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Il ritorno di Grey, ottimo direi!

Un mondo fantasy da esplorare, una bella (e poco vestita) ragazza da salvare: ecco Hybrid 2: Saga of Nostalgia, ennesima scusa per tamburellare sul robusto schermo di iPhone.

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   08/10/2010

La violenza, al pari di ogni altro istinto animale, è insita nell'uomo; anzi, proprio nella specie Homo Sapiens Sapines raggiunge solitamente vette aberranti, soprattutto se paragonata al resto del regno animale dove spesso è usata esclusivamente a fini di difesa o per cibarsi. Anni di lotte sociali ed evoluzione dei costumi hanno portato (almeno sulla carta) a stigmatizzare giustamente i comportamenti violenti, demandando la coercizione a speciali apparati dello stato (come le forze di polizia) e vietando categoricamente qualsiasi forma di giustizia privata.

Il ritorno di Grey, ottimo direi!

Per fortuna però, gli istinti animali primordiali, per nulla sopiti, possono ancora trovare sfogo in maniera del tutto innocua grazie ai videogiochi, nonostante le inutili ed ipocriti battaglie delle varie associazioni bigotte, impegnate a trovare pagliuzze altrui non vedendo invece le più vicine travi. Senza naturalmente elevare Hybrid 2: Saga of Nostalgia (da qui in poi solo Hybrid 2) a titolo simbolo per lo sfogo della frustrazione umana, si può tranquillamente affermare che un gioco basato su combo di fendenti includa potenzialmente un grandissimo divertimento, soprattutto poi se ad arricchire il tutto sono presenti numerosi elementi RPG.

Si, la vita è tutta una quest!

Per parlare della storia di Hybrid 2, è necessario fare una doverosa premessa: se non si è potuto giocare il primo episodio della serie, di fatto non si capisce nulla. La storia del protagonista infatti, pur essendo autoconclusiva, è basata su delle premesse che solo conoscendo il primo titolo si possono comprendere; inoltre, il gioco è localizzato completamente in inglese, ulteriore ostacolo alla chiarezza del plot narrativo generale (naturalmente il discorso non vale per chi ha buona dimestichezza con la lingua). A titolo di cronaca basti sapere che nel prequel Hybrid: Eternal Whisper il protagonista è Grey, giovane eroe solitario, incaricato di salvare il mondo di Platina dagli Spiriti Oscuri, potenti entità maligne che comandano i vari mostri presenti in tutti i livelli. In questo seguito dunque Grey è già discretamente conosciuto e vive le nuove avventure per salvare l'amata e prosperosa Fairy, intrappolata in una sorta di cerchio ghiacciato. Solo il potere del fuoco potrà liberarla, ma per acquisirlo si dovranno affrontare innumerevoli difficoltà attraverso viaggi interdimensionali, quest e, ovviamente, combattimenti. Hybrid 2 è infatti come anticipato sostanzialmente un picchiaduro a scorrimento decisamente old style: i comandi di movimento sono affidati ad un preciso D-pad posto a sinistra mentre sul lato destro compaiono 3 tasti azione, ispirati a quelli PlayStation (cerchio, quadrato e triangolo, figure geometriche per le quali Sony non può di certo vantare diritti essendo scaduti quelli di Pitagora e Giotto). Spicca l'assenza del salto, che infatti è tradizionalmente associato al tasto X, anche se nell'economia dei combattimenti non è sicuramente necessario (e non esistono neanche piattaforme). Muovendosi in un fondale tridimensionale Grey, che invece è disegnato in 2D, può spostarsi anche in profondità, funzione ideale per evitare colpi da lontano (come le frecce) ma che diventa di ostacolo durante gli attacchi, essendo necessario rimanere allineati con i nemici per vedere andare a segno i propri fendenti. Se dunque nella meccanica di gioco non è presente nessuna grossa novità di rilievo rispetto ad altri esponenti del genere, c'è tuttavia da segnalare una grossa pecca per un titolo che fa dell'azione il suo punto principale: purtroppo infatti durante la corsa non sarà possibile attaccare, alla stregua (con le dovute proporzioni) di Resident Evil 5; il corposo aggiornamento subito recentemente ha almeno migliorato precisione e immediatezza dei comandi, aumentando leggermente anche la velocità degli spostamenti. Molto curata appare la componente ruolistica del gioco: la crescita del personaggio è ben strutturata e i punti esperienza arriveranno sia alla fine delle quest sia gradualmente sconfiggendo i vari nemici. Ovviamente sarà possibile aumentare i parametri classici come la forza, la difesa, l'attacco e via di seguito oltre a gestire un piuttosto ampio inventario. Si potrà scegliere tra diverse armi e corazze, pozioni rivitalizzanti di vario tipo e altre simili campionari di oggettistica tradizionale. Un piccolo appunto va al sistema di respawn in caso di morte durante lo svolgimento di un livello: premesso che, a causa delle scelte degli sviluppatori, sarà necessario spesso rifare i medesimi stage per acquisire punti esperienza e abilità al fine di affrontare quelli più difficili, la scelta mostrata dopo un game over appare del tutto opinabile.

Il ritorno di Grey, ottimo direi!

Verrà data infatti l'opzione di rinascere mantenendo i danni inferti ai mostri fino a quel momento ma sacrificando l'Origine della Vita (una sorte di bonus aggiuntivo), oppure di ricominciare con i mostri rinvigoriti, esclusi solo quelli già morti. Il problema nasce però dal fatto che dopo pochissimi recuperi l'Origine della vita finisce e per usufruirne di nuovo sarà necessario acquistarla a parte al costo di 79 centesimi per dose! Scelta non certo felice anche se, con un po' di accortezza, si potrà tranquillamente andare avanti senza utilizzare questo piccolo vantaggio. Ogni città visitata durante il peregrinare di Grey vedrà schierati i personaggi con i quali poter interagire, tra i quali spicca il mercante, utile per acquistare le pozioni, e il messaggero, in grado di recapitare veri messaggi via web ad altri utilizzatori del gioco precedentemente conosciuti; questa interessante funzione, già presente nel primo episodio, dovrebbe servire a creare una community attorno alla serie ma, con l'introduzione del Game Center (che non è ancora supportato), appare ormai fondamentalmente inutile. Dove Hybrid 2 però necessiterebbe di una decisa revisione è nel comparto tecnico: il fondale 3D, dalle texture grossolane e sgranate, è un vero pugno in un occhio se paragonato ai modelli bidimensionali dei personaggi, che appaiono al contrario abbastanza ben disegnati; anche la varietà e caratterizzazione dei mostri è più che sufficiente mentre il sonoro, limitato a pochi effetti e a qualche musichetta non spicca certo per qualità. Il maggior difetto però è senza dubbio costituito dalle dimensioni del mondo ricreato, costretto alla limitazione dai 3,5 pollici del Retina Display. Tutto è infatti troppo piccolo, per via delle proporzioni da mantenere, ma nel caso dell'inventario si è davvero esagerato: le icone sono microscopiche, quasi dei puntini colorati appena abbozzati, assolutamente non funzionali. A rendere il quadro ancora peggiore ci pensa un fastidioso bug che impedisce di vedere gli angoli laterali in alto negli scenari, sostituiti da porzioni di bianco. Infine, pur essendo formalmente compatibile, il gioco risulta lacunoso in termini di framerate sui primi modelli di iPhone e iPod Touch.

Prezzo: 1,59€
La versione testata è la 1.1
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
6.5
Lettori (6)
5.8
Il tuo voto

Commentare un'opera come Hybrid 2 con il solito giudizio sintetico non è affatto facile: da un lato si scontrano infatti il grande universo esplorabile, ricco di vita e azione, e la buona implementazione dei tanto apprezzati elementi RPG; dall'altra però le numerose lacune presenti, sia in termini di gameplay (con un tasso elevatissimo di backtracking) sia sul fronte tecnico, che impediscono di inserire il titolo tra l'olimpo delle produzioni per iPhone. Resta ovviamente un gioco che gli amanti degli action-rpg a tema fantasy non possono non considerare, anche per il piccolo prezzo, ma per tutti gli altri il consiglio è di guardare tranquillamente verso altri lidi.

PRO

  • Buon sistema di crescita del personaggio
  • Nemici vari e ben caratterizzati
  • Abbastanza longevo...

CONTRO

  • ...ma ripetitivo
  • Grosse lacune nel gameplay
  • Tecnicamente sottotono