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Che musica Maestro!

Musica su iPhone, con un paperottolo saltabeccante fra frutti e ragnacci. Ma oltre a lui, ci divertiamo anche noi?

RECENSIONE di Ludovica Lagomarsino   —   17/03/2010

Qualche mese fa sugli schermi doppi dei nostri DS è stato rilasciato un nuovo colorato rythm game, tal Maestro! Jump in Music che nonostante le modeste apparenze seppe rivelarsi un esperimento ottimamente riuscito. Bulkypix lo ripropone oggi in una versione estremamente "fast food", un po' come abbiamo visto realizzargli Babel Rising: gameplay veloce, da consumare in pochi minuti di pausa fra un impegno ed un altro, concept elementare ma funzionale, impegno e sfida in crescendo fino al suo termine. Maestro! Green Grove si propone insomma come un ottimo giochino per sessioni rapide anche se non troppo indolori, capaci di generare nell'utente una certa frenesia rabbiosa ed un discreto accanimento sullo schermo del nostro iPhone/iPod Touch nel tentativo di superare il livello. Ma vediamo un attimo di cosa si tratta esattamente ed in che modo si propone di raggiungere l'ambito obiettivo di intrattenerci piacevolmente.

Beethoven per paperottoli

Il gioco si presenta subito con la sua caratteristica di colorata allegria: il nostro Maestro direttore d'orchestra altro non è che Presto, paperottolo rosa che avrà il compito di eseguire le tracce offerte. La grafica è tutt'altro che eccelsa, e nemmeno splendidamente rifinita, ma riesce in ogni caso a fare il suo lavoro che ha tutto sommato bisogno più di funzionalità che di particolari orpelli visivi.

Che musica Maestro!

Già fin dal tutorial ci si rende conto di trovarci di fronte ad un mix fra elementi platform e rythm game, con il nostro Maestro d'orchestra impegnato nell'esecuzione delle note musicali mentre salta da un filo all'altro, raccogliendo frutti e ricordandosi di uccidere dei ragni che, si sa, con Beethoven non c'entrano proprio nulla. Superato il non proprio brevissimo e tutto sommato divertente tutorial ci si appresta ad impegnarci nelle sfide che il gioco vero e proprio propone, a dir tutta la verità con una sorpresa non proprio graditissima. Sono solamente tre le tracce presenti in questa versione per piattaforme Apple del gioco: si tratta della quinta di Beethoven, del Notturno n°2 di Chopin e della Sinfonia del Nuovo Mondo di Dvorak. In tutti i casi si tratta ovviamente di brevi estratti dei temi più famosi al pubblico. I brani saranno ripetuti per i tre livelli di difficoltà del gioco: una volta terminati tutti con un punteggio almeno di B+ si accede agli stessi tre brani in versione più difficile, per un totale di nove esecuzioni per terminare il gioco.

Il mio regno per un metronomo

La durata del gioco non sarebbe poi un enorme problema, soprattutto se si considera che ci viene offerto al prezzo di appena 0,79 centesimi di Euro, una spesa estremamente contenuta che giustifica abbondantemente la caratteristica "gioca e fuggi" del titolo. Sarebbe stata tuttavia cosa gradita se si fosse scelto di inserire qualche traccia in più per variare il gameplay da un livello di difficoltà ad un altro, o magari inserire dei boss di fine livello. Ma anche questo è perdonabile. Soprattutto considerando una cosa fondamentale: il gioco è divertente. Il gameplay vede scorrere la schermata di gioco orizzontalmente sullo schermo e quel che si deve fare mentre il nostro paperottolo rosa corre affannato per tenere testa al ritmo del brano intrapreso è di disegnare righe verticali sullo schermo in parallelo alle barre luminose che compaiono sui fili che fanno da percorso al papero.

Che musica Maestro!

Ovviamente a ritmo di musica: il momento giusto per toccare i fili e far risuonare le note è quando il paperottolo vi passa sopra, se si ha più occhio che orecchio. C'è anche da stare attenti alle interruzioni sulla corda che possono far precipitare il frenetico orchestrante: va pizzicata per farlo saltare. Sono due i nemici fondamentali che si incontrano: dei ragni da uccidere con un tocco di dita e le note rosse che rappresentano le stonature. Se si è bravi si avrà una fila di paperottolini verdi a testimoniare il nostro talento. Il vero problema, eventualmente, è la sua difficoltà: mentre Beethoven e Chopin se ne vanno che è un piacere Dvorak ha fatto davvero rischiare di produrre degli iPhone volanti. Attraverso la stanza. Ma non tanto per la scarsa abilità di esecuzione, quanto per due problemi strutturali che sono i veri nei del gioco; il primo è l'imprecisione con cui talvolta viene recepito il tocco sulle note da suonare: se non c'è esatta rilevazione è chiaro che le note saranno sbagliate o che il paperottolo non salterà e rischierà di precipitare. Pazienza, anche in questo caso si tratterebbe di un peccato veniale considerando che un errore si possa, in linea di massima, recuperare. Il peccato capitale, il secondo vero neo del gioco, non è però di natura tecnica ma progettuale. E' stato detto che per superare un brano e passare al successivo bisogna ottenere almeno un punteggio di B+. E che qualche imprecisione genera errori. Il risultato di questo due più due è aggravato dal fatto che il punteggio finale non sia calcolato sulla base dell'interpretazione integrale del brano ma solo sul modo in cui si arriva a tagliare il traguardo. Ai livelli più alti si deve riuscire a terminare con cinque paperottoli verdi e la corona ed il problema è che basta un piccolo errore alla fine del percorso per pregiudicare l'intera esecuzione, magari perfetta fino a quel punto. Considerando che le ultime note sono le più dificili ed anche quelle con maggiori problemi di sensibilità, almeno nel caso di Dvorak, capirete il motivo dell'iPhone volante di qualche riga fa. Però credeteci: si può fare. E dal dentista è molto meglio di Novella 2000.

La versione testata è la 1.0
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (1)
1.0
Il tuo voto

Maestro Green Grove è un prodotto usa e getta di intrettenimento veloce ma non per questo disprezzabile: è sufficientemente complesso da essere in grado di regalarci diverse sessioni di svago anche se qualche imprecisione sul rilevamento lo rendono a tratti frustrante. La presenza di soli tre brani per tre livelli di difficoltà potrebbe limitare la godibilità del titolo che però, se considerato un passatempo per brevi pause fra un impegno ed un altro, si propone come discretamente valido. Il prezzo di 0,79 Euro lo rende sicuramente molto appetibile per chi non cerchi rigiocabilità o un livello di sfida che coinvolga nel tempo.

PRO

  • Divertente
  • I brani sono molto ben adattati
  • Genera compulsività...

CONTRO

  • ...che può diventare frustrazione rabbiosa
  • Imprecisione sulla rilevazione di qualche nota
  • Solo tre brani