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Guidare un tir non è questione di classe!

Arriva su iPhone il gioco tratto da uno dei video più irriverenti e politically scorrect del web.

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   07/06/2010

Il fenomeno Youtube, nato come strumento facile ed immediato per la condivisione di materiale video sul web, ha ormai da tempo abbandonato questa connotazione mistica per entrare in maniera ordinaria e stabile nell'immaginario collettivo.

Guidare un tir non è questione di classe!

La diffusione così capillare ed immediata di questo mezzo ha dato origine negli ultimi anni a vere e proprie campagne mediatiche di tipo "virale", ossia dalla incredibile forza di diffusione esclusivamente basata sul passa-parola; capita quindi che da veri e propri colpi di genio pubblicati al momento giusto nascano degli incredibili tormentoni, con milioni di visualizzazioni e link condivisi sui vari social network. Il video Truckers Delight è decisamente emblematico in tal senso: con la regia di Jérémie Périn, questa opera multimediale creata in stile grafico a 8 bit ispirato dagli storici videogame della Sega racchiude in pochi minuti l'essenza stessa della goliardia su internet: dissacrazione, spudoratezza, genio, grottesca volgarità. Il video, mostrato anche sul canale americano MTV2, contiene numerosi potenziali spunti da utilizzare in senso videoludico e per questo motivo il videogioco derivato è stato diviso in episodi. Il primo di questi, scaricabile a 2,39 euro dall'App Store, ne analizza la parte iniziale più puramente racing.

Il festival del kitsch

Premessa indispensabile per cominciare a giocare a Truckers Delight è quindi la visione integrale del video su Youtube: senza la necessaria conoscenza degli avvenimenti che hanno portato alla nascita del gioco infatti, non sarà facile capire a fondo il motivo di quello che, a prima vista, può sembrare un anonimo titolo di corse arcade.
E' necessario a questo punto fare però un piccolo disclaimer: i contenuti del video, e conseguentemente quelli del gioco, sono sicuramente divertenti e goliardici, ma indirizzati esclusivamente ad un pubblico adulto e consapevole. Il camionista protagonista della vicenda infatti racchiude in sè tutta una serie di stereotipi ingiustamente associati (solo) alla categoria quali l'ignoranza, la cafonaggine, la non curanza alla guida e la misoginia. Come se non bastasse, sono presenti espliciti richiami a sesso, violenza, coprofagia e turpiloquio gestuale; senza falsi moralismi, ci troviamo di fronte ad un gioco sui generis, lontano dai classici schemi e decisamente non adatto a tutte quelle persone che vedono nei videogames la causa dei mali dell'umanità intera.
Dopo lo scarno menu iniziale quindi ci ritroveremo alla guida di un possente tir impersonando il baffuto e decisamente poco elegante proprietario; scopo del gioco sarà accumulare più punti possibili evitando al contempo veicoli e ostacoli presenti lungo il cammino. L'unico modo per aumentare il punteggio di gioco sarà quello di tamponare più volte l'auto rossa di una prosperosa e intraprendente ragazza, la cui unica colpa è quella di aver reagito poco educatamente nei confronti delle attenzioni del camionista. I ripetuti e necessari tamponamenti si alterneranno a fasi di schivate di veicoli e addirittura a delle brevi battaglie con una sorta di mini boss, nello specifico un motociclista molto aggressivo e una volante della polizia; tali battaglie tuttavia si risolveranno sempre allo stesso modo, ossia con vigorose sterzate per mandare fuori strada gli incauti avversari.

Guidare un tir non è questione di classe!

Durante il tragitto poi si potranno incontrare tre tipi di power up: un super turbo, che renderà il camion letteralmente un missile per pochi secondi, un paio di enormi corna di bufalo, in grado di speronare tutti i veicoli nelle vicinanze e infine un esilarante potenziamento per la lingua del camionista, che fungerà da moltiplicatore per i punti da tamponamento e il cui utilizzo sarà facilmente intuibile per chi ha ben in mente il video originale. Peccato solo che tutto questo correre non porti da nessuna parte: il gioco prosegue infatti ad oltranza, fino allo scadere del tempo, sempre scontrandosi con la stessa auto, con gli stessi ostacoli e con i medesimi power up: non certo il migliore esempio di varietà nel gameplay. I controlli, demandati all'accelerometro, sono davvero precisi ed intuitivi, mentre l'unica interazione con le dita si avrà suonando le rumorose trombe bitonali del tir tramite l'apposita staffa in alto a destra: feature totalmente inutile, ma che si integra perfettamente con lo stile fuori dal comune di Truckers Delight. Tecnicamente parlando, il gusto retrò dato dall'aspetto pixelloso a 8 bit dona al titolo un piacevole effetto artistico, volutamente esagerato e aggressivo; la velocità del mezzo è però resa abbastanza bene e il frame rate è solidissimo, senza mai neppure uno scatto. La musica di sottofondo è ispirata a quella del video ma riprodotta in un loop continuo che alla lunga può stancare, mentre gli effetti audio sono limitati allo scoppiettio del motore del tir e al suono del clacson. Purtroppo non è presente nessuna modalità multiplayer, tuttavia il gioco integra una preoccupante opzione di invio di e-mail agli amici, invitandoli in automatico all'acquisto tramite un link all'App Store: ci troviamo di fatto davanti ad una funzione di spam camuffata di cui si poteva fare benissimo a meno. Come molti altri titoli poi, sarà possibile la condivisione dei propri record su Twitter e Facebook, oltre che in una classifica on line.

La versione testata è la 1.0
Link Apple Store

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (2)
1.3
Il tuo voto

Per analizzare un gioco come Truckers Delight, è necessario scindere nettamente il valore artistico da quello videoludico: mentre rispetto al primo ci troviamo di fronte a un'opera controversa, estrema ma comunque decisamente divertente, sul valore del videogioco il giudizio non può essere ugualmente entusiastico. Il gameplay, nonostante gli spunti di genio goliardico, è estremamente ripetitivo e poco interessante; si avverte in particolare dopo poco tempo il senso di incompletezza dato dalla suddivisione in episodi dell'intera avventura. Sarebbe bastato infatti continuare, dopo la fase a bordo del camion, la successione degli eventi narrati nel video originale per donare al titolo una maggiore varietà e voglia di essere rigiocato. Da segnalare infine che sebbene Apple abbia censurato i contenuti più espliciti, è decisamente sconsigliato l'acquisto per gli utenti più giovani.

PRO

  • Fuori da ogni schema
  • Artisticamente valido
  • Politically scorrect

CONTRO

  • Ripetitivo
  • Assenza di multiplayer
  • Si avverte un pesante senso di incompletezza
  • Costo non giustificato