possono verificare le truppe a disposizione e, quindi, si può avviare la partita.

Accumuli e scariche

Lo scopo principale di ogni mappa è quello di distruggere o conquistare degli obiettivi prefissati. In alcuni casi bisognerà fare da scorta a dei veicoli o liberare degli alleati, ma si tratta comunque di varianti allo stesso stile di gioco.

La fine di una lunga guerra

Scelto il crawler da usare (difensivo, offensivo o di supporto), bisogna farlo atterrare in una delle zone di sbarco. Il crawler è la base semovente del vostro esercito, in grado di costruire le truppe che vi servono per la battaglia, di creare delle infrastrutture difensive come torrette o bunker e di fornire i potenziamenti tecnologici che migliorano la resa dell'esercito sul campo. Le truppe producibili variano a seconda del tipo di crawler scelto e modificano enormemente lo stile di gioco. In realtà inizialmente non si hanno a disposizione tutte le unità e bisognerà sbloccarle salendo di livello. Per questo motivo la prima volta che si gioca è abbastanza arduo finire una campagna già a livello normale e conviene iniziare da quello facile per poi rigiocare, aumentando la difficoltà, con a disposizione truppe più performanti. Esistono diversi modi per accumulare esperienza. Il più ovvio è quello di combattere e distruggere le truppe avversarie. Un altro è quello di raccogliere il tiberium rosso sparso per le mappe, che oltretutto serve anche per acquistare gli indispensabili potenziamenti tecnologici. Altri modi per farcela sono il raggiungimento di determinati obiettivi e il superamento delle missioni.

L'essenza del gioco

La difficoltà media delle missioni è decisamente alta, soprattutto se le si affronta impreparati e senza le truppe giuste. Il perché si sia scelto di rendere la vita difficile al giocatore è molto semplice: Command & Conquer 4: Tiberium Twilight è completamente orientato al multiplayer. In effetti le campagne per giocatore singolo sono piuttosto noiose e scontate se giocate da soli.

I filmati d'intermezzo con attori sono recitati maluccio
I filmati d'intermezzo con attori sono recitati maluccio

In breve, mancano di mordente e bastano poche ore di gioco per capire che le mappe sono pensate per più giocatori. Inoltre, per vincere in singolo basta selezionare il crawler offensivo e non si sente mai la necessità di scegliere gli altri, tranne in un paio di occasioni. Mettiamoci anche la brevità generale delle due campagne, che si finiscono in poche ore di gioco (diciamo cinque ognuna), e capirete bene che se cercate uno strategico da giocare in solitaria è meglio rivolgersi altrove. La modalità cooperativa ribalta il giudizio perché diventa necessario pianificare meglio le mosse, coordinarsi e si possono elaborare strategie più complesse per affrontare i nemici. È sempre necessario aver raggiunto un livello più alto per avere a disposizione tutte le truppe, ma almeno il gioco riesce ad esprimersi al meglio e, soprattutto, può svelare la sua vera natura.

Strategie semplificate

Ma torniamo alle campagne per giocatore singolo. In molte mappe c'è veramente poco da fare, nel senso che non essendoci risorse da raccogliere ed essendo pensate per gettare immediatamente il giocatore in pasto all'azione,

La fine di una lunga guerra

ci si trova a seguire uno schema fisso che richiede la produzione immediata del massimo numero di truppe possibili con susseguente avanzamento cauto e rifornimento di truppe costante da parte del crawler. Le strategie di combattimento non sono molto elaborate e nella gran parte dei casi basta muoversi con circospezione avendo a cuore di produrre truppe di tutti i tipi per non trovarsi scoperti. Solitamente basta creare un gruppo d'attacco supportato da unità curative per non avere troppi problemi di tipo tattico. La linearità della maggior parte degli scontri rende superflua l'elaborazione di strategie avanzate. Con l'aumentare del livello di difficoltà diventa tutto più difficile e bisogna essere più veloci nel prendere decisioni, ma gli schemi da seguire rimangono più o meno gli stessi. Paradossalmente le mappe multigiocatore sono molto più complesse ed elaborate di quelle per giocatore singolo e offrono diversi edifici da conquistare e risorse da dominare.

Chi non gioca in compagnia....

Della validità della cooperativa, decisamente più godibile rispetto al singolo, si è già detto nel corpo della recensione. Le opzioni competitive, che non disporranno di un servizio di server dedicati e LAN, poggiandosi sul P2P, sono invece state approfondite in un articolo appositamente compilato e frutto della beta delle settimane passate. Le meccaniche sono quelle alla base del capitolo, con l'acquisizione dei punti esperienza e la differenziazioni tra le tre "classi": offensiva, difensiva e di supporto. I giocatori arrivano a un massimo di 10 e si devono affrontare attraverso modalità di stampo piuttosto classico - durante le quali catturare i punti di controllo, ad esempio, e sempre a obiettivi - sfruttando alcune novità come la possibilità di respawnare dopo la distruzione del proprio Crawler, ma andranno approfondite dopo l'uscita non essendo stato possibile farlo in sede di recensione, con praticamente nessuno online. In generale questo comparto sembra interessante anche se quest'anno, anche senza dover scomodare StarCraft II, ci sono parecchie valide alternative.

Agile e veloce

Tecnicamente Command & Conquer 4: Tiberian Twilight è realizzato veramente bene, con truppe dettagliate che si affrontano in battaglie tre decine di veicoli senza causare perdite repentine di fluidità. Anche gli effetti speciali sono veramente ben fatti, con esplosioni spettacolari e raggi laser che s'incrociano in una rete di luci multicolore. A non essere proprio al top sono i pacchiani filmati d'intermezzo che, come tradizione vuole, sono realizzati con attori veri, e certe animazioni un po' grossolane, come quelle di alcuni tipi di missili che seguono delle traiettorie innaturali. Fortunatamente si tratta di inezie, soprattutto se pensiamo al fatto che il gioco è molto fluido anche su macchine non proprio potentissime e che il framerate tende a rimanere stabile anche nelle situazioni più concitate. Dal punto di vista della colonna sonora abbiamo delle discrete musiche che incorniciano un buon numero di ricchi e particolareggiati effetti sonori. Niente che faccia gridare al miracolo o che possa far ricrescere i capelli a Kane (che qualcuno scambia per Pierpaolo... che il nostro sia un NOD in incognito?), ma fanno il loro sporco lavoro e non infastidiscono.

La fine di una lunga guerra

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (93)
6.4
Il tuo voto

Command & Conquer 4: Tiberian Twilight ha un senso solo se giocato in multiplayer, dove riesce a dare il meglio di sé. Se avete intenzione di acquistarlo per giocarci da soli, lasciatelo perdere perché non ne vale veramente la pena. Le due campagne single player sono brevi, poco articolate e piuttosto scialbe, sia negli obiettivi che nel level design. Quasi sarebbe stato meglio non includerle nel gioco, oppure lasciare soltanto la possibilità di affrontarle in modalità cooperativa. Per il resto va detto che le novità introdotto sono pochine e che, nonostante la solidità del progetto e il mestiere che c'è dietro, gli anni della saga si iniziano a sentire. Ma probabilmente quelli che cercano solo l'ennesimo Command & Conquer sempre uguale a sé stesso saranno più che soddisfatti.

PRO

  • Modalità multiplayer, cooperative e competitive, curate
  • Tecnicamente bello ma non pesante
  • Interessante il sistema di crescita dei livelli

CONTRO

  • La campagna per giocatore singolo è inutile
  • Nessuna novità di rilievo
  • Filmati d'intermezzo bruttini

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: GeForce 250 GTS
  • Sistema operativo: Windows Vista

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP SP3/Vista SP1/Windows 7
  • Processore: Intel Core 2 o superiore/AMD 64 X2 o superiore
  • RAM: 1 GB per XP/1,5 GB per Vista e Windows 7
  • Scheda video: 256 MB di RAM con supporto Shader Model 3.0. NVIDIA GeForce 6800 o superiore, ATI Radeon X1600 o superiore. Le versioni di questi chipset per computer portatili potrebbero funzionare correttamente, ma non sono supportate.
  • Spazio su disco: 10 GB
  • DirectX: 9.0c