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Spazio, ennesima frontiera

Ambientato in un futuro in cui le galassie sono completamente colonizzate e il commercio passa per vie astrali, Ultraviolet Dawn propone un interessante mix fra trading e sparatutto.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   29/07/2010

Benché sia notevole l'offerta di titoli "ultra arcade" su App Store, non mancano prodotti di maggior spessore, pensati sì per una fruizione estemporanea ma dotati di numeri e caratteristiche di tutto rispetto.

Spazio, ennesima frontiera

È il caso di Ultraviolet Dawn, sparatutto a sfondo spaziale sviluppato da Sad Cat Software in cui vestiamo i panni di un pilota che si trova a confrontarsi con un universo formato da più di mille stelle esplorabili. Ognuno di questi scenari si presenta con un aspetto ma soprattutto con una "popolazione" differente, che può consistere in pacifiche navi da trasporto piuttosto che in scontrosi pirati interplanetari. Dalla schermata di partenza è possibile decidere se iniziare una nuova partita o caricare l'ultimo salvataggio, quindi l'interfaccia ci presenta una mappa stellare con evidenziato il nostro momentaneo "campo d'azione", ovvero la distanza massima che possiamo attraversare nelle attuali condizioni. A questo punto basta selezionare una stella entro tale range e toccare l'apposito pulsante sul touch screen per lanciarsi in una nuova avventura...

Figli delle stelle

Una delle caratteristiche più interessanti di Ultraviolet Dawn risiede senz'altro nella libertà d'azione di cui possiamo godere all'interno del gioco. Non esiste infatti un percorso predeterminato che siamo obbligati a seguire, le stelle sono lì a nostra disposizione (carburante permettendo) e possiamo visitarle nell'ordine che desideriamo, praticamente senza vincoli. Possiamo inoltre scegliere una linea di condotta, dunque ingaggiare combattimenti solo con le navi ostili oppure attaccare chiunque ci si trovi di fronte, mettendoci talvolta in situazioni molto pericolose (provate a sparare contro una grossa nave da carico ben scortata...). Ogni scontro portato a termine con successo si traduce nel guadagno di un certo numero di crediti, che è possibile spendere fra una spedizione e l'altra per acquistare armi ed equipaggiamento, assoldare unità di supporto o cambiare la propria nave scegliendone una fra quelle disponibili.

Spazio, ennesima frontiera

In tal senso, i numeri del prodotto targato Sad Cat Software parlano da soli, le possibilità di personalizzazione del veicolo sono tante e i risultati si vedono fin da subito. Dunque quali sono i limiti di un gioco sulla carta così corposo? In primo luogo la libertà d'azione di cui abbiamo parlato poc'anzi, che per come viene proposta si traduce ben presto in una mancanza di riferimenti, addirittura con le missioni che ci obbligano a trovare manualmente la zona interessata anziché farci partire in automatico. Si sente insomma l'esigenza di un classico story mode, in grado di rendere l'esperienza più coinvolgente e sfaccettata. In secondo luogo, determinate scelte nel gameplay rendono i combattimenti nello spazio una mera sequenza in stile "toccata e fuga", con il moto perpetuo della nostra navetta (pur regolabile) che ci impedisce di attuare delle manovre credibili. Avrebbe forse funzionato meglio un approccio alla Asteroids (ripreso recentemente su iPhone dall'ottimo Space Miner: Space ore Bust), in cui assegnare ai reattori un comando specifico, gestendo al contempo il movimento degli avversari in modo differente per far quadrare il tutto. Da un punto di vista prettamente tecnico non c'è molto da dire: la grafica è ben realizzata (nonostante gli evidenti limiti dell'approccio 2D nelle rotazioni) e i controlli via touch screen rispondono prontamente. Il sonoro, purtroppo, pur essendo discreto risulta fin da subito molto ripetitivo.

La versione testata è la 1.0
Prezzo: 1,59€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
4.4
Il tuo voto

Ultraviolet Dawn è un titolo dalle grandi potenzialità, che a fronte di un prezzo abbordabile (1,59 euro) vanta numeri di tutto rispetto e una realizzazione tecnica all'altezza della situazione. La fase "statica" del gioco risulta ben fatta tra armi potenziabili, equipaggiamento e oggetti da acquistare. Manca però una direzione di fondo, uno story mode che possa condurci in modo graduale attraverso le varie missioni anziché lasciarci decidere autonomamente quali affrontare e quali no, col rischio di trovarci in situazioni che all'inizio non sono alla nostra portata. La fase "giocata", inoltre, appare un po' troppo semplicistica nelle sue meccaniche e finisce per rivelarsi ben presto ripetitiva. Un titolo controverso, in conclusione, che tramite aggiornamenti potrà senz'altro essere migliorato ma che al momento non si esprime come dovrebbe.

PRO

  • Sistema di potenziamento molto sfaccettato
  • Più di mille stelle da visitare
  • Grafica dettagliata e ben disegnata...

CONTRO

  • ...ma i limiti dell'approccio 2D si vedono tutti
  • Fasi d'azione troppo semplicistiche
  • Si sente la mancanza di uno story mode